• #Radio_Monte_Ceneri - Quello scomodo microfono

    #Felice_Antonio_Vitali (1907-2001), l’autore di questo libro li ebbe contro tutti, ad eccezione di Guglielmo Canevascini, che sempre lo sostenne e che ben merita il titolo di “padre della Radio della Svizzera Italiana”.

    L’AUTORE

    Felice Antonio Vitali (1907-2001) ha diretto la Radio Monte Ceneri dal 1931 al 1947. Sarà poi corrispondente della SSR nella Berlino quadripartita fino al 1956; inviato dell’Unesco e consulente in materia di radioprogrammi in Libia (1957-58) e capo del dipartimento Attualità e Politica alla Televisione di Zurigo (1958-67). Nel 1961 ha ricevuto il Prix Italia per un documentario.

    Dalla prefazione di Bixio Candolfi.

    (…) un libro che riguarda da vicino, voglio dire i ticinesi, il Ticino e la Radio della Svizzera italiana. Un libro di Felice Antonio Vitali che è insieme un auto-biografia e la storia della “giovinezza” della RSI, della quale egli fu il primo direttore, l’”inventore”, in un certo senso, con pochi altri. Ho detto della RSI; dirò, meglio, di “Radio Monteceneri”, come allora si chiamava la nostra radio. (…) come è documentato da numerose lettere di italiani che, non senza gravi rischi in qualche caso, negli anni bui della tirannide nazifascista, spinti dalla seta di notizie obiettive alla ricerca di conforto e speranza, si sintonizzavano sull’unica stazione libera di lingua italiana. (…) L’autore confessa che il libro era nato anche come proposito di “dare una risposta agli autori delle mille polemiche” con le quali la stampa di allora e il movimento “Controproradio” l’avevano combattuto. (…) Il capitolo più importante del libro è forse quello che illustra i non facili rapporti di Radio Monteceneri, durante la guerra, con le autorità di Berna, dopo che il Consiglio federale ebbe deciso di sospendere la concessione.

    https://lanostrastoria.ch/entries/EDknOJDDXp2

    Et je découvre qu’il n’y a aucune mention de cette radio (qui a joué un rôle important pour les luttes anti-fascistes en Italie) sur wikipedia... faudrait s’y mettre...

    #radio #anti-fascisme #résistance #Suisse #Tessin #radio_Monteceneri #WWII #seconde_guerre_mondiale #Monte_Ceneri

    • Storia della stazione radio nazionale onde medie del Monte Ceneri

      La stazione radio del Monte Ceneri venne messa in servizio il 18 aprile dell’anno 1933. Il progetto di una stazione radio per la Svizzera di lingua italiana avrebbe dovuto essere incluso nella pianificazione dei due trasmettitori nazionali di Beromünster (per la Svizzera tedesca) e di Sottens (per la Svizzera francese) entrati in servizio nel 1931. Ma la minoranza italofona venne in un primo tempo dimenticata e vide la luce, come detto sopra, qualche anno dopo con la costruzione della Stazione Radio OM del Monte Ceneri.

      Le tre stazioni nazionali svizzere non erano in grado di coprire allo stesso tempo l’intero territorio della Confederazione. L’onda terrestre non raggiunge infatti distanze elevate e non supera ostacoli montagnosi dei quali è ricco il panorama alpino.

      Pertanto, per favorire l’ascolto dei programmi radio nelle tre lingue nazionali, ecco una invenzione tipicamente svizzera: il radiotelefono.

      Il prezioso documento spiega perché la stazione radio venne eretta sul Monte Ceneri nel bel mezzo della Piazza d’ Armi dell’artiglieria, divenuta poi importante base logistica dell’esercito a cura del Dipartimento federale della difesa.

      Durante la seconda guerra mondiale, le trasmissioni su OM dal Monte Ceneri, grazie alla diffusione di notizie incensurate e pertanto attendibili, vennero seguite attentamente anche nella vicina Italia.

      Dopo la seconda guerra mondiale, l’aumento di potenza portò un bel miglioramento rispetto ai 15 kW avuti fino ad allora. Ma persistevano ancora interferenze da trasmettitori esteri. Pertanto nel 1967 la potenza veniva aumentata a 100 kW.

      Nel 1956 venne istallato il primo trasmettitore onde ultracorte a modulazione di frequenza, OUC - FM, nella nuova stazione radio del Monte Morello, colle dominante la regione di Chiasso. Quella stazione fu il terzo impianto radiofonico nel Cantone Ticino.

      Al Monte Ceneri, nel 1958, contemporaneamente alla stazione del San Salvatore, ecco la messa in servizio dei primi trasmettitori del Cantone Ticino per la televisione in bianco e nero.

      Nel 1972 sotto la direzione degli ingegneri Ernst Hanselmann delle Direzione Generale delle PTT di Berna e Renato Ramazzina della Direzione di Circondario dell’Azienda federale delle PTT di Bellinzona, iniziò la progettazione per la costruzione di un nuovo moderno impianto per le OM: l’impianto Monte Ceneri Cima.

      Correva l’anno 1983 quando l’evoluzione nel campo delle telecomunicazioni consigliò una riorganizzazione della divisione Radiocom di Telecom PTT per il Ticino e il Grigioni italiano che porterà alla fine dello storico monopolio della Confederazione: Swisscom SA viene infatti affiancata dalle ditte concorrenti Sunrise e Orange.

      La ricerca nel campo della fibra ottica data dal 1956. Il perfezionamento e l’applicazione ad uso pratico nelle telecomunicazioni avvenne nel 1970. Negli anni 90 del Novecento la trasmissione satellitare di programmi radiotelevisivi nella tecnica digitale era realtà. La prima fibra ottica in Ticino venne messa in posa da una ditta Giapponese tra Faido e Bellinzona nel 1980.

      In Svizzera nel 2008 l’esercizio degli storici trasmettitori nazionali Onde Medie venne sospeso, superato dagli eventi: Beromünster, Sottens e Monte Ceneri (30 giugno 2008) cessarono la loro attività e alla mezzanotte del 2012 Monte Ceneri Cima venne spento definitivamente.

      La trasformazione della grande Azienda federale delle PTT, diede origine al Museo della Radio e nel 2001, tredici collaboratori fondano l’Associazione Museo della RAdio, AMRA, ritenuta la formula migliore per garantirne il futuro.

      Come era il Ticino prima della radio? Un Ticino “povero” della civiltà contadina raccontato da alcuni scrittori nostrani, senza la radio. Quando la radio nel 1933 arriva a complemento dei giornali comincia una nuova Storia.

      https://lanostrastoria.ch/entries/x08AodKq71l
      #histoire