“Back to #Sarajevo”
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Tornare a Sarajevo, dopo diciotto anni, per ritrovare e fotografare ancora quei volti ai quali Agostino Pacciani, fotoreporter originario del territorio senese, aveva rubato alcuni scatti nei terribili anni della guerra e dell’assedio.
Questo il leit motif della mostra “La danza del destino – Ritorno a Sarajevo”, inaugurata lo scorso 16 marzo ai Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico, alla presenza di Lucia Cresti, Assessore alla Cultura, Guglielmo Turbanti della Direzione Cultura, Paola Peruzzi, docente di materie letterarie del Centro linguistico dell’Università per Stranieri di Siena e del fotoreporter, ideatore del progetto.
Un’esposizione di 26 coppie di foto, che segnano il passaggio del tempo nelle facce e nelle espressioni dei soggetti ritratti e, indirettamente, la stessa evoluzione della Bosnia, da uno scenario di guerra tragico ad un presente ancora difficile, ma comunque civile e democratico. <<Una mostra importante e carica di valore umano>>, come ha detto l’Assessore.
Istantanee, quelle di oggi, che ci restituiscono quegli stessi volti fotografati nel 1994, cresciuti o invecchiati di quasi venti anni, contestualizzati nella Sarajevo del terzo millennio: <<Mi sono sentito in dovere di restituire qualcosa a quelle persone>>, ha evidenziato il fotografo.
Il percorso espositivo è integrato da pannelli didascalici con la cronologia delle vicende belliche, messa a disposizione dal Centro di documentazione e solidarietà con i popoli del Mediterraneo “Gabrio Avanzati”, e da file audio che riproducono la voce dei soggetti fotografati.
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