Ce texte a été posté sur la page facebook de Nicolò Cavalli (▻https://www.facebook.com/nicolo.cavalli.5) :
#Désolé
Benvenuto in Europa, piccolo Abou. Per tentare di riabbracciare tua madre, che vive e lavora legalmente in Spagna, hai viaggiato dalla Costa d’Avorio fino alle porte del nostro Continente, affidato alle mani di trafficanti di carne umana, che grazie a te si sono messi in tasca un bel po’ di quattrini.
Ti hanno chiuso dentro un trolley, le ginocchia puntate contro la gola, e ti hanno buttato nello scanner a raggi X in mezzo alle altre valigie. Come fossi un animale. Anzi, se non fossi stato un essere umano nato fuori dalla nostra Torre d’Avorio, ma un animale, o se anche fossi stato un prodotto commerciale da vendere nei nostri supermercati, un dettagliato regolamento della Comunità Europea avrebbe imposto standard di trattamento ben più elevati.
Il problema è che i tuoi 8 anni terrorizzano un Continente di vecchi psicotici, che nell’illusione di difendere ciò che è rimasto della loro ricchezza danno in pasto al mare i tuoi fratelli. Già, devi sapere che, se fossi stato appena troppo grande per infilarti in quel trolley, saresti stato costretto a imbarcarti su un peschereccio bucato e a morire nelle acque del Mediterraneo. Ci saremmo rimasti male, questo è chiaro, ma poi avremmo continuato la nostra vita di tutti i giorni, ascoltando Salvini in tv.
Ovviamente non rivedrai tua madre. Anzi. Probabilmente la incrimineremo per favoreggiamento all’immigrazione clandestina, e la espelleremo dal nostro sogno, che poi è diventato un incubo in cui benessere e diritti possono esistere solo se attorno c’è un deserto fatto di guerre e disperazione.
Io ho da dirti solo una cosa: scusa.
#migration #asile #réfugiés #on_ira_jusqu'où ? #valise #trolley