La truffa dei rimpatri e la chiusura dell’Hotspot di Lampedusa, mentre in Libia si muore per fame.
E’ poi completamente fallita la pratica di polizia della detenzione amministrativa dei migranti da internare nei CPR ( Centri per i rimpatri) come avrebbe voluto Minniti (▻http://www.corriere.it/cronache/16_dicembre_30/migranti-via-retate-ed-espulsioni-minniti-cie-ogni-regione-f076b8f2-cedb-11), che lo scorso anno proponeva di aprirne uno per regione, o quasi. Una proposta respinta al mittente, oltre che dai Cinque Stelle, dalle comunità locali, anche da quelle a guida leghista. La politica della detenzione amministrativa e dei rimpatri di massa era stata già denunciata dalla Relazione della Commissione Diritti Umani del Senato e dal Garante dei diritti dei detenuti e delle persone private della libetrtà personale, nella Relazione consegnata al Parlamento lo scorso anno. Anche le sei relazioni della Commissione di inchiesta della Camera sui centri per stranieri avevano messo in luce la insostenibilità del sistema di accoglienza basato sui centri di Lampedusa e Mineo. Di fronte ai fatti ed ai fallimenti, negli ultimi mesi, nell’ultima campagna elettorale si sono cumulate soltanto proposte demagogiche ed irrealizzabili.
Ed adesso che il CPR di Pian del Lago (Caltanissetta) è chiuso per lavori (dopo un incendio appiccato durante una protesta lo scorso dicembre), anche il Centro Hotspot di Contrada Imbriacola a Lampedusa viene chiuso per la stessa ragione. Come già si era verificato nel 2009 e nel 2011. Il centro è stato chiuso in via provvisoria, afferma il ministero dell’interno. Questa chiusura non cancella le pessime condizioni igieniche e i lamentati abusi amministrativi, trattandosi di un centro Hotspot, nel quale i migranti, in assenza di qualsiasi base normativa e di provvedimenti formali, venivano trattenuti per settimane in attesa del rimpatrio. Una situazione già denunciata da anni, ma sulla quale nessuna autorità di controllo era riuscita ad intervenire.
►https://www.a-dif.org/2018/03/13/la-truffa-dei-rimpatri-e-la-chiusura-dellhotspot-di-lampedusa-mentre-in-libia