Petite illustration de notre dépendance à l’#électricité : le 13 mars 1989, panne générale au Québec suite à une #tempête_solaire :
►https://spaceweatherarchive.com/2021/03/12/the-great-quebec-blackout
THE DAY THE SUN BROUGHT DARKNESS: Thirty-five years ago today, the greatest solar storm of the Space Age engulfed our planet. A powerful coronal mass ejection (CME) hit Earth early on March 13, 1989, and within 90 seconds, the entire Hydro-Québec power grid failed. During the 9-hour blackout that followed, millions of Quebecois found themselves with no light or heat. Happy Anniversary? Maybe. Power grids are better prepared today, and might be able to withstand a similar storm in 2024. Get the full story here.
►https://spaceweatherarchive.com/2021/03/12/the-great-quebec-blackout
En mars 1989, une tempête solaire provoque une panne électrique majeure - YouTube
▻https://www.youtube.com/watch?v=LGzeGL39LTE
▻https://fr.wikipedia.org/wiki/%C3%89ruption_solaire_de_1989
L’événement, qui survient durant la guerre froide, fait craindre à certains qu’une attaque-surprise à l’arme nucléaire soit en cours
▻http://www.solarstorms.org/SWChapter1.html
#blackout #solar_flare #CME (coronal mass ejection)
]]>La politique de lutte contre l’#immigration_irrégulière
À la suite d’une première publication en avril 2020, qui portait sur l’intégration des personnes immigrées en situation régulière et sur l’exercice du droit d’asile, la Cour publie ce jour un rapport consacré à la politique de #lutte_contre_l’immigration_irrégulière, et notamment aux moyens mis en œuvre et aux résultats obtenus au regard des objectifs que se fixe l’État. À ce titre, la Cour a analysé les trois grands volets de cette politique : la #surveillance_des_frontières, la gestion administrative des étrangers en situation irrégulière sur le territoire national et l’organisation de leur retour dans leur pays d’origine. Il convient de souligner que ce rapport a été inscrit à la programmation des publications de la Cour plusieurs mois avant la présentation du projet de loi au Conseil des ministres puis au Parlement en février 2023, et qu’il a été réalisé et contredit avant la loi immigration de décembre 2023.
▻https://www.ccomptes.fr/fr/publications/la-politique-de-lutte-contre-limmigration-irreguliere
#cour_des_comptes #France #migrations #rapport #frontières #contrôles_frontaliers #efficacité #contrôles_systématiques_aux_frontières #coopération_transfrontalière #Frontex #surveillance_frontalière #force_frontière #sans-papiers #OQTF #éloignement #renvois #expulsions #rétention #détention_administrative #renvois_forcés #laissez-passer_consulaires #aide_au_retour #retour_volontaire #police_aux_frontières (#PAF) #ministère_de_l'intérieur #chiffres #statistiques
ping @karine4
Si vous êtes assez vieux, vous avez probablement vu les restes du Big Bang à la télé
▻https://sciencepost.fr/restes-du-big-bang-television
▻https://sciencepost.fr/wp-content/uploads/2023/12/iStock-1302333405.jpg
]]>La “geografia” della speculazione che fa il prezzo dei beni agricoli
La guerra tra Ucraina e Russia non incide sul prezzo dei cereali, che dipende piuttosto dalla strategia dei grandi fondi che possiedono le aziende produttrici, controllano le Borse merci di tutto e scommettono sui rialzi
Il prezzo dei cereali e in generale dei beni agricoli non dipende certo dal blocco del Mar Nero, come molto spesso si racconta, e neppure da altre circostanze troppo specifiche. La produzione mondiale di cereali, secondo le stime dell’Agenzia delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), si avvicina ai tremila milioni di tonnellate, di cui i cereali ucraini rappresentano poco più del 2%. Un’inezia rispetto al totale. Inoltre il grano ucraino si dirige in gran parte verso i Paesi limitrofi che hanno a più riprese minacciato e adottato misure protezionistiche, per evitare la concorrenza nei confronti dei propri grani. Alla luce di ciò i cereali del Mar Nero non sono certo in grado di determinare la fame in Africa né l’aumento dei prezzi.
Considerazioni analoghe sono possibili per la produzione di patate e legumi che è, in media, vicina ai 500 milioni di tonnellate annue; considerata una popolazione mondiale di quasi otto miliardi, ciò significherebbe una disponibilità di 150 grammi per persona al giorno. Aggiungendo ai cereali, alle patate e ai legumi la produzione di tutto ciò che serve per realizzare pasti completi, tra cui sale, zucchero e semi oleaginosi, si arriva a una dotazione alimentare pro-capite di 1,5 chilogrammi al giorno. Appare chiaro allora che i prezzi non salgono perché esiste una condizione di carenza di offerta alimentare globale.
Le difficoltà di approvvigionamento di vaste parti della popolazione del Pianeta dipendono invece da altro: dalla distribuzione profondamente diseguale delle produzioni complessive, dalla natura delle diete adottate, rispetto alle quali la carne sottrae un’enorme quantità di risorse, dalle dinamiche del commercio internazionale e soprattutto dalle modalità di determinazione dei prezzi.
