«Abbiamo rotto l’acciaio per vedere il cielo»
Dopo 9 mesi di coma farmacologico, è morto in questi giorni il recluso del Cie di Gradisca che era caduto dal tetto mentre cercava di scappare, durante una delle rivolte di Agosto dell’anno scorso. Si chiamava #Mejid, aveva 35 anni e arrivava dal Marocco. Nel frattempo, il Cie di Gradisca ha chiuso i battenti da Novembre, dopo l’ennesima ondata di rivolte e incendi. Abbiamo intervistato al telefono uno dei compagni di reclusione e di lotta di Mejid, per ricordare lui e tutti gli altri, le loro rivolte contro le angherie e i soprusi della polizia, per la libertà. E per ricordarci che i responsabili del consorzio Connecting People sono ancora lì, un po’ malridotti ma sempre in pista nella gestione del business della prigionia e delle espulsioni.
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