Frontex apre una sede a Catania e va in monastero. Ma un ufficio di Frontex viene aperto anche dentro il #CPSA di #Pozzallo. Aumenta la confusione sui compiti (ed i limiti) dell’agenzia, a Bruxelles non si decide ancora sui criteri di riparto dei profughi siriani ed eritrei in Europa.
La notizia vera non è l’apertura di una «sede operativa» di Frontex a Catania, ma l’ingresso di una missione Frontex, e l’apertura di un nuovo ufficio di polizia, all’interno del CPSA (Centro di primo soccorso ed accoglienza) di Pozzallo, una struttura da tempo al centro di critiche, per i sovraffollamento cronico e per le modalità violente di prelievo delle impronte digitali. Ma anche una struttura dalla quale nel 2014, su 27.000 migranti circa che vi sono transitati, soltanto 7.000 circa sono stati fotosegnalati con il prelievo delle impronte digitali.
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