A tale riguardo occorre porsi una domanda ineludibile: da che cosa dipendono le periodiche impennate di prezzo dei generi agricoli che causano poi drammatiche crisi alimentari? Per rispondere a un simile quesito, bisogna in sintesi descrivere proprio come si formano tali prezzi. La loro determinazione avviene nelle grandi Borse merci del Pianeta, in particolare in quelle di Chicago, Parigi e Mumbai. Un primo elemento da tenere ben presente è a chi appartengono queste Borse; non si tratta infatti -a partire dal Chicago mercantile exchange (Cme)- di istituzioni “pubbliche”, ma di realtà private i cui principali azionisti sono i più grandi fondi finanziari globali. Nel caso di Chicago, i pacchetti più rilevanti sono in mano a Vanguard, BlackRock, JP Morgan, State Street Corporation e Capital International Investors.
A questo dato se ne aggiunge un altro fondamentale. Soprattutto nelle Borse di Chicago e di Parigi la stragrande maggioranza degli operatori non è costituita da soggetti che producono e comprano realmente il grano, ma da grandi fondi finanziari e da quelli specializzati nel settore agricolo che, senza aver alcun contratto di compravendita dei beni, scommettono sull’andamento dei prezzi. In altre parole: per ogni contratto reale nelle Borse merci, i fondi finanziari operano centinaia di migliaia di scommesse che sono in grado di determinare poi i prezzi reali. Se le aspettative sono orientate all’aumento dei prezzi, scommettono al rialzo e trascinano così i prezzi a livelli insostenibili per intere popolazioni.
All’origine dell’inflazione alimentare e della fame, si pongono quindi gli strumenti finanziari che sono prodotti dai fondi. Se prendiamo in esame chi sono questi “scommettitori”, troviamo di nuovo gli stessi soggetti (a partire da Vanguard e BlackRock) che sono, come appena ricordato, i “proprietari” delle Borse stesse. In estrema sintesi: pochissimi fondi sono azionisti del luogo dello scambio e sono i principali player di prezzo, pur non avendo nulla a che fare con la produzione e il commercio reali dei beni agricoli scambiati. Tuttavia, la finanziarizzazione di tali, vitali, processi di determinazione dei prezzi di beni essenziali per la sopravvivenza di intere comunità presenta un ulteriore elemento sconcertante.
Come detto, nelle Borse, a fronte di tanti fondi finanziari, ci sono pochi produttori. Ma chi sono questi ultimi? Nel caso dei cereali si tratta di quattro grandi società: Archer-Daniels Midland, Bunge, Cargill e Dreyfus. Le prime due in particolare sono possedute dai grandi fondi, Vanguard, BlackRock e State Street, che sono, appunto, i medesimi operatori finanziari nelle Borse merci di Parigi e Chicago. L’intera dinamica della formazione dei prezzi agricoli, su cui incidono molto poco le retribuzioni del lavoro contadino, strutturalmente molto basse, risulta pertanto nelle mani di colossi finanziari che controllano Borse, scommesse e produzione: un gigantesco monopolio mondiale rispetto al quale ogni altra variabile, persino quella dell’offerta complessiva di beni agricoli, appare decisamente secondaria.
È superfluo dire che con l’inflazione “impazzita” le sole società di produzione dei beni agricoli hanno distribuito oltre 30 miliardi di dollari di dividendi in meno di due anni, destinati in larga parte ai fondi finanziari che le possiedono e che hanno sommato quei miliardi ai profitti giganteschi maturati dalla finanza delle scommesse. La narrazione costruita sulle chiusure del Mar Nero c’entra davvero poco mentre sarebbe utile ricordare quanto sostenuto a più riprese dalla Fao, secondo cui per ogni punto percentuale di aumento dei prezzi dei beni agricoli si generano dieci milioni di nuovi affamati.
▻https://altreconomia.it/la-geografia-della-speculazione-che-fa-il-prezzo-dei-beni-agricoli
#spéculation #alimentation #biens_agricoles #prix #céréales #Ukraine #blé #alimentation #pénurie #viande #commerce_international #bourses #Chicago_mercantile_exchange (#Cme) #fonds_financiers #inflation #famine #faim #Vanguard #BlackRock #financiarisation #Archer-Daniels_Midland #Bunge #Cargill #Dreyfus #prix_agricoles #dividendes #Mer_Noire
Microsoft concession a gamechanger that will promote competition - GOV.UK
▻https://www.gov.uk/government/news/microsoft-concession-a-gamechanger-that-will-promote-competition
The new deal for Microsoft to buy Activision without cloud gaming rights has been cleared after the CMA concluded it would preserve competitive prices and better services.
L’autorité de la concurrence britannique valide le rachat d’Activision-Blizzard par Microsoft, après que ce dernier ait annoncé céder les droits d’exploitation cloud à Ubisoft :
▻https://seenthis.net/messages/1014177
#jeu_vidéo #jeux_vidéo #cma #business #finance #rachat #microsoft #activision_blizzard
]]>La #CMU passe à 95% de remboursement (vs 100%) en loucedé ? | via Mammouth | 25.09.23
après vérification : pas exactement ; pas -5% mais y a bien rabotage :-)
The devil is in the details
]]>Microsoft’s Activision Blizzard deal gets preliminary approval from UK regulator - The Verge
▻https://www.theverge.com/2023/9/22/23885176/microsofts-activision-blizzard-uk-cma-preliminary-approval
The competition watchdog said the revised deal offered by Microsoft appears to address competition concerns. A final ruling is expected before October 18th.
