• La galassia offshore dei trader ticinesi. Il caso Duferco

    La catena societaria del gruppo Duferco, la più importante azienda di commercio di materie prime di Lugano di Federico Franchini

    È considerato il più importante commerciante d’acciaio del mondo e l’unica multinazionale con sede in Ticino. È la Duferco di Lugano, capostipite e fiore all’occhiello della piazza di trading del Ceresio. Nonostante la sua importanza di lei si sa poco o nulla. Chi la controlla? Quali sono i suoi utili? Attraverso documenti ufficiali area ha ricostruito la sua struttura societaria. Quello che emerge è una galassia complessa che si dirama in diversi paradisi fiscali.

    Rue Guillaume Schneider 6, Lussemburgo. Per ricostruire la catena societaria di Duferco occorre partire da qui. Se il Ticino è il centro operativo delle diverse società legate a questo gruppo, il cuore societario è nel Granducato. È qui, dove si sono trasferite da Guernsey nel 2010, che hanno sede le case madri di quelle che di fatto sono le due Duferco: la Duferco Participations Holding (Dph), legata alla storica proprietà italiana, e la Duferco International Trading Holding (Dith), oggi in mani cinesi. Queste due holding, benché legate tra loro da vincoli storici e di proprietà, vanno considerate come due multinazionali a sé.

    La Duferco del Dragone
    È il 2014 quando il colosso pubblico cinese Hesteel Group acquisisce la maggioranza della Duferco di #Lugano. In realtà, il controllo arriva a monte: Hesteel, tramite una controllata di Singapore, acquisisce la maggioranza della Dith, la società madre delle attività di trading. L’alleanza è tra titani: il secondo produttore d’acciaio del mondo si unisce al principale commerciante di prodotti siderurgici del pianeta. Gli ormai ex azionisti di maggioranza, il fondatore #BrunoBolfo e suo nipote #AntonioGozzi perdono il controllo sulla Dith, ma attraverso l’altra #Duferco, la Dph, mantengono un’importante quota di minoranza nella holding che ora detiene i diritti esclusivi per vendere l’acciaio cinese.

    Dopo Hesteel (61%) e Dph (27%), il terzo azionista di Dith è la Big Brown Dog Holding (12%) di Hong Kong, controllata dal Ceo Matthew De Morgan e nella quale, fino a poco fa, mantenevano qualche briciola gli ucraini dell’Unione Industriale del Donbass (Isd). Prima dell’arrivo di Hesteel, infatti, Bolfo & Co. avevano stretto un accordo strategico con l’Isd che, tramite la cipriota Steelhold, aveva acquisito quote di minoranza della Dith. Oggi, gli oligarchi dell’est sono ormai usciti di scena lasciando spazio ai nuovi padroni dell’acciaio, i dragoni cinesi della provincia di Hebei.

    Il gruppo ha mantenuto la sede operativa in Ticino, dove sono attive sette società tra cui la capostipite della piazza luganese: la Duferco Sa. La Dith è attiva soprattutto nel commercio di acciaio (ma non solo) e dispone di alcune unità produttive come una fabbrica in Macedonia, controllata tramite filiali a Cipro e nel Liechtenstein. La diminuzione della domanda di acciaio cinese e la crisi dei dazi sta pesando sulle performance del gruppo: dopo essere diminuiti del 20% nel 2018, gli utili di Dith sono scesi di un altro 57% nel 2019, issandosi a 26 milioni di dollari.

    Dxt: il gigante sconosciuto
    Ogni anno, Handelszeitung pubblica la lista delle più importanti società elvetiche per cifra d’affari. Nel 2019, per arrivare al Ticino occorreva scendere alla 32esima posizione: qui si trova la Dxt Commodities. Poco nota al grande pubblico, questa azienda è specializzata nel trading d’idrocarburi ed energia elettrica. Dxt è stata fondata nel 1999 dai top manager di Duferco, in collaborazione con alcuni fiduciari di Lugano. Gli stessi, per intenderci, che hanno ideato la tanto discussa ingegneria fiscale della Gucci. Anche per il trading l’asse è sempre quello: Lugano-Lussemburgo. La Dxt è controllata al 95% dalla Dxt International, sede nel Granducato. Una società che ha realizzato 26 milioni di euro di utili nel 2018, grazie soprattutto alla controllata ticinese. La Dxt International è detenuta al 50% da due altre società: la Spelugues Investments, basata nel Delaware e posseduta dal Ceo Benedict Sciortino; e la Dph, la Duferco “italiana”. Oltre alla Dxt, quest’ultima detiene in Ticino, sempre per il tramite di una lussemburghese, anche la metà del gruppo di commercio marittimo Nova Marine.

    Scatole cinesi
    Ma chi controlla la Dph? Il primo scalino a ritroso porta alla Btb Investments, una società che la detiene al 100%. A questo punto l’organigramma si biforca in due rami. Uno va verso altre due entità – la Ultima Holding a sua volta controllata dalla Lagrev Investments – che sembrano portare al manager Antonio Gozzi. L’altro ramo, leggermente maggioritario, conduce alla Bb Holding Investments che, come le altre lussemburghesi citate, ha sede al numero 6 di Rue Guillaume Schneider. La Bb Holding fa capo al vecchio patron, quel Bruno Bolfo che, ancora una volta, sembra avere azzeccato tutte le sue mosse: nel 2019, l’utile netto della sua holding è aumentato del 66% raggiungendo gli 85 milioni di dollari. La Duferco italiana, insomma, sembra rendere di più rispetto a quella cinese. Per mettere al sicuro il suo tesoro milionario, però, Bruno Bolfo ha pensato a uno scalino in più: la Bb Holding è infatti detenuta al 100% da La Sesta Trust, un fondo fiduciario basato nel Liechtenstein. Ultima fermata di una galassia decisamente offshore.

    Mister acciaio e gli amici luganesi

    È l’11 agosto del 1982 quando, presso lo studio del notaio Filippo Solari di Lugano, viene costituita la Duferco Sa. Il gruppo era stato creato qualche anno prima in Brasile dal ligure Bruno Bolfo, un manager con esperienze nell’acciaio in Italia, Stati Uniti e Sudamerica.

    In Ticino, al momento della creazione della Duferco, Bolfo non c’è. A comparire di fronte al notaio sono due figure note del sottobosco finanziario e societario luganese: Elio Borradori, padre dell’attuale sindaco Marco, che diventerà noto per essere stato l’amministratore dei dittatori Saddam Hussein e Ferdinando Marcos, e il suo socio Josef Kraft. Al momento della sua creazione, la maggioranza delle azioni della Duferco saranno detenute da una sconosciuta società del Liechtenstein, la Forward Investment, amministrata dallo stesso Kraft.

    Quando, un anno dopo, viene creata in Lussemburgo la prima Duferco Holding, lo schema si ripete: il controllo è affidato alla Laconfida di Vaduz, la società figlia dello studio legale Borradori e da cui sono transitati molti dei segreti finanziari, più o meno occulti, legati al sottobosco fiduciario luganese. Nel 1990, quando la Duferco decide d’insediare la sua casa madre a Guernsey, la Duferco Holding viene liquidata nel Granducato. Ad occuparsi della liquidazione sono Josef Kraft e Jean-Louis Hurst, suo successore a Laconfida ed ex dirigente del gruppo Ocra, la struttura creata da Tito Tettamanti per la gestione della contabilità parallela dei potentati di mezzo mondo. Hurst entrerà di lì a poco anche nella Duferco di Lugano, nel frattempo diventata sede operativa di quello che si sta profilando come il più grande commerciante di acciaio del pianeta.

