Lavoro nero nei campi del Mantovano per 56 braccianti : 5 arresti

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  • Lo schiavismo nascosto agli occhi dei consumatori

    Si potrebbero citare molte ricerche e decine di storie. L’ultima ha riguardato il Nord Italia e precisamente le colline del moscato albese. A fine settembre le forze dell’ordine hanno trovato, in un cascinale di #Mango, in #Piemonte, circa 70 lavoratori stagionali stipati in locali che a fatica avrebbero potuto accoglierne una decina. Altri 20 lavoratori sarebbero stati trovati in un’altra cascina tra i Comuni di #Barbaresco e #Neive, anch’essi in pessime condizioni igienico-sanitarie. Sarebbero quasi tutti macedoni e rumeni arrivati in #Langa per l’annuale vendemmia. Solo pochi giorni prima, un lavoratore rumeno di 66 anni è deceduto mentre lavorava con altri connazionali reclutati da una cooperativa rumena, in una vigna di #Erbusco, nel bresciano. Nella prima settimana di agosto, 49 persone sono state denunciate dalla Guardia di Finanza di Montegiordano, nel cosentino, al termine di un’indagine finalizzata al contrasto del #caporalato. Le indagini hanno identificato un migrante, di nazionalità pakistana, considerato l’intermediario, nella piana di Sibari, per imprenditori agricoli che domandavano manodopera illegale e a basso costo. Il «caporale», nella gestione dell’attività illecita, aveva rapporti con due italiani in regime di protezione e affiliati ad una ‘ndrina locale, con 19 migranti irregolarmente soggiornanti e con un latitante.

    http://www.rivistailmulino.it/news/newsitem/index/Item/News:NEWS_ITEM:3500
    #Italie #esclavage #néo-esclavage #exploitation #travail #agriculture #vin #viticulture #migrations #Roumanie #Pakistan #Inde

    • Investigators found around 30 migrants, each paid 15-20 euros a day off the books for 10-hour shifts picking potatoes and strawberries

      ROME, May 5 (Reuters) - Six people were arrested on Friday, suspected of taking part in a scheme to recruit migrants from reception centres and put them to work illegally in the fields of southern Italy, police said.

      http://news.trust.org/item/20170505160043-8mbcq

    • Ridotti in schiavitù per lavorare a 1,70 euro all’ora nelle campagne trentine. Alcuni messi nel bagagliaio per essere portati nell’azienda agricola

      L’operazione della Guardia di Finanza è iniziata nel 2017 dopo aver individuato 25 migranti con vestiti a brandelli e scarpe rotte che si stavano recando a lavorare in una campagna di Tenno. Tre persone sono indagate e le indagini hanno portato alla luce una rete di sfruttamento che ha coinvolto oltre 200 migranti


      https://www.ildolomiti.it/cronaca/2019/ridotti-in-schiavitu-per-lavorare-a-170-euro-allora-nelle-campagne-trenti
      #trentino

    • Lavoro nero nei campi del Mantovano per 56 braccianti: 5 arresti

      I carabinieri controllano un’azienda agricola a #Ostiglia: paga oraria di 5 euro, nessuna protezione e niente visita medica. Finiscono in manette quattro caporali e il proprietario del fondo

      Prosegue il lavoro della task force dei carabinieri mantovani per debellare il fenomeno del lavoro nero e del caporalato. A finire sotto la lente dei controlli dell’Arma stavolta è stata un’azienda agricola che opera nella zona di Ostiglia al confine con il Veneto.

      Di buon mattino i militari con gli specialisti del Nucleo ispettorato del lavoro, gli ispettori dell’Inps e dell’Inail, hanno eseguito un controllo a tappeto nei campi al confine con il Veneto dove attualmente è fiorente la coltivazione del radicchio rosso e dove ha sede un’azienda agricola con sede legale a Legnago che a sua volta si avvale della manodopera fornita da una cooperativa che gestisce braccianti agricoli (tutti stranieri extracomunitari) con sede legale nel modenese.

      Sono stati controllati 56 braccianti e le loro posizioni retributive e assicurative. Tutti i braccianti sono risultati in regola con il permesso di soggiorno, ma è emerso che la paga oraria era all’incirca di 5 euro. Inoltre nessuno degli operai indossava dispositivi di protezione e non erano mai stati sottoposti alla preventiva e prevista visita medica.

      Sono stati quindi arrestati 4 caporali (tre pakistani e un marocchino) che avevano il compito, per conto della cooperativa, di gestire i braccianti, nonché il committente dei lavori e proprietario del fondo agricolo, un italiano 72enne. Per i primi quattro si sono aperte le porte del carcere, mentre per il committente sono stati disposti gli arresti domiciliari. Oltre alla sospensione dell’attività dell’azienda agricola, sono stati sottoposti a sequestro i tre furgoni utilizzati per il trasporto dei braccianti e sono state elevate contravvenzioni amministrative per un ammontare di 48.800 euro.

      Il prefetto Carolina Bellantoni ha espresso il suo vivo apprezzamento per la brillante operazione di servizio e per i positivi obiettivi conseguiti finalizzati a contrastare le situazioni lavorative irregolari.

      https://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2019/06/15/news/lavoro-nero-nei-campi-del-mantovano-per-56-braccianti-3-ar

      #Italie_du_Nord #Mantoue