Con una novità importante: questa volta, come confermato dal ministero degli Interni georgiano, nel chilometro e mezzo sottratto al controllo di Tbilisi c’è anche un tratto di pipeline della British Petroleum che da Baku porta il petrolio azero fino a Supsa, sulle coste del Mar Nero. Lasciando fuori la Russia, naturalmente. Una cosa, anche questa, non completamente inedita, ma che contribuisce ad alzare la tensione ponendo ulteriormente in rilievo la rilevanza strategica di simili mosse da parte di Mosca. Un’importanza che trascende le pur complesse dinamiche regionali, per abbracciare sempre più una prospettiva internazionale. Riguardo alla pipeline, il ministro dell’Energia Kakha Kaladze ha persino ipotizzato di ricorrere a “un progetto alternativo” qualora l’occupazione impedisse alla BP di avervi accesso. Troppa è la posta in gioco.
#bakou-soupsa #baku-supsa
#oléoduc
ping @reka