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  • Immigrazione : Italia ; Frontex, segnali preoccupanti

    Monitoraggio continuo. Ultima settimana sbarcati 1300 in Sicilia
    –-> Italie. Frontex : signes préoccupants. Frontex surveille continuellement la situation. Dans la dernière semaine il y a eu 1300 arrivée de migrants en Sicile.

    (ANSA) - BRUXELLES, 31 LUG - ’’La settimana scorsa sono sbarcati 1.300 migranti tra Sicilia e Lampedusa. E’ un segnale preoccupante. Una situazione da monitoraggio continuo’’, così da Frontex all’ANSA. ’’Sono livelli da 2011’’, osservano. Anche se si evidenzia che nei primi 7 mesi del 2013 sono sbarcate circa 12mila persone, contro le 50mila del 2011. ’’Prendiamo come riferimento il 2011 - spiega il portavoce di Frontex Izabella Cooper - perché è stato l’anno della Primavera araba’’, con arrivi record in Sicilia e Lampedusa, per un totale di 67mila persone.

    E già ’’nei primi sette mesi del 2013, rispetto allo stesso periodo del 2012, nell’area abbiamo registrato un aumento di circa il 175%’’. Stabile invece il flusso di sbarchi sulle coste di Puglia e Calabria, per un totale di 1800-2000 persone da inizio anno. I migranti arrivati sulle coste italiane sono soprattutto eritrei, somali ed egiziani e salpano principalmente dalle coste libiche.

    A ’’preoccupare’’, spiegano dall’agenzia europea per la gestione delle frontiere esterne Ue è il progressivo deterioramento della stabilità in alcune aree del Nord Africa ed in Medio Oriente. In particolare si guarda con apprensione alla guerra civile siriana, che ha prodotto 1,7 milioni di profughi per ora riversatisi nei paesi vicini (Libano, Giordania, Turchia, Iraq ed Egitto). Ma anche le situazioni in Egitto, Libia e Tunisia richiedono un costante monitoraggio. Forte è la pressione anche sui confini dell’Ungheria, con 13mila arrivi, un aumento di oltre il 300% rispetto al 2012. Il 50% di questi circa vengono descritti come ’’arrivi secondari’’, ovvero migranti entrati dalla Grecia e che vogliono raggiungere altri paesi europei. L’altro 50% è invece costituito in gran parte da kosovari.

    Un altro punto caldo dei flussi migratori viene indicato nella rotta dell’est Mediterraneo, con 6mila sbarchi in partenza dalla Turchia verso le isole della Grecia da inizio anno (370 solo nell’ultima settimana). Un aumento si osserva anche alla frontiera via terra tra Turchia e Bulgaria, oltre 2mila persone, ’’una rotta che si va intensificando’’. In questo caso i migranti sono soprattutto siriani, palestinesi, algerini e iracheni.

    Per quanto riguarda Malta invece i migranti sbarcati da inizio 2013 sono 1200.(ANSA).

    http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2013/07/31/Immigrazione-Italia-Frontex-segnali-preoccupanti_9101843.html

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  • Aujourd’hui commence à Gaza le procès de quatre personnes accusées de l’assassinat de Vittorio Arrigoni. Si j’en crois Google News, aucun média francophone ni anglophone n’en parle.

    A Gaza si apre il processo controi killer di Vittorio “Vik” Arrigoni | Lettera22 per il Fatto | Il Fatto Quotidiano
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09/08/a-gaza-si-apre-il-processo-controi-killer-di-vittorio-vik-arrigoni/156085

    Inizia oggi davanti a un tribunale militare, a Gaza, il processo a quattro persone imputate di aver partecipato al sequestro e all’assassinio di Vittorio Arrigoni, l’attivista e reporter italiano ucciso nella Striscia, nella notte tra il 14 e il 15 aprile scorsi, dopo un rapimento lampo e dai contorni ancora poco chiari.

    I quattro imputati sono Mohamed Salfiti (23 anni), Tamer Hasasnah (25), Khader Gharami (26) e Amer Abu Ghula (25). Mancano all’appello i due presunti capi della cellula che ha rapito e ucciso “Vik”, il palestinese Bilal al Omari e il giordano Ahmed Rahman Breizat, uccisi dalle forze di sicurezza di Hamas pochissimi giorni dopo il ritrovamento del corpo di Arrigoni, nel blitz contro il presunto “covo” del gruppo, nel campo profughi di Nusseirat.

    Secondo l’accusa, gli imputati facevano parte di un gruppo armato salafita e da quello che si conosce delle deposizioni difensive – anticipate oggi dal quotidiano Il Manifesto che ha raggiunto uno degli avvocati difensori – i giovani alla sbarra tendono a confermare questa versione, anche se riducono la portata del loro “gruppo”, che non sarebbe parte di una organizzazione strutturata. Mohammed Najar, avvocato di Gharami, ha dichiarato al manifesto che l’intenzione della banda era quella di sequestrare un occidentale, per fare pressione su Hamas, e ottenere la liberazione dello sceicco Abdel-Walid al-Maqdisi. L’azione sarebbe servita, secondo l’accusa, ad accreditare questo gruppo come un referente locale per Tawhid wal Jihad, una formazione salafita. Lo sceicco era stato arrestato due mesi prima dalle forze di sicurezza di Hamas e messo in prigione con l’accusa di attività sovversiva.