Uno stadio di paglia: la protesta dei russi contro la corruzione del Mondiale 2018
I costi per le infrastrutture in vista dell’evento sportivo che si terrà in Russia lievitano, a tutto vantaggio dei soliti noti. I poveri, dalle partite, non ci guadagneranno niente. E allora protestano, con un po’ di paglia e il tipico humour russo
I nuovi stadi? Meglio farli di paglia. Si risparmiano tempo e denaro. E l’ambiente sta meglio. È una provocazione (chissà quanto durerà) fatta in Russia contro i mondiali del 2018, che si terranno proprio lì. La protesta prende di mira gli sprechi e la corruzione che gira intorno al business dei nuovi stadi: in mezzo, tra i vari oligarchi che beneficiano degli appalti, ci sono anche le enormi aziende di Aras Agalarov (che – pare – avrebbe anche dei legami affaristici con Donald Trump).
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