Diritti Umani - Human Rights : Migranti morti di freddo sui confini chiusi dei Balcani. L’eliminazione invisibile : gelo, marce forzate nei boschi e deportazioni

Le vrai visage de l’Europe forteresse

Les dirigeants européens et le gouvernement grec ont affirmé que les réfugiés sont à l’abri de la vague de froid.

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Migranti morti di freddo sui confini chiusi dei Balcani. L’eliminazione invisibile: gelo, marce forzate nei boschi e deportazioni

Migranti congelati o morti di gelo. Con la discesa brutale delle temperature e la chiusura della rotta balcanica la scorsa primavera, migliaia di migranti si ritrovano bloccati in Serbia, intere famiglie o minori non accompagnati, senza vestiti per il clima invernale. 7.000 profughi circa in Serbia secondo l’Unhcr, ma secondo stime delle organizzazioni locali circa 10.000, di cui 6.000 ospitati nelle strutture ufficiali e solo 3.140 adatti all’inverno; il resto dorme fuori in edifici abbandonnati di Belgrado o sui confini, alcuni persino nei boschi, a meno 20 di notte, e 30 cm di neve. I casi di ipotermia si sono drammaticamente moltiplicati, sette a Belgrado, trattati da MSF e Médecins du Monde a Belgrado, nelle sole ultime 24 ore, e quattro morti per assideramento nella sola prima settimana di gennaio sui confini bulgaro-turco e greco-macedone.

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Greece: Dire Refugee Conditions on Islands

(Athens) – Greek authorities, with the support of the European Union, should immediately transfer thousands of asylum seekers confined to appalling conditions on the Aegean islands to appropriate mainland accommodations, Human Rights Watch said today.

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Mail aus Chios

ForumAsile a décidé de poster la lettre poignante de Donata Hasselmann, juriste berlinoise qui rentre d’une mission de plusieurs semaines à Chios où elle retournera bientôt. Cette lettre raconte d’abord le sort des requérants d’asile bloqués sur l’île en attente de leur relocalisation en Europe et aussi tous les risques qu’ils ont pris pour fuir leur pays et faire le voyage de l’exil.

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