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  • @cdb_77
    CDB_77 @cdb_77 10/06/2018
    @wizo @albertocampiphoto

    La sindaca leghista dà l’aula consiliare ai nazisti dichiarati dei ’#dodici_raggi'

    A #Gazzada_Schiano il #Do.Ra ha indetto un covegno revisionista sui ’crimini partigiani’. Sono sotto inchiesta per ricostituzione del partito fascista.

    Ora che al Viminale c’è un loro simpatizzante, che spargendo odio e strizzando l’occhio a fascisti e nazisti (come #Luca_Traini) ha guadagnato voti.
 Così gentaglia che in un paese civile dovrebbe stare in galera circola liberamente e altrettanto sfacciatamente fa propaganda nazista, fascista e revisionismo storico.


    Così la sindaca leghista di Gazzada Schiano, Cristina Bertuletti, ha deciso di concedere la sala consiliare del comune alla Comunità militante dei dodici raggi (Do.ra) un gruppo dichiaratamente nazista che nelle sale del municipio ha indetto un dibattito revisionista sui crimini dei partigiani,
Non solo. Questi estremisti, oltre a festeggiare apertamente i compleanni di Hitler e Mussolini, hanno raccolto nei mesi passati firme per chiedere la messa fuori legge di dell’Anpi e il processo per crimini di guerra ai partigiani ancora in vita.
    Una doppia vergogna perché in questo momento il gruppo è sotto inchiesta da parte della procura di Busto Arsizio per ricostituzione del Partito fascista.
    Cristina Bertuletti è la stessa sindaca che in occasione della Giornata della Memoria si lasciò andare a commenti irripetibili sui social. "Ricordate d’andare a pijarlo ’n culo’.
    Chi sono i Do. Ra
    I Do.ra. - acronimo della #Comunità_militante_dei_dodici_raggi (i raggi del Sole nero, simbolo del castello tedesco di #Wewelsburg, sede operativa delle SS) - sono la più numerosa e organizzata comunità nazionalsocialista italiana. Non a caso fanno riferimento a riti iniziatici nazisti, a partire dalla celebrazione del solstizio con falò accesi nei boschi del varesotto in onore al Führer. Del quale i Do.ra., il 20 aprile, celebrano la nascita.
    Ma perché il Sole nero? Il castello di Wewelsburg è un luogo che ancora riscuote grande fascino tra i neonazisti. E che al centro della sala principale degli Obergruppenführer ha un Sole nero con 12 raggi, lo Schwarze Sonne. L’esoterismo nazionalsocialista è strettamente imperantato con la Thule-Gesellschaft, «una società mistica che propugnava l’antisemitismo, la purezza del sangue e della razza, il ritorno ad un’ideale età dell’oro germanica peraltro non ben storicamente identificabile, in quanto era spalmata su un arco temporale di alcuni millenni, dall’età del bronzo al Basso Medioevo e che traeva spunto delle idee di Guido von List, Jörg Lanz von Liebenfels, e dai vari propugnatori della Teosofia» (Wikipedia). Nel 1934, sotto la spinta dell’SS-Brigadeführer Karl Maria Wiligut, il Rasputin di Himmler, che sentiva presente in qual luogo un’enorme forza spirituale, Heinrich Himmler firmò un contratto di affitto del castello per 100 anni per la cifra simbolica di 100 marchi con il distretto di Paderborn. Entrambi erano convinti che si trattasse del mitico castello della Westfalia che secondo una leggenda sarebbe stato l’unico a resistere allo assalto degli Slavi dell’Est e che da lì i Tedeschi sarebbero partiti per la vittoriosa riscossa finale.
    Come riporta il sito Anticorpi. info: "Gli adepti delle SS venivano qui preparati a pratiche iniziatiche: dall’uso di acqua distillata, opprtunamente «potentizzata» da gocce di sangue di Adolf Hitler (secondo una tecnica di Rudolf Steiner), al fine di raggiungere una «mistica unione con la natura», alla «cerimonia dell’aria soffocante», dove gli iniziati venivano avvolti dalle spire del fumo provocato dal fuoco di una bandiera di quelle battezzate da Hitler stesso (cioè toccate dalla bandiera intrisa di sangue dei martiri del fallito putsch di Monaco del 1923)".

    https://i.imgur.com/bx0zN0c.png

    ▻http://www.globalist.it/politics/articolo/2018/06/09/la-sindaca-leghista-da-l-aula-consiliare-ai-nazisti-dichiarati-dei-dodici-
    #extrême_droite #fascisme #néo-fascisme #Italie #néo-nazis #révisionnisme #révisionnisme_historique
    cc @wizo @albertocampiphoto

    CDB_77 @cdb_77
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  • @cdb_77
    CDB_77 @cdb_77 10/06/2018
    @isskein @albertocampiphoto @wizo

    Italiano ma nato in Cile e di pelle scura, respinto a Nizza

    Questa lettera è stata pubblicata qualche giorno fa da Varese News. Racconta l’odissea di Luis Enrique, 24 anni, cittadino italiano residente con la famiglia a Varese che ha dovuto rinunciare a raggiungere il nuovo posto di lavoro in Spagna in bus, attraverso la Francia, perché un’ordinanza del prefetto di Nizza richiede l’esibizione del passaporto per i cittadini in transito. Luis Enrique era in possesso di una carta di identità come previsto dal trattato Schengen. Ma non è bastata. Il giovane è nato in Cile ma è stato adottato piccolissimo dalla famiglia di Varese con la quale vive insieme al fratello Manuel. A scrivere questa lettera è stato Vito Fucilli, papà del ragazzo. Una lettera che fa riflettere perché in base al colore della pelle, ai tratti somatici, le regole smettono di essere tali e diventano vessazioni.

    Gentile direttore,
    voglio raccontarle la vicenda accaduta a mio figlio Luis Enrique di 24 anni che, dovendo andare a Barcellona per lavoro, ha deciso di prenotare il viaggio con la compagnia #FlixBus. Imbarcatosi a Milano con regolare biglietto e documento alla mano è arrivato a Nizza verso sera, dove i passeggeri erano attesi per il cambio del bus. Quando Luis Enrique è salito, l’autista insieme al biglietto ha preteso di vedere il passaporto. A quel punto mio figlio ha mostrato la carta di identità rilasciata dal comune di Varese, la stessa che aveva esibito a Milano al momento dell’imbarco, ma l’autista ha detto che non era sufficiente perché il prefetto di Nizza aveva emanato un’ordinanza che imponeva a chi era in transito sul territorio della città l’esibizione del passaporto.

    Per capire meglio cosa fosse successo abbiamo prima chiamato il numero verde del ministero degli esteri, senza risultato, e subito dopo il nostro consolato a Nizza che ha risposto un po’ scocciato solo al termine di numerosi tentativi, confermando l’esistenza di quella ordinanza.

    E così mio figlio ha dovuto rinunciare a proseguire il suo viaggio rientrando in Italia. Una volta a casa è ripartito in aereo per Barcellona con la carta d’identità, la stessa rifiutata a Nizza, senza problemi.
    Specifico che Luis Enrique, così come suo fratello Manuel, è cileno ed è stato adottato da piccolo. Ha studiato ed è cresciuto a Varese e ha la cittadinanza italiana. La sensazione è che sia stato oggetto di una discriminazione o quantomeno di un’applicazione volutamente rigida di quell’ordinanza. Faccio questa supposizione perché anche se il trattato di Schengen, che consente la libera circolazione delle persone degli stati comunitari, fosse stato sospeso da alcuni paesi dell’Unione, mio figlio era in possesso di un regolare documento d’identità rilasciato dallo Stato italiano che tra l’altro è tra i fondatori della UE. E ancora: l’autista che ha fatto il check-in a Milano, è possibile che ignorasse quanto sarebbe poi successo a Nizza? E da quando in qua un’ordinanza prevale su un trattato europeo? La compagnia di viaggio alla quale abbiamo chiesto il rimborso del biglietto e delle spese sostenute per il rientro in Italia, ha risposto negativamente adducendo che: “il passeggero è l’unico responsabile del rispetto di tutte le leggi e i regolamenti relativi ai documenti e alle identificazioni necessari al varco della frontiera, quali le norme in materia di visti, di valute, doganali e sanitarie. FlixBus non si assume alcuna responsabilità per spiacevoli conseguenze dovute al mancato rispetto di tali leggi e regolamenti da parte del passeggero”. Chi rimborserà mio figlio delle spese sostenute ma soprattutto chi lo rimborserà della sua dignità di cittadino italiano non riconosciuta dai francesi?

    Distinti saluti
    Vito Fucilli

    ▻http://www.globalist.it/news/articolo/2018/06/08/italiano-ma-nato-in-cile-e-di-pelle-scura-respinto-a-nizza-2025836.html
    #contrôles_au_faciès #Nice #frontières_sud-alpine #frontières #discriminations #Noirs #couleur_de_peau #France #Italie #passeport #pièce_d'identité #carte_d'identité #ordonnance
    cc @isskein @albertocampiphoto @wizo

    CDB_77 @cdb_77
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  • @cdb_77
    CDB_77 @cdb_77 4/06/2018

    Tiro al bersaglio senza pietà : ucciso #Sacko_Soumaila, 29 anni

    A #San_Calogero, in provincia di Vibo Valentia, nel pomeriggio di sabato 2 giugno, intorno alle sei, ignoti hanno ucciso un uomo di 29 anni originario del Mali con una fucilata alla tempia. Sacko Soumaila è morto dopo essere stato soccorso da un’ambulanza e trasportato prima all’ospedale di Polistena, e poi nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Reggio Calabria.

    Il giovane, titolare di un regolare permesso di soggiorno (cosa che la stampa mainstream tiene a sottolineare come un mantra, ndr), viveva nella vicina #tendopoli di #San_Ferdinando (sulle condizioni di vita dei braccianti all’interno di questo “#ghetto” si veda il recente rapporto MEDU) e lavorava come bracciante nei campi della piana di #Gioia_Tauro per pochi euro al giorno ed era sindacalista dell’#Unione_Sindacale_di_Base.

    Lo scorso 27 gennaio nella baraccopoli c’era stato un devastante incendio in cui era morta una giovane donna di origini nigeriane, Becky Moses. Dopo quell’episodio, i migranti avevano iniziato a utilizzare le lamiere per ricostruire le baracche al posto di altri materiali di recupero più facilmente infiammabili (cartoni, teli di plastica, aste di legno e così via).

