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  • Il #business degli immigrati: milioni di euro in affido diretto

    Lo scandalo ha ormai raggiunto proporzioni incontenibili. Politici, imprenditori ma anche la mafia. Business is business direbbero gli americani e i soldi, si sa, non puzzano. Senza ovviamente voler generalizzare – visto che non tutti coloro che si occupano dell’accoglienza dei migranti vanno colpevolizzati a causa di chi agisce in maniera illegale, anche nell’interesse di questi – non v’è dubbio che un fiume di denaro pubblico è stato gestito all’insegna del malaffare ed è necessario che l’indagine si allarghi per comprendere cosa stia accadendo nel nostro paese.

    http://www.lavalledeitempli.net/2015/06/06/il-business-degli-immigrati-milioni-di-euro-in-affido-diretto
    #mafia #Mafia_capitale #réfugiés #migration #asile #Italie #corruption #Mineo #CARA

    • v. aussi:
      Immigrazione – Lo scandalo taciuto

      Finalmente un’inchiesta condotta da Repubblica.it porta alla ribalta gli illeciti e le irregolarità nella gestione dell’accoglienza dei migranti che dopo aver rischiato la vita per abbandonare il proprio paese alla ricerca di un futuro migliore, passano dalle mani dei mercanti di uomini a quelle di chi sulla loro pelle lucra offrendo “accoglienza”.

      http://www.lavalledeitempli.net/2014/05/16/immigrazione-scandalo-taciuto

    • Mafia Capitale occupava i palazzi del Comune per poter lucrare sull’accoglienza ai minori

      Sembra surreale, non lo è. La banda di Carminati, attraverso Buzzi, occupò abusivamente una palazzina di proprietà del Campidoglio su suggerimento di un dipendente pubblico. E ci trasferì adolescenti stranieri. «Meglio se lo prendiamo noi che non quelli di Action». Con la regolarizzazione pronta

      http://espresso.repubblica.it/attualita/2015/06/05/news/mafia-capitale-lo-squat-diventa-un-centro-per-minori-grazie-agli

    • dal programma tv di «L’aria d’estate» (La7), 23 luglio 2015:
      Cara di Mineo come ufficio di collocamento
      Uno stipendificio, pagato con un fiume di soldi destinati all’accoglienza dei migranti. Nel Cara di Mineo, centro rifugiati più grande d’Europa che costa ogni anno trenta milioni di euro.
      Dopo Mafia Capitale, è scoppiato lo scandalo “#Parentopoli”. La magistratura indaga su settecento assunzioni effettuate dalle aziende che si sono aggiudicate il bando d’appalto ritenuto truccato dall’Anticorruzione.
      In cima alla lista degli indagati c’è Paolo Ragusa, ex presidente del consorzio che si è aggiudicato l’appalto: «Nelle sedi opportune credo che finalmente riusciremo a dimostrare che soprattutto la storia dell’accoglienza non è una storia criminale». Il giornalista chiede: «Lei ha mai ricevuto segnalazioni da parte della politica?» Risponde Ragusa: «Guardi, in questi anni chiunque mi ha incontrato mi ha chiesto aiuto. Politici, uomini di chiesa, il fruttivendolo...».
      A Mineo i cittadini conoscono bene queste regole per trovare lavoro nel settore dell’accoglienza dei migranti. Dice un cittadino: «Non è che c’è un concorso... in base ai santi in paradiso che hai si entra». Secondo le ipotesi della Magistratura, i posti di lavoro nel centro d’accoglienza sarebbero stati promessi a alcuni consiglieri comunali per sostenere il sindaco Anna Aloisi, del Nuovo Centro Destra, indagata per istigazione alla corruzione. Dice la Aloisi: «Se è reato e interesse personale avere la maggioranza in Consiglio, allora chiedo a tutti coloro che fanno politica: chi è senza peccato scagli la prima pietra».
      Un posto di lavoro sarebbe stato offerto alla fidanzata del consigliere comunale di opposizione Mario Noto, che dichiara: «L’offerta era di passare in maggioranza in cambio di un posto di lavoro per la mia ragazza. Successivamente è stata contattata anche la mia ragazza per essere chiamata presso la struttura delle cooperative, ma noi abbiamo rifiutato».
      Altro posto è stato offerto alla consigliera Luana Mandrà, che ha rifiutato ma poi è diventata assessore. Chiede il giornalista: «A lei è stato offerto un posto da dirigente a tempo indeterminato in una delle cooperative che lavorano al centro rifugiati?» Risponde la Mandrà: «Sì, esatto».
      Insomma, il Cara di Mineo più che un centro d’accoglienza sembra un ufficio di collocamento, pagato dai cittadini.

