Il presidente tunisino, Beji Caid Essebsi, è a Roma per la prima visita ufficiale di un capo di Stato della Tunisia dalla rivoluzione del 2011. Ad accompagnare Essebsi il ministro degli Esteri, Khemaies Jhinaoui, quello dello Sviluppo, investimenti e cooperazione internazionale, Fadhel Abdelkefi, e del Turismo e Artigianato, Selma Elloumi Rekik. In agenda l’immigrazione irregolare, la cooperazione culturale e accademica, tra cui un programma di borse di studio e scambi, l’energia da fonti rinnovabili, la cooperazione allo sviluppo, la crisi in Libia. In programma la firma di sei accordi di cooperazione in vari settori. E’ stato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad accogliere per primo Essebsi, che poi si è recato a Palazzo Chigi dal premier, Paolo Gentiloni, per una colazione di lavoro. Nel pomeriggio di ieri, Essebsi ha tenuto un discorso davanti alle commissioni Esteri di Camera e Senato, incontrando il presidente del Senato, Pietro Grasso, e il presidente della Camera, Laura Boldrini. Il presidente tunisino è tornato poi al Quirinale, per un pranzo di lavoro. ‘Un accordo quadro per il contrasto all’immigrazione irregolare, al traffico di esseri umani e per un rafforzamento delle frontiere’, questo uno dei contenuti principali dei sei accordi che il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha firmato questa mattina con il presidente della Repubblica di Tunisia Beji Caid Essebsi. L’intesa con Tunisi segue quella della settimana scorsa con la Libia. Le intese siglate con la Tunisia, comunque, non si fermano alla questione dei migranti: sul tavolo anche un partenariato per lo sviluppo, interconnessioni elettriche, scambi giovanili, cultura, sanità e trasporti. Oggi, Essebsi incontrerà gli imprenditori di entrambi i Paesi per recarsi successivamente a Piazza Venezia per una visita al Milite ignoto. Tornerà nuovamente al Quirinale, per un ultimo incontro con Mattarella, conclusione ufficiale della visita di Stato. Il presidente si tratterrà ancora a Roma anche nel pomeriggio per vedere i rappresentanti della comunità tunisina in Italia. Oltre 208.000 i tunisini ufficialmente registrati negli uffici consolari italiani. Sempre oggi il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, ha firmato una dichiarazione congiunta con il suo omologo tunisino agli Esteri, Khemaies Jhinaoui. Il testo illustra le priorità di cooperazione bilaterale in diversi settori, tra cui il partenariato per lo sviluppo, le interconnessioni elettriche, gli scambi giovanili, il rafforzamento della cooperazione in tema di sicurezza. I due ministri hanno apposto la firma anche sull’accordo quadro per la gestione concertata del fenomeno migratorio, mirato a contrastare efficacemente la immigrazione irregolare, il traffico degli esseri umani e a rafforzare le frontiere. Il ministro Alfano ha siglato, inoltre, una serie di intese in materia di cooperazione culturale, cooperazione allo sviluppo, sanità e trasporti. L’accordo di cooperazione tecnica tra italia e Tunisia parla di oltre 300 milioni di euro per lo sviluppo della sicurezza e dell’economia e la gestione di centri di accoglienza. Il presidente della Repubblica tunisina, Beji Caid Essebsi, parla di uno storico accordo tra Italia e Tunisia. L’Italia, sottolinea il ministro degli Esteri Khemais Jinhaoui, è il secondo partner commerciale e sta per sorpassare la Francia, attuale primo partner, negli scambi commerciali.