    Sacko Soumalia, insieme a due suoi connazionali, Drame Madiheri, 39 anni, e Madoufoune Fofana, 27 anni, stava cercando proprio delle lamiere per costruire altri ripari nella tendopoli. I tre si trovavano in una ex fabbrica di mattoni, la Fornace, in contrada Calimera di San Calogero, lungo la Statale 18, vicino Rosarno, al confine tra la provincia di Vibo quella di Reggio Calabria, chiusa ormai da dieci anni, e in completo abbandono, per disposizione della magistratura perché ci avevano trovato «oltre 135mila tonnellate di rifiuti pericolosi e tossici, inclusi fanghi altamente inquinanti» (precisa il quotidiano La Repubblica).

    Stando al racconto di uno dei due sopravvissuti, a sparare sarebbe stato un uomo piuttosto anziano, di carnagione chiara, sceso da una Panda bianca che ha preso la mira da oltre 60 metri e ha sparato, senza alcuna esitazione, numerosi colpi di fucile. Come spesso è successo in casi analoghi, la notizia dell’omicidio è stata proposta in modo fuorviante. La “storia” dei migranti che “rubano” e poi muoiono barbaramente “giustiziati”, ci fa risalire alla memoria il lontano 2008, quando un giovane italiano, Abdul William Guibre detto Abba, 19 anni, originario del Burkina Faso, veniva ucciso da due italiani, padre e figlio, a sprangate per il presunto furto di una piccola scatola di biscotti a Milano (vedi nel primo libro bianco sul razzismo in Italia, G. Faso, L’uccisione di Abdul Guibre, pag. 72). O la più recente morte di Mamoudou Sare, 37enne del Burkina Faso, ucciso a colpi di fucile nelle campagne di Lucera, nell’estate 2015, sempre da padre e figlio, per un presunto furto di meloni marci (vedi nel quarto libro bianco sul razzismo in Italia, P. Andrisani, La vita per un melone marcio. L’assurdo omicidio
    di Sare Mamadou a Lucera, pag. 165).

    Oggi, qualcuno ha ucciso con un obiettivo preciso per quattro pezzi di lamiera abbandonata. Fra i tanti giornali calabresi online, i primi a diffondere la notizia dell’omicidio del migrante, StrettoWeb la correda di una foto che allude ai furti in appartamento (un ladro che scavalca un balcone per svaligiare un appartamento) con il titolo “Far West in Calabria, immigrati tentano un furto ma uno finisce ucciso a colpi di fucile”. Ovviamente questo ha inevitabilmente scatenato centinaia di commenti razzisti irripetibili, distillando un concentrato d’odio devastante. Molti commenti al post con cui è stato diffuso l’articolo esaltano la possibilità di “farsi giustizia da soli” e incitano ad “ammazzarli tutti”. Triste e sconfortante constatare che nei commenti (o non-commenti) all’accaduto, da una parte, c’è il silenzio assordante della politica e del Governo, e dall’altra, vi è un gran numero di commenti che giustificano l’accaduto dicendo che “stavano rubando”.

    Ricordiamo che esattamente un anno fa, la Camera ha completato l’esame della proposta di legge sulla riforma della cosiddetta “legittima difesa”, approvando alcune modifiche alla legge vigente. La proposta di legge iniziale riguardava solo l’articolo 59 del codice penale (quindi non quello sulla legittima difesa, ma quello sulle circostanze del reato), aumentando la tutela per chi si difenda da un’aggressione in casa con un’arma legittimamente posseduta, eliminando la colpa di “chi si difende in modo eccessivo”, se si trova in uno stato di “grave turbamento psichico causato dalla persona contro la quale è diretta la reazione”. Il fatto è che, nella zona, si sono già verificati diversi episodi di violenza, anche brutale, contro i migranti, per cui lo scorso ottobre i carabinieri avevano arrestato quattro ragazzi italiani per aggressioni «con l’aggravante di aver commesso il fatto per finalità di discriminazione e odio razziale» (si sporgevano dai finestrini della loro auto, colpendo con delle mazzate i migranti in bicicletta, “come dei birilli”). Una ragione in più per presidiare. Una ragione in più per porre maggiore attenzione ad un problema che purtroppo, va ben al di là della morte terribile del giovane bracciante maliano.

    Oggi, lunedì 4 giugno, il sindacato di cui faceva parte Soumaila, l’USB, ha indetto uno sciopero generale (condiviso anche in altri luoghi simbolo dello sfruttamento dei braccianti stranieri, come a Foggia e dintorni, e a Lecce) e un’assemblea per decidere il da farsi.

    https://www.tpi.it/app/uploads/2018/06/sacko-soumaila.png

    ▻http://www.cronachediordinariorazzismo.org/tiro-al-bersaglio-senza-pieta-ucciso-sacko-soumaila-29-
    #racisme #xénophobie #Italie #assassinat #meurtre #travail #bracciante #braccianti #exploitation #tomates #Soumaila_Sacko #Sacko

    CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 5/06/2018

      Fact-checking: l’uccisione di #Soumaila_Sacko

      Calabria: colpi di fucile contro migranti, un morto e due feriti. Il fatto è accaduto in località Ex-Fornace dove i tre si trovavano, verosimilmente, secondo la Procura di Reggio Calabria, per compiere un furto

      https://www.cartadiroma.org/wp-content/uploads/2018/06/Articolo21.jpg

      ▻https://www.cartadiroma.org/news/in-evidenza/fact-checking-uccisione-sacko-soumalia
      #Calabre

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 6/06/2018

      Se Tocchi Uno Tocchi Tutti/e
      Texte en lien avec une manifestation qui sera organisée le 7 juin 2018 à Palerme :

      SE TOCCHI UNO TOCCHI TUTTI - IL RAZZISMO UCCIDE. SOUMAILA SACKO VIVE

      Soumaila Sacko era un giovane uomo del Mali, un padre, un bracciante agricolo, un sindacalista.

      Soumaila Sacko lavorava nella Piana di Gioia Tauro, dove migliaia di persone, non differentemente dalle campagne siciliane, vengono sfruttate per due euro l’ora da caporali senza scrupoli, ma anche da italianissimi imprenditori agricoli, la cui azione è favorita da politiche che relegano sempre più persone nella clandestinità.

      Soumaila Sacko era un sindacalista che combatteva con coraggio per affermare i diritti di chi non ha voce ed è sfruttato nell’invisibilità.

      E’ stato ucciso a colpi di lupara, a sangue freddo, mentre con due connazionali tentava di portar via delle lamiere da una fabbrica dismessa, al solo fine di riparare i rifugi precari in cui i migranti sfruttati sono costretti a vivere.

      Troviamo agghiacciante il silenzio istituzionale successivo alla sua morte.

      Troviamo agghiacciante che una parte rilevante del sistema mediatico abbia quasi attenuato la gravità dell’omicidio adducendo la scusa che lui stesse rubando delle vecchie ferraglie, come se questo fatto - rivelatosi falso - potesse in qualche modo giustificare l’assassino.

      Noi vogliamo gridare forte che se toccano Soumaila toccano ciascuno di noi, che il suo esempio di vita, di lotta, ci guida già nell’alzare la testa, denunciando le reali cause delle disuguaglianze sociali, contro chi invece costruisce odio creando capri espiatori nelle persone più indifese e criminalizzando chi le aiuta.

      L’unica invasione in atto oggi in Italia è l’invasione razzista, frutto della speculazione politica di tanti e del silenzio imbarazzato di altri, che in questi anni hanno preferito non vedere o, peggio, hanno sdoganato politiche securitarie ed escludenti che iniziano col colpire i/le migranti, ma ben presto si abbatteranno su tutta la popolazione, a partire dai più poveri e da chi costruisce solidarietà e difende l’universalità dei diritti.

      Non possiamo più tollerare queste false narrazioni, questi silenzi; non possiamo più tollerare che migliaia di persone siano descritte come criminali mentre vengono sfruttate ed utilizzate dal sistema economico come schiavi, quando non uccise. Rifiutiamo e combattiamo questo vergognoso tentativo - in atto in gran parte del mondo - di addossare le colpe delle disuguaglianze del mondo a chi ha di meno piuttosto che a chi ha di più.

      Nel nome di Soumaila quindi ci vediamo GIOVEDÌ 7 alle 17.00 a Piazza Verdi - Teatro Massimo- perché sia fatta giustizia, per lui e per tutte le persone che oggi nell’ Italia di oggi vengono umiliate e offese, sfruttate e criminalizzate, per il diritto di tutti e tutte ad una società pacifica, solidale, inclusiva, fondata sulla sicurezza dei diritti.

      La lotta è all’inizio!!

      ▻https://www.facebook.com/events/1891765344196609

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 6/06/2018

      Due euro l’ora per lavorare come schiavi. La ’#pacchia ’ di Gioia Tauro

      Chi sono i compagni e le compagne di Soumaila Sacko, ucciso mentre prendeva dei pezzi di lamiera per riparare dal sole una comunità di invisibili che sfruttiamo. Chi sono i ladri? La denuncia del Medu

      ▻http://www.globalist.it/news/articolo/2018/06/03/due-euro-l-ora-per-lavorare-come-schiavi-la-pacchia-di-gioia-tauro-2025486

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 6/06/2018

      Qui dove rovistare tra i rifiuti è chiamato “rubare”. E si spara

      Colpi di fucile. Mirato, puntato come un tirassegno solo che qui è ancora più divertente perché a cercare di non farsi ammazzare c’è un uomo vero, in più “negro”. Sacko Soumayla è morto come si muore nelle zone di guerra, con un colpo ficcato dentro alla testa e le gambe che crollano. Sacko era entrato con i due suoi compagni Madiheri Drame, 30 anni, e Madoufoune Fofana, 27 anni, la vittima era entrata all’ex Fornace, una fabbrica abbandonata nella zona di San Calogero, vicino a Gioia Tauro e alcuni bianchi e puri scesi da un Panda hanno cominciato a prenderli a fucilate.

      Cercavano lamiere per costruire una baracca da aggiungere alla baraccopoli di San Ferdinando, una zona di pacchia, come direbbe il ministro dell’Interno Matteo Salvini, dove non troppo tempo fa un incendio ha ucciso Becky Moses. Non è solo un omicidio a sfondo razziale, è una tentata strage se non fosse che gli altri due sono riusciti a mettersi al riparo.

      Ma la decadenza di un Paese che assomiglia sempre di più all’odore dei conati salviniani sta soprattutto nei commenti all’accaduto: da una parte c’è la politica che tace quasi tutta perché con il governo giallo verde i “negri” possono morire e dall’altra ci sono quelli che giustificano l’accaduto dicendo che quelli stavano rubando.

      Se rovistare tra i rifiuti e le macerie diventa un furto allora il degrado è compiuto: siamo nel tempo in cui avere vistosamente bisogno di aiuto, essere pubblicamente disperati e essere oscenamente poveri è insopportabile. Lo chiamano decoro, ordine, sicurezza e pulizia ma ha l’odore dell’intolleranza verso ciò che vorremmo nascondere dalla vista.

