Coronavirus, la Francia continua a respingere i migranti a Ventimiglia : « Ma con l’emergenza vengono abbandonati senza precauzioni »

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  • Malgré le #coronavirus, la #France continue de refouler les migrants à #Vintimille

    À la frontière franco-italienne, en pleine pandémie de Covid-19, les migrants sont plus que jamais livrés à eux-mêmes, rapporte Il Fatto Quotidiano.

    ”On les a vus arriver à pied depuis la frontière française, sans protection et sans savoir où aller.” Même en pleine pandémie de coronavirus, les rejets de migrants par les autorités françaises se poursuivent à Vintimille, rapporte Il Fatto Quotidiano (https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/03/21/coronavirus-la-francia-continua-a-respingere-i-migranti-a-ventimiglia-ma-con-lemergenza-vengono-abbandonati-senza-precauzioni/5744702). Jacopo Colomba, consultant juridique des ONG Caritas et We World, a ainsi raconté au quotidien italien avoir apporté son aide à “sept Kurdes irakiens”, dont trois “avaient un masque, signe qu’ils avaient déjà été pris en charge par quelqu’un ces dernières semaines. Je les ai dirigés vers le camp de la Croix-Rouge voisin, la seule chose que je pouvais faire”.Risque de contagion massiveLe maire de Vintimille, Gaetano Scullino, a alerté la préfecture de la province d’Imperia :

    Les autorités françaises continuent d’accompagner les migrants interceptés sur le territoire français jusqu’à la frontière italienne. Ils entrent ensuite à pied en Italie et se dispersent dans la ville, sans être contrôlés et surtout sans savoir s’ils sont, comme nous, porteurs du virus.”

    Selon Il Fatto Qotidiano, la situation à Vintimille est aujourd’hui “moins explosive qu’en 2015-2016, lorsque des milliers de personnes avaient rejoint la ville frontalière dans l’espoir de traverser la frontière”. Pour l’instant, le camp de la Croix-Rouge accueille environ 250 personnes, mais ce nombre “ne peut pas augmenter davantage en raison des précautions à prendre pour éviter une contagion massive” au nouveau coronavirus.Le quotidien indique également que, par précaution, les autorités italiennes ont “cessé d’identifier et de prendre les empreintes digitales des personnes qui traversent la frontière”, ce qui, selon les ONG, “laisse les migrants encore plus abandonnés à eux-mêmes”. Et déplore que les opérations d’expulsion menées en France exposent les migrants “à de plus grands risques de contagion, car elles se déroulent sans les précautions nécessaires”.Selon Jacopo Colomba, avant d’être reconduits à la frontière, les migrants interceptés passent généralement la nuit “dans un commissariat de police, tous dans la même pièce” :

    Si l’un d’entre eux était positif au #Covid-19, vous comprenez que les autres seraient facilement contaminés.”

    https://www.courrierinternational.com/article/vu-ditalie-malgre-le-coronavirus-la-france-continue-de-refoul
    #frontière_sud-alpine #push-back #refoulement #refoulements #migrations #asile #réfugiés #frontières #Italie

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    • Coronavirus, la Francia continua a respingere i migranti a Ventimiglia: “Ma con l’emergenza vengono abbandonati senza precauzioni”

      Li hanno visti arrivare a piedi dal confine francese, senza protezioni e senza un posto dove andare. Anche in piena emergenza coronavirus continuano i respingimenti di migranti alla frontiera di Ventimiglia da parte delle autorità di Parigi. All’ultimo, nelle scorse ore, ha assistito Jacopo Colomba, consulente legale della Caritas e della Onlus We World: “Erano in sette, curdi iracheni – racconta a Ilfattoquotidiano.it – Tre di loro avevano una mascherina, segno che erano già stati presi in carico da qualcuno nelle scorse settimane, gli altri invece erano completamente sprovvisti di protezione. Mi hanno detto che avevano percorso la rotta balcanica. Li ho indirizzati al vicino campo della Croce Rossa, l’unica cosa che potevo fare”.

