• #Pakistan: detenzioni e deportazioni contro i rifugiati afghani

    In corso un’altra catastrofe umanitaria, molte persone a rischio di persecuzione in Afghanistan

    Dal 1° ottobre quasi 400mila persone afgane, di cui circa 220.000 in queste settimane di novembre, hanno abbandonato il Pakistan, in quella che appare sempre più come una pulizia etnica operata contro una minoranza. I numeri sono quelli forniti da UNHCR 1, dopo che il 17 settembre, il governo pakistano ha annunciato che tutte le persone “irregolari” avrebbero dovuto lasciare volontariamente il Paese entro il 1° novembre, pena la deportazione.
    La maggior parte delle persone rientrate e in Afghanistan sono donne e bambini: 1 bambino su quattro è sotto i cinque anni e oltre il 60% dei minori ha meno di 17 anni 2.

    E’ emerso, ultimamente, che le persone afghane senza documenti che lasciano il Pakistan per andare in altri paesi devono pagare una tassa di 830 dollari (760 euro).

    Amnesty International ha denunciato detenzioni di massa in centri di espulsione e che le persone prive di documenti sono state avviate alla deportazione senza che ai loro familiari fosse fornita alcuna informazione sul luogo in cui sono state portate e sulla data della deportazione. L’Ong ha dichiarato che il governo del Pakistan deve interrompere immediatamente le detenzioni, le deportazioni e le vessazioni diffuse nei confronti delle persone afghane.

    Dall’inizio di ottobre, inoltre, Amnesty ha raccolto informazioni relative agli sgomberi: diversi katchi abadis (insediamenti informali) che ospitano rifugiati afghani sono stati demoliti dalla Capital Development Authority (CDA) di Islamabad, le baracche sono state distrutte con i beni ancora al loro interno.

    In tutto il Pakistan, ha illustrato il governo, sono stati istituiti 49 centri di detenzione (chiamati anche centri di “detenzione” o di “transito”). «Questi centri di deportazione – ha affermato Amnesty – non sono stati costruiti in base a una legge specifica e funzionano parallelamente al sistema legale». L’associazione ha verificato che in almeno 7 centri di detenzione non viene esteso alcun diritto legale ai detenuti, come il diritto a un avvocato o alla comunicazione con i familiari. Sono centri che violano il diritto alla libertà e a un giusto processo. Inoltre, nessuna informazione viene resa pubblica, rendendo difficile per le famiglie rintracciare i propri cari. Amnesty ha confermato il livello di segretezza a tal punto che nessun giornalista ha avuto accesso a questi centri.

    Secondo quanto riporta Save the Children, molte famiglie deportate in Afghanistan non hanno un posto dove vivere, né soldi per il cibo, e sono ospitate in rifugi di fortuna, in una situazione disperata e in continuo peggioramento. Molte persone accusano gravi infezioni respiratorie, probabilmente dovute alla prolungata esposizione alle tempeste di polvere, ai centri chiusi e fumosi, al contagio dovuto alla vicinanza di altre persone malate e al freddo estremo, dato che molte famiglie hanno viaggiato verso l’Afghanistan in camion aperti e sovraffollati. Sono, inoltre, ad altissimo rischio di contrarre gravi malattie, che si stanno diffondendo rapidamente, tra cui la dissenteria acuta, altamente contagiosa e pericolosa.

    Una catastrofe umanitaria

    «Migliaia di rifugiati afghani vengono usati come pedine politiche per essere rispediti nell’Afghanistan controllato dai talebani, dove la loro vita e la loro integrità fisica potrebbero essere a rischio, nel contesto di una intensificata repressione dei diritti umani e di una catastrofe umanitaria in corso. Nessuno dovrebbe essere sottoposto a deportazioni forzate di massa e il Pakistan farebbe bene a ricordare i suoi obblighi legali internazionali, compreso il principio di non respingimento», ha dichiarato Livia Saccardi, vice direttrice regionale di Amnesty International per l’Asia meridionale.

