• Negro/Nero/Persona di colore

    La parola negro e le sue alternative nero e di colore rappresentano i cambiamenti che avvengono nel tempo in ambito linguistico. Non si tratta di essere politicamente corretti, ma di avere rispetto per il modo in cui i diretti interessati vogliono essere chiamati. E questo è uno dei pochi casi in cui c’è accordo internazionale su un termine perché negro è associato storicamente allo schiavismo. Secondo il sociologo Enrico Pugliese “l’uso della parola negro va evitato perché chi la usa, lo fa esprimendo ignoranza o scarso aggiornamento o perché vuole offendere”[1]. Nel linguaggio corrente e soprattutto in quello scientifico, quando si parla della popolazione nera non bisogna mai usare la parola negro. “Ma ciò per un preciso motivo- spiega Pugliese - In America i diretti interessati hanno preteso che il termine non si usasse, perché ritenuto offensivo (e forse perché usato anche in modo offensivo) da una certa epoca in poi. In effetti negli ultimi cinquanta anni le organizzazioni di sostegno alla popolazione nera non hanno mai usato questo termine orientandosi progressivamente verso altri (black, afro-american, coloured). L’uso del termine è considerato inopportuno ed è diventato desueto. Questo è un caso inequivocabile in cui la parola non va usata perché la popolazione interessata, o almeno i suoi portavoce legittimati, non vogliono che si usi e la ritengono offensiva per un richiamo implicito a un passato di schiavitù. Però si può dire che una volta in America invece di black si diceva negro (e in slang degli stati del sud nigger)”.

    http://www.parlarecivile.it/argomenti/immigrazione/negro.aspx
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