Crise des réfugiés : Schengen éclate, l’Europe panique

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  • Infranto il «tabù» delle frontiere: «in gioco vi sono i valori europei»

    Niente accoro su una chiave di ripartizione dei rifugiati e controlli ripristinati a diverse frontiere europee: è questo in sostanza l’esito del vertice straordinario tenutosi lunedì a Bruxelles. La stampa svizzera parla di una mancanza di coraggio e responsabilità ed evoca il rischio di sfaldamento del progetto europeo.


    http://www.swissinfo.ch/ita/rassegna-stampa_infranto-il--tab%C3%B9--delle-frontiere---in-gioco-vi-sono-i-valori-europei-/41661838
    #tabou #Schengen #frontières #libre_circulation #quotas #summit #Europe #fermeture_des_frontières #réfugiés #asile #migrations #contrôles_frontaliers

    • Crise des réfugiés : Schengen éclate, l’Europe panique

      Les ministres des États membres, réunis lundi 14 septembre à Bruxelles, se sont montrés incapables de parvenir à un mécanisme de solidarité pour se répartir les milliers de réfugiés affluant en Europe. Le repli l’emporte : après l’Allemagne, l’Autriche et la Slovaquie ferment leurs frontières, tandis que la Hongrie a terminé d’ériger son mur anti-migrants.

      http://www.mediapart.fr/journal/international/150915/crise-des-refugies-schengen-eclate-l-europe-panique?onglet=full

    • La grande faglia dell’Europa

      Sono trascorsi solo alcuni giorni fra il discorso sull’Unione, pronunciato da Jean-Claude Juncker davanti al Parlamento Europeo a Strasburgo, e la riunione dei ministri degli Interni tenutasi a Bruxelles lo scorso lunedì 14 settembre. Solo pochi giorni che hanno rimesso in evidenza la profonda spaccatura creatasi non solo fra gli Stati membri dell’Unione ma anche fra questi, la Commissione e il Parlamento europeo. Tema centrale e priorità politica assoluta l’immigrazione, la crisi e l’afflusso dei rifugiati in Europa, mai così importante e numeroso dalla fine della seconda guerra mondiale. Le immagini trasmesse dai media, con il loro carico di vittime, in particolare bambini, e di interrogativi sul coraggio necessario per affrontare viaggi di una tale disperazione, hanno scosso con maggiore intensità coscienza e umanità di molti cittadini europei che non hanno esitato a dimostrare la loro solidarietà con i profughi e ad innalzare, qua e là, cartelli di benvenuto. Sembrava una prima, importante risposta dei cittadini al discorso del Presidente della Commissione, che sottolineava: «Non è questo il momento di cedere alla paura. È piuttosto il momento che l’Unione europea, le sue istituzioni e tutti gli Stati membri agiscano insieme, con coraggio e determinazione». A questo richiamo Juncker ha aggiunto proposte precise, sottolineate dalla consapevolezza politica delle dimensioni attuali e in prospettiva di questo fenomeno migratorio: «Mi appello agli Stati membri perché, in occasione del Consiglio straordinario dei ministri dell’Interno del 14 settembre, adottino le proposte della Commissione sul ricollocamento d’emergenza di 160 mila rifugiati. È ora necessario intervenire senza più indugiare. Davanti all’emergenza non possiamo lasciare sole l’Italia, la Grecia e l’Ungheria. Come non lasceremmo solo nessun altro Stato membro dell’Unione. Perché se oggi si fugge dalla Siria e dalla Libia, domani potrebbe facilmente trattarsi di fuggire dall’Ucraina». Un appello colto in particolare dalla Germania, dove la Cancelliera Merkel, cosciente dell’importanza politica di superare malumori e opposizioni non solo in seno al suo stesso partito, ha aperto le porte del suo Paese ad un numero significativo di profughi siriani ed eritrei. Ma l’atteggiamento della Germania contrasta fortemente con quello di altri Paesi, in particolare quelli dell’Est europeo, che oltre ad innalzare barbarici muri e filo spinato come l’Ungheria si spingono persino a porre condizioni di tipo religioso come la Slovacchia. Ne esce da tutto questo un’immagine dell’Europa molto divisa, frammentata in diverse e contraddittorie reazioni nazionali e ben lontana da quell’esigenza di un approccio comune per superare questa sfida politica e morale.

      http://www.migrantitorino.it/?p=38840