    Il valico di frontiera di Torkham con l’Afghanistan è diventato un grande campo profughi a cielo aperto e le condizioni sono drammatiche. Le organizzazioni umanitarie presenti in loco per fornire assistenza hanno raccolto diverse testimonianze. «La folla a Torkham è opprimente, non è un luogo per bambini e donne. Di notte fa freddo e i bambini non hanno vestiti caldi. Ci sono anche pochi servizi igienici e l’acqua potabile è scarsa. Abbiamo bisogno di almeno un rifugio adeguato», ha raccontato una ragazza di 20 anni.

    «Le condizioni di salute dei bambini non sono buone, la maggior parte ha dolori allo stomaco. A causa della mancanza di acqua pulita e di strutture igieniche adeguate, non possono lavarsi le mani in modo corretto. Non ci sono servizi igienici puliti e questi bambini non ricevono pasti regolari e adeguati» ha dichiarato una dottoressa di Save the Children. «Se rimarranno qui per un periodo più lungo o se la situazione persisterà e il clima diventerà più freddo, ci saranno molti rischi per la salute dei bambini. Di notte la temperatura scende parecchio ed è difficile garantire il benessere dei più piccoli all’interno delle tende. Questo può influire negativamente sulla salute del bambino e della madre. È urgente distribuire vestiti caldi ai bambini e beni necessari, come assorbenti e biancheria intima per le giovani donne e altri articoli essenziali per ridurre i rischi per la salute di donne e bambini».

    «Il Pakistan deve adempiere agli obblighi previsti dalla legge internazionale sui diritti umani per garantire la sicurezza e il benessere dei rifugiati afghani all’interno dei suoi confini e fermare immediatamente le deportazioni per evitare un’ulteriore escalation di questa crisi. Il governo, insieme all’UNHCR, deve accelerare la registrazione dei richiedenti che cercano rifugio in Pakistan, in particolare le donne e le ragazze, i giornalisti e coloro che appartengono a comunità etniche e minoritarie, poiché corrono rischi maggiori. Se il governo pakistano non interrompe immediatamente le deportazioni, negherà a migliaia di afghani a rischio, soprattutto donne e ragazze, l’accesso alla sicurezza, all’istruzione e ai mezzi di sussistenza», ha affermato Livia Saccardi.

    Come si vive nell’Afghanistan con i talebani al potere lo denuncia CISDA, il Coordinamento Italiano di Sostegno alle Donne Afghane, che ha pubblicato un dossier “I diritti negati delle donne afghane” che racconta la vita quotidiana delle donne afghane e ripercorre la storia del Paese fino ai giorni nostri.

    «L’Afghanistan è un Paese allo stremo, stretto nella morsa dei talebani e alla mercé degli interessi geopolitici ed economici di diversi paesi. Se per tutta la popolazione afghana vivere è una sfida quotidiana, per le donne è un’impresa impervia», ha scritto CISDA che con questa pubblicazione ha voluto ripercorre le tappe principali della storia afghana, cercando di capire chi sono i talebani di oggi e realizzando approfondimenti tematici per comprendere qual è la situazione attuale del paese. E soprattutto ha voluto dar voce alle donne afghane raccogliendo le loro storie.

    https://www.meltingpot.org/2023/11/pakistan-detenzioni-e-deportazioni-contro-i-rifugiati-afghani
    #réfugiés_afghans #déportations #renvois #asile #migrations #réfugiés #Torkham #camps_de_réfugiés #centres_d'expulsion #détention_de_masse #rétention #détention #katchi_abadis #Capital_Development_Authority (#CDA)

    • Le Pakistan déclenche une vague d’abus contre les Afghans

      Les nouveaux efforts déployés par les autorités pakistanaises pour « convaincre » les Afghans de retourner en Afghanistan peuvent se résumer en un mot : abus.

      La police et d’autres fonctionnaires ont procédé à des #détentions_massives, à des #raids nocturnes et à des #passages_à_tabac contre des Afghans. Ils ont #saisi_des_biens et du bétail et détruit des maisons au bulldozer. Ils ont également exigé des #pots-de-vin, confisqué des bijoux et détruit des documents d’identité. La #police pakistanaise a parfois harcelé sexuellement des femmes et des filles afghanes et les a menacées d’#agression_sexuelle.

      Cette vague de #violence vise à pousser les réfugiés et les demandeurs d’asile afghans à quitter le Pakistan. Les #déportations que nous avons précédemment évoquées ici sont maintenant plus nombreuses – quelque 20 000 personnes ont été déportées depuis la mi-septembre. Les menaces et les abus en ont chassé bien plus : environ 355 000.

      Tout cela est en totale contradiction avec les obligations internationales du Pakistan de ne pas renvoyer de force des personnes vers des pays où elles risquent clairement d’être torturées ou persécutées.

      Parmi les personnes expulsées ou contraintes de partir figurent des personnes qui risqueraient d’être persécutées en Afghanistan, notamment des femmes et des filles, des défenseurs des droits humains, des journalistes et d’anciens fonctionnaires qui ont fui l’Afghanistan après la prise de pouvoir par les talibans en août 2021.

      Certaines des personnes menacées s’étaient vu promettre une réinstallation aux États-Unis, au Royaume-Uni, en Allemagne et au Canada, mais les procédures de #réinstallation n’avancent pas assez vite. Ces gouvernements doivent agir.

      L’arrivée de centaines de milliers de personnes en Afghanistan « ne pouvait pas arriver à un pire moment », comme l’a déclaré le Haut-Commissariat des Nations Unies pour les réfugiés. Le pays est confronté à une crise économique durable qui a laissé les deux tiers de la population dans le besoin d’une assistance humanitaire. Et maintenant, l’hiver s’installe.

      Les nouveaux arrivants n’ont presque rien, car les autorités pakistanaises ont interdit aux Afghans de retirer plus de 50 000 roupies pakistanaises (175 dollars) chacun. Les agences humanitaires ont fait état de pénuries de tentes et d’autres services de base pour les nouveaux arrivants.

      Forcer des personnes à vivre dans des conditions qui mettent leur vie en danger en Afghanistan est inadmissible. Les autorités pakistanaises ont déclenché une vague d’#abus et mis en danger des centaines de milliers de personnes. Elles doivent faire marche arrière. Rapidement.

      https://www.hrw.org/fr/news/2023/11/29/le-pakistan-declenche-une-vague-dabus-contre-les-afghans
      #destruction #harcèlement

  • [Indiedrome] Indiedrome du 20/6/2023
    https://www.radiopanik.org/emissions/indiedrome/indiedrome-du-2062023

    Luke Dubois: February 2, 2023 « V.A. Serge-o- Voxes 5.2 » (Modulisme)

    Roland Emile Kuit: Tectonic Articulation of #CDA434 « Tectonic Articulation » (Donemus)

    Hildegarde Westerkamp: The Soundcape Speaks - A Remix « VA. Soundscape- Komposition » (Editions DEGEM/Aufabwegen)

    Pascal Babare: Limona Vent « The Same Cave » (Eternal Music)

    Pascal Babare: Maeve Kil Tower « The Same Cave » (Eternal Music)

    Trees Speak : Black Butterfly « S/T » (Cinedelic)

    Lila Bazooka: Arashiyama « Arashiyama » (Ayler)

    Jessica Moss: This Continuous Spectrum « Galaxy Heart » (Contellation)

    Blue Statue: Lachrymose « No/On » (Fourth Dimension)

    Alex Zethson:Oja « Terje » (Supertraditional)

    Flos: Sexual Terrorist « Songs/Signs » (Ritmo & (...)

    https://www.radiopanik.org/media/sounds/indiedrome/indiedrome-du-2062023_16025__1.mp3

  • C’EST DU DELIRE !! On se retrouve dans une situation ou l’on a moins de lits de réa en octobre qu’au mois de mars
    https://www.crashdebug.fr/c-est-du-delire-on-se-retrouve-dans-une-situation-ou-l-on-a-moins-de-lits

    Source(s) : Dailymotion via Contributeur anonyme

    Informations complémentaires :

    Crashdebug.fr : 11,7 milliards d’économies en 10 ans : comment l’Etat a dépouillé l’hôpital (Marianne.net)

    Crashdebug.fr : *EDITION SPECIALE* HOPITAUX EN FAILLITE 1/3 : ... Documentaire « l’hôpital à fleur de peau »

    Crashdebug.fr : Taux négatifs : Aubaine ou catastrophe ? #cdanslair 27.07.2019

    Crashdebug.fr : Covid : dans une tribune, près de 300 scientifiques dénoncent les mesures gouvernementales "disproportionnées" (Franceinfo)

    Crashdebug.fr : EXCLUSIF : L’ancien dirigeant de Pfizer déclare que la pandémie du covid-19 est terminée, la "seconde vague" est basée sur des tests frauduleux (Dcdirtylaundry.com)

    Crashdebug.fr : André Bercoff : "270 chercheurs nous disent (...)

    #En_vedette #Divers

  • C’EST CASH ! Taux négatifs : quel intérêt ? (RT)
    https://www.crashdebug.fr/diversifion/16467-c-est-cash-taux-negatifs-quel-interet-rt

    Je suis désolé de revenir là dessus, mais je pense que c’est important pour tout le monde de bien comprendre ce qui se passe avec les taux négatifs...

    Source : Youtube.com

    Informations complémentaires :

    Crashdebug.fr : Taux négatifs : Aubaine ou catastrophe ? #cdanslair 27.07.2019

    Crashdebug.fr : L’effondrement a déjà commencé. Le Vrai JT de l’éco (Insolentiæ)

    Crashdebug.fr : Argent pas cher : aubaine ou catastrophe ? (RT)

    Crashdebug.fr : Taux d’intérêt souverains négatifs, qui gagne, qui perd ? (Boursier)

    Crashdebug.fr : Les emprunts d’État à 10 ans en territoire négatif (Le Figaro)

    Crashdebug.fr : Taux négatifs : Villeroy de Galhau vole au secours des banques

    Crashdebug.fr : Taux d’intérêt négatifs : des banques ne veulent pas rembourser leurs emprunteurs

    Crashdebug.fr : Dix (...)

    #En_vedette #Divers

  • Biarritz : un G7 à hauts risques ? #cdanslair 20.08.2019
    https://www.crashdebug.fr/diversifion/16413-biarritz-un-g7-a-hauts-risques-cdanslair-20-08-2019

    Pression maximale. A Biarritz (Pyrénées-Atlantiques), des mesures de sécurité drastiques ont été mises en place alors que la station balnéaire de la côte basque s’apprête à accueillir les dirigeants des sept pays les plus riches de la planète, leurs délégations ainsi que la presse internationale dans le cadre du sommet du G7 (24 au 26 août).

    Face à cet afflux et aux menaces potentielles, près de 10 000 membres des forces de l’ordre seront mobilisés pour assurer la sécurité de l’événement. Des unités spécialisées et l’armée ne manqueront pas de compléter les rangs des policiers et gendarmes. Des patrouilles seront effectuées dans un centre-ville totalement sanctuarisé. Car, à Biarritz, deux zones de circulation ont été définies et ne seront accessibles, à partir du 23 août, que par des points d’entrées contrôlés (...)

    #En_vedette #Divers

  • Nucléaire : que s’est-il vraiment passé en Russie ? #cdanslair 13.08.2019
    https://www.crashdebug.fr/diversifion/16389-nucleaire-que-s-est-il-vraiment-passe-en-russie-cdanslair-13-08-201

    Ils ont l’air de parler du RS-28, mais d’après ce que j’ai compris ce n’est pas un moteur de RS-28 qui a explosé, mais d’un autre lanceur expérimental servant au programme hypersonique russe.

    Source(s) : Youtube.com via Contributeur anonyme

    Informations complémentaires :

    Crashdebug.fr : Des pics de rayonnement déclenchent des ruées sur les pilules d’iode en Russie après l’explosion d’un moteur de fusée à base de propergol radioactif (Zerohedge)

    Crashdebug.fr : USA : Nos anciens alliés ? Arnaud Montebourg (Thinkerview)

    Crashdebug.fr : Forum Économique International de Saint-Pétersbourg 2019 - Discours de Vladimir Poutine (Agoravox)

    Crashdebug.fr : Le traité FNI annulé officiellement à compter d’aujourd’hui à « l’initiative des USA » (Sputnik) (...)

    #En_vedette #Divers

  • Italie : le coup de poker de Salvini #cdanslair 09.08.2019
    https://www.crashdebug.fr/diversifion/16377-italie-le-coup-de-poker-de-salvini-cdanslair-09-08-2019

    Si Salvini est élu ça va être drôle avec Macron..., je sens qu’on va rigoler par agence de presse interposée... ; ))))

    Source : Youtube.com

    Informations complémentaires :

    Crashdebug.fr : C’EST CASH ! Italie : le cauchemar de l’UE et tensions franco-italiennes (Sputnik)

    Crashdebug.fr : EA80 : Industrie française - ADP - Violences policières / Castaner - Macron - Italie - Brexit (UPR)

    Crashdebug.fr : Salvini s’en prend à Richard Gere : « Pourquoi n’emmenez-vous pas les migrants italiens à Hollywood dans votre jet ? » (Zerohedge)

    Crashdebug.fr : Lyon-Turin : une ligne ferroviaire à 30 milliards d’euros pour gagner une heure (...)

    #En_vedette #Divers

  • Taux négatifs : Aubaine ou catastrophe ? #cdanslair 27.07.2019
    https://www.crashdebug.fr/diversifion/16320-taux-negatifs-aubaine-ou-catastrophe-cdanslair-27-07-2019

    Je suis en train de le visionner donc je ne peux pas encore commenter, mais ça à l’air pas mal, pour infos effectivement avec des taux aussi bas l’état pourrait très bien financer les dépenses pour les hôpitaux, les Ehpad, les infrastructures routières etc...

    Bref c’est le moment ou jammais, mais apparemment on est bloqué par les 3% de déficit de Bruxelles.

    Amitiés,

    f.

    Source(s) : Youtube.com via Contributeur anonyme

    Informations complémentaires :

    Crashdebug.fr : L’effondrement a déjà commencé. Le Vrai JT de l’éco (Insolentiæ)

    Crashdebug.fr : Taux d’intérêt souverains négatifs, qui gagne, qui perd ? (Boursier)

    Crashdebug.fr : Les emprunts d’État à 10 ans en territoire négatif (Le Figaro)

    Crashdebug.fr : Taux négatifs : Villeroy de Galhau vole au secours des banques

    Crashdebug.fr : (...)

    #En_vedette #Divers

  • Les personnes qui aident leur enfant handicapé sont en fait punies par l’État mai68.org - 9 Juin 2018
    http://mai68.org/spip2/spip.php?article1785

    Lettre ouverte à Monsieur & Madame MACRON
    Objet : dédommagement aidant familial, PCH, ASS, MDPH, CDAPH, CSG, CRDS, BNC,,,
    Chère Madame & cher Monsieur,
    Ayant épuisé mes droits au chômage, je bénéficie d’une allocation de solidarité spécifique (ASS) qui m’est versée par Pôle emploi (du 1er avril 2018 et jusqu’au 31 mars 2019, le montant journalier de l’ASS est fixé à 16,48 euros).

    Le lendemain de la journée de solidarité en vue de financer des actions en faveur de l’autonomie des personnes âgées ou handicapées, soit le 22 mai 2018, Pôle emploi m’annonce qu’ils viennent de détecter dans mon dossier un trop-perçu qui a pour conséquence que le montant journalier de mon ASS a été revu à la baisse de 6.34 €. La période correspondant aux sommes trop-perçues est directement liée au fait que je bénéficie depuis 2014 de la Prestation de Compensation du Handicap (PCH) qui est reversée comme "dédommagement" aux Aidants familiaux.


    Je tiens à préciser que ce trop-perçu ne résulte pas d’une volonté frauduleuse de ma part (j’ai bien indiqué ces sommes dans les "déclarations des ressources" que Pôle emploi m’a fait parvenir, en prenant l’initiative de bricoler un peu le formulaire étant donné qu’il ne comporte pas de case spécifique permettant de déclarer la PCH).

    Mon hypothèse sur l’origine de ce trop-perçu — de cette erreur — viendrait plutôt de la méconnaissance de cette Prestation de Compensation du Handicap par Pôle emploi. En effet, la conseillère qui m’a reçu ce mardi 29 mai semble s’imaginer que je mène une existence de rentier oisif et cossu car elle assimile cette PCH à une "rente" !

    Alors permettez moi de vous faire une petite information sur cette « aide ».

    La PCH comment ça marche :
    Je suis "aidant familial". C’est à dire que depuis 24 ans, mon travail consiste à aider et accompagner un de mes enfants, handicapé à 80 %, dans la vie quotidienne, 24h sur 24, 7 jours sur 7 et 365 jours sur 365.

    En 2014, une équipe pluridisciplinaire de la Maison Départementale des Personnes Handicapées (MDPH) est venue à mon domicile afin d’évaluer en fonction d’un barème très précis - pour l’évaluation des déficiences et incapacités - le nombre d’heures de prise en charge que la Commission des Droits et de l’Autonomie des Personnes Handicapées (CDAPH) allait pouvoir m’accorder en tant qu’aidant familial.

    Soit 60,83 heures par mois au tarif horaire de 3,70 €. Soit environ 2700 € par an.

    En conséquence, depuis mai 2014, mon enfant handicapé me reverse la PCH qu’il perçoit du Conseil Général. Cela revient en quelque sorte à être l’employé de mon enfant sans "contrat de travail". C’est à dire que je n’ai droit ni aux congés payés, ni au chômage et encore moins à une retraite.

    Ne soyez pas choqué par cette "aide" dérisoire au regard de ce que cela implique, car officiellement personne ne travaille dans ces conditions et pour ce prix là en France.

    Mais voici la véritable aberration :
    Cette PCH que je reçois est imposable d’une part au titre des prélèvements sociaux (CSG-CRDS) et d’autre part au titre de l’impôt sur le revenu dans la catégorie des bénéfices non commerciaux (Parmi les produits financiers se rattachant à cette catégorie, on trouve les gains de jeux, les revenus des opérations frauduleuses, les revenus des prostituées, les revenus des prêtres, les Bitcoins,… et la PCH).

    Cette situation fait que parfois, lorsque je présente ma feuille d’impôt, je me vois être assimilé à un Auto-entrepreneur, avec tous les malentendus qui en résultent (Mon enfant que j’accompagne au quotidien, devient mon "entreprise" !).

    Comme mon épouse de son coté perçoit environ 1100 € par mois de retraite, avec 2 enfants à charge, nous ne sommes pas imposables à l’impôt sur le revenu mais suite au fait que cette PCH est imposable, nous devons nous acquitter, par exemple pour l’année 2017, d’un total de 271 € d’impôt et de prélèvement sociaux pour avoir bénéficié de la PCH (pour rappel : 2700 €).

    Bien entendu, cette PCH modifie notre quotient familial et nous prive d’une partie de notre allocation de logement (AL) ainsi que d’une partie de mon allocation de solidarité spécifique (ASS) :

    Par exemple, mon ASS étant calculée en fonction de notre revenu imposable et la PCH étant considérée comme un revenu imposable par l’administration fiscale, la PCH impacte à la baisse le montant de mon ASS de 6.34 € par jour, soit exactement de 2314 € par an.

    Par conséquent, l’aide de 2700 € que m’accorde à juste titre la CDAPH fond comme neige au soleil puisqu’elle se retrouve amputée d’une part de 271 € par les impôts et d’autre part de 2314 € par Pôle Emploi.

    En réalité, il me revient très précisément 115 € par an de "dédommagement" pour aider et accompagner une personne handicapée dans la vie quotidienne 24h sur 24, 7 jours sur 7 et 365 jours sur 365.

    Vous remarquerez que dans ce calcul, je ne tiens pas compte de l’impact sur l’allocation de logement car il faudrait que je me lance alors dans des comptes d’apothicaires pour en arriver à vous parler d’aides négatives, c’est à dire de "punitions".

    Faire intervenir au final pour rien : la Maison Départementale des Personnes Handicapées, la Commission des Droits et de l’Autonomie des Personnes Handicapées, le Conseil Général, la Caisse d’Allocations Familiales, les Impôts, Pôle Emploi, pour nous faire bénéficier de moins que rien, c’est un peu inquiétant.

    Mais comme l’on me dit que j’ai de la chance de vivre en France et que je devrais penser « printemps » et ne pas m’inquiéter du fonctionnement alambiqué de notre société vis à vis des personnes handicapées, je reste tout de même stupéfait : la France gesticule mais ne fait rien à part juger, condamner, sanctionner et au final exclure les personnes les plus vulnérables.

    Aidant familial n’est pas un choix !!!
    Cela s’est imposé à nous par rapport à une personne fragile et alors qu’aucune autre solution humaine n’a pu être trouvée.

    Être aidant familial n’est pas un plan de carrière. L’aidant familial renonce à une activité professionnelle, abandonne un emploi, un travail qu’il aime. Mon épouse et moi-même avons du réduire, changer d’activité professionnelle pour nous occuper de notre enfant. En 24 ans, j’ai tout essayé : le travail a domicile, la micro entreprise, le travail de nuit, … (Pour information, en 1994, avant la naissance de mon enfant handicapé, mes impôts sur le revenu se montaient à 29 364 F soit 6 131 € par an).

    Il est à noter qu’au vu du jugement du Tribunal de Grande Instance (TCI ) qui reconnaît la dépendance d’une personne handicapée, je suis responsable en tant que tuteur (sous peine de poursuites pour mise en danger sur personnes vulnérables). Par conséquent, je ne peux pas accepter un emploi complémentaire qui ne soit pas compatible avec mon travail d’aidant familial et de tuteur bénévole.

    Comprenez que la situation de l’aidant familial est parfois pénible physiquement et moralement et je ne vous parle même pas de la lourdeur des dossiers qu’il faut sans cesse refaire, de ces démarches qui ne finissent jamais et qui sont souvent compliquées avec le risque de se tromper ou bien du temps consacré au bénévolat dans des associations en lien avec le handicap de la personne que nous accompagnons.

    Être porteur d’un handicap engendre aussi de nombreux frais. Certains frais sont pris en charge à 100% mais qui dit 100% ne dit pas la totalité. Il faut tenir compte aussi des impondérables qui, eux, ne sont pas classifiés dans des barèmes.

    Comparé à une prise en charge en institution, notre travail d’aidant familial participe au redressement des comptes de la Sécurité Sociale et permet, par ailleurs, de libérer (ou de pallier au manque) de nombreuses places dans les diverses structures d’accueil, ou au pire, que ces personnes ne croupissent pas, à vie, dans des hôpitaux psychiatriques à 1000 € par jour.

    Ne croyez surtout pas que ce soit la solution idéale de placer son enfant dans une institution au lieu de vivre avec lui et de l’aider à progresser car les prises en charge institutionnelles sont souvent pitoyables pour un coût étonnant.

    Dans toute cette histoire, nous n’existons pas, sauf pour le fisc : je suis imposé car j’ai un enfant handicapé et que je l’aide à grandir, en milieu ordinaire, dans une société qui ne l’accepte pas, comme s’il était indésirable.

    Songez que vous-même ou bien vos proches, risquez un jour ou l’autre de devenir dépendant. A ce moment, il vous faudra bien trouver des solutions humaines.

    Le handicap n’est jamais choisi et les difficultés pour les « aidants familiaux » sont nombreuses. J’espère vous l’avoir démontré par ce courrier.

    Au risque de prêcher dans le désert : Messieurs et Mesdames les grands organisateurs de tous ces grands services publics à la "Française" agissez pour que cette PCH bénéficie au minimum d’une exonération fiscale.

    Merci, 
Cordialement 
A suivre

    * Source un livre : "Autisme, la grande Enquête" du collectif Autisme qui regroupe toutes les associations nationales soit des dizaines de milliers d’usagers (Editions Les Arènes. Florent Chapel – 2016).

    #aidant-familial #handicap #ASS #Aidants-familiaux #Pôle-emploi #CDAPH #bénéfices-non-commerciaux #auto-entrepreneur #punitions #exclusion #macron #emmanuel_macron #brigitte_macron