#jeu_vidéo #jeux_vidéo #business #finance #rachat #acquisition #cma #royaume-uni #microsoft #activision_blizzard
]]>Microsoft submits new deal for review after CMA confirms original deal is blocked - GOV.UK
▻https://www.gov.uk/government/news/microsoft-submits-new-deal-for-review-after-cma-confirms-original-deal-is-blocke
Under the restructured deal, Microsoft will not acquire cloud rights for existing Activision PC and console games, or for new games released by Activision during the next 15 years (this excludes the European Economic Area). Instead, these rights will be divested to Ubisoft Entertainment SA (Ubisoft) prior to Microsoft’s acquisition of Activision.
Microsoft has stated that the restructured deal is intended to address the concerns set out in the CMA’s Final Report in April. In particular, the transaction is intended to provide an independent third-party content supplier, Ubisoft, with the ability to supply Activision’s gaming content to all cloud gaming service providers (including to Microsoft itself). Ubisoft will be able to license out Activision’s content under different business models, including subscription services. The deal also proposes that Ubisoft would have the ability to require Microsoft to provide versions of games on operating systems other than Windows.
#jeux_vidéo #jeu_vidéo #business #finance #rachat #microsoft #activision_blizzard #ubisoft #cma
]]>Sony agrees to a Call of Duty deal with Microsoft - The Verge
▻https://www.theverge.com/2023/7/16/23792215/sony-microsoft-call-of-duty-cod-deal-signed
Sony has agreed to a deal for Call of Duty with Microsoft to keep the franchise on PlayStation after the proposed Activision Blizzard acquisition. Microsoft Gaming CEO Phil Spencer says Sony and Microsoft have agreed to a “binding agreement” to keep Call of Duty on PlayStation. It’s not immediately clear if this is a 10-year deal, like Microsoft has signed with Nintendo and other cloud providers.
Phil Spencer sur Twitter :
▻https://twitter.com/XboxP3/status/1680578783718383616
We are pleased to announce that Microsoft and PlayStation have signed a binding agreement to keep Call of Duty on PlayStation following the acquisition of Activision Blizzard. We look forward to a future where players globally have more choice to play their favorite games.
#jeux_vidéo #jeu_vidéo #business #finance #rachat #microsoft #sony #activision_blizzard #jeu_vidéo_call_of_duty #ftc #cat #cma
]]>Microsoft / Activision deal prevented to protect innovation and choice in cloud gaming - GOV.UK
▻https://www.gov.uk/government/news/microsoft-activision-deal-prevented-to-protect-innovation-and-choice-in-cloud-ga
The CMA has prevented Microsoft’s proposed purchase of Activision over concerns the deal would alter the future of the fast-growing cloud gaming market, leading to reduced innovation and less choice for UK gamers over the years to come.
#jeu_vidéo #jeux_vidéo #finance #rachat #acquisition #cma #activision_blizzard #microsoft #décision #refus #concurrence #royaume-uni #cloud_gaming
]]>Quelques nouvelles de nos milliardaires nationaux.
Après une année 2021 exceptionnelle qui intégrait la plus-value de scission de 19,9 milliards d’Universal Music (UMG), le groupe Bolloré ne pouvait espérer reproduire l’an dernier un résultat net de plus de 20 milliards. Mais il qualifie de « bons résultats » ceux enregistrés en 2022, marqués par un résultat net de 2,7 milliards d’euros et une progression de 20 % du chiffre d’affaires à périmètre et change constants, à 20,7 milliards d’euros.
Son résultat opérationnel ajusté (Ebitda) en témoigne : il ressort à 1,5 milliard, en hausse de 47 %, « porté par les très bonnes performances des secteurs transports et logistique et communication », les deux grands pôles d’activité.
Dans sa branche logistique, le groupe a fait coup double. Il a bénéficié à plein l’an dernier de deux phénomènes très conjoncturels : la flambée record des taux de fret, qui a boosté comme jamais son activité dans la commission de transport. Et celle des produits pétroliers, logés dans Bolloré Energy, liée au contexte international bouleversé depuis le début de la guerre en Ukraine.
Et ça ne manquera pas d’attiser les convoitises :
La proposition, XXL, est arrivée mardi matin chez Bolloré. CMA CGM offre de racheter la branche logistique du groupe breton pour une valeur d’entreprise de 5 milliards d’euros, en excluant les liquidités présentes dans l’entité. Une « offre spontanée », selon Bolloré.
]]>La CMA CGM rachète la ville de Marseille
▻https://www.frustrationmagazine.fr/cma-cgm-marseille
La Compagnie maritime d’affrètement – Compagnie générale maritime, troisième armateur mondial, installée à Marseille depuis 1978, poursuit sa dynamique de croissance externe, grâce aux résultats exceptionnels des deux dernières années, liés à la pandémie de COVID-19 et à un marché plus concentré que jamais. En 2022, elle a réalisé le chiffre d’affaires impressionnant de 74,5 […]
]]>Une nouvelle figure à la tête du capitalisme français
Plus exactement une nouvelle tête à la tête de l’Association française des entreprises privées (Afep), puissant #lobby regroupant les 115 principales entreprises françaises. Une sorte de Medef d’un CAC115.
Patricia Barbizet a ainsi été désignée pour prendre la suite de #Laurent_Burelle, le dirigeant de Plastic Omnium, à sa présidence. Le changement - il s’agira du huitième président en quarante ans d’existence, et la première femme - sera effectif au 1er juillet.