      Fate così: stamattina gridate “ladro” a qualcuno che cerca di recuperare spizzichi di cibo dalla spazzatura. Guardatelo bene in faccia, come non reagisce. Quella è la fotografia di un’epoca.

      Buon lunedì.

      ▻https://left.it/2018/06/04/qui-dove-rovistare-tra-i-rifiuti-e-chiamato-rubare-e-si-spara

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 6/06/2018

      Giuseppe Conte rompe il silenzio del Governo su Soumaila Sacko: «Vicenda inquietante, la politica se ne faccia carico»

      Critiche dall’opposizione per l’assenza di prese di posizioni da parte di Di Maio e Salvini

      ▻https://www.huffingtonpost.it/2018/06/05/giuseppe-conte-rompe-il-silenzio-del-governo-su-soumaila-sacko-vicend

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 7/06/2018

      Nemmeno un’ora di sciopero per Soumalya Sacko, sindacalista

      Il bracciante maliano ucciso a fucilate era rappresentante sindacale di base. Eppure né i sindacati agricoli né le confederazioni nazionali hanno ritenuto opportuno dedicargli anche solo un’ora di sciopero

      https://pbs.twimg.com/card_img/1004245839148208128/H20Z_z1_?format=jpg&name=600x314#.jpg

      ▻http://www.linkiesta.it/it/article/2018/06/06/nemmeno-unora-di-sciopero-per-soumalya-sacko-sindacalista/38352

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 10/06/2018

      Un operaio di 31 anni, originario del Bangladesh, è morto in un cantiere a Piacenza schiacciato mentre si trovava in cima a una piattaforma mobile, lasciato solo in un cantiere. Anche per lui «è finita la #pacchia», nell’indifferenza generale. (Serse Panetto)

      Vu sur FB le 10.06.2018 :
      ▻https://www.facebook.com/giovannicusumano77/posts/10214933568364157

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 1/07/2018

      Siamo giunti, dopo ore di viaggio, a Sambacanou nella regione di Kayes. Qui Soumaila Sacko ha concluso il suo viaggio tra le lacrime di moglie, figlia, madre, zii e di tutti noi. Il nostro cammino, invece, non finisce qui, te lo promettiamo Soumaila. #SoumailaSacko

      https://i.imgur.com/SnZK38I.png

      ▻https://twitter.com/aboubakar_soum/status/1012736768859308032

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 5/08/2018

      Sur l’augmentation des attaques racistes en Italie, v. ce fil sur seenthis :
      ►https://seenthis.net/messages/666755

      CDB_77 @cdb_77
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  • @cdb_77
    CDB_77 @cdb_77 16/06/2017

    Migranti, l’ira Unicef dopo gli sgomberi di Roma: decine di bimbi in strada

    Andrea Iacomini il portavoce Unicef: "È questa la risposta «francescana» della Sindaca Raggi al ‘problema’ dei migranti? Occorre protezione oltre i calcoli elettorali".

    ▻http://www.globalist.it/news/articolo/2000631/migranti-l039ira-unicef-dopo-gli-sgomberi-di-roma-decine-di-bimbi-in-strad

    #Rome #asile #migrations #réfugiés #enfants #enfance #mineurs #SDF #sans-abris #Italie #accueil

    CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 21/06/2017

      Roma: urgente dare subito risposta alle esigenze di accoglienza e inclusione sociale dei rifugiati.

      Desta preoccupazione crescente la condizione di centinaia di richiedenti asilo che per motivi di differente natura si trovano di fatto fuori dal circuito dell’accoglienza e che si recano nei pressi della stazione #Tiburtina per poter ricevere assistenza fornita da volontari e organizzazioni non governative.

      ▻https://www.unhcr.it/news/aggiornamenti/roma-urgente-dare-subito-risposta-alle-esigenze-accoglienza-inclusione-sociale
      #gare

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 4/08/2017

      Roma: unica capitale in Europa senza piano accoglienza

      Roma continua ad essere l’unica capitale europea a non avere un piano di accoglienza ufficiale per i migranti. Dalla spianata dove Baobab Experience da una parte subisce continui sgomberi e dall’altra fa da punto di riferimento alla Sala operativa del Comune, fino al centro di Intersos per i minori soli; dal centro della Croce Rossa la cui convenzione col Comune scade ogni sei mesi, fino alla scoperta delle centinaia di persone che vivevano abbandonate in via Vannina; e dai falsi allarmi ai numeri reali degli arrivi, fino ai tentativi abortiti di allestire un hub ufficiale, alle risposte di Ferrovie dello Stato e al silenzio del Comune - Eleonora Camilli ha mappato per noi la situazione di Roma Capitale.

      ►http://openmigration.org/analisi/roma-unica-capitale-in-europa-senza-piano-accoglienza

      CDB_77 @cdb_77
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  • @cdb_77
    CDB_77 @cdb_77 19/04/2017
    4
    @touti
    @marielle
    @fil
    @7h36
    4
    @albertocampiphoto

    Gabriele Del Grande, journaliste italien, réalisateur du film #Io_Sto_con_la_sposa (qui a gagné le Grand Prix au Festival des droits de l’homme à Genève il y a 2 ans) a été arrêté il y a 10 jours en Turquie.
    Il travaillait à son nouveau projet : un livre sur la naissance de l’ISIS. Son livre, #Un_partigiano_mi_disse, a été, comme le film Io sto con la sposa, produit via crowdfunding.

    Je vais mettre ici les nouvelles concernant son cas. Elles ne sont pas bonnes pour l’instant.
    Il y a quelques jours les autorités turques l’ont déplacé et mis dans une autre prison, et il a été placé en isolement. Il n’a pas eu la possibilité d’avoir de contacts ni avec la famille ni avec le consul italien en Turquie. Les turcs ne lui ont pas donné la possibilité de voir un avocat.
    Hier il a finalement pu appeler sa compagne, selon la presse italienne, où il a dit qu’il commençait une grève de la faim...

    http://i.imgur.com/qmeilFl.png

    –-> vu sur FB le 19.04.2017
    #Gabriele_Del_Grande #Turquie #arrestation #journalisme #médias

    Je vais mettre ci-dessous les nouvelles que je trouve sur Gabriele.
    cc @albertocampiphoto

    CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      La Farnesina alla Turchia: liberate Del Grande

      La Farnesina chiede che il giornalista Gabriele Del Grande, fermato in Turchia, «sia rimesso in libertà, nel pieno rispetto della legge». «Il ministro Alfano - si legge in una nota - ha disposto l’invio a Mugla, dove Del Grande è detenuto, del console d’Italia a Smirne per rendere visita al connazionale» mentre «l’ambasciatore d’Italia ad Ankara ha trasmesso alle autorità turche la richiesta di visita consolare, come previsto dalla Convenzione di Vienna del 1963».

      ▻http://www.ansa.it/amp/sito/notizie/mondo/2017/04/18/turchia-la-famiglia-di-gabriele-del-grande-siamo-molto-in-ansia-_d34155b9-05b3-

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      «Mobilitiamoci per Gabriele Del Grande»

      Il giornalista e regista autore di «Io sto con la sposa» chiama la famiglia dal luogo in Turchia in cui è in stato di fermo da nove giorni: «Non rispettano i miei diritti, inizio lo sciopero della fame. Aiutatemi in ogni modo possibile». Ecco la nota diffusa dalla compagna

      ▻http://www.vita.it/it/article/2017/04/18/mobilitiamoci-per-gabriele-del-grande/143082

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      La Farnesina alla Turchia: “liberate Del Grande”

      Il giornalista italiano trattenuto inizia lo sciopero della fame

      ▻http://www.lastampa.it/2017/04/18/esteri/il-giornalista-italiano-gabriele-del-grande-trattenuto-in-turchia-inizia-lo-sciopero-della-fame-TkhLql1gmFqnnxdsPczJLP/pagina.html

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      La presse se réveille enfin...

      http://i.imgur.com/EzwASty.jpg

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      Caso Del Grande, la Farnesina alla Turchia: «Liberatelo». Il giornalista-blogger in sciopero della fame

      La Farnesina alza la voce con Ankara sul caso del documentarista e giornalista italiano Gabriele Del Grande fermato 9 giorni fa in Turchia durante un controllo al confine con la Siria e chiede che il connazionale «sia rimesso in libertà, nel pieno rispetto della legge». Il ministro Angelino Alfano ha intanto disposto l’invio a #Mugla - dove Del Grande è detenuto - del console d’Italia a Smirne per fare visita al reporter. Mentre l’ambasciatore d’Italia ad Ankara ha trasmesso alle autorità turche la richiesta di visita consolare, come previsto dalla Convenzione di Vienna del 1963. «Sto bene, non mi è stato torto un capello ma non posso telefonare, hanno sequestrato il mio cellulare e le mie cose sebbene non mi venga contestato nessun reato», sono queste le prime parole dal giorno del suo fermo di Del Grande che da stasera ha deciso di iniziare lo sciopero della fame. «Invito tutti a mobilitarsi per chiedere che vengano rispettati i miei diritti. I miei documenti sono in regola, ma non mi è permesso di nominare un avvocato, né mi è dato sapere quando finirà questo fermo», ha raccontato il reporter 35enne, chiamando oggi pomeriggio al telefono i familiari, «circondato da 4 poliziotti».

      ▻http://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/turchia_blogger_bloccato_gabriele_del_grande_sciopero_fame-2387558.html

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      Gabriele Del Grande fermato in Turchia telefona alla compagna: “Non rispettano miei diritti, comincio sciopero della fame”

      Dopo sette giorni di silenzio i familiari del giornalista sono tornati a sentire la sua voce. «I miei documenti sono in regola, ma non mi è permesso di nominare un avvocato, né mi è dato sapere quando finirà questo fermo. La ragione del fermo è legata al contenuto del mio lavoro. Ho subito interrogatori al riguardo. Ho potuto telefonare solo dopo giorni di protesta», ha detto nella telefonata

      ▻http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/04/18/gabriele-del-grande-fermato-in-turchia-telefona-alla-compagna-non-rispettano-miei-diritti-comincio-sciopero-della-fame/3529978

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      Libertà di espressione, sempre

      Gabriele Del Grande è stato fermato il 10 aprile scorso al confine tra la Turchia e la Siria dalla polizia turca. Si trovava nella provincia sudorientale turca dell’Hatay.

      ▻http://www.radiopopolare.it/2017/04/liberta-espressione-diritti-umani-gabriele-del-grande-turchia-festival

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      Türkiye’de gözaltındaki İtalyan gazeteci Del Grande açlık grevine başlıyor

      Hatay yakınlarında 9 Nisan’da gözaltına alınan İtalyan gazeteci ve belgeselci Gabriele Del Grande, ilk kez bugün ailesiyle temas kurdu.

