L’accesso a Internet, o la lotta quotidiana degli studenti ivoriani
«Se i giovani avessero accesso a questi strumenti, forse non annegherebbero salendo a bordo dei barconi per raggiungere l’Europa». Le parole di Benjamin Yao, professore ivoriano, riassumono bene la speranza che suscitano i Moocs, ossia dei corsi online accessibili a tutti e gratuitamente. Il sogno è di offrire migliori prospettive di formazione a una generazione di studenti africani nata e cresciuta con Internet. Una speranza simboleggiata dalla realizzazione del primo Mooc nell’Africa subsahariana, alla quale swissinfo.ch ha potuto assistere a Yamoussoukro, capitale della Costa d’Avorio. Dietro a questo progetto messo in piedi dal Politecnico federale di Losanna (EPFL) in Svizzera, si celano le storie di studenti che lavorano assiduamente per riuscire, malgrado numerosi ostacoli. Storie che sono pure quelle del sogno di avere accesso alla conoscenza del mondo intero con un semplice click.
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