Venezia scende dai tacchi
La manifestazione è intitolata “La #marcia_delle_Donne_e_degli_Uomini_Scalzi” e ha già ottenuto l’adesione tra gli altri di registi come Marco Bellocchio, Andrea Segre (il promotore) e Daniele Vicari, di attori come Valerio Mastandrea, Toni Servillo, Elio Germano, Ascanio Celestini e Jasmine Trinca, di sacerdoti come il presidente della comunità di Capodarco don Vinicio Albanesi, don Albino Bizzotto e don Armando Zappolini. In un festival che quest’anno ha acceso la luce sul tema dell’immigrazione solo grazie alle parole delregista messicano Alfonso Cuarón, presidente di giuria – “Sono un messicano che vive in Europa e mi sono sempre sentito il benvenuto. Vorrei la stessa accoglienza per tutti i migranti – sarà interessante capire quante persone, sollecitate da decine di associazione che sul territorio hanno già annunciato la propria adesione, convergeranno su Venezia per marciare sotto i riflettori del mondo e quante altre manifestazioni analoghe, nello stesso giorno, si svolgeranno in altre parti d’Italia. Una bella scommessa, quella di far scendere Venezia dai tacchi a spillo, proprio nella città che esprime, al momento, il sindaco-sceriffo Luigi Brugnano, che immigrati (e gay) non li mette proprio in cima alle sue prorità.
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