Patricia Barbizet a en effet quitté début 2018 la direction d’Artémis, le holding familial des Pinault, elle qui a été le bras droit de #François_Pinault pendant près de trente ans. Depuis, la femme d’affaires n’avait pas perdu en influence : elle dirige le fonds d’investissement Temaris, siège dans plusieurs conseils d’administration (#Pernod_Ricard, #CMA_CGM, ArcelorMittal), préside la #Philharmonie_de_Paris et a même été à la tête du club select « #Le_Siècle » de 2017 à 2020.
Depuis 2018, elle s’occupait également du #Haut_comité_de_gouvernement_d'entreprise (#HCGE), chargé de veiller à la bonne application du #code_Afep-Medef, fonction à laquelle elle va renoncer. « L’intérêt commun [des prédateurs capitalistes] m’importe. Quand on peut être reconnue comme utile et y consacrer du temps, c’est important », souligne Patricia Barbizet.
C’est elle qui dorénavant chuchotera les ordres de l’Afep aux oreilles de l’exécutif.
Pendant six ans, le lobby patronal n’a guère eu à se plaindre de la politique pro business menée par #Emmanuel_Macron. Mais le terrain est devenu beaucoup plus instable à l’Assemblée nationale- comme le montre la réforme des retraites - et menace d’ébranler la poursuite de la politique de l’offre. De quoi laisser présager une Afep plus combative ? « Je ne crois pas que l’heure soit à l’affrontement », répond Laurent Burelle. « La force de l’#Afep est d’expliquer nos positions de façon discrète et d’établir un dialogue constructif, c’est ainsi que nous continuerons à fonctionner », souligne #Patricia_Barbizet.
(Les Échos)
]]>Microsoft really wants Call of Duty. - The Verge
▻https://www.theverge.com/2023/3/8/23631142/microsoft-really-wants-call-of-duty
Microsoft is now running full-page ads in the Financial Times and the Daily Mail to push for its Activision Blizzard deal to be approved by UK regulators. It comes just as the UK’s Competition and Markets Authority (CMA) considers Sony’s concerns over Call of Duty (CoD) ahead of a decision on the $68.7 billion deal.
#jeu_vidéo #jeux_vidéo #business #finance #microsoft #activision_blizzard #rachat #acquisition #cma #jeu_vidéo_call_of_duty
]]>[Fixed] Cmake command not found Error in Ubuntu and Other Linux
▻https://www.debugpoint.com/cmake-command-not-found
Microsoft’s acquisition of Activision Blizzard: What’s going on and what happens next? | GamesIndustry.biz
▻https://www.gamesindustry.biz/microsofts-acquisition-of-activision-blizzard-whats-going-on-and-what
Microsoft’s proposed $70bn acquisition of Activision Blizzard is currently being scrutinised by regulators around the world.
The latest headlines centre around the US Federal Trade Commission, which, after its own investigation into the potential impact of the deal, has filed a legal complaint against Microsoft and Activision in an attempt to block the merger.
The regulation process is complicated, and involves various different bodies from different countries that must look at the deal before it can go ahead.
Here’s everything you need to know about what’s going on, and where the key issues lie.
#jeu_vidéo #jeux_vidéo #business #finance #concurrence #microsoft #activision_blizzard #ftc #federal_trade_commission #ue #competition_and_markets_authority #cma #commission_européenne #federal_trade_commission #jeu_vidéo_call_of_duty
]]>L’État bourgeois, à quoi ça sert ?
[…] En mai 2020, le grand armateur tricolore #CMA_CGM obtenait, après les premiers coups de boutoir du Covid sur l’économie mondiale, un prêt de 1,05 milliard, garanti à 70 % par l’Etat, auprès de son pool bancaire traditionnel. Grâce à ces taux de fret record, le troisième armateur mondial a encaissé des #bénéfices colossaux dès 2021. Au premier semestre 2022, les bénéfices du troisième #armateur mondial ont quelque chose d’irréel : 14,7 milliards de dollars sur la période, soit presque autant que le profit déjà massif (18 milliards de dollars) encaissé durant toute l’année précédente. Autrement dit, une marge d’Ebitda représentant 50 % du chiffre d’affaires. La fortune personnelle de son PDG et propriétaire, #Rodolphe_Saadé, est passée de 6 à 36 milliards d’euros. La famille Saadé qui contrôle 73 % du groupe de #transport aurait encaissé plus de deux milliards de dividendes rien qu’en 2022, alors qu’elle se contentait précédemment, bon an mal an, de 50 millions annuels… Le personnel du groupe n’est d’ailleurs pas oublié : Rodolphe Saadé lui a promis un bonus de dix semaines, supérieur à celui de 2021. […] De ces nouveaux milliards encaissés, Rodolphe Saadé trouve vite l’usage. […] Le spécialiste du #transport_de_conteneurs vole ainsi au secours d’#Air_France-KLM en mai 2022, reprenant 9 % du capital en échange d’une coopération sur le fret aérien. Puis il absorbe #Gefco, le spécialiste du transport de voitures créé par Peugeot, en délicatesse avec son actionnaire public russe RZD, et renfloue #Brittany_Ferries sur le transmanche. Plus loin de ses bases, il mène une incursion dans la #presse, avec le rachat de #La_Provence, sans oublier son voisin sudiste Colis Privé pour la logistique du dernier kilomètre. A l’international également, les initiatives se succèdent : la promesse, hautement symbolique pour la famille, de remise en état du #port_de_Beyrouth, dévasté par l’explosion d’août 2020, les rachats de terminaux portuaires en Inde ou aux Etats-Unis (Los Angeles, New York)… Jusqu’à l’entrée au capital d’Eutelsat (5, puis 10 %), une société dont les satellites peuvent utilement guider les navires, donc rassurer les clients sur les délais d’acheminement de la marchandise. […]
(Les Échos)
]]>Activision Blizzard : les États-Unis attaquent Microsoft en justice pour bloquer le rachat
▻https://www.frandroid.com/marques/microsoft/1561220_la-ftc-tente-de-bloquer-lacquisition-dactivision-blizzard-par-mic
Le projet d’acquisition d’Activision Blizzard par Microsoft, d’un montant de près de 69 milliards de dollars, rencontre un nouvel obstacle de taille. La Federal Trade Commission (FTC) a lancé une action en justice fédérale antitrust pour bloquer l’opération.