      ▻http://www.bbc.com/turkce/haberler-turkiye-39634191?ocid=socialflow_twitter

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      http://i.imgur.com/G1UVcRr.jpg

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      http://i.imgur.com/ad6wiZl.jpg

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      #FreeGabriele. La differenza tra giusto e conveniente

      Gabriele Del Grande è stato fermato il 9 aprile dalle autorità turche. Da allora si trova in un centro di detenzione ma non gli è stata formalizzata nessuna accusa. Era al confine con la Siria per le ricerche del suo nuovo libro. Nella sua unica comunicazione con l’Italia, ha chiesto a tutti di mobilitarsi per la sua liberazione

      ▻http://www.terrelibere.org/free-gabriele-del-grande

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      Turchia: Gabriele Del Grande ancora recluso in isolamento, inizia lo sciopero della fame

      «Sto bene, non mi è stato torto un capello ma non posso telefonare, hanno sequestrato il mio cellulare e le mie cose, sebbene non mi venga contestato nessun reato». La prima telefonata di Gabriele Del Grande, il giornalista italiano fermato in Turchia durante un controllo di polizia nella provincia sudorientale dell’Hatay al confine con la Siria e trattenuto in un centro di detenzione amministrativa da domenica 9 aprile fino a ieri senza possibilità di contatto con l’esterno è arrivata solo ieri. «Da stasera inizio lo sciopero della fame e invito tutti a mobilitarsi per chiedere che vengano rispettati i miei diritti», ha annunciato chiamando la sua compagna e alcuni amici.

      ▻http://www.osservatoriorepressione.info/turchia-gabriele-del-grande-ancora-recluso-isolamento-iniz

      CDB_77 @cdb_77
    • @stesummi
      stesummi @stesummi 19/04/2017

      Del Grande in sciopero della fame in un carcere turco

      (...) Ieri dopo l’annuncio dell’inizio dello sciopero della fame di Del Grande il presidente della Commissione per i diritti umani Luigi Manconi ha incontrato a porte chiuse per un’ora l’ambasciatore turco a Roma, mantenendo il massimo riserbo sul contenuto del colloquio.

      ▻https://ilmanifesto.it/del-grande-in-sciopero-della-fame-in-un-carcere-turco

      stesummi @stesummi
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      Gabriele Del Grande, le journaliste italien détenu en Turquie, entame une grève de la faim

      Le journaliste et réalisateur italien Gabriele Del Grande, arrêté par les autorités turques le 9 avril dernier, a indiqué mardi qu’il entamait une grève de la faim pour protester contre sa détention. Son message a été relayé par ses collègues sur la page Facebook de son documentaire « On the Bride’s side ».

      ▻http://www.sudinfo.be/1828078/article/2017-04-18/gabriele-del-grande-le-journaliste-italien-detenu-en-turquie-entame-une-grev

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      "Gabriele libero subito": ong e giornalisti chiedono la liberazione di Del Grande

      Del Grande è in stato di fermo in Turchia dal 9 aprile scorso. Arci: siano comunicate al più presto data e modalità del rilascio. Noury (Amnesty) critica la posizione “debole” del nostro Governo nei confronti della autorità turche. Fsni: non abbassare la guardia

      ▻http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/532725/Gabriele-libero-subito-ong-e-giornalisti-chiedono-la-liberazione-di

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      http://i.imgur.com/IJSPzMO.png

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      Voici le message de Gabriele Del Grande publié sur le site Facebook de « Io sto con la sposa » (▻https://www.facebook.com/IO-STO-CON-LA-SPOSA-614167855342727/?fref=ts). Selon l’avocate de Del Grande, que nous avons contactée aujourd’hui, le 19 avril 2017, c’est sur cette page Facebook que l’on trouve les informations à jour sur le cas de Del Grande.

      Le 18 avril à 14h30 Gabriele Del Grande nous a appelés. C’est le premier coup de fil qui lui a été permis depuis dimanche 9 avril, quand il a été arrêté par les autorités turques à la frontière syrienne, dans la région de Hatay. Il était en Turquie depuis le 7 avril.
      Gabriele dit : « Je suis en train de parler avec 4 policiers qui me regardent et m’écoutent. Ils m’ont arrêté à la frontière, et après m’avoir retenu dans le centre d’identification et expulsion de Hatay, on m’a transféré à Mugla, toujours dans un centre d’identification et d’expulsion, en isolement. Mes documents sont en règle, mais je n’ai pas pu nommer un avocat, et aucune information sur ma libération ne m’a été donnée. Je vais bien, aucun cheveu ne m’a été tordu, mais je ne peux pas appeler, ils ont séquestré mon téléphone et mes affaires, alors qu’aucun crime ne m’ait été contesté. La raison de l’arrestation est liée au contenu de mon travail. J’ai subi des interrogatoires à répétition par rapport à cela. J’ai pu appelé seulement après des jours de protestation. On ne m’a pas dit que les autorités italiennes voulaient se mettre en contact avec moi. A partir de ce soir (18 avril 2017) je commence une grève de la faim et j’invite tous à se mobiliser pour demander que mes droits soient respectés ».

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      Vademecum pour la mobilisation #iostocongabriele

      Ici quelques informations suite à l’appel de Gabriele, pour celles et ceux qui aimeraient s’activer dans la mobilisation.
      Qu’est-ce qu’on demande ?
      Nous demandons aux autorités italiennes de faire pression auprès des autorités turques pour qu’ils relâchent Gabriele Del Grande au plus vite, et que les droits minimaux suivants lui soient garantis tout de suite :
      – entretien avec un avocat
      – rencontre avec les autorités consulaires
      – possibilité d’appeler via téléphone
      – raisons de l’arrestation
      – date prévue pour l’expulsion
      Pour toute communication, le hashtag est #iostocongabriele
      Il est possible d’utiliser et reproduire le banner de Io sto con la sposa per les événements organisés.
      Si vous voulez organiser une initiative dans votre ville, merci de nous le communiquer. Nous essayons de mettre à jour un calendrier des événements.
      Nous vous demandons d’éviter des manifestations ou des regroupements devant les consultats et ambassades turcs pour éviter de créer des tensions dans un moment si délicat.

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      Turchia. Una delegazione del consolato inviata dal regista Del Grande

      Il ministro degli esteri: «Incontro imminente» al centro di detenzione di Mugla. Il tweet di Renzi: #iostocongabriele

      http://www.repstatic.it/content/localirep/img/rep-firenze/2017/04/19/110257020-d1d6ead4-6a5b-416e-84ee-31f72e6b2b19.jpg

      ▻http://firenze.repubblica.it/cronaca/2017/04/19/news/turchia_del_grande_renzi_iostocongabriele-163350811/?ref=twhr&timestamp=1492596616000

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      Liberate Gabriele Del Grande: serve il suo sguardo per raccontare il sultanato turco

      Da otto giorni Gabriele Del Grande, giornalista, blogger e documentarista, si trova in stato di arresto in Turchia. La sua colpa? Essere al confine con la Siria, in una zona non consentita e di fatto interdetta ai giornalisti, secondo le “leggi” dello stato di forza maggiore lanciato da Erdogan l’indomani del fallito colpo di Stato. Come lui altri 150 giornalisti si trovano nelle mani dei militari turchi. Alcuni accusati di aver ordito il golpe, altri perché invisi allo strapotere del presidente Erdogan, di fatto diventato “sultano” dopo il successo sul filo di lana del referendum: un risicato 51% che consegna nelle mani dell’attuale premier un potere che sconfina nel totalitarismo. Gabriele starebbe bene, assicurano dalla Farnesina, e nei prossimi giorni – secondo fonti turche – potrebbe essere rimpatriato. Rimpatriato? E perché?

      ▻https://www.articolo21.org/2017/04/liberate-gabriele-del-grande-serve-il-suo-sguardo-per-raccontare-il-sult

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      http://i.imgur.com/xGhwSBM.jpg

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      Del Grande, parla la compagna: «Da oggi in sciopero della fame anche noi»

      Dopo giorni di silenzio parla Alexandra D’Onofrio: “Gabriele non ha commesso nessun reato, deve essere rilasciato subito”. Al via una staffetta del digiuno. “Ci stiamo mobilitando, ma non siamo in polemica con le autorità italiane”

      ▻http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/532838/Del-Grande-parla-la-compagna-Da-oggi-in-sciopero-della-fame-anche-n

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      #FreeGabriele, i giornalisti italiani si mobilitano per Gabriele Del Grande

      La sessione statutaria del Congresso della #Fnsi si è aperta con l’appello alle autorità italiane ed europee per chiedere la liberazione del blogger e documentarista trattenuto in Turchia. E il Tirreno gli dedica la prima pagina e l’articolo di fondo del direttore Luigi Vicinanza.

      ▻http://www.fnsi.it/freegabriele-i-giornalisti-italiani-si-mobilitano-per-gabriele-del-grande

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      Italie. Soutien à Gabriele Del Grande, journaliste retenu en Turquie

      “Nous sommes avec Gabriele. Nous sommes au côté d’un citoyen européen, italien, toscan, retenu en Turquie depuis le 9 avril, sans raison, par les autorités”, annonce Il Tirreno, qui titre : “Libérez Gabriele”.

      http://www.courrierinternational.com/sites/ci_master/files/styles/image_original_1280/public/assets/images/iltirreno_livorno12.jpg?itok=AJeeIWSD#.jpg

      ▻http://www.courrierinternational.com/une/italie-soutien-gabriele-del-grande-journaliste-retenu-en-turq

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      Italian journalist detained in Turkey goes on hunger strike

      Gabriele Del Grande, an Italian journalist detained by Turkish authorities since 10 April, declared on Tuesday he will go on hunger strike.

      ▻https://komnews.org/italian-journalist-detained-in-turkey-goes-on-hunger-strike

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      Un periodista italiano inicia una huelga de hambre tras 10 días detenido en Turquía

      La autoridades no han presentado cargos contra Gabriele Del Grande ni le han permitido asistencia legal

      ▻http://internacional.elpais.com/internacional/2017/04/19/actualidad/1492599808_707984.html

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      Hatay’da 10 gün önce gözaltına alınmıştı: İtalyan gazeteci Del Grande açlık grevine başlıyor

      HABER MERKEZİ – Hatay’da 9 Nisan’da gözaltına alınan İtalyan gazeteci ve belgeselci Gabriele Del Grande, ilk kez bugün ailesiyle temas kurdu. Del Grande, ne bir avukatla ne de bir başkasıyla görüşmesine izin verildiğini, hakkında bir suçlamada da bulunulmadığını söyleyerek bu akşamdan itibaren açlık grevine başlayacağını açıkladı.

      http://gazetekarinca.com/wp-content/uploads/2017/04/italyan.jpg

      ▻http://gazetekarinca.com/2017/04/hatayda-10-gun-once-gozaltina-alinmisti-italyan-gazeteci-del-grande-a

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      La delegazione diplomatica italiana non è stata fatta entrare nel centro di detenzione dove si trova Gabriele Del Grande in Turchia.

      Il giornalista italiano è in stato di fermo dal 9 aprile, senza che sia stato formulato alcun capo d’accusa nei suoi confronti. È stato arrestato nella provincia sudorientale dell’Hatay, al confine con la Siria, mentre stava lavorando al suo prossimo libro Un partigiano mi disse sulla guerra civile siriana. Una delegazione diplomatica italiana ha provato a incontrarlo a Mugla, nel centro di identificazione ed espulsione nel quale è recluso, ma agli italiani è stato negato l’accesso. Del Grande in una telefonata alla compagna e agli amici ha detto di stare bene, ma ha annunciato che è in sciopero della fame per protestare contro la violazione dei suoi diritti. In tutta Italia è stata lanciata la mobilitazione #iostocongabriele per il rilascio del giornalista.

      ▻http://www.internazionale.it/notizie/2017/04/19/la-delegazione-diplomatica-italiana-non-e-stata-fatta-entrare-nel-cen

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      Del Grande, Manconi: “Situazione aggravata”. Parte la mobilitazione per “riportarlo a casa”

      Le procedure per la liberazione di Gabriele Del Grande, però, “potrebbero non essere brevi poichè un quadro che sembrava tendente ad una soluzione positiva si è improvvisamente aggravato ed è per questo che riteniamo indispensabile la mobilitazione”, aggiunge Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti Umani del Senato, in conferenza stampa a Palazzo Madama insieme agli amici di Gabriele del Grande.

      ▻https://www.dire.it/19-04-2017/116667-del-grande-manconi-situazione-aggravata-parte-la-mobilitazione-per-ripor

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      Turchia, l’avvocato di Del Grande: «Ci hanno impedito di vederlo»

      La delegazione formata dal viceconsole di Ankara e dal legale turco di fiducia ancora non ha potuto incontrare il reporter toscano. Manconi: «Situazione grave». La Germania: «Pronti a collaborare con l’Italia». Il padre del reporter: «Mobilitiamoci per lui»

      ▻http://firenze.repubblica.it/cronaca/2017/04/19/news/turchia_del_grande_renzi_iostocongabriele-163350811

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      Journalist im Hungerstreik

      Aus Protest gegen seine Haftbedingungen rührt Gabriele Del Grande kein Essen mehr an. Für Recherechen war er gerade in der Südosttürkei unterwegs.

      https://taz.de/picture/1933247/624/3a99340911278d53f616b2e68a2b89e4_edited_68428333_2223629e15.jpeg

      ▻https://taz.de/Italien-fordert-Freilassung-von-der-Tuerkei/!5398761

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      Reporter arrested in Turkey phones (4)

      (ANSA) - Rome, April 18 - An Italian reporter arrested on the Turkey-Syria border April 10 phoned Italy Tuesday to say he was well but that he would start a hunger strike to demand his rights be respected tonight. “I’m well, they haven’t touched a hair on my head but I can’t phone, they seized my cellphone and belongings, although they’re not charging me with anything,” said Gabriele Del Grande using the administrative detention centre’s landline, saying he was surrounded by four policemen.

      ▻http://www.ansa.it/english/news/politics/2017/04/18/reporter-arrested-in-turkey-phones-4_3efe9e80-fba8-4f22-92f5-4144cf304c22.html

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      Gabriele Del Grande, Turchia vieta alla delegazione italiana di vedere il giornalista. Saviano: “Ritardo Farnesina”

      Le autorità non hanno concesso al vice console e all’avvocato turco di entrare nel carcere di Mugla, nonostante in un primo momento fosse stata diffusa l’informazione di un contatto. Il senatore Luigi Manconi: «Non si sono mai incontrati. Inoltre è una bufala che lui volesse andare in Siria». Lo scrittore: «Sono preoccupato»

      ▻http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/04/19/gabriele-del-grande-turchia-vieta-alla-delegazione-italiana-di-vedere-il-giornalista-saviano-farnesina-ritardo/3531293

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      Conferenza stampa sulla vicenda di Gabriele Del Grande da dieci giorni privato della libertà in Turchia

      Promossa da Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti Umani del Senato.

      Intervengono gli amici di Gabriele: Andrea Segre, Valerio Mastandrea, Daniele Vicari, Concita De Gregorio, Rachele Masci e Giovanni De Mauro.

      E’ presente il presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Beppe Giulietti.

      Registrazione video della conferenza stampa dal titolo «Conferenza stampa sulla vicenda di Gabriele Del Grande da dieci giorni privato della libertà in Turchia» che si è tenuta a Roma mercoledì 19 aprile 2017 alle ore 14:47.

      Con Luigi Manconi (presidente della Commissione straordinaria Diritti Umani del Senato), Andrea Segrè (fondatore Last Minute Market e presidente della Fondazione F.I.CO), Valerio Mastrandrea (attore), Concita De Gregorio (giornalista di Repubblica), Beppe Giulietti (presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana), Rachele Masci (produttrice cinematografica).

      Tra gli argomenti discussi: Diritti Umani.

      Questa conferenza stampa ha una durata di 54 minuti.

      La conferenza stampa è disponibile anche nel solo formato audio.

      ▻http://www.radioradicale.it/scheda/506512/conferenza-stampa-sulla-vicenda-di-gabriele-del-grande-da-dieci-giorni

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 19/04/2017

      La vidéo où l’interview le père de Gabriele Del Grande :
      ▻http://video.repubblica.it/cronaca/turchia-l-appello-del-padre-di-gabriele-del-grande-mobilitiamoci-tutti-per-mio-figlio/273512/274047?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P4-S1.8-T2

      CDB_77 @cdb_77
    • @stesummi
      stesummi @stesummi 19/04/2017

      "Libero di parlare... di scrivere ciò che vedo..."
      Il video realizzato da Gazebo: ▻https://twitter.com/welikechopin/status/854768773127077888

      stesummi @stesummi
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 20/04/2017

      La presse turque semble s’intéresser à Gabriele... mais je ne sais pas ce qu’ils disent...
      İtalya’dan Türkiye’ye Viyana Sözleşmesi’ni ihlal suçlaması
      ▻http://dihaber.pw/TUM-HABERLER/content/view/17267

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 20/04/2017

      Italien fordert Freiheit für Gabriele Del Grande

      Als er Flüchtlinge an der türkisch-syrischen Grenze interviewen wollte, wurde er von der türkischen Polizei verhaftet. Seitdem wird er festgehalten - ohne offizielle Anklage.

      http://cdn4.spiegel.de/images/image-1131593-860_poster_16x9-bkqk-1131593.jpg

      ▻http://www.spiegel.de/kultur/gesellschaft/in-der-tuerkei-inhaftierter-journalist-italien-fordert-freiheit-fuer-gabriel

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 20/04/2017

      http://i.imgur.com/D4YI98M.jpg

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 20/04/2017

      Il ministro degli esteri italiano Angelino Alfano chiede il rilascio del giornalista Gabriele Del Grande. Alfano ha telefonato al suo omologo turco, chiedendo la scarcerazione del giornalista italiano, in stato di fermo dal 9 aprile. Del Grande è stato arrestato nella provincia sudorientale dell’Hatay, al confine con la Siria, mentre stava lavorando al suo libro Un partigiano mi disse sulla guerra civile siriana e sulla nascita del gruppo Stato islamico. Una delegazione diplomatica italiana ha provato a incontrarlo a Mugla, nel centro di identificazione ed espulsione nel quale è recluso senza che sia stato formulato nessun capo di accusa contro di lui, il 19 aprile, ma è stato negato l’accesso anche al suo avvocato. Del Grande in una telefonata alla compagna e agli amici ha detto di stare bene, ma ha annunciato che è in sciopero della fame per protestare contro la violazione dei suoi diritti. In tutta Italia è stata lanciata la mobilitazione #iostocongabriele per il rilascio del giornalista.

      ▻http://www.internazionale.it/notizie/2017/04/20/il-ministro-degli-esteri-italiano-angelino-alfano-chiede-il-rilascio-

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 20/04/2017

      Del Grande, il padre Massimo: «Vado a Roma a smuovere la diplomazia» - Video

      Dietro il bancone dell’osteria, Massimo Del Grande segue la vicenda del figlio: «Siamo in grande apprensione. Spero di riuscire a sbloccare qualche cosa»

      ▻http://iltirreno.gelocal.it/regione/toscana/2017/04/20/news/del-grande-il-padre-massimo-vado-a-roma-a-smuovere-la-diplomazia-1

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 20/04/2017

      Le site où sont récoltées les signatures de l’appel #IoStoConGabrieleLibero :
      ▻https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=1327667643992741&id=614167855342727

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 20/04/2017

      Un journaliste italien arrêté en Turquie

      Le journaliste et documentariste italien Gabriele Del Grande est détenu en Turquie depuis le 9 avril. Selon les médias, il aurait été arrêté à la frontière turco-syrienne alors qu’il interviewait des réfugiés. Rome a sommé Ankara de libérer le reporter de 34 ans. Aucune accusation officielle n’a pour l’instant été formulée contre Del Grande. La presse italienne croit connaître les raisons de son incarcération.

      ▻http://www.eurotopics.net/fr/177931/un-journaliste-italien-arrte-en-turquie

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 20/04/2017

      Gabriele Del Grande, la compagna: “Facciamo appello per sua espulsione. Temiamo che le cose si complichino”

      “Sono passati 10 giorni da quando Gabriele è detenuto in Turchia. Siamo molto preoccupati che i 14 giorni passino senza che lui venga espulso. L’appello nostro e della Farnesina è che Gabriele venga espulso entro i 14 giorni e che venga rimpatriato solo per un reato amministrativo. Temiamo molto che le cose si complichino”. Sono le parole di Alexandra D’Onofrio, la compagna del documentarista Gabriele Del Grande, intervistata da Gaia Tortora durante Omnibus (La7). La regista e antropologa spiega che 14 giorni è il periodo massimo di un fermo in Turchia per reati amministrativi e aggiunge: “Non abbiamo avuto ancora nessuna informazione ufficiale su cosa gli contestano. Ufficiosamente ci è stato detto che si trovava in una zona interdetta all’accesso. Questo dettaglio è gravissimo, perché non abbiamo ancora notizie ufficiali sul fermo di Gabriele. Ieri al centro dove si trova Gabriele si sono presentati l’avvocato e il viceconsole italiano: hanno tentato di vedere Gabriele. Sono stati lì l’intera giornata, non gli è stata concessa l’autorizzazione. Però gli hanno concesso di potergli portare vestiti e schede telefoniche, si spera che qualcosa Gabriele possa ottenere dal di fuori. E’ un segno che è seguito e che ci siamo mobilitati”. Poi sottolinea: “Abbiamo ottenuto questa benedetta chiamata di Alfano con il ministro degli Esteri turco, e c’è stata la promessa di un incontro tra Gabriele e il console venerdì. Ancora non è stato ottenuto l’incontro con l’avvocato. Ed è questa la cosa che chiede principalmente Gabriele, che viene interrogato continuamente ogni giorno senza avvocato“

      ▻http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/04/20/gabriele-del-grande-la-compagna-facciamo-appello-per-sua-espulsione-temiamo-che-le-cose-si-complichino/3532991

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      CDB_77 @cdb_77 20/04/2017

      http://i.imgur.com/hGDHu54.jpg

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      CDB_77 @cdb_77 20/04/2017

      EU with Italy on Del Grande (3)

      (ANSA) - Rome, April 19 - The EU said Thursday that it was backing Italy in its bid to get Gabriele Del Grande, a reporter and documentary maker arrested in Turkey, released as soon as possible. “The EU acted to support the action of the Italian ambassador in Ankara, to support the action of the foreign ministry and the Italian government towards the Turkish authorities,” Foreign Affairs High Representative Federica Mogherini said, saying “we co-ordinated with Italy from the start”. Meanwhile Del Grande’s partner Alexandra D’Onofrio told la Repubblica newspaper that he had been arrested “just because he speaks with refugees”. She said “he goes with a backpack on his back and chats, he spends hours speaking with people in their language, he doesn’t go looking for scoops but for things that will make us think.” Italy was also offered help by the German foreign ministry, which has a reporter of its own held in Turkey since February, Deniz Yucel.

      ▻http://www.ansa.it/english/news/general_news/2017/04/20/eu-with-italy-on-del-grande-3_cb1481ee-24fb-4b3a-87a3-97c130b1226a.html

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      CDB_77 @cdb_77 20/04/2017

      Gabriele Del Grande - Italiens Yücel

      Die Verhaftung des italienischen Journalisten Gabriele Del Grande durch die türkische Polizei belastet die Beziehungen der beiden Länder. Ein Anwalt wurde dem Festgenommenen bisher verweigert.

      ▻http://www.tagesspiegel.de/politik/unterdrueckung-in-der-tuerkei-gabriele-del-grande-italiens-yuecel/19696526.html

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 20/04/2017

      Del Grande, prima schiarita: domani la visita del legale e del console italiano

      Al reporter italiano detenuto dal 9 aprile in Turchia - dopo essere stato fermato in una zona definita off limits - finora non stato consentito alcun incontro

      ▻http://tg.la7.it/cronaca/del-grande-prima-schiarita-domani-la-visita-del-legale-e-del-console-italiano

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 20/04/2017

      Del Grande, Alfano: «Domani alle 9 Gabriele incontra il console e il suo legale»

      Federica Mogherini: «L’Ue si è attivata per sostenere l’azione dell’ambasciatore italiano ad Ankara, per sostenere l’azione della Farnesina e del governo italiano rispetto alle autorità turche»

      ►http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2017/04/18/turchia-la-famiglia-di-gabriele-del-grande-siamo-molto-in-ansia-_d34155b9-05b3-

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      CDB_77 @cdb_77 20/04/2017

      http://i.imgur.com/EdWqmJd.jpg

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    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 21/04/2017

      Penna

      “Avrei voluto raccontarvi della città vecchia di Aleppo, dove ho passato una giornata. Dei suoi hammam secolari devastati dall’incendio che ha distrutto uno dei suq più antichi di tutto il Medio Oriente; delle volte di pietra distrutte dai colpi di cannone e della grande moschea degli Omayyadi, che otto secoli dopo la sua costruzione è semidistrutta: il suo minareto del duecento, di epoca selgiuchide, è ridotto a un cumulo di macerie, il colonnato e le cupole delle fontane per l’abluzione sono crivellate di colpi. E invece ho deciso di raccontarvi la storia di una penna”.

      ▻http://www.internazionale.it/opinione/giovanni-de-mauro/2017/04/20/penna-turchia-giornalisti

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 21/04/2017

      Del Grande: iniziato incontro di Gabriele con il console

      Dopo 11 giorni di fermo in Turchia, dunque, si apre uno spiraglio nella vicenda del documentarista e giornalista toscano, fermato dalle autorità turche durante un controllo al confine con la Siria

      http://www.ansa.it/webimages/img_457x/2017/4/19/50c23af353ce0ad72832a3ee11f36cfa.jpg

      ►http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2017/04/18/turchia-la-famiglia-di-gabriele-del-grande-siamo-molto-in-ansia-_d34155b9-05b3-

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      CDB_77 @cdb_77 21/04/2017

      http://i.imgur.com/9maFOjP.jpg

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      CDB_77 @cdb_77 21/04/2017

      #iostocongabriele, l’analisi delle conversazioni sui social per Gabriele del Grande

      Più donne che uomini, piu adulti che giovani, e tanti appelli per la sua liberazione: così si diffonde su Twitter la vicenda del giornalista italiano fermato in Turchia

      ▻http://www.lastampa.it/2017/04/21/tecnologia/idee/analisi-delle-conversazioni-sui-social-per-gabriele-del-grande-c86PyEsEqZZn7w4f7db7sO/pagina.html
      #twitter #réseaux_sociaux

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 21/04/2017

      http://i.imgur.com/9bSdw5x.jpg

      Source : Il Manifesto, mais je ne sais pas la date

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      CDB_77 @cdb_77 21/04/2017

      http://i.imgur.com/dYSMqeB.jpg

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      CDB_77 @cdb_77 21/04/2017

      “Indebita compressione dei diritti di Gabriele Del Grande”

      Organizzazioni di esperti e giuristi a difesa del giornalista, detenuto in Turchia dal 9 aprile sebbene non sia stata formulata alcuna accusa

      ▻http://www.cartadiroma.org/news/soci/gabriele-del-grande-violazione-diritti

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 21/04/2017

      Alfano, ’Del Grande sta bene ma sta facendo lo sciopero della fame’

      Dopo 11 giorni di fermo in Turchia, il giornalista ha potuto incontrare il console italiano e un avvocato. Ottenuta anche l’assistenza di un medico.

      ►http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2017/04/18/turchia-la-famiglia-di-gabriele-del-grande-siamo-molto-in-ansia-_d34155b9-05b3-

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 21/04/2017

      Del Grande remains ‘illegally’ detained in Turkey

      The Italian Minister of Foreign Affairs, Angelino Alfano, has stated that the journalist is fine, but is undergoing a hunger strike.

      ▻http://www.italianinsider.it/?q=node/5272

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 21/04/2017

      Del Grande, «detenzione illegittima anche per le leggi speciali turche»

      La sospensione di diritti e libertà fondamentali sanciti dallo stato di emergenza proclamato dal premier Erdogan non riguardano il caso del giornalista italiano: lo sostiene un team di avvocati dell’Associazione studi giuridici sull’immigrazione

      ▻http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/533066/Del-Grande-detenzione-illegittima-anche-per-le-leggi-speciali-turch

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 23/04/2017

      Turkey Should Release Detained Italian Writer

      Italian writer Gabriele Del Grande has been detained in solitary confinement in Turkey for 12 days. After intense pressure from the Italian government, Turkish authorities allowed Gabriele to meet today with the Italian consul and a Turkish lawyer. But the lawyer told Human Rights Watch that they were denied permission to see Gabriele’s administrative file and that there was no clear indication of an ongoing criminal investigation.

      ▻https://www.hrw.org/news/2017/04/21/turkey-should-release-detained-italian-writer

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 23/04/2017

      Les paroles d’Alessandra Ballerini, l’avocate de Gabriele :

      http://i.imgur.com/NmwLodq.jpg

      Un article paru je ne sais pas où ni quand... vu sur twitter

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 23/04/2017

      http://i.imgur.com/ZPpKKni.jpg

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 23/04/2017

      Gabriele Del Grande rischia di rimanere in carcere in Turchia per un anno

      Il giornalista è detenuto in un centro migranti (Cie) ma per il fermo non è nemmeno necessaria l’incriminazione. Il documentarista non ha ricevuto nessuna formalizzazione del suo stato. Proprio sulla base di questa contraddizione, l’avvocato turco ha più volte fatto richiesta degli atti giudiziari, ma non gli sono stati consegnati

      ▻http://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/altro-che-giorni-del-grande-rischia-di-stare-dentro-6-mesi

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 23/04/2017

      Io sto con Gabriele

      “Der Krieg ist nie vorbei. Die Kollegen an der Front erzählen jeden Tag von neuen Massakern. Ich verfolge ihre Berichte, während ich mich im Schatten bewege, am äußeren Rand des asiatischen Teils von Istanbul. Hier, in einem Industrieviertel, zwei Stunden Busfahrt vom lebhaften Taksim-Platz entfernt, lebt im Untergrund ein syrischer Maurer, einer, der die Geheimnisse des IS in Raqqa hütet. Monatelang habe ich nach ihm gesucht, jetzt habe ich ihn gefunden und dazu gebracht, sich vor meiner Kamera zu zeigen. Das Interview dauerte vier Tage lang, es war der Durchbruch für das internationale Projekt #unpartigianomidisse. Wer dieser mysteriöse Maurer ist und warum seine Geschichte so wichtig ist, wird erst in zehn Monaten bekannt werden. Mittlerweile geht die Recherche weiter. Weg vom Rampenlicht, der Kopf in die Bücher gesteckt und der Rucksack immer bereit für die nächste Reise.”

      ▻https://jungle.world/blog/jungleblog/2017/04/io-sto-con-gabriele

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 23/04/2017

      Gabriele Del Grande, nessuna svolta: stasera la terza telefonata a casa

      Annunciata una nuova telefonata a casa (la terza), ma non si chiarisce ancora la sua posizione giuridica: oggi scade il termine dei 14 giorni in cui può non esservi incriminazione formale

      ▻http://www.globalist.it/world/articolo/214917/gabriele-del-grande-nessuna-svolta-stasera-la-terza-telefonata-a-casa.html

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 23/04/2017

      «Riportatemi a casa, vi prego». Il grido di aiuto di Del Grande

      ROMAÈ un grido di aiuto quello che arriva dalla cella di Mugla in Turchia. Un appello disperato che Gabriele Del Grande, il giornalista fermato 11 giorni fa nella zona di Hatay, affida al console Luigi Iannuzzi e al suo avvocato Taner Kilic. «Riportatemi a casa, vi prego, fatemi uscire da qui». Nega di essere stato trattato male, ma si capisce che è prostrato anche perché ha deciso «di andare avanti con lo sciopero della fame, fino a che non sarò libero». E così si moltiplicano gli interventi internazionali. Ma vanno avanti anche i controlli della polizia locale e questo aumenta il timore che vogliano lasciar trascorrere i 14 giorni del fermo che precede l’espulsione, per presentare formali contestazioni».