      http://www.la7.it/lariadestate/video/cara-di-mineo-come-ufficio-di-collocamento-23-07-2015-159598
      #travail

    • CIE, CARA, CPSA: un mercato sui migranti

      Da Trapani a Gorizia, il sistema dei centri costa alle istituzioni quasi un miliardo di euro all’anno. In tutto, sono 65mila i posti attualmente dedicati a richiedenti asilo, rifugiati e cittadini immigrati considerati irregolari. I vertici delle maggiori cooperative che gestiscono queste strutture sarebbero coinvolti in numerose inchieste: i «bachi» nel sistema erano evidenti ben prima della deflagrazione di «Mafia Capitale»

      http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_stampa.php?intId=5059

    • Hundreds evicted from Italy refugee home

      More than 500 migrants have been forcibly removed from Italy’s second-largest refugee center. Italy’s populist government claims it is “helping Italians,” but the town complains that years of hard work are being ruined.

      The Italian government evicted over 500 people from the country’s second-largest refugee center on Tuesday and Wednesday, taking people away in buses to undisclosed locations. The mayor of Castelnuovo di Porto, a small suburb north of Rome, said the migrants were removed from his town with little warning or further information.

      Thousands of migrants have passed through Castelnuovo di Porto in the past decade, and it was famously the site of Pope Francis’s traditional Easter foot washing in 2016. The move comes a little more than month after a new immigration law, dubbed “Salvini’s decree,” after hard-line anti-immigrant Interior Minister Matteo Salvini, came into force.

      Mayor: Years of work, integration and jobs will be lost

      “In one fell swoop, not only will years of commitment and goodwill be swept away, but also educational projects, schooling, recreational courses, enrollment in local sports associations, voluntary and social work carried out by the town together with Rome, and 107 jobs dependent on the center will also be lost,” a statement from Mayor Riccardo Travaglini said, stressing that many of the refugee children had already spent years in local schools.

      The refugees were taken away after staging a mass sit-in against the move on Tuesday. Interior Minister Salvini, leader of the far-right Lega (League) party, claimed that the center had become a haven for drug-dealing and crime. He has promised that the removed migrants will be sent to other “beautiful places.”

      According to Italian daily Corriere della Sera, some of the 535 migrants have been shipped off to other detention centers, but hundreds are expected to be deported.

      ’The problems of Italy are not migrants’

      Travaglini scoffed at Salvini’s suggestion that he was “helping Italians” by shuttering major refugee homes.

      “The problems of Italy are not migrants but the widespread and endemic issues we face every day: unemployment, corruption, the Mafia, tax evasion, a broken justice system…a lack of resources for security,” the mayor said.

      A few refugees in Castelnuovo di Porto have taken refuge in people’s homes, including 24-year-old Mouna Ali, originally from Somalia, who has been living with Travaglini’s family as she tries to find a permanent housing solution.

      “I do not want to leave Italy,” she was quoted by the Corriere della Sera as saying. “I want to realize my dream of studying to be an intercultural mediator.”

      https://www.dw.com/en/hundreds-evicted-from-italy-refugee-home/a-47205632