#jeu_vidéo #jeux_vidéo #business #rachat #acquisition #finance #microsoft #activision_blizzard #ftc #sony #jeu_vidéo_call_of_duty #nintendo #console_switch #valve #steam #xbox #concurrence #jeu_vidéo_wow #jeu_vidéo_warcraft #jeu_vidéo_overwatch #jeu_vidéo_diablo #meta #withing #cma #ce #commission_européenne #zenimax #jeu_vidéo_starfield #jeu_vidéo_redfall
]]>The FTC is suing Microsoft to block its Activision Blizzard purchase - The Verge
▻https://www.theverge.com/2022/12/8/23498224/ftc-microsoft-activision-blizzard-legal-challenge-sues-block
The FTC has filed a legal challenge to try and block Microsoft’s plan to buy Activision Blizzard for $68.7 billion, according to a press release from the regulator. The lawsuit was filed today after weeks of back and forth between Microsoft, Sony, and regulators over competition concerns and the future of Call of Duty. The FTC argues that the acquisition would “enable Microsoft to suppress competitors to its Xbox gaming consoles and its rapidly growing subscription content and cloud-gaming business.”
#jeu_vidéo #jeux_vidéo #business #finance #acquisition #rachat #microsoft #activision_blizzard #concurrence #ftc #jeu_vidéo_call_of_duty #xbox #console_xbox #xbox_game_pass #cloud_gaming #sony #nintendo #valve #cma
]]>Feds likely to challenge Microsoft’s $69 billion Activision takeover - POLITICO
▻https://www.politico.com/news/2022/11/23/exclusive-feds-likely-to-challenge-microsofts-69-billion-activision-takeov
The Federal Trade Commission is likely to file an antitrust lawsuit to block Microsoft’s $69 billion takeover of video game giant Activision Blizzard, maker of the hit games Call of Duty and Candy Crush, according to three people with knowledge of the matter.
#jeu_vidéo #jeux_vidéo #business #finance #acquisition #rachat #microsoft #activision_blizzard #activision_blizzard_king #ftc #régulateur #rumeur #mobile #sony #jeu_vidéo_call_of_duty #take_two #king #jeu_vidéo_candy_crush #xbox #playstation #console_xbox #console_playstation #cma #google #game_pass #console_stadia #epic_games #jeu_vidéo_fortnite #google_play #tencent
]]>« Oui, par manque de moyens, la pédopsychiatrie doit depuis des années trier les enfants »
▻https://www.lemonde.fr/idees/article/2022/11/24/oui-par-manque-de-moyens-la-pedopsychiatrie-doit-depuis-des-annees-trier-les
« Oui, par manque de moyens, la pédopsychiatrie doit depuis des années trier les enfants »
Tribune
Collectif
Le collectif Pédopsy 93, qui regroupe l’ensemble des chefs de service de pédopsychiatrie et des médecins de centres médico-psychologiques de Seine-Saint-Denis, sonne l’alarme.
Publié aujourd’hui à 05h37, mis à jour à 07h30 Temps de Lecture 4 min.
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Qui prendre en soins lorsque l’on ne peut pas prendre tout le monde en soins ? Les enfants les plus gravement atteints, car ils n’ont pas d’autre lieu de soins que les nôtres ? Les adolescents suicidaires, car leurs vies sont menacées ? Les plus petits, car on aura plus de chances d’infléchir leur trajectoire développementale ? Les cas les plus « légers », car ils prendront moins de temps pour être soignés ? Bébés, enfants, ados ?
Telles sont les questions auxquelles se heurtent chaque jour les soignants en pédopsychiatrie. Est-ce humain ? Alors que la pédiatrie alerte sur son manque de moyens amenant les médecins à des stratégies de « tri » pour prendre en soins le maximum d’enfants, François Braun, ministre de la santé et des solidarités, s’est dit choqué. C’est le manque de moyens qui oblige les soignants à trier des enfants. C’est la France qui trie ses enfants.
La pédopsychiatrie est confrontée à ce constat depuis des années. En effet, par manque de moyens pour répondre aux multiples sollicitations, les services doivent, malgré eux, réaliser un « tri » des patients, car ils ne peuvent pas répondre à toutes les demandes. Les urgences et les situations graves, de plus en plus graves, car ayant eu à attendre longtemps un premier rendez-vous, augmentent sans cesse. Les professionnels sont débordés et doivent s’infliger ce « tri ».
