La truffa dei rimpatri e la chiusura dell’Hotspot di Lampedusa, mentre in Libia si muore per fame. – Associazione Diritti e Frontiere – ADIF

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  • "Costi gonfiati per il rimpatrio dei migranti", indagine su agenzie di viaggio e poliziotti

    „Imputazione coatta per il gestore della #Landolina_Viaggi, della #Ciupi_Travel di Bagheria e 4 assistenti di polizia. A denunciare irregolarità furono gli stessi dirigenti della Questura. I biglietti venivano comprati a tariffe scontate, ma i rimborsi erano calcolati su cifre ben più alte. Guadagni da 40 mila euro“

    http://www.palermotoday.it/cronaca/immigrazione-truffa-rimpatri-processo-poliziotti-agenzie-viaggio.html

    Signalé dans ce billet de Fulvio Vassallo:
    La truffa dei rimpatri

    A Palermo, nel totale silenzio della “grande stampa” nazionale, è esplosa la truffa dei rimborsi gonfiati per l’accompagnamento di polizia nei voli di rimpatrio, un imbroglio che dovrà essere accertato dalla magistratura, ma che, al di là delle responsabilità penali individuali, per le quali si deve sempre ricordare la presunzione di innocenza fino a prova contraria, segna come una condanna inappellabile per quanti hanno promesso centinaia di migliaia di rimpatri che non si potranno mai effettuare. Non di rimpatri truffa si deve parlare ma di truffa dei rimpatri, una truffa ordita da quei politici che hanno utilizzato il tema dei rimpatri per conquistare voti, e che adesso non saranno in grado di mantenere quanto hanno promesso in campagna elettorale.

    Se si calcola il costo di una operazione di rimpatrio per ciascun migrante riaccompagnato dalla polizia nel paese di origine si raggiunge una cifra media di 3000 euro, che nel caso di rimpatri in paesi più lontani, come il Bangladesh, potrebbe lievitare fino a 5000 euro a persona, considerando il viaggio di andata e ritorno delle scorte di polizia ( due per migrante) ed i costi di diaria giornaliera, comunque a carico delle casse dello stato. Se si moltiplica questa cifra unitaria per le centinaia di migliaia di persone che Salvini, la Meloni, Berlusconi, e purtroppo anche i grillini, almeno nelle dichiarazioni dei loro capi,vorrebbero espellere, si arriva ad una cifra oscillante tra due e tre miliardi di euro.

    https://www.a-dif.org/2018/03/13/la-truffa-dei-rimpatri-e-la-chiusura-dellhotspot-di-lampedusa-mentre-in-libia

    #renvois #renvois_forcés #expulsions #Italie #business #fraude

  • Rimpatri forzati a tutti i costi

    Il potenziamento delle misure di rimpatrio forzato è diventato un obbiettivo prioritario del governo italiano. Il piano per l’immigrazione Minniti, di recente convertito in legge, ha adottato una linea di assoluta determinazione: l’Italia intende riportare nel paese di provenienza tutti coloro che si trovino sul suo territorio in stato di irregolarità. Vi raccontiamo però con quali strumenti lo fa, violando quali diritti, con quali costi ed efficacia, e facendo accordi come, e con chi.

    http://openmigration.org/analisi/rimpatri-forzati-a-tutti-i-costi
    #renvois #expulsions #coûts #prix #asile #migrations #réfugiés #Italie #hotspots #CIE #détention_administrative #cpt #rétention #externalisation

    • La truffa dei rimpatri e la chiusura dell’Hotspot di Lampedusa, mentre in Libia si muore per fame.

      E’ poi completamente fallita la pratica di polizia della detenzione amministrativa dei migranti da internare nei CPR ( Centri per i rimpatri) come avrebbe voluto Minniti (http://www.corriere.it/cronache/16_dicembre_30/migranti-via-retate-ed-espulsioni-minniti-cie-ogni-regione-f076b8f2-cedb-11), che lo scorso anno proponeva di aprirne uno per regione, o quasi. Una proposta respinta al mittente, oltre che dai Cinque Stelle, dalle comunità locali, anche da quelle a guida leghista. La politica della detenzione amministrativa e dei rimpatri di massa era stata già denunciata dalla Relazione della Commissione Diritti Umani del Senato e dal Garante dei diritti dei detenuti e delle persone private della libetrtà personale, nella Relazione consegnata al Parlamento lo scorso anno. Anche le sei relazioni della Commissione di inchiesta della Camera sui centri per stranieri avevano messo in luce la insostenibilità del sistema di accoglienza basato sui centri di Lampedusa e Mineo. Di fronte ai fatti ed ai fallimenti, negli ultimi mesi, nell’ultima campagna elettorale si sono cumulate soltanto proposte demagogiche ed irrealizzabili.
      Ed adesso che il CPR di Pian del Lago (Caltanissetta) è chiuso per lavori (dopo un incendio appiccato durante una protesta lo scorso dicembre), anche il Centro Hotspot di Contrada Imbriacola a Lampedusa viene chiuso per la stessa ragione. Come già si era verificato nel 2009 e nel 2011. Il centro è stato chiuso in via provvisoria, afferma il ministero dell’interno. Questa chiusura non cancella le pessime condizioni igieniche e i lamentati abusi amministrativi, trattandosi di un centro Hotspot, nel quale i migranti, in assenza di qualsiasi base normativa e di provvedimenti formali, venivano trattenuti per settimane in attesa del rimpatrio. Una situazione già denunciata da anni, ma sulla quale nessuna autorità di controllo era riuscita ad intervenire.


      https://www.a-dif.org/2018/03/13/la-truffa-dei-rimpatri-e-la-chiusura-dellhotspot-di-lampedusa-mentre-in-libia