Cos’è un hotspot ? Un istant doc denuncia : fabbriche di clandestinità

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  • Se l’#hotspot produce clandestinità

    Per comprendere bene il dispositivo della frontiera, occorre avere la possibilità di osservare quali effetti questo produce sulle persone che l’attraversano. Per questo oggi è importante osservare Lampedusa, laboratorio dell’Europa che verrà, dove è nato il primo Hot Spot, luogo in cui le persone salvate in mare vengono smistate, etichettate a seconda delle nazioni da cui provengono o da cosa dichiarano. E’ qui che si sceglie tra rifugiato e migrante economico. Così alcune persone sono indirizzate nei percorsi di ricollocamento, altre rischiano di finire nella strada della clandestinità. Le contraddizioni di un intero continente incapace di avere una politica comune sulle migrazioni, qui assumono concretezza e si manifestano più che in un qualsiasi altro luogo. Il buco nella rete attraverso il quale i migranti “scappano” dall’Hot Spot, con la tolleranza delle forze dell’ordine, è la metafora di questa contraddizione. E’ come se tutti inconsciamente sappiano che chiudere quel buco potrebbe riportare indietro nella storia, potrebbe voler significare mettere un coperchio ad una pentola che bolle, con la possibilità che questo salti di nuovo, esattamente come è già avvenuto in passato.

    http://riforma.it/it/articolo/2015/12/23/se-lhot-spot-produce-clandestinita
    #tri #asile #migrations #réfugiés #clandestinisation #Lampedusa #empreintes_digitales

    • Gli hotspot per migranti in Italia stanno diventando “una fabbrica di clandestinità”

      Una volta allontanati dall’hotspot, il secondo aperto in Italia, i migranti sono stati letteralmente scaricati per strada, senza sapere dove andare. In 120 sono rimasti nella centrale Piazza Vittorio, dove la Croce rossa ha portato loro del cibo. Vista la situazione, il prefetto ha allestito un ricovero di emergenza presso una palestra comunale. Alla fine, riporta il Fatto Quotidiano, i migranti sono stati ricollocati nel sistema dei Centri d’accoglienza straordinaria (Cas) dopo aver fatto la richiesta di protezione internazionale.

      https://news.vice.com/it/article/hotspot-migranti-italia

    • Migranti, gli hotspot? Una fabbrica di irregolari. “Il sistema va rivisto”

      La denuncia è contenuta nel dossier Sui Centri di identificazione presentato dalla Commissione diritti umani del Senato: “l’unico risultato tangibile è l’aumento di stranieri con in mano un decreto di respingimento differito che di fatto rimangono poi nel territorio italiano”. Deludenti i risultati dei ricollocamenti

      http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/500765/Migranti-gli-hotspot-Una-fabbrica-di-irregolari-Il-sistema-va-rivis

    • Cos’è un hotspot ? Un istant doc denuncia : fabbriche di clandestinità

      Centri in cui identificare rapidamente, fotosegnalare e registrare le impronte digitali dei migranti in arrivo. Centri che ci chiede l’Europa, a noi italiani e ai greci. Questo sono gli hotspot. Strutture di transito – e non di accoglienza – che hanno lo scopo di classificare i migranti: migranti “economici” o richiedenti asilo. In 48 ore (estensibili al massimo a 72 ore), dunque, si decide il destino di chi sbarca: rimpatrio per i primi (economici) domanda di protezione internazionale per i secondi. Quarantotto ore, solo quarantotto ore. Tempi strettissimi. Ne consegue che la classificazione avviene per lo più in base alla nazionalità del migrante. E, talvolta, come denunciano Marco Bova, Francesco Bellina e Marta Gentilucci, l’immediatezza si traduce in una classificazione basata sul colore della pelle: nero? Migrante economico; più chiaro? Richiedente.


      http://www.left.it/2016/02/26/cose-un-hotspot-un-istant-doc-denuncia-fabbriche-di-clandestinita

      https://www.youtube.com/watch?v=qjX9qikQJCk


      –-> avec interview à #Fulvio_Vassallo

      Quelques notes :
      Europol, EASO, Eurojust & Frontex s’occupent des procédures à l’intérieur des hotspots.

      Alessandra Sciurba (L’Altro diritto Sicilia) parle de « ligne_de_couleur » (#linea_di_colore) —> les Noirs d’un côté, les moins noirs d’un autre côté

      Les migrants doivent remplir une feuille A4 (recto) dans laquelle on leur demande de mettre par écrit :
      – nom/prénom
      – Date de naissance
      – Nationalité
      – Une question « venu en Italie pour… » avec des options à cocher

      Les mots de Davide Camarrone (écrivain) :

      «Perché noi immaginiamo che sia lavoro sporco l’accoglienza? Perché l’abbiamo svolto come un lavoro sporco. Il tema non è la condizione oggettiva nella quale ci troviamo. Il tema è la condizione soggettiva con la quale ci siamo posti dinanzi a un ruolo che ci veniva assegnato dalla Storia, dalla geografia. L’Europa sta, paradossalmente, essendo stata costruita per superare i nazionalismi, ritrovando nei nazionalismi dei singoli paesi membri la sua ragion d’essere. E questa è la ragione non del fallimento delle politiche migratorie. Questa sta diventando la ragione della dissoluzione dell’Europa».

      #vidéo #ligne_de_couleur

    • Italy’s system of migration management has been called an ‘illegality factory’. This is how it works.

      The practices within the so-called ‘hotspots’ have received wide condemnation among human rights activists: fingerprinting takes place, even with the use of force; people are kept for periods much longer than the Italian legislation would allow; and the living conditions go from poor to appalling. In December 2015, for example, the humanitarian health organisation Médecins Sans Frontières (MSF) decided to leave the centre of Pozzallo, in southern Sicily, because “undignified and inadequate reception conditions” made it impossible to care for their patients.

      http://mdxminds.com/2016/03/09/italys-system-of-migration-management-has-been-called-an-illegality-factor

    • How Italy’s flawed hotspots are creating thousands of “clandestini”

      In Italy, the first ‘hotspot’ for screening migrants and asylum seekers opened last September on the island of Lampedusa. Seven months later, critics say the system is excluding migrants from official reception systems and encouraging them to disappear into the informal economy.

      https://www.irinnews.org/news/2016/04/13/how-italy%E2%80%99s-flawed-hotspots-are-creating-thousands-%E2%80%9Cclande

    • Quelle persone respinte che diventano «fantasmi» vaganti

      Gente senza un soldo in tasca, senza documenti, senza sapere una parola d’italiano, digiuni non solo di cibo, ma anche della minima conoscenza dei propri diritti. Donne e uomini che diventano così «bocconi» prediletti di ogni sorta di sfruttatore. Si stima (per difetto) che siano circa quattro mila

      http://www.repubblica.it/solidarieta/cooperazione/2016/05/19/news/open_europe-140167602
      #hotspots