Costruita nei cantieri dell’Ansaldo a Genova, lunga 117 metri e larga 15 la Galeb è fornita di due motori diesel Fiat da 7.200 cavalli. Venne varata nel 1938 con il nome «Ramb III» e destinata al trasporto di banane per conto della Marina mercantile italiana. Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale venne convertita a incrociatore ausiliario e utilizzata dalla Regia Marina come unità di scorta tra Italia, Libia, Grecia e Albania. Il 9 settembre 1943, giorno dopo la firma dell’Armistizio, le truppe tedesche ne presero possesso, la rinominarono «Kiebitz» (Pavoncella) e divenne posamine: usando come base il porto di Fiume, in oltre un anno scaricherà in mare più di 5mila mine tra il Quarnero e l’Alto Adriatico. Il 5 novembre del 1944, durante uno dei 27 bombardamenti degli Alleati sulla città avvenuti tra gennaio ’44 e marzo ’45, la Galeb venne colpita e affondata.
Solo nel 1947 venne recuperata dal fondo marino e rimessa a nuovo per diventare la nave di rappresentanza di Jozip Broz Tito, dal gennaio del 1953 presidente della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia. La userà per la prima volta nel marzo del ’53, per navigare fino alle coste del Regno Unito e lungo le acque del Tamigi e arrivare a Londra per incontrare il primo ministro Wiston Churcill.