    Una società che negli anni ’90 si lancia alla conquista del selvaggio Est in preda al caos delle privatizzazioni del settore siderurgico. In quegli anni, oltre a stringere alleanze con gli oligarchi russi e ucraini, Duferco consolida la propria struttura societaria in Ticino. Per farlo, Bruno Bolfo fa affidamento ad un gruppo di rampanti fiduciari ed esperti fiscali. Nel 1996, infatti, nel Cda di Duferco c’entrano Donato Cortesi e Adelio Lardi, gli ideatori dell’ingegneria fiscale dei giganti della moda che in quegli anni inizieranno a insediarsi in Ticino.

    Nel 1999, Lardi e Cortesi, assieme al già citato Hurst e ai top manager di Duferco, si faranno promotori della nascita di Dufenergy, la società che diventerà Dxt Commodities. Un nome poco noto, ma che oggi è la più importante azienda ticinese per cifra d’affari. Una società che, come abbiamo visto nell’articolo sopra, è controllata di fatto al 50% da una società del Delaware, al 25% da una lussemburghese e al 25% da un trust del Lichtenstein, cassaforte dei tesori di Bruno Bolfo. Insomma, dall’inizio alla fine, i segreti di Duferco portano sempre a Vaduz.

    https://www.areaonline.ch/La-galassia-offshore-dei-trader-ticinesi-Il-caso-Duferco-08bb2900


    https://pbs.twimg.com/media/ETx22_HWoAAI-TT?format=jpg&name=large

    #matière_première #offshore #acier @cdb_77 #suisse #tessin

    • Alors, je ne suis pas d’accord avec ce jugement.
      BTRFS est très complexe et nécessite des réglages fins pour marcher.
      La seule distrib qui s’y est bien adaptée est OpenSuse, les autres proposent des réglages bateau qui marchent très mal.

    • 3 machines en BTRFS : un desktop sous Mint, un NAS sous Debian 8 (2 disques « agglomérés ») et un serveur web sous Debian 9...
      => en moins de 18 mois 2 ont déclaré un problème d’espace disque saturé alors que ce n’était pas le cas, la 3ème à corrompu l’amorce de boot !
      ...mais effectivement je peux nuancer mon jugement :
      « si vous n’êtes pas un hyper-spécialiste des files system sous Linux, BTRFS n’est pas fait pour vous, ne l’utilisez jamais » :-)

  • Travailleurs sans-papiers : un employeur condamné pour « discrimination raciale »
    https://www.lemonde.fr/societe/article/2019/12/18/travailleurs-sans-papiers-un-employeur-condamne-pour-discrimination-raciale_

    Un salarié sans-papiers en grève sur un chantier de démolition ramasse du bois pour faire un feu, à Paris, le 18 avril 2008. JOEL SAGET / AFP

    Des travailleurs maliens et sans papiers étaient cantonnés aux tâches les plus pénibles et dangereuses.

    Une décision « historique », une « victoire juridique importante ». Mardi 17 décembre, vingt-cinq ouvriers maliens, soutenus par le syndicat CGT et le Défenseur des droits, ont fait condamner leur ancien employeur, la société de démolition MT BAT Immeubles, pour « discrimination raciale et systémique », par un jugement du tribunal des prud’hommes de Paris, qui décrit un « système organisé de domination raciste » dans lequel les Maliens sans papiers étaient cantonnés aux tâches subalternes et dangereuses. « C’est la première fois qu’il y a une action de groupe sur des faits de #discrimination_raciale_systémique », soulignait Maryline Poulain, de la CGT. Ils ont obtenu chacun 34 000 euros de dommages et intérêts et près de 3 000 euros de salaires en retard.

    Les travailleurs s’étaient fait connaître malgré eux, à l’occasion d’un accident survenu sur un chantier de démolition de 2 000 mètres carrés dans le 7e arrondissement de Paris, en 2016. L’un des ouvriers avait fait une chute de plus de deux mètres depuis un échafaudage non réglementé. L’employeur avait refusé d’appeler les secours, ce qu’avaient malgré tout fait les salariés, alors que leur collègue blessé avait perdu connaissance. L’arrivée de l’inspection du travail, de la police et des pompiers sur les lieux avaient mis au jour la présence de 25 travailleurs sans papiers, non déclarés, qui travaillaient dans des conditions « indignes », au mépris des règles de sécurité et de santé.
    « Les responsables de la société mise en cause considéraient les travailleurs maliens comme des entités interchangeables et négligeables et les plaçaient ainsi en bas de l’échelle de l’organisation du travail », détaille le jugement, reprenant l’analyse du Défenseur des droits.

    « Ainsi, poursuit le jugement, il apparaît que tous les travailleurs maliens étaient des manœuvres assignés aux tâches les plus pénibles du chantier, à savoir les travaux de démolition consistant à casser les murs et les plafonds à la masse, dans des conditions extrêmement dangereuses. »

    « Discrimination systémique »

    A l’audience, le 23 mai, un des salariés, Dipa Camara, avait ainsi expliqué travailler en présence d’amiante et de plomb « sans masque et sans gants ». Un autre travailleur, Mahamadou Diaby, avait déclaré être payé entre 45 euros et 55 euros la journée, en espèces, sans jours de congé. Il devait monter sur une poubelle pour travailler en hauteur et s’était cassé des dents et fracturé des doigts sur d’autres chantiers.

    Le jugement note que, selon la hiérarchie instituée dans l’entreprise, « les salariés d’origine maghrébine (…) sont les encadrants de proximité qui donnent des directives, s’assurent de la bonne exécution des travaux, du respect des délais et payent les salariés en liquide ». Cette assignation des tâches à un groupe semble se faire « uniquement en fonction de son origine (…) qui lui attribue une compétence supposée, l’empêchant ainsi de pouvoir occuper un autre positionnement au sein de ce système organisé de domination raciste ». Le jugement évoque encore une « discrimination systémique en termes de rémunération, d’affectation, d’évolution professionnelle » en lien avec leur origine ouest-africaine et leur situation administrative.
    « C’est un dossier emblématique des discriminations qu’on rencontre dans le BTP, le nettoyage ou la restauration », se félicitait, mardi, Aline Chanu, l’avocate des salariés.

    #BTP #Travailleurs_sans-papiers

  • La rénovation thermique réduit-elle vraiment votre facture d’énergie ?
    https://theconversation.com/la-renovation-thermique-reduit-elle-vraiment-votre-facture-denergie

    La rénovation énergétique est l’un des piliers de l’action publique en faveur de la transition énergétique. Dernière illustration en date, le plan gouvernemental de rénovation énergétique des bâtiments, qui prévoit la rénovation de 500 000 logements par an pendant cinq ans. Ou le discours de politique générale de juin 2019 du premier ministre qui annonçait une réforme des aides à la rénovation. Cette priorité se manifeste par une multiplication d’instruments : éco-prêt à taux zéro, crédit d’impôt pour la transition énergétique, certificats d’économies d’énergie, diagnostic de performance énergétique, et les acronymes correspondants : éco-PTZ, CITE, CEE, DPE… Mais la rénovation énergétique des logements réduit-elle vraiment la consommation d’énergie comme elle le prétend ?

    #politique_publique #énergie #BTP

  • En Grèce, dans une usine autogérée, le travail devient un « lieu de solidarité et de liberté »
    PAR ANDREA FUORI, RAPHAËL GOUMENT // 8 JUILLET 2019 // Bastamag

    Au mur du petit bureau, Dimitris pointe une photo jaunie d’Alexis Tsipras, premier ministre depuis 2015, et qui vient d’être battu aux élections législatives du 7 juillet. Le patron de Syriza avait visité l’usine lors de sa campagne électorale en 2014. « Il nous a promis de légaliser notre statut. Il nous a assuré qu’on était des travailleurs modèles, sur qui ils s’appuieraient pour leur projet économique. Cinq ans plus tard, rien n’a changé. »

    Après huit ans de lutte, les ouvriers de Vio Me sont toujours dans l’illégalité. En 2014, ils ont créé une société coopérative qui s’est dotée d’un compte en banque. Mais elle n’est ni propriétaire ni locataire des actifs. « Sur le papier, on est toujours considérés comme les employés d’une entreprise en faillite. Depuis six ans, notre travail n’est pas reconnu », peste Makis.