      ▻http://www.corriere.it/esteri/17_aprile_21/gabriele-del-grande-turchia-appello-console-545f7bbe-26d5-11e7-b6b1-a150ed5

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 23/04/2017

      Del Grande e l’ipocrisia dell’Europa

      Non conosciamo le ragioni per le quali Gabriele Del Grande è stato fermato dalla polizia turca e non ne siamo particolarmente sorpresi. Le carceri di Recep Tayyip Erdogan sono piene di persone colpevoli solo di aver manifestato il loro pensiero. Tra loro ci sono anche duecento giornalisti che hanno osato fare il loro mestiere. Inoltre sappiamo che la Turchia non è uno Stato democratico. E tutto questo ci pare una spiegazione sufficiente. Tuttavia, nel caso di Gabriele Del Grande, abbiamo parecchi elementi per individuare delle ragioni specifiche.

      ▻http://www.unita.tv/opinioni/del-grande-e-lipocrisia-delleuropa

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 23/04/2017

      http://i.imgur.com/g44QYVD.png

      CDB_77 @cdb_77
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      CDB_77 @cdb_77 23/04/2017

      Turchia, Del Grande sospende lo sciopero della sete. Ma la sua protesta continua

      Dopo l’incontro in carcere con il console italiano Luigi Iannuzzi e un avvocato turco, il giornalista fermato sul confine con la Siria e detenuto da due settimane senza una precisa accusa a cui rispondere ha ripreso a bere ma continua a digiunare. «Ha chiesto e ottenuto di essere monitorato da un medico» fa sapere l’avvocatessa e attivista per i diritti dei migranti Alessandra Ballerini. Boldrini: «Europa ora rifletta sul rapporto con la Turchia»

      ▻http://www.repubblica.it/esteri/2017/04/22/news/turchia_del_grande_sospende_sciopero_della_sete-163648190/?ref=twhr&timestamp=1492941305000

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 24/04/2017

      http://i.imgur.com/fAEo0uF.jpg

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      CDB_77 @cdb_77 24/04/2017

      http://i.imgur.com/DqA7arj.jpg

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 24/04/2017

      «Gabriele Del Grande è libero» L’annuncio del ministro Alfano

      ▻http://www.corriere.it/esteri/17_aprile_24/gabriele-grande-libero-l-annuncio-ministro-alfano-b97c2b04-28b1-11e7-a532-a

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 24/04/2017

      La libertà di Gabriele è la libertà del giornalismo. Siamo tutti prigionieri

      #iostocongabriele: il giornalista Gabriele Del Grande è in stato di fermo dal 9 aprile in Turchia, dove lavorava al suo prossimo progetto editoriale. La sua storia è quella di tutti noi

      ▻https://www.cartadiroma.org/editoriale/gabriele-del-grande-liberta-di-stampa

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 25/04/2017

      Libération d’un journaliste italien détenu en Turquie

      Un journaliste italien qui avait été arrêté en Turquie alors qu’il travaillait sur les réfugiés à la frontière syrienne a été libéré après deux semaines de détention, a déclaré lundi le ministère italien des Affaires étrangères.

      ▻http://www.courrierinternational.com/depeche/liberation-dun-journaliste-italien-detenu-en-turquie.afp.com.

      CDB_77 @cdb_77
    • @touti
      vide @touti 25/04/2017
      @cdb_77

      merci @cdb_77 pour ton fil sur Gabriele Del Grande, la mobilisation a surement permis sa libération

      vide @touti
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 26/04/2017

      Italie. Le journaliste Gabriele Del Grande libéré par la Turquie

      “Il est libre”. Ce 25 avril, le titre de une du journal toscan Il Tirreno sonne comme un soupir de soulagement. Gabriele Del Grande, auteur et documentariste italien, retenu en Turquie depuis plus de deux semaines, a été libéré.

      http://www.courrierinternational.com/sites/ci_master/files/styles/image_original_1280/public/assets/images/il_tirreno2.jpg?itok=8b-LI_8M#.jpg

      ▻http://www.courrierinternational.com/une/italie-le-journaliste-gabriele-del-grande-libere-par-la-turqu

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 26/04/2017

      Le journaliste italien Gabriele Del Grande détenu en Turquie libéré

      Un journaliste italien qui avait été arrêté en Turquie alors qu’il travaillait sur les réfugiés à la frontière syrienne a été libéré après deux semaines de détention, a annoncé ce lundi le ministère italien des Affaires étrangères.

      http://www.ouest-france.fr/sites/default/files/styles/image-640x360/public/2017/04/24/le-journaliste-italien-gabriele-del-grande-detenu-en-turquie-libere.jpg?itok=Tmm2t2kz#.jpg

      ▻http://www.ouest-france.fr/monde/turquie/le-journaliste-italien-gabriele-del-grande-detenu-en-turquie-libere-494

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 27/04/2017

      Intervista a Gabriele Del Grande

      Il reporter, regista e blogger di Lucca che il 9 aprile scorso era stato fermato al confine con la Siria, dove stava facendo alcune interviste, e poi trattenuto in un centro di detenzione amministrativa in Turchia fino al 24 aprile.

      ▻http://www.raiplay.it/video/2017/04/Intervista-a-Gabriele-Del-Grande--cc115f7e-22f6-4f1f-bd6f-949d770a4ade.html

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 27/04/2017

      Del Grande, la gioia della compagna Alexandra: «Giorno liberatorio»

      «Il ministro Alfano mi ha chiamata alle 7.30 del mattino dicendomi che l’aereo stava decollando. E’ un giorno liberatorio». Così a Radio Capital Alexandra D’Onofrio, compagna di Gabriele Del Grande, subito dopo la notizia della sua liberazione

      ▻http://video.repubblica.it/mondo/del-grande-la-gioia-della-compagna-alexandra-giorno-liberatorio/274005/274542

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 7/06/2017

      #Taner_Kilic, l’avocat de Gabriele Del Grande en Turquie vient d’être arrêté...

      Arrestato il presidente di Amnesty International Turchia

      #Taner_Kiliç fermato nella sua abitazione a Smirne con l’accusa di legami col movimento dell’imam esule Gulen. Anche le organizzazioni umanitarie nel mirino della repressione avviata da Erdogan dopo il fallito golpe. E’ stato anche l’avvocato di Gabriele Del Grande, il giornalista italiano trattenuto per giorni al confine con la Siria

      ►http://www.repubblica.it/esteri/2017/06/06/news/arrestato_il_presidente_di_amnesty_international_turchia-167443563/?ref=twhr&timestamp=1496790815000

      CDB_77 @cdb_77
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  • @cdb_77
    CDB_77 @cdb_77 29/09/2016

    #Pologne. Les #femmes se mettent en #grève pour défendre l’#IVG

    Elles sont déjà des dizaines de milliers à avoir répondu en ligne à l’appel à la grève du lundi 3 octobre pour protester contre le projet de loi interdisant l’avortement, sur lequel se penche le Parlement de Varsovie.

    http://www.courrierinternational.com/sites/ci_master/files/styles/image_original_1280/public/assets/images/rtsp0n8.jpg?itok=USbqjfGW

    ►http://www.courrierinternational.com/article/pologne-les-femmes-se-mettent-en-greve-pour-defendre-livg
    #résistance #avortement

    CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 20/03/2018

      Le donne polacche in piazza contro i vescovi: non limitare il diritto all’aborto

      A Varsavia, Cracovia, Breslavia in altre diocesi la protesta: l’inferno delle donne può essere sulla terra»

      ▻http://www.globalist.it/world/articolo/2018/03/19/le-donne-polacche-in-piazza-contro-i-vescovi-non-limitare-il-diritto-all-a
      #Eglise_catholique

      CDB_77 @cdb_77
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  • @cdb_77
    CDB_77 @cdb_77 14/08/2016

    ‘Sexual assaults on children’ at Greek refugee camps

    Charities claim youngsters and women are too afraid to leave tents after dark at government-run camps

    https://i.guim.co.uk/img/media/cc92607e8f7c405ab27cf68dfabe70f9f2515273/0_242_4256_2554/master/4256.jpg?w=620&q=20&auto=format&usm=12&fit=max&dpr=2&s=ee78d96131ebac80de749794f6ca6863

    ▻https://www.theguardian.com/world/2016/aug/13/child-refugees-sexually-assaulted-at-official-greek-camps?CMP=share_btn
    #viols #violences_sexuelles #Grèce #camps_de_réfugiés #asile #migrations #réfugiés #femmes #enfants

    CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 17/08/2016

      Il dramma delle bambine rifugiate: vittime dei pedofili nei campi profughi

      Le terribili testimonianze raccolte in Grecia da l’Observer: una vergogna per tutti

      ▻http://www.globalist.it/world/articolo/204409/il-dramma-delle-bambine-rifugiate-vittime-dei-pedofili-nei-campi-profughi.

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 26/08/2016

      Children at risk in crowded camps as number of refugees arriving in Greece more than doubles

      The average number of refugees and migrants arriving daily in Greece is at its highest since May, causing serious congestion in the camps on the islands and putting children at risk, Save the Children said today.

      ▻https://www.savethechildren.net/article/children-risk-crowded-camps-number-refugees-arriving-greece-more-do

      CDB_77 @cdb_77
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  • @cdb_77
    CDB_77 @cdb_77 26/07/2016

    Civilian casualties have increased in Afghanistan again, with more than 5K killed or injured so far in 2016, says UN
    ▻https://unama.unmissions.org/sites/default/files/protection_of_civilians_in_armed_conflict_midyear_report_2016_fina
    #décès #guerre #conflit #victimes_civiles #Afghanistan

    CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 26/07/2016

      Tragedia Afghanistan: record di bambini uccisi nel 2016

      Reso noto a Ginevra un rapporto dell’Onu: 5.200 vittime civili tra loro 388 piccoli innocenti

      ▻http://www.globalist.it/world/articolo/203749/tragedia-afghanistan-record-di-bambini-uccisi-nel-2016.html
      #enfants #enfance

      CDB_77 @cdb_77
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  • @cdb_77
    CDB_77 @cdb_77 20/07/2016

    Genova, quindici anni fa: quando in Italia la democrazia fu sospesa

    15 anni fa i fatti di Genova, che Amnesty International ha definito come la più grande sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale. [Nick Davies]

    ▻http://www.globalist.it/news/articolo/203562/genova-quindici-anni-fa-quando-in-italia-la-democrazia-fu-sospesa.html
    #Gênes #G8

    CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 22/07/2016

      Capire Genova ci aiuta a pensare al futuro della nostra politica

      La pagina di Wikipedia dedicata ai fatti del G8 di Genova è impostata come il racconto di una battaglia. Sono indicati gli schieramenti contrapposti: da una parte l’arma dei carabinieri e la polizia di stato, dall’altra il Genova social forum. I rispettivi comandanti: Vincenzo Canterini e Francesco Colucci versus Vittorio Agnoletto e Luca Casarini. E le perdite – per gli attivisti: una vittima (Carlo Giuliani).