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L’attente pour un premier rendez-vous atteint dix-huit mois dans les villes de Seine-Saint-Denis. Au rythme du développement de l’enfant, ces délais sont insupportables, et la plupart du temps, les difficultés se seront aggravées.
Lire aussi la tribune : Article réservé à nos abonnés « En France, en 2022, des enfants et adolescents meurent de souffrance psychique par manque de soins et de prise en compte sociétale »
L’empêchement de remplir les missions premières – accueillir, soigner et, si possible, prévenir – est la cause de l’épuisement des professionnels et d’une crise des vocations. Il est de plus en plus difficile de recruter des soignants pour la santé mentale des mineurs.
Une génération sacrifiée
La Seine-Saint-Denis (93), département de 1,6 million d’habitants, dont un tiers d’enfants et d’adolescents avec un rythme de naissances soutenu, est un des plus mal pourvus en moyens de soins psychiques pour ses plus jeunes. Les familles sont souvent pauvres et précaires, beaucoup de mères élèvent seules leurs enfants et sont isolées.
Tour à tour, le tribunal de Bobigny, l’éducation nationale, le département, les services de protection de l’enfance et la pédopsychiatrie alertent, malgré leur devoir de réserve. Tous sombrent avec la population.
Lire aussi la tribune : Article réservé à nos abonnés « Face à la hausse des troubles psychiatriques chez les enfants, développer une politique de prévention est une priorité »
Le 93 et ses enfants sont mis de côté par les politiques publiques et c’est une génération entière qui est sacrifiée du fait de l’abandon de l’Etat. La France trie ses enfants ; reconnaître et réparer cette inégalité d’accès à l’éducation, à la protection et aux soins est une urgence.
Lire la tribune : Article réservé à nos abonnés « La majorité des problèmes de santé mentale débute avant l’âge de 14 ans »
La pédopsychiatrie en France alerte depuis plusieurs années, dans tous les territoires de la République. Celle du 93 lance un cri d’alarme. Toutes les communes construisent de nouveaux logements, écoles, collèges et lycées…. Mais aucune n’édifie de centres médico-psychologiques (CMP) ou médico-psycholo-pédagogiques (CMPP) pour la prise en charge des troubles psychiques des enfants et adolescents. Verrous administratifs, municipalités qui refusent l’octroi de locaux pour des structures de soins ou médico-éducatives, manque de moyens et difficultés de recrutement, complexité des prises en charge qui cumulent les facteurs sociaux aggravant les troubles psychiques : tous les indicateurs sont au rouge, et particulièrement pour la santé mentale des enfants de ce département.
Une place pour sept enfants
Les acteurs libéraux du soin ne s’installent pas en Seine-Saint-Denis, car la charge de travail est immense, et le département est devenu un désert médical. Alors même qu’une majorité d’enfants a des difficultés particulières d’accès au langage oral et écrit du fait des parcours migratoires et d’exil, il n’y a pas de soins orthophoniques.
Lire aussi la tribune : Article réservé à nos abonnés « La situation des urgences pédopsychiatriques est un drame »
Ici plus qu’ailleurs, beaucoup sont touchés par l’autisme. Les services de pédopsychiatrie comptent 20 % d’enfants autistes dans leurs files actives [patients vus au moins une fois dans l’année], 550 enfants pour un seul service. Les moyens alloués à la pédopsychiatrie pour exercer sa mission complémentaire des écoles et des établissements spécialisés, et prendre en soins les enfants autistes, sont limités : cinq hôpitaux de jour pour tout le département. Pour une place disponible, sept enfants sont adressés. Comment s’effectue ce « tri », au nom de quelle éthique ? Admettrait-on qu’une seule chimiothérapie disponible oblige à choisir entre trois enfants cancéreux ?
Lire aussi la tribune : Article réservé à nos abonnés Santé mentale : « Qui soigner quand il n’y a pas la possibilité de le faire pour tout le monde ? »
Aucun moyen suffisant non plus pour créer des places en établissement spécialisé, dont le nombre est très faible. Si tout le monde est d’accord pour favoriser l’inclusion de ces enfants à l’école de la République, les moyens ne sont pas là pour le permettre : trop peu d’aides à la scolarisation, temps de scolarité réduit à quelques heures par semaine, beaucoup d’enfants déscolarisés. Les enseignants sont si peu aidés pour les accueillir qu’ils jettent l’éponge, et envisager l’aide de soignants au sein des classes est empêché par des verrous administratifs, des manques de moyens humains et des positions idéologiques qu’il est devenu urgent de lever afin de travailler pour le bien des enfants.
Une goutte d’eau
1 750 enfants sont en attente de places en établissement spécialisé, et certains sont « sans solution », c’est-à-dire sans scolarité, sans soins, sans éducation autre que la famille à la maison. En plus d’être un constat terrible, c’est un très mauvais calcul. Que vont devenir nos enfants « lestés » de pathologies non soignées ? Et leurs familles ?
Le rapport du Sénat sur la psychiatrie des mineurs de 2017 dressait déjà le « constat d’une grande difficulté de la discipline, traversant une crise démographique ne lui permettant pas de répondre à ses besoins en évolution ». Cette situation a été de nouveau reconnue lors des Assises de la santé mentale et de la psychiatrie en 2021. Des « mesures de rattrapage » se concrétisent dans des appels à projet, mais sont notoirement insuffisantes pour combler le retard pris. Leur montant est de 20 millions d’euros en 2022 pour l’ensemble de la France et de l’outre-mer. Une goutte d’eau en regard de l’aide nécessaire aux enfants et à la pédopsychiatrie, qui les soigne.