      La notizia ha però provocato la reazione del sindaco di Ventimiglia, Gaetano Scullino, che ha mobilitato la Prefettura: “Malgrado la pandemia, le autorità francesi continuano ad accompagnare al confine italiano i migranti trovati sul loro territorio nazionale, i quali entrano poi a piedi e si disperdono in città, senza essere controllati e soprattutto senza sapere se pure loro, come noi, sono portatori del virus – ha dichiarato – Chiederò al Prefetto di intervenire per evitare che i migranti siano spinti in Italia e poi lasciati a spasso”.

      La situazione di Ventimiglia, oggi, è meno esplosiva rispetto al 2015-2016, quando migliaia di persone arrivavano nella cittadina di frontiera e affollavano il campo della Croce Rossa nella speranza di varcare il confine e raggiungere i parenti in Francia o nel Nord Europa. Attualmente, sono circa 250 gli ospiti del centro, un numero che però non può crescere ulteriormente a causa delle precauzioni necessarie da prendere per evitare contagi di massa.

      “Da due settimane circa – continua Colomba – le autorità italiane alla frontiera hanno smesso di identificare e prendere le impronte digitali delle persone che varcano il confine. Questo come precauzione. Ma in una situazione del genere, un rimpatrio forzato come quello a cui ho assistito lascia i migranti ancora di più abbandonati a loro stessi”. Anche perché i servizi di trasporto utilizzati in precedenza per raggiungere il centro di accoglienza o la cittadina compiono ormai pochissimi viaggi e le ong hanno interrotto le loro attività al confine con cui davano una prima assistenza a queste persone: “La conseguenza – dice il consulente – è che questi sette migranti che ho incontrato, come tutti gli altri che condividono la loro disavventura, devono compiere una decina di chilometri a piedi e poi, non potendo scomparire, si organizzano con soluzioni di fortuna. Il tutto nel bel mezzo di una grave crisi sanitaria“.

      Le operazioni di espulsione, inoltre, espongono i migranti anche a maggiori rischi di contagio, visto che avvengono senza le dovute precauzioni: “Generalmente – spiega Colomba – queste persone tentano di passare la frontiera a bordo dei treni o a piedi. Se intercettati, vengono portati in dei container al posto di polizia francese dove, di solito, passano la notte, tutti nello stesso locale. Se uno di loro fosse positivo al Covid-19, capite bene che gli altri verrebbero facilmente contagiati. Poi ricevono il foglio di via e vengono rispediti oltre il ponte San Ludovico. Esattamente ciò che è successo ai sette uomini che ho incontrato”.

      https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/03/21/coronavirus-la-francia-continua-a-respingere-i-migranti-a-ventimiglia-ma-con-lemergenza-vengono-abbandonati-senza-precauzioni/5744702

  • Vive la France qui a #le_sens_des_priorités...

    Malgré le coronavirus, la France continue de refouler les migrants à Vintimille
    Courrier International, le 22 mars 2020
    https://www.courrierinternational.com/article/vu-ditalie-malgre-le-coronavirus-la-france-continue-de-refoul

    Les autorités françaises continuent d’accompagner les migrants interceptés sur le territoire français jusqu’à la frontière italienne. Ils entrent ensuite à pied en Italie et se dispersent dans la ville, sans être contrôlés et surtout sans savoir s’ils sont, comme nous, porteurs du virus.”

    Article original:
    Coronavirus, la Francia continua a respingere i migranti a Ventimiglia: “Ma con l’emergenza vengono abbandonati senza precauzioni”
    Gianni Rosini, Il Fatto Quotidiano, le 21 mars 2020 https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/03/21/coronavirus-la-francia-continua-a-respingere-i-migranti-a-ventimiglia-ma-con-lemergenza-vengono-abbandonati-senza-precauzioni/5744702

    Voir compile des effets délétères indirects de la pandémie :
    https://seenthis.net/messages/832147

    #coronavirus #France #solidarité (manque de) #migrants #salops #qu'ils_chopent_tous_Ebola