      ▻http://www.internazionale.it/opinione/christian-raimo/2016/07/21/g8-genova-politica-futura

      CDB_77 @cdb_77
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  • @cdb_77
    CDB_77 @cdb_77 8/06/2016

    “Migranti economici come profughi”: il giudice che dà la protezione ai poveri

    Un’ordinanza del Tribunale di Milano: hanno gli stessi diritti

    ▻http://www.lastampa.it/2016/06/07/italia/cronache/migranti-economici-come-profughi-il-giudice-che-d-la-protezione-ai-poveri-x6IeSABKSr7OAWLF0Soj4K/pagina.html
    #migrants_économiques #migrations #classification (pas de-) #réfugiés #asile #Italie #pauvreté #droits

    CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 12/06/2016

      Sentenza rivoluzionaria: sì al diritto di asilo se si muore di fame

      Una sentenza del tribunale di Milano: il diritto di protezione umanitaria non può avere limiti

      ▻http://www.globalist.it/news/articolo/201809/sentenza-rivoluzionaria-s-al-diritto-di-asilo-se-si-muore-di-fame.html
      #catégorisation #faim #tribunal

      CDB_77 @cdb_77
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  • @cdb_77
    CDB_77 @cdb_77 14/07/2014

    Benefactor couple fund first ever private migrant rescue at sea mission

    A philanthropist couple who felt compelled to act following the Lampedusa shipwrecks that killed more than 700 asylum in October, has poured millions of euros into the first ever privately-funded sea rescue mission.

    Moved by an appeal by Pope Francis, who described the deaths as shameful, Christopher and Regina #Catrambone have been working to set up the #Migrant_Offshore_Aid_Station (#MOAS).

    Over the past nine months or so, they have spent millions of euros of their own pocket (the final cost of the expense is still being worked out) to purchase and equip a 43-metre vessel, the #Phoenix 1, which will set sail for the central routes navigated by migrants, manned by a professional crew that includes paramedics.

    The vessel is also equipped with two drones with mounted cameras, which will give the Phoenix 1 eyes in the sky over a vast areas at sea.

    ▻http://www.timesofmalta.com/articles/view/20140713/local/benefactor-couple-fund-first-ever-private-migrant-rescue-at-sea-missio

    #migration #asile #réfugiés #mourir_en_mer #secours #philanthropie #mécénat #Malte

    Malta couple setting up private rescue service in Mediterranean

    VALLETTA - A philanthropist couple has spent millions of euros to buy a ship which they plan to use to rescue migrants from rickety boats in the center of the Mediterranean.

    ▻http://uk.reuters.com/article/2014/07/13/us-malta-rescue-idUKKBN0FI09V20140713

    • #Phoenix
    • #VALLETTA
    • #Malta
    • #Migrant Offshore Aid Station
    • #Christopher Catrambone
    • #Francis
    • #Regina Catrambone
    • #Mediterranean
    CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 16/07/2014

      Good samaritans launch mission to save migrants in the Mediterranean

      Couple will fund search and rescue project, including using drones, with 65,000 migrants making perilous crossing this year

      ▻http://www.theguardian.com/global-development/2014/jul/16/couple-launch-mediterranean-migrant-search-project

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 25/08/2014

      Une nouvelle initiative pour sauver les migrants en Méditerranée

      Un couple d’entrepreneurs installé à Malte va utiliser des drones pour repérer les migrants en difficulté et leur apporter de l’aide.

      http://www.la-croix.com/var/bayard/storage/images/lacroix/actualite/monde/une-nouvelle-initiative-pour-sauver-les-migrants-en-mediterranee-2014-08-25-1196301/39957870-1-fre-FR/Une-nouvelle-initiative-pour-sauver-les-migrants-en-Mediterranee_article_main.jpg

      ▻http://www.la-croix.com/Actualite/Monde/Une-nouvelle-initiative-pour-sauver-les-migrants-en-Mediterranee-2014-08-2

      #moas

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 26/08/2014

      Première opération privée d’aide aux migrants en Méditerranée

      La première opération privée de recherche et de secours aux migrants en Méditerranée, financée par un couple italo-américain, à été lancée lundi avec un navire équipé de #drones pour repérer les embarcations en perdition.

      Le bateau, un voilier de 40 pieds (12m), baptisé #Phoenix_I, a quitté Malte pour une première mission de 60 jours destinée à venir en aide à des personnes en détresse en mer.

      http://r.llb.be/image/ee/53fc1f8035708a6d4d519dee.jpg

      ▻http://www.lalibre.be/actu/international/premiere-operation-privee-d-aide-aux-migrants-en-mediterranee-53fc1f1f357030

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 3/09/2014

      The millionaires who rescue people at sea

      A philanthropist couple have launched what they say is the world’s first privately funded vessel to help migrants in trouble at sea. But can one ship really help the thousands of people who try to cross the Mediterranean each year?

      ▻http://www.bbc.com/news/magazine-28953237

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 3/09/2014

      MOAS SAVES MORE THAN 300 PEOPLE AT SEA IN COORDINATED RESCUES WITH ROME

      ▻http://www.moas.eu/files/MOAS%20Press%20Release%2031082014.pdf

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 5/09/2014

      Primi soccorsi privati in mare: in salvo circa 300 migranti

      Si tratta del progetto Moas (Migrant Offshore Aid Station) finanziato da una famiglia di imprenditori residenti a Malta. Intercettate due imbarcazioni.

      ▻http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=62022&typeb=0&Primi-soccorsi-privati-in-mare-in-sal

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 11/09/2014

      Reflections on the MOAS initiative

      No one with some interest in migration, Search and Rescue, the Mediterranean and/or current international political issues has missed the Migrant Offshore Aid Station project that has been brewing for a while and recently launched out of Malta. A non-governmental initiative initially privately funded aiming at providing Search and Rescue capacity and aid to unsafe migrant boats en route from Northern Africa to a safe haven in Europe. Being a purely humanitarian mission, non discriminatory, supported by international law found in various maritime conventions as United Nations Convention on the Law of the Sea (UNCLOS), the Convention for the Safety Of Life At Sea (SOLAS), the 1979 Convention on Search and Rescue (SAR Convention), etc. etc. the initiative is automatically endorsed from an international and legal perspective. A dedicated “ship of opportunity” is deliberately placed within the migratory routes. Providing aid to more than 1000 migrants a couple of weeks into the first watch, still counting, is proof enough that the concept works. Being tightly linked to the Maritime Rescue Coordination Centre in Rome, and used as an available asset, shows that the system as such has embraced the initiative. Critics will point fingers and accuse MOAS to become a tool for the people trafficking stakeholders and potentially become a floating “island” closer than normal destinations like for example Lampedusa. Actors like FRONTEX, the European border protection agency that very reluctantly has been drawn into a Search and Rescue role, will be somewhat ambivalent to this kind of humanitarian support. It will be interesting to see how they will handle the situation onwards. If this initiative finds financial support, gains followers within the SAR community, and grows within the Med. and beyond (similar problems are found in the Atlantic and around the Horn of Africa) it might become a game changer. Being run by entrepreneurs with media proficiency I’d say that the chance of success is good, with a proper game plan and a greater vision.

      ▻http://forsafewaters.wordpress.com/2014/09/10/reflections-on-the-moas-initiative

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 11/09/2014

      MOAS saves more migrants

      Some 245 migrants, including 45 children, were today rescued by the Migrant Offshore Aid Station (MOAS) after the station was directed to a wooden vessel by Italy’s Maritime Rescue Coordination Centre. The group consisted mainly of Syrians and Palestinians.

      http://292fc373eb1b8428f75b-7f75e5eb51943043279413a54aaa858a.r38.cf3.rackcdn.com/f4ac5c1bf4e197db425e08ed14c1f2f31157953014-1410288488-540f4b68-620x348.jpg

      ▻http://www.timesofmalta.com/articles/view/20140909/local/moas-saves-more-migrants.535061

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 11/09/2014

      MOAS assists Mare Nostrum with more migrant rescues

      Migrant Offshore Aid Station (MOAS) has assisted Italy’s Mare Nostrum mission with the rescue of more than 1,500 migrants during its first two weeks of operation, all of whom were disembarked in Italy.

      The 40-metre vessel being used by MOAS, Phoenix, will remain at sea for its first mission until September 14th and will then embark on its second mission on September 21st.

      So far, MOAS helped in the rescue of six migrant boats totalling to some 1,500 migrants crossing from Libyan shores.

      ▻https://www.youtube.com/watch?v=vIDGXVNzUCQ

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 11/09/2014

      Maltese NGOs criticise EU for having ‘little appetite for saving migrants’ lives’

      Human rights NGOs aditus Foundation and JRS compiled information about refugees and asylum seekers in Malta as part of a European project.

      ▻http://www.maltatoday.com.mt/news/national/43561/maltese_ngos_criticize_eu_for_having_little_appetite_to_save_migrants

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 29/10/2014

      C’est la fin de #Moas, il n’y a plus d’argent...
      Moas, chiude missione di salvataggio migranti privata: “Non ci sono più soldi”

      Dal 26 agosto la «#Migrant_offshore_aid_station» ha salvato 2.500 vite nel Mediterraneo. Con la contemporanea fine di Mare Nostrum, prevista per il 31 ottobre, «c’è il rischio che nessuno vada a salvare le persone in difficoltà», è l’allarme lanciato dal fondatore Christopher Catrambone

      ►http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/28/migranti-chiude-missione-salvataggio-privata-moas-non-ci-soldi/1174945

      CDB_77 @cdb_77
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  • @cdb_77
    CDB_77 @cdb_77 13/11/2013
    1
    @reka
    1

    #Italie : Kyenge, nel 2014 il testo unico sull’asilo politico
    –-> Ministre Kyene : en 2014 le texte unique sur l’asile politique (+ création d’un plan triennal contre le #racisme et une campagne pour la nouvelle citoyenneté)

    «Le direttive della comunità europea saranno recepite per giungere nel 2014 ad un testo unico su rifugiati e richiedenti asilo». Lo ha detto il Ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge, oggi a Reggio Emilia per il Network nazionale le città del dialogo.

    Il ministro ha annunciato la creazione di un «piano triennale contro il razzismo» e l’avvio, nella giornata di domani, di una «campagna per la nuova cittadinanza».

    ▻http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=51126&typeb=0

    #asile #réfugié #migration #citoyenneté

    CDB_77 @cdb_77
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