    « On voudrait exporter vers l’Amérique Latine, mais c’est impossible sans cadre légal. L’absence de statut freine notre développement. »

    #Zanon #savons #lessives #écologie#BTP #crise #huile_d_olive #organisation_collective #espace_social #distribution_militante #réseau #solidarité #assemblées #centres_sociaux #coopératives #faillite #illégalité #société_coopérative #statut #projet_économique #Syriza #Tsipras #production #autogestion #coopératives_ouvrières #structures_autogérées #Grèce #mouvement_des_places #réappropriation_industrielle #Vio Me #usine #lutte

    https://www.bastamag.net/Grece-Vio-Me-cooperative-usine-autogeree-savons-ecologiques-legislatives-T

  • Des réfugiés syriens exploités par des fournisseurs de Nestlé et Ferrero

    Dans une enquête, le New York Times rapporte que de nombreux réfugiés syriens travaillent dans des conditions extrêmement précaires dans les fermes de noisettes en Turquie. Le pays, à l’origine de 70 % de la production mondiale de noisettes, fournit de grands groupes tels que Nestlé et Ferrero.


    https://www.lesechos.fr/industrie-services/conso-distribution/des-refugies-syriens-exploites-par-des-fournisseurs-de-nestle-et-ferrero-10
    #réfugiés_syriens #Turquie #asile #migrations #réfugiés #noisettes #Nestlé #Ferrero #exploitation #travail #agriculture

    signalé par @franz42

  • « À peine une semaine après l’#incendie_de_Notre-Dame-de-Paris, le gouvernement a donc rédigé un projet de loi "pour la restauration et la conservation de la cathédrale Notre-Dame de Paris et instituant une souscription nationale à cet effet" qui sera voté en procédure accélérée et dont vous pourrez trouver le texte ici. Ce projet de loi a neuf articles. [...] Il reste que rarement un Président de la République a été aussi loin qu’Emmanuel Macron ne va dans l’article 9 de ce projet de loi. Il s’agit d’autoriser le gouvernement à prendre par ordonnances les dispositions permettant de mener la restauration de Notre-Dame de Paris en cinq ans seulement comme il l’a lui même imposé. »

    https://latribunedelart.com/notre-dame-un-projet-de-loi-scelerat

    #BTP #monarchie

    • À quoi sert ici la création d’un établissement public ad hoc, si ce n’est à créer des postes de hauts fonctionnaires aussi inutiles que ruineux ?

      à faire des promesses aux amis qui manquent à l’appel ces derniers temps …
      #corruption_en_vue #main_basse_sur_les_fonds

      #article_9

      Ce texte prévoit donc, pour la restauration d’un monument historique - et quel monument historique, l’un des plus précieux de notre patrimoine ! - de déroger à toutes les règles du code du patrimoine, y compris celle de l’archéologie préventive. Comme si cela n’était pas suffisant, il rend également caduque le code de l’urbanisme, le code de l’environnement, le code de la construction et de l’habitation, mais aussi le code de la commande publique, le code général de la propriété des personnes publiques, le code de la voirie routière et le code des transports. Pendant qu’on y est, on s’étonne qu’il ne mette pas également à la poubelle le code pénal afin de pouvoir embastiller à sa guise les opposants à cette loi…

      Exit toutes les procédures habituelles de restauration des monuments historiques. Finie l’ennuyeuse commission nationale des monuments historiques, fini le contrôle des Architectes des Bâtiments de France parfois si tatillons, fini le contrôle des conservateurs des monuments historiques, finies les ennuyeuses prescriptions pour les restaurations, finie l’archéologie préventive qui pourrait permettre de profiter des travaux de restauration pour fouiller le sol de Notre-Dame…

      Cette précipitation et ce mépris des règles et de la déontologie peuvent non seulement aboutir à une catastrophe patrimoniale bien plus grande que celle que vient de connaître la cathédrale, ils pourraient aussi constituer le prélude à un changement des lois comme le président Macron nous en a déjà donné un aperçu avec la loi Elan. En effet, si l’on peut restaurer la cathédrale Notre-Dame en se passant du code du patrimoine, à quoi bon s’encombrer de ces contraintes pour restaurer des monuments de moindre importance (c’est-à-dire à peu près tous les autres) ?

      Soulignons également un risque mortel que fait courir cette précipitation à la cathédrale Notre-Dame. Nous avons pu constater, lors de notre enquête sur l’incendie de l’hôtel Lambert que l’une des causes possibles des sinistres de ce genre était la multiplication anarchique et au même moment de plusieurs corps de métier qui ne parviennent pas à se coordonner en toute sécurité. Restaurer Notre-Dame en cinq ans est impossible, à moins que l’on mette de côté toutes les règles de sécurité, toutes les précautions que l’on doit prendre sur un chantier tel que celui-ci et uniquement si l’on fait travailler les ouvriers à une cadence stakhanoviste. Donc en multipliant les interventions simultanées sur la cathédrale. Et en augmentant ainsi le risque d’un nouvel incendie dont le monument ne se relèverait pas.

      #dérogation #fait_du_prince

    • Une histoire assez éloquente de l’incapacité du gvt à gérer les crises, que la nature en soit politique, social ou culturelle.

      On dirait qu’ils misent tout sur un seul cheval, une sorte de défi à leur nullité, au moment où ils se rappellent avoir coulé la culture et les métiers artisanaux. C’est même assez étonnant cette toute puissance dans la médiocrité qui compte se passer des personnes compétentes et engage un militaire, pire c’est risible. La prédiction facile pour Notre Dame c’est que ça va foirer. Au lieu de dire, désolé j’ai merdé et je me suis emballé, après différentes consultations rien que les études de faisabilité ne seront pas terminées en 5 ans mais non, cet idiot s’obstine démesurément. Un véritable Ceausescu préoccupé de son palais tandis que les roumains crevaient de faim. On sait comment il a fini.

  • Vinci reconnaît avoir déversé des eaux polluées dans la Seine
    https://www.lemonde.fr/planete/article/2019/04/24/vinci-reconnait-avoir-deverse-des-eaux-polluees-dans-la-seine_5454284_3244.h

    Le géant du #BTP #Vinci, visé par une plainte déposée par une association de pêche et de protection de la nature, a reconnu mercredi 24 avril avoir déversé des eaux chargées de résidus de béton sur les berges de la Seine à Nanterre.

    Un garde-pêche a repéré l’écoulement le 19 mars, lors d’une promenade de routine, a rapporté l’Association agréée de pêche et de protection du milieu aquatique (AAPPMA), confirmant une information d’Europe 1.

    Le déversement provenait d’une centrale à béton, propriété de Vinci Construction, servant à alimenter le chantier Eole d’extension du RER E vers l’ouest parisien. Le point de sortie des eaux sales « était bien caché » et facilité par « une ouverture dans le grillage », a déclaré à l’AFP Sandrine Armirail, directrice de la Maison de la pêche et de la nature et présidente de l’AAPPMA 92. L’association a déposé plainte pour « abandon de déchet, rejet en eau douce de substance nuisible au poisson et destruction de frayère ».

    #pollution #pollueur

  • What will drives #bitcoin’s future price?
    https://hackernoon.com/what-will-drives-bitcoins-future-price-81c89f24ed47?source=rss----3a8144

    In mid April Adamant Capital published an important paper, “Bitcoin in Heavy Accumulation”. It has been publishing these reports for some years now and as it says in the introduction, each time they did so was when Bitcoin was down 80% from an all-time high. In April 2019 it is 75% down from its 2017 high, and this is a good point for investors to enter the market according to Adamant Capital.According to Adamant, Bitcoin is in an “accumulation phase” right now and its researchers expect #btc to trade at a range between $3,000 and $6,500 until there is a new bull market that “permanently cements the denarian cryptocurrency as a multi-trillion dollar asset.”The market does appear to be picking up momentum and while it is still experiencing some slight setbacks every few days, the outlook feels (...)