Lire aussi : Article réservé à nos abonnés Santé : « La psychiatrie de secteur, publique ou associative, disparaît, en vérité »
Oui, par manque de moyens, la pédiatrie doit maintenant « trier » les enfants. Oui, par manque de moyens, la pédopsychiatrie doit depuis des années « trier » les enfants. Oui, en Seine-Saint-Denis, les enfants souffrent davantage qu’ailleurs, et reçoivent moins de moyens qu’ailleurs. Oui, le constat est alarmant dans le département de Seine-Saint-Denis, qui a besoin d’une aide massive et urgente. Ce ne sont pas les professionnels qui « trient » mais la France qui trie ses enfants, et délaisse ceux du 93.
Signataires :Thierry Baubet, chef du service de pédopsychiatrie du CHU Avicenne, Bobigny ; Jean-Pierre Benoit, chef du service de pédopsychiatrie du centre hospitalier Delafontaine, Saint-Denis, responsable de la commission de pédopsychiatrie de la communauté psychiatrique de territoire (CPT) 93 ; Assia Farhi, médecin directrice du centre médico-psycho-pédagogique (CMPP) de la Courneuve ; Charlotte Flouest-Nguyen, médecin directrice du CMPP d’Aubervilliers ; Vincent Gaulin, médecin directeur du CMPP de Saint-Denis ; Ligia Gorini, chef de service de pédopsychiatrie à l’établissement public de santé (EPS) de Ville-Evrard, Neuilly-sur-Marne ; Noël Pommepuy, chef de service de pédopsychiatrie et président de la commission médicale d’établissement (CME) de l’EPS de Ville-Evrard, Neuilly-sur-Marne ; Clémentine Rappaport, chef du service de pédopsychiatrie du centre hospitalier intercommunal Robert Ballanger, Aulnay-sous-Bois ; Bertrand Welniarz, chef de service de pédopsychiatrie à l’EPS de Ville-Evrard, Neuilly-sur-Marne.
Tous sont membres du Collectif Pédopsy93.
L’institution psychiatrique est loin d’être la panacée mais quand elle est déficiente, voire absente en territoire socialement défavorisé c’est la cata.
En complément :
▻https://94.citoyens.com/2022/seine-saint-denis-le-regroupement-de-trois-centres-medico-psychologique
▻https://www.sudeducation93.org/communique-dans-le-93-le-manque-daesh-met-en-danger-la-scolarite-des
#Santé-Seine-Saint-Denis #psychiatrie #CMP #Centres-médico-psychologiques #AESH
]]>Stephen Totilo sur Twitter :
▻https://twitter.com/stephentotilo/status/1582753915229306883
Lots to chew on in Microsoft’s emphatic response to UK’s Competition and Markets Authority, which recently demonstrated skepticism of MS’ $70 billion bid to buy Activision Blizzard (which includes King; don’t forget legit mobile powerhouse King!)
[…]
Analyse de la réponse de Microsoft à l’enquête de la Competition and Markets Authority britannique à l’occasion du rachat d’Activision-Blizzard-King et des exclusivités à la console Xbox, excluant potentiellement la PlayStation de Sony de jeux populaires tels que Call of Duty.
#jeu_vidéo #jeux_vidéo #business #rachat #acquisition #finance #concurrence #microsoft #activision_blizzard #king #activision_blizzard_king #abk #competition_and_markets_authority #cma #sony #xbox #console_playstation #console_xbox #jeu_vidéo_the_last_of_us #jeu_vidéo_ghost_of_tsushima #jeu_vidéo_god_of_war #jeu_vidéo_spider-man #jeu_vidéo_demon_s_souls #jeu_vidéo_uncharted #jeu_vidéo_spider-man_2 #jeu_vidéo_wolverine #jeu_vidéo_horizon #jeu_vidéo_final_fantasy_xvi #jeu_vidéo_forspoken #jeu_vidéo_call_of_duty #jeu_vidéo_candy_crush #xbox_game_pass #microsoft_windows #microsoft_azure #jeu_vidéo_final_fantasy_vii #console_nintendo_64 #jeu_vidéo_starfield #jeu_vidéo_outer_worlds_2 #jeu_vidéo_hellblade_2 #jeu_vidéo_minecraft #jeu_vidéo_the_elder_scrolls_vi
]]>Xbox’s Activision Blizzard deal to get in-depth probe by UK regulators
▻https://www.gamedeveloper.com/business/xbox-s-activision-blizzard-deal-to-get-in-depth-probe-by-uk-regulator
Microsoft was given the option to address the CMA’s concerns about its merger with Activision Blizzard. After failing to do so, the CMA is launching a deeper probe into the deal.