    #crypto

  • Which Countries Have The Best #cryptocurrency Regulations?
    https://hackernoon.com/which-countries-have-the-best-cryptocurrency-regulations-f3a45341b34?sou

    Even though #bitcoin turned a decade old this January, cryptocurrencies like it have remained in a niche market of their own. Owing to their decentralized nature and propensity to be appropriated by wrongdoers, they have found few takers among governments and regulators. Having said that, a lot of governments are now waking up to the reality of cryptocurrencies and the positive sides to them. Today, let us find out which countries have the best cryptocurrency regulations.Even though several countries have a strained relationship with the idea of #crypto, a few have truly warmed up to the exciting possibilities that can be unlocked. The following are some of the countries that have rolled out the red carpet to crypto and have the best regulations surrounding them.MaltaMalta has quickly (...)

    #btc #blockchain

  • Are #bitcoin And #litecoin Same ?
    https://hackernoon.com/are-bitcoin-and-litecoin-same-c7cf4820c25f?source=rss----3a8144eabfe3---

    Are Bitcoin And Litecoin the Same?Superficially, both Bitcoin and Litecoin share a great deal — for all intents and purposes.Where state monetary forms like USD or JPY depend on political and legitimate instruments for esteem and authenticity, computerized monetary standards depend on the cryptographic trustworthiness of the system itself.However, Bitcoin and Litecoin vary vastly in viewpoints.Market CapStarting late 2018, Bitcoin’s market capitalization sits at generally $109 billion. Whether this figure strikes you as high or low depends generally on your verifiable viewpoint.When we think about that Bitcoin’s market capitalization at $42,000 in July 2010, its present figure appears to be stunning, however not as much when contrasted with its high market top of $59,939,396,635 at (...)

    #cryptocurrency #crypto #btc

  • Completely Offline #bitcoin Transactions
    https://hackernoon.com/completely-offline-bitcoin-transactions-4e58324637bd?source=rss----3a814

    With the advent of Blockstream Satellite and widely broadcasted, passively-receivable Bitcoin data, a new era of Bitcoin adoption can occur. Areas without access to fast broadband connections can now trustlessly verify Bitcoin blocks and transactions, and receive #btc discreetly with common cheap hardware. With the Satellite API, those same areas can now receive arbitrary data — current market data, private messages, and data from exciting new use cases not thought of yet. All free. The broadcasts are free and the software is free with code available for auditing and improvement by the community.For the first time, most of the planet’s population can receive bitcoin using their own fully validating nodes without expensive data plans. But how do they send bitcoin? There are a few cheap and (...)

    #cryptocurrency #linux #blockchain

  • How to Keep Calm in a Bear Market
    https://hackernoon.com/how-to-keep-calm-in-a-bear-market-a6ef64740a06?source=rss----3a8144eabfe

    The crypto market has taken a big hit from #bitcoin’s record high valuation of nearly $20,000 in December of 2017, and while panic might seem to be the only reasonable choice given how low the market has gone, staying calm is vital in a bear market.It’s easy to find ourselves concerned about our money disappearing, especially with the fear mongering loudmouths who like to tell you, “I told you so.” Keep in mind, however, that bear markets are inevitable. The stock market didn’t become the distinguished entity it is today by avoiding ups and downs along the way. Market cycles are normal, and they’re positive for the maturity of the market.Put your emotions aside, and let others panic while you tackle the bear market with prowess, proving to others that bears are nothing to be scared (...)

    #bear-market #bear-market-calm #btc #blockchain

  • Quadriga’s Conundrum : An Analysis
    https://hackernoon.com/quadrigas-conundrum-an-analysis-ce6ec59ee46b?source=rss----3a8144eabfe3-

    By: Jesse AbramowitzBlockchain DeveloperIn what seems stranger than fiction, earlier this week, Quadriga, admitted that they are unable to recover access to $145 million of #btc and other digital assets. This was announced after 30 year old founder Gerald Cotten was reported dead following complications arising from Crohn’s Disease.As it turns out, Cotten was the only one with access to Quadriga’s funds in cold storage and the password was lost along with his life.It is a a very sad end to the story, both for the friends and family of Cotton, but also users of Quadriga.In the wake of this story, it seems crazy for anyone to keep a significant amount of funds on exchanges, yet this isn’t the first time and this won’t be the last time. For example, Mount Gox. At the very least hopefully, I can (...)

    #blockchain #quadrigacx-exchange #bitcoin #blockchain-technology

  • 16 Lessons From John Mcafee Quotes
    https://hackernoon.com/16-lessons-from-john-mcafee-quotes-6e3a7f7ada84?source=rss----3a8144eabf

    “When I do interviews, I seldom, I don’t go to studios, of CNN or Fox or Turner and everybody. They send some people here with a camera and they do the interview from my house. Why? ’Cause I’m too old to be traveling around. And if you want to talk to me, come to me”.“I’ve been called paranoid, schizophrenic, the wild child of Silicon Valley. But I’m an entrepreneur. I always have been. I am curious and I enjoy solving problems”.“Marketing is making sure that innovation actually sees the light of day. So much innovation does not because there’s no marketing. Or the marketing is imperfect. You know if I market something, it sees the light of day”.“Most of my bosses also used drugs of some kind. I was in the tech field, after all, we were the leading edge in technology and the leading age in personal (...)

    #bitcoin #john-mcafee-quotes #john-mcafee #john-mcafee-lessons #btc

  • Breaking Down #bitcoin’s Price Trends with The Dow Theory
    https://hackernoon.com/breaking-down-bitcoins-price-trends-with-the-dow-theory-6af697ce9c2f?sou

    Charles Dow was the first to express trends of market cycles and his theory has applied to various financial assets of different markets for more than a century, including the globally traded Bitcoin.If you hear somebody talk about bitcoin, I am fairly certain that volatility is the first thing that comes to your mind. After all it is an asset that has a history of rallying by 585x i.e. 58400% in a span of just 2 years, and then retracing by 86% within 14 months — well, that’s what happens when monetisation of a new asset class takes place. I’ll leave this topic for another write-up.Log chart of Bitcoin’s price since its inceptionWhile I sit calmly on my laptop with a cup of coffee and write this piece, there are millions who are fretting over the price of bitcoin, and rightly so. As of (...)

    #btc #dow-theory #bitcoin-dow-theory #bitcoin-price-trends

  • MENE1832615N - Ministère de l’Éducation nationale et de la Jeunesse
    http://www.education.gouv.fr/pid285/bulletin_officiel.html?cid_bo=136803

    La session se terminera au plus tard le mercredi 10 juillet 2019 au soir en ce qui concerne le diplôme national du brevet, les baccalauréats général et technologique (y compris, toutes les épreuves anticipées), le baccalauréat professionnel et les brevets de technicien.

    Tous les personnels participant au bon fonctionnement de cette session devront assurer leurs fonctions jusqu’à cette date.

    #bac #bts #2019

  • #bitcoin Price Analysis — July Month Outlook
    https://hackernoon.com/bitcoin-price-analysis-july-month-outlook-a27d9e71cd08?source=rss----3a8

    Let me begin by saying, these are merely my own studies and observations. My studies are not financial advice and only meant to be used as guidance and for leisure.PRICE PREDICTIONSThe month of July can turn out to be quite interesting and potentially set the foundation to a much larger price movement.By end of July:If Bulls are strong — $7,500 to $8,100If Bears are strong — $5,900 to $5,000Let’s have a look at why I think so..— — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — —But first..LINEAR VS LOG SCALEPlease read this in order to understand the difference between Linear and Logarithmic scales:What is the difference between a logarithmic price scale and a linear one?Or you can refer to this Medium article that explains using Bitcoin:Linear vs. Log Scale chartsDue to the volatility of Cryptocurrencies, price action can (...)

    #trading #bitcoin-pricing #btc #btc-price-analysis

  • Un jeune libriste part à l’asso des mauvaises habitudes
    https://framablog.org/2018/07/04/un-jeune-libriste-part-a-lasso-des-mauvaises-habitudes

    Neil vient de finir un #Stage d’étudiant au terme duquel il a réussi à faire adopter des outils libres à une #Association. Il livre ici le récit de ses tribulations, c’est amusant et édifiant… On aimerait bien qu’il y en … Lire la suite­­

    #Claviers_invités #Contributopia #Libres_Logiciels #Libres_Services #Migration #adhérents #aide #Asso #base_de_données #BTS #ciné #LibreOffice #mailing #MariaDB #mastodon #Microsoft #migration #plugin #site_web #stagiaire #windev #wordpress

  • Solving The #bitcoin Trading Pair Problem
    https://hackernoon.com/solving-the-bitcoin-trading-pair-problem-3aa1d718367f?source=rss----3a81

    One of the main reasons cryptocurrencies are not as successful in adoption as they are is because of this bully called Bitcoin. Bitcoin is almost certainly required to purchase other cryptocurrency. This bully cripples the success of other projects because of its dependency. Junktion has a solution to the bitcoin trading pair problem.This analogy is important to think about when you think about the bitcoin trading pair issue.(Dont forget to clap)Think about going on a far trip somewhere in America. At some point you have to pay tolls. These tolls are a needed evil to get to new land. These tolls are like blockchain transaction fees. Each and every time you buy and sell you are forced to pay them. They are unavoidable.Buying bitcoin and then purchasing altcoins with that is the old (...)

    #btc #trading-pair-problem #ethereum #btc-trading-pair-problem

  • Once #bitcoin supply reaches it’s 21 million limit, how will btc price fluctuations change?
    https://hackernoon.com/once-bitcoin-supply-reaches-its-21-million-limit-how-will-btc-price-fluc

    Once bitcoin supply reaches it’s 21 million limit, how will btc price fluctuations change? was originally published in Hacker Noon on Medium, where people are continuing the conversation by highlighting and responding to this story.

    #bitcoin-supply #21-million-bitcoin #btc-price-fluctuation #money-supply

  • #Turkmenistan seeks to tap into East-West cargo flows with new seaport | Agricultural Commodities | Reuters
    https://af.reuters.com/article/commoditiesNews/idAFL8N1S92X2

    Turkmenistan on Wednesday opened a new $1.5 billion cargo and passenger seaport on the Caspian Sea aiming to boost its export revenues by handling shipping traffic between Asia and Europe.

    The Central Asian country’s main source of hard currency is its gas exports, which took a hit when Russia, once its main customer, stopped all purchases in 2016 after a pricing dispute.

    The port, in the city of #Turkmenbashi, will more than triple Turkmenistan’s cargo handling capacity to 25-26 million tonnes a year, the government has said.

    Speaking before the official opening ceremony, Turkmen President Kurbanguly Berdymukhamedov said Ashgabat was ready to discuss the use of the seaport with its landlocked neighbours, a reference to Uzbekistan and Afghanistan.

    Turkmenistan already has a railway link with China through neighbouring Kazakhstan and the new port could help Ashgabat win a slice of cargo flows moving between China, the Middle East and Europe. Russia, Azerbaijan, Kazakhstan and Iran also have Caspian ports.

    The new port also has container handling facilities and a polypropylene terminal which will handle products from a nearby plant which is set to be launched later this year.

    Turkmenistan does not report how much cargo its existing Caspian port currently handles.

    #Caspienne

  • #OGM - Mensonges et vérités

    La #controverse entre pro-OGM (organismes génétiquement modifiés) et anti-OGM rend le débat passionnel et parfois incompréhensible. Ce tour d’horizon mondial démêle le vrai du faux, preuves scientifiques à l’appui.

    Depuis plus de vingt ans, les OGM (organismes génétiquement modifiés), en particulier les plantes, ne cessent de s’étendre sur la planète, dans le but d’améliorer les rendements de soja, maïs, coton, colza, riz, etc. Dix pays, sur les vingt-huit qui en cultivent, représentent, à eux seuls, 98 % de la superficie mondiale des cultures transgéniques – soit 11 % des terres cultivées –, essentiellement sur le continent américain, le sous-continent indien et en Chine. Aux États-Unis, où les premières plantations de soja transgénique ont été introduites en 1996, les OGM représentent environ 90 % des cultures de soja, de maïs et de coton. Selon leurs défenseurs, ils sont indispensables pour répondre aux besoins d’une population en forte croissance. C’est l’argument du géant du secteur, le semencier américain Monsanto, qui produit aussi le célèbre Roundup, un herbicide total dont la substance active, le glyphosate, épargne les plantes OGM.


    https://www.arte.tv/fr/videos/057483-000-A/ogm-mensonges-et-verites

    #film #documentaire #reportage #vidéo
    #BT #maïs_BT #rentabilité #TH #soja #Roundup #USA #Etats-Unis #monoculture #agriculture #élevage #Argentine #Monsanto #pommes_De_terre #risques #génie_génétique #toxine_BT #pesticides #industrie_agro-alimentaire #glyphosate #herbicide #super_mauvaises_herbes #darwinisme #soja_roundup_ready #atrazin #business #santé #cancer #Mexique #propriété_intellectuelle #brevets #Percy_Schmeiser #sécurité_alimentaire #Ghana #malformation_congénitale #justice #biodiversité

    #USAID (qui lie #aide_au_développement et utilisation de OGM dans le pays qui va recevoir l’aide)

    #Gates_Foundation (qui finance des tests de plantes OGM au Ghana)

    #biotechnologie_agricole #coton #Bukina_Faso #coton_BT #Sofitex #rendements #Geocoton #Roundup_Ready_Flex_Cotton #néo-colonialisme

    #MON810 #maïs_MON810 #riz_doré #riz #Philippines #golden_rice #Syngenta #technologie #dengue #oxitec #moustiques_transgéniques #AGM #animaux_génétiquement_modifiés

    • Une ONG présentée dans le film, au Ghana :
      #Food_sovereignty_ghana

      Food Sovereignty Ghana is a grass-roots movement of Ghanaians, home and abroad, dedicated to the promotion of food sovereignty in Ghana. Our group believes in the collective control over our collective resources, rather than the control of our resources by multinational corporations and other foreign entities. This movement is a product of Special Brainstorming Session meeting on the 21st of March, 2013, at the Accra Freedom Centre. The meeting was in response to several calls by individuals who have been discussing, writing, or tweeting, about the increasing phenomenon of land grabs, the right to water and sanitation as a fundamental human right, water privatization issues, deforestation, climate change, carbon trading and Africa’s atmospheric space, and in particular, the urgent issue of the introduction of GM food technology into our agriculture, particularly, its implications on food sovereignty, sustainable development, biodiversity, and the integrity of our food and water resources, human and animal health, and our very existence as a politically independent people. These calls insisted that these issues need to be comprehensively addressed in a systematic and an organized manner.

      Foremost in these calls was the need for a comprehensive agricultural policy that respects the multi-functional roles played by agriculture in our daily lives, and resists the avaricious calculations behind the proposition that food is just another commodity or component for international agribusiness. The trade in futures or speculation involving food have pushed food prices beyond the reach of almost a billion of people in the world who go to bed, each day, hungry. Even though we have have doubled the amount of food to feed everybody in the world today, people still don’t have access to food. The primary cause of this is the neo-liberal agenda of the imperialists, such as the SAP, EPA, AGOA, TRIPS, AoA, AFSNA, AGRA, which have the focus on marginalising the small family farm agriculture that continues to feed over 80% of Africa and replacing them with governance structures, agreements and practices that depend on and promote unsustainable and inequitable international trade and give power to remote and unaccountable corporations.

      We came together in order to help turn a new leaf. We see a concerted effort, over the years, to distort our agriculture to such an extent that today, our very survival as a free and independent people crucially depend on how fast we are able to apply the breaks, and to rather urgently promote policies that focus on food for people, and value our local food providers, the arduous role of the resilient small family farm for thousands of years. We need to resist imperialist policies such as the Structural Adjustment Programmes of the World Bank and the IMF which rolled away 30 years of gains towards food sovereignty in the 1970s and 80s. Those African countries that graduated from the SAP were subsequently slammed with HIPIC. In all these years, the imperialist countries fortified their agricultural production with heavy government subsidies, as Africa saw the imposition of stringent conditionality removing all government subsidies on our own agriculture. The effect has been a destruction of our local food production capacity and a dependence on corporations for our daily food needs. This has had a devastating effect on Africa’s agriculture, and our ability to feed ourselves.

      We believe that a proper analysis of the food crisis is a matter that cannot be left with trade negotiators, investment experts, or agricultural engineers. It is essentially a matter of political economy. As Jean Ziegler succinctly puts it, “Every child who dies of hunger in today’s world has been murdered.” Our Food Under Our Control! is determined to make sure that such a crime becomes impossible in Ghana. Our number one mission is to switch the language from food security to food sovereignty as the goal, to repeat the words food sovereignty at every opportunity and say we don’t want food security, that can still be dependence, we want food sovereignty, we need food sovereignty. This is not the same as “food security”. A country can have food security through food imports. Dependence on food imports is precarious and prone to multiple risks — from price risks, to supply risks, to conditionality risks (policy conditions that come with food imports). Food sovereignty, on the other hand, implies ensuring domestic production and supply of food. It means that the nationals of the country (or at the very least nationals within the region) must primarily be responsible for ensuring that the nation and the region are first and foremost dependent on their own efforts and resources to grow their basic foods.

      Aims and objectives:

      1. To help promote the people’s right to healthy and culturally appropriate food produced through ecologically sound and sustainable methods, and to generally ensure the priority of domestic food crops produced by small farms over export crops.

      2. To help create mass awareness about the political, economic, health and environmental impacts of genetically modified food technology and defend the right of the people to define their own food and agricultural systems.

      3. To help ensure small farms are sustained by state provision and facilitation of necessary infrastructure: Security of land tenure, Water, Financial credit, Energy, Fertilizers, Transport, Storage, Extension service, Marketing, Technology and Equipment for production, harvesting, storage and transport, and Insurance against crop failures due to climate changes, or other unforeseen circumstances.

      4. To help resist the theft, destruction, and loss of the Commons, our natural and indigenous resources, by means of laws, commercial contracts and intellectual property rights regimes, and to generally serve as the watch-dog over all aspects of agricultural sustainability in Ghana.

      5. To help protect and preserve public access to and ownership of the Commons: Water, Land, Air, Seeds, Energy, Plants, Animals, and work closely with like-minded local, national, and international organisations in the realization of the foregoing objectives.


      http://foodsovereigntyghana.org

    • Un chercheur, #Damián_Verzeñassi de l’#université_de_Rosario, mentionné il y a une année dans un article de Mediapart :

      Argentine : soja transgénique voisine avec maladies

      Avia Terai, ville de 10 000 habitants, est exposée aux pulvérisations incessantes sur ses champs de soja et de coton de glyphosate, le composant de base de l’herbicide de Monsanto. Un pesticide que l’Organisation mondiale pour la santé a étiqueté cancérogène en 2015. Ici, des enfants naissent avec des malformations, des troubles neurologiques sévères et le taux de cancer est trois fois plus élevé que la moyenne nationale, selon l’étude du docteur argentin Damián Verzeñassi de l’université de Rosario. De son côté, Monsanto nie catégoriquement l’authenticité de ces études et considère que la #toxicité de son produit phare Roundup n’a pas encore été prouvée.

      https://www.mediapart.fr/studio/portfolios/argentine-soja-transgenique-voisine-avec-maladies

      Le chercheur a fait une étude dans laquelle il montrait un lien entre le glyphosate et le développement de cancer :
      “Hay una incidencia del glifosato en los nuevos casos de cáncer”

      Desde 2010 se hicieron relevamientos en 32 localidades de la región pampeana y se relevaron más de 110 mil personas. Según Verzeñassi, si se encontró en estas localidades, donde se aplicó el modelo productivo con transgénicos a base de agrotóxicos, un pico muy importante de casos de cáncer, hipotiroidismo y abortos espontáneos.


      https://rosarionuestro.com/hemos-encontrado-un-incremento-en-la-incidencia-del-glifosato-en-los

    • #Red_de_Médicos_de_Pueblos_Fumigados (Argentine)

      La Red Universitaria de Ambiente y Salud (REDUAS) es una coordinación entre profesionales universitarios, académicos, científicos, miembros de equipos de salud humana en sus distintos niveles y demás estudiosos, preocupados por los efectos deletéreos de la salud humana que genera el ambiente degradado a consecuencias de la actividad productiva humana, especialmente cuando esta se da a gran escala y sustentada en una visión extractivista.

      La REDUAS surge como una de las decisiones tomadas en el 1º Encuentro de Médicos de Pueblos Fumigados, realizado en la Facultad de Ciencias Médicas de la Universidad Nacional de Córdoba y organizado por el Modulo de Determinantes Sociales de la Salud de la Cátedra de Pediatría y por la Cátedra de Medicina I de dicha Facultad; concretado el 26 y 27 de agosto de 2010

      La REDUAS se construye para unir, coordinar y potenciar el trabajo de investigación científica, asistencia sanitaria, análisis epidemiológico y divulgación ,difusión y defensa del derecho a la salud colectiva, que realizan equipos que desarrollan este tipo de actividades en 10 provincias distintas de la Republica Argentina y que se encuentran activados por el problema del daño a la salud que ocasiona la fumigación o aspersión, sistemática de más de 300 millones de litros de plaguicidas sobre casi 12 millones de personas que conviven con los sembradíos de cultivos agroindustriales.

      Para avanzar en ese sentido se propone aportar al debate público por la necesidad de construir prácticas productivas que permitan una supervivencia feliz de la especie humana en la superficie terrestre y de la responsabilidad publica, privada, colectiva e individual en el resguardo de esas condiciones ecológicas.

      Considerando al derecho a la salud, como uno de los valores sociales que debemos tratar de privilegiar en el análisis de las decisiones políticas y económicas que se toman en nuestra sociedad, creemos necesario ampliar la difusión del conocimiento de los datos científicos que se dispone, y que muchas veces se invisibilizan; aportar a la generación de nuevos datos e informaciones experimentales y observacionales – poblacionales; y potenciar la voz de los equipos de salud, investigadores y pobladores en general afectados en sus derechos por agresiones ambiéntales generadas por practicas productivas ecológicamente agresivas.


      http://reduas.com.ar
      #résistance

    • #Madres_de_Ituzaingo_Anexo-Cordoba
      http://madresdeituzaingoanexo.blogspot.fr

      Madres de #Ituzaingó: 15 años de pelea por el ambiente

      En marzo de 2002 salieron a la calle por primera vez para reclamar atención sanitaria ante la cantidad de enfermos en el barrio.Lograron mejorar la zona y alejar las fumigaciones, nuevas normas ambientales y un juicio inédito. Dicen que la lucha continúa. Un juicio histórico


      http://www.lavoz.com.ar/ciudadanos/madres-de-ituzaingo-15-anos-de-pelea-por-el-ambiente
      #Sofia_Gatica

    • Transgenic DNA introgressed into traditional maize landraces in #Oaxaca, Mexico

      Concerns have been raised about the potential effects of transgenic introductions on the genetic diversity of crop landraces and wild relatives in areas of crop origin and diversification, as this diversity is considered essential for global food security. Direct effects on non-target species1,2, and the possibility of unintentionally transferring traits of ecological relevance onto landraces and wild relatives have also been sources of concern3,4. The degree of genetic connectivity between industrial crops and their progenitors in landraces and wild relatives is a principal determinant of the evolutionary history of crops and agroecosystems throughout the world5,6. Recent introductions of transgenic DNA constructs into agricultural fields provide unique markers to measure such connectivity. For these reasons, the detection of transgenic DNA in crop landraces is of critical importance. Here we report the presence of introgressed transgenic DNA constructs in native maize landraces grown in remote mountains in Oaxaca, Mexico, part of the Mesoamerican centre of origin and diversification of this crop7,8,9.

      https://www.nature.com/articles/35107068

    • #Gilles-Éric_Séralini

      Gilles-Éric Séralini, né le 23 août 1960 à Bône en Algérie1, est un biologiste français, professeur de biologie moléculaire à l’université de Caen2. Il est cofondateur, administrateur et membre du conseil scientifique du CRIIGEN3, parrain de l’association Générations Cobayes4 et lanceur d’alerte5. Il est aussi membre du conseil scientifique de The Organic Center6, une association dépendant de l’Organic Trade Association (en)7, « le principal porte-parole du business bio aux États-Unis »8, et parrain de la Fondation d’entreprise Ekibio9.

      Il s’est fait notamment connaître du grand public pour ses études sur les OGM et les pesticides, et en particulier en septembre 2012 pour une étude toxicologique portée par le CRIIGEN mettant en doute l’innocuité du maïs génétiquement modifié NK 603 et du Roundup sur la santé de rats10,11. Cette étude, ainsi que les méthodes utilisées pour la médiatiser, ont été l’objet d’importantes controverses, les auteurs étant accusés d’instrumentaliser de la science, ou même suspectés de fraude scientifique12,13. En réalité, les agences de santé européennes et américaines réagissent sur le tard, indiquant les lacunes et faiblesses méthodologiques rédhibitoires de la publication (notamment un groupe de contrôle comportant un nombre d’individus ridiculement bas). Certains dénoncent aussi un manque de déontologie pour s’assurer d’un « coup de communication ». La revue Food and Chemical Toxicology retire l’étude en novembre 2013.


      https://fr.wikipedia.org/wiki/Gilles-%C3%89ric_S%C3%A9ralini

      Dans le documentaire on parle notamment d’un article qu’il a publié dans la revue « Food and chemical toxicology », que j’ai cherché sur internet... et... suprise suprise... je l’ai trouvé, mais le site de Elsevier dit... « RETRACTED »
      Long term toxicity of a Roundup herbicide and a Roundup-tolerant genetically modified maize
      https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0278691512005637

      Il est par contre dispo sur sci-hub !
      http://sci-hub.tw/https://doi.org/10.1016/j.fct.2012.08.005

      voici la conclusion :

      In conclusion, it was previously known that glyphosate con- sumption in water above authorized limits may provoke hepatic and kidney failures ( EPA ). The results of the study presented here clearly demonstrate that lower levels of complete agricultural gly- phosate herbicide formulations, at concentrations well below offi- cially set safety limits, induce severe hormone-dependent mammary, hepatic and kidney disturbances. Similarly, disruption of biosynthetic pathways that may result from overexpression of the EPSPS transgene in the GM NK603 maize can give rise to com- parable pathologies that may be linked to abnormal or unbalanced phenolic acids metabolites, or related compounds. Other muta- genic and metabolic effects of the edible GMO cannot be excluded. This will be the subject of future studies, including transgene and glyphosate presence in rat tissues. Reproductive and multigenera- tional studies will also provide novel insights into these problems. This study represents the first detailed documentation of long- term deleterious effects arising from the consumption of a GM R- tolerant maize and of R, the most used herbicide worldwide. Altogether, the significant biochemical disturbances and physi- ological failures documented in this work confirm the pathological effects of these GMO and R treatments in both sexes, with different amplitudes. We propose that agricultural edible GMOs and formu- lated pesticides must be evaluated very carefully by long term studies to measure their potential toxic effects.

    • #RiskOGM

      RiskOGM constitue depuis 2010 l’action de recherche du ministère en charge de l’Écologie, du Développement durable et de l’Énergie pour soutenir la structuration d’une communauté scientifique et le développement de connaissances, de méthodes et de pratiques scientifiques utiles à la définition et à la mise en œuvre des politiques publiques sur les OGM.

      Le programme s’appuie sur un Conseil Scientifique et sur un Comité d’Orientation qui réunit des parties prenantes.

      Les axes de recherche prioritaires identifiés portent sur les plans de surveillance générale des OGM, la coexistence des cultures, la gouvernance, les aspects économiques, éthiques et sociaux ou encore la démarche globale d’analyse de la sécurité des aliments contenant des produits transgéniques,

      3 projets en cours ont été soutenus après un 1er appel à proposition fin 2010. Fin 2013, suite à un deuxième appel, le projet (#PGM / #GMO90plus) a été sélectionné et soutenu à hauteur de 2,5 M€. Il vise à une meilleure connaissance des effets potentiels sur la santé de la consommation sur une longue durée de produits issus des plantes génétiquement modifiées.

      http://recherche-riskogm.fr/fr
      #programme_de_recherche

      Un projet dont fait partie #Bernard_Salles, rattaché à l’INRA, interviewé dans le documentaire.
      Lui, semble clean, contrairement au personnage que je vais un peu après, Pablo Steinberg

    • Projet #G-Twyst :

      G-TwYST is the acronym for Genetically modified plants Two Year Safety Testing. The project duration is from 21 April 2014 – 20 April 2018.

      The European Food Safety Authority (EFSA) has developed guidance for the risk assessment of food and feed containing, consisting or produced from genetically modified (GM) plants as well as guidance on conducting repeated-dose 90-day oral toxicity study in rodents on whole food/feed. Nonetheless, the long-term safety assessment of genetically modified (GM) food/feed is a long-standing controversial topic in the European Union. At the present time there are no standardized protocols to study the potential short-, medium- and/or long-term toxicity of GM plants and derived products. Against this backdrop the main objective of the G-TwYST project is to provide guidance on long-term animal feeding studies for GMO risk assessment while at the same time responding to uncertainties raised through the outcomes and reports from recent (long-term) rodent feeding studies with whole GM food/feed.

      In order to achieve this, G-TwYST:

      Performs rat feeding studies for up to two years with GM maize NK603. This includes 90 day studies for subchronic toxicity, 1 year studies for chronic toxicity as well as 2 year studies for carcinogenicity. The studies will be based on OECD Test Guidelines and executed according to EFSA considerations
      Reviews recent and ongoing research relevant to the scope of G-TwYST
      Engages with related research projects such as GRACE and GMO90plus
      Develops criteria to evaluate the scientific quality of long-term feeding studies
      Develops recommendations on the added value of long-term feeding trials in the context of the GMO risk assessment process.
      As a complementary activity - investigates into the broader societal issues linked to the controversy on animal studies in GMO risk assessment.
      Allows for stakeholder engagement in all key steps of the project in an inclusive and responsive manner.
      Provides for utmost transparency of what is done and by whom it is done.

      G-TwYST is a Collaborative Project of the Seventh Framework Programme of the European Community for Research, Technological Development and Demonstration Activities. The proposal for G-TwYST was established in reponse to a call for proposals on a two-year carcinogenicity rat feeding study with maize NK603 that was launched by he European Commission in June 2013 (KBBE.2013.3.5-03).

      https://www.g-twyst.eu

      Attention : ce projet semble être sous forte influence des lobbys de l’OGM...

      Fait partie de ce projet #Pablo_Steinberg, interviewé dans le documentaire.

      Pablo Steinberg est d’origine argentine, il est également le toxicologue du projet « #GRACE : GMO Risk Assessment and communication evidence », financé par l’UE :

      GRACE was a project funded under the EU Framework 7 programme and undertaken by a consortium of EU research institutes from June 2012 - November 2015. The project had two key objectives:

      I) To provide systematic reviews of the evidence on the health, environmental and socio-economic impacts of GM plants – considering both risks and possible benefits. The results are accessible to the public via an open access database and other channels.

      II) GRACE also reconsidered the design, execution and interpretation of results from various types of animal feeding trials and alternative in vitro methods for assessing the safety of GM food and feed.

      The Biosafety Group was involved in the construction of the central portal and database (CADIMA; Central Access Database for Impact Assessment of Crop Genetic Improvement Technologies) that managed the information gathered in the pursuit of the two objectives and in the dissemination of information.

      http://biosafety.icgeb.org/projects/grace

      La conférence finale de présentation du projet GRACE a été organisée à Potsdam... un 9 novembre... date-anniversaire de la chute du mur...
      Voici ce que #Joachim_Schiemann, coordinateur du projet, dit à cette occasion (je transcris les mots prononcés par Schiemann dans le reportage) :

      « Nous aussi, avec nos activités, nous essayons d’abattre certains murs et de faire bouger certaines positions qui sont bloquées. Je trouve que c’est très symbolique d’avoir organisé cette conférence à Potsdam, à proximité de Berlin et des vestiges du mur »

    • Prof. Potrykus on #Golden_Rice

      #Ingo_Potrykus, Professor emeritus at the Institute of Plant Sciences, ETH Zurich, is one of the world’s most renowned personalities in the fields of agricultural, environmental, and industrial biotechnology, and invented Golden Rice with Peter Beyer. In contrast to usual rice, this one has an increased nutritional value by providing provitamin A. According to WHO, 127 millions of pre-school children worldwide suffer from vitamine A deficiency, causing some 500,000 cases of irreversible blindness every year. This deficiency is responsible for 600,000 deaths among children under the age of 5.

      https://blog.psiram.com/2013/09/prof-potrykus-on-golden-rice
      Ce riz, enrichi de #bêtacarotène pour pallier aux carences de #provitamine_A, a valu, à Monsieur #Potrykus, la couverture du Time, une première pour un botaniste :

    • Golden Illusion. The broken promise of GE ’Golden’ rice

      GE ’Golden’ rice is a genetically engineered (GE, also called genetically modified, GM) rice variety developed by the biotech industry to produce pro-vitamin A (beta-carotene). Proponents portray GE ’Golden’ rice as a technical, quick-fix solution to Vitamin A deficiency (VAD), a health problem in many developing countries. However, not only is GE ’Golden’ rice an ineffective tool to combat VAD it is also environmentally irresponsible, poses risks to human health, and compromises food security.

      https://www.greenpeace.org/archive-international/en/publications/Campaign-reports/Genetic-engineering/Golden-Illusion
      #rapport

    • #MASIPAG (#Philippines)

      MASIPAG a constaté que les paysans qui pratiquent la production agricole biologique gagnent en moyenne environ 100 euros par an de plus que les autres paysans, parce qu’ils ne dépensent pas d’argent dans des fertilisants et pesticides chimiques. Dans le contexte local, cela représente une économie importante. En plus, l’agriculture biologique contribue à un milieu plus sain et à une réduction des émissions de gaz à effet de serre. Malgré cela, le gouvernement philippin poursuit une politique ambiguë. En 2010, il a adopté une loi sur la promotion de l’agriculture biologique, mais en même temps il continue à promouvoir les cultures génétiquement modifiées et hybrides nécessitant le recours aux intrants chimiques. La loi actuelle insiste également sur une certification couteuse des produits bio par les tiers, ce qui empêche les #petits_paysans de certifier leurs produits.

      http://astm.lu/projets-de-solidarite/asie/philipinnes/masipag
      #paysannerie #agriculture_biologique

    • #AquAdvantage

      Le saumon AquAdvantage (#AquAdvantage_salmon® pour les anglophones, parfois résumé en « #AA_Salmon » ou « #AAS ») est le nom commercial d’un saumon transgénique et triploïde1.

      Il s’agit d’un saumon atlantique modifié, créé par l’entreprise AquaBounty Technologies (en)2 qui est devenu en mai 2016 le premier poisson génétiquement modifié par transgenèse commercialisé pour des fins alimentaires. Il a obtenu à cette date une autorisation de commercialisation (après son évaluation3) au Canada. En juillet 2017, l’entreprise a annoncé avoir vendu 4,5 tonnes de saumon AquAdvantage à des clients Canadiens qui ont à ce jour gardés leur anonymat4. L’entreprise prévoit de demander des autorisations pour des truites5, des tilapias 5 et de l’omble arctique génétiquement modifiés6.

      Selon les dossiers produits par AquaBounty à la FDA, deux gènes de saumons Chinook et deux séquences provenant d’une autre espèce (loquette d’Amérique) ont été introduits7, (information reprise par un article du New-York Times8 et un article scientifique évoquent aussi un gène provenant d’un autre poisson (loquette d’Amérique9). En 2010, AquaBounty, produirait déjà au Canada sur l’Île-du-Prince-Édouard les œufs de poissons destinés à des élevages en bassins enclavés à terre au Panama10 pour des poissons à exporter (alors que l’étiquetage n’est toujours pas obligatoire aux États-Unis)10.

      Ce poisson est controversé. Des préoccupations scientifiques et environnementalistes portent sur les risques d’impacts environnementaux à moyen et long terme, plus que sur le risque alimentaire. La FDA a considéré que la modification était équivalente à l’utilisation d’un médicament vétérinaire (hormone de croissance et modification transgénique)11 et a donc utilisé son processus (dit « NADA12 ») d’évaluation vétérinaire. Dans ce cadre, la FDA a conclu que ce poisson ne présentait a priori pas de risques pour la santé, et pouvait être cultivé de manière sûre. Mais en 2013, l’opportunité d’élever un tel poisson reste très contestée13 notamment depuis au moins 1986 concernant les risques qu’il pourrait poser à l’égard de l’environnement14, l’autorisation de mise sur le marché pourrait être à nouveau repoussée15.


      https://fr.wikipedia.org/wiki/AquAdvantage
      #saumon #saumon_transgénique #AquaBounty_Technologies

      Aussi appelé...
      #FrankenFish

  • Inde : meurtre d’un journaliste qui enquêtait sur la « mafia du sable » - Sciencesetavenir.fr
    https://www.sciencesetavenir.fr/nature-environnement/inde-meurtre-d-un-journaliste-qui-enquetait-sur-la-mafia-du-sable_1

    La police a annoncé, mardi 27 mars 2018, l’arrestation d’un chauffeur soupçonné d’avoir renversé délibérément et tué un journaliste qui enquêtait sur « la #mafia_du_sable ». Sandeep Sharma, #journaliste de télévision, a été tué par un camion alors qu’il roulait à moto lundi 26 mars 2018, à Bhind, dans l’État central de Madhya Pradesh. D’après la presse, le journaliste avait fait savoir aux autorités locales qu’il craignait d’être la cible des gangs qui trafiquent le #sable pour l’industrie du #BTP.

    ...

    Le groupe Reporters sans Frontières a relevé que les journalistes traitant de ce sujet « sont souvent les victimes de violentes représailles », en particulier dans l’État septentrional d’Uttar Pradesh. « La manière choquante dont Sandeep Sharma a été tué représente un avertissement terrible aux journalistes qui enquêtent sur la mafia qui extrait le sable », a dit l’association dans un communiqué. D’après RSF, deux journalistes couvrant ce sujet ont été tués en 2016 dans cet État.

    #journalisme #meurtre #Inde