#jeu_vidéo #jeux_vidéo #business #microsoft #activision_blizzard #competition_and_markets_authority #cma #rachat #finance #concurrence #xbox #jeu_vidéo_call_of_duty #jeu_vidéo_overwatch #phil_spencer #jeu_vidéo_overwatch_2 #jeu_vidéo_diablo_iv # #jeu_vidéo_call_of_duty_modern_warfare_ii #sony #jim_ryan
]]>Le syndrome de l’empilement - Icem7
▻https://www.icem7.fr/pedagogie/le-syndrome-de-l-empilement
avant
Les graphiques en barres empilées sont notoirement peu lisibles, la presse le sait et les évite. Des alternatives plus efficaces existent. Nous les rencontrons pourtant partout dans la production institutionnelle : pas une étude statistique, pas un rapport d’activité où l’on ne subisse ces guirlandes de bâtons multicolores[1], leurs légendes extensibles et leurs inévitables aides au déchiffrage.
Prenons deux exemples publiés la semaine dernière : à chaque fois la matière est intéressante, mais le traitement graphique la dessert.
après…
Microsoft leans on Game Pass, Call of Duty promises to calm regulators - The Washington Post
►https://www.washingtonpost.com/video-games/2022/09/01/microsoft-activision-game-pass-call-of-duty-playstation
Microsoft’s unprecedented $68.7 billion purchase of embattled video game giant Activision Blizzard has antitrust regulators sniffing the scene with eyebrows raised, prompting a response this week from the tech giant. Activision Blizzard’s Call of Duty series, it said, will continue to launch on Sony’s PlayStation consoles as well as on Xbox, while Microsoft’s Game Pass subscription service will bring franchises like Overwatch and Diablo to other devices, including phones, via streaming.
That latter point — repeatedly emphasized by Microsoft — glosses over an inconvenient fact: Game Pass is itself a platform, one that allows users to access a rotating selection of hundreds of games to download and play for a low monthly price. In spreading it far and wide, Microsoft is not performing some act of selfless magnanimity. Instead, it’s setting itself up to come out on top in the next video game console war, one in which apps and services win the day, not specific devices. (A U.K. regulator argued as much in a decision published Thursday, which amounted to the first real public challenge to Microsoft’s planned acquisition).
#jeu_vidéo #jeux_vidéo #business #microsoft #activision_blizzard #jeu_vidéo_overwatch #jeu_vidéo_diablo #microsoft_game_pass #xbox #console_xbox #console_playstation #sony #netflix #phil_spencer #jeu_vidéo_call_of_duty #playstation_plus #competition_and_markets_authority #cma #états-unis #royaume-uni #plateforme #concurrence
]]> Le plus grand porte-conteneurs du monde livré à Evergreen (Traduction : Jamais vert)
▻https://lemarin.ouest-france.fr/secteurs-activites/shipping/44098-le-plus-grand-porte-conteneur-du-monde-livre-evergreen
Construit en Chine par Hudong-Zhonghua shipbuilding, filiale du groupe CSSC, le navire de 400 mètres de long sur 61,5 de large, pour un tirant d’eau de 17 mètres, est le premier de la classe A de la compagnie à être doté de cette capacité, qui dépasse de tout juste 12 EVP celle des six premiers navires de la série construits en Corée par Samsung heavy industries.
Il est le premier dans le monde à dépasser la barre des 24 000 EVP. Huit autres sisterships doivent être livrés par les chantiers jumeaux de Shanghai, Jiangnan et Hudong-Zhonghua. Ces navires équipés de scrubbers sont dotés de moteurs WinGD - 11X92B.
Avant la classe A d’Evergreen, c’est HMM qui détenait le record de capacité avec le HMM Algeciras de 23 964 EVP. MSC exploite des navires jusqu’à 23 756 EVP, et CMA CGM 23 112 EVP avec la série ouverte par le Jacques Saadé. ▻https://lemarin.ouest-france.fr/secteurs-activites/shipping/40206-le-cma-cgm-sorbonne-dernier-de-la-serie-livre
#containers #portes_containers #pollution #Chine #union_européenne #ue #navires #samsug #cma_cgm
]]> Encore un porte-conteneurs de 12 000 EVP échoué
Un plan pour sortir l’« Ever Forward », enkysté au large de Baltimore Le Marin.Ouest.France
▻https://lemarin.ouest-france.fr/secteurs-activites/shipping/42950-un-plan-pour-sortir-l-ever-forward-enkyste-au-large-de-ba
#Evergreen, un an après l’accident à Suez de l’#Ever Given est confronté au difficile renflouement de l’#Ever Forward, un porte-conteneurs de taille moindre qui s’est échoué le 13 mars après son escale à Baltimore.
L’objectif est de déballaster le navire et de draguer le sol vaseux de la baie autour du porte-conteneurs afin de laisser de l’espace entre l’hélice et le safran et le fond marin. Il conviendra ensuite d’attendre une pleine mer pour sortir le porte-conteneurs de 334 mètres de long en faisant de nouveau appel à tous les remorqueurs portuaires disponibles dans la zone.
Les explications sur l’accident ne sont pas claires. Une tempête de fin d’hiver passée le 12 mars a pu modifier les niveaux des marées. Mais selon Sal Mercogliano, un historien maritime de l’université Campbell en Caroline du Nord, qui publie des vidéos sur l’accident, le navire allait trop vite et est sorti du chenal. Il s’est échoué par 7,50 mètres d’eau alors qu’il affichait un tirant d’eau de 13 mètres.
L’Ever Forward est affecté à une des lignes Asie - côte-est des Etats-Unis via Panama de l’Ocean alliance (Evergreen, #CMA #CGM et #Cosco-OOCL ).
#transport_maritime #pollution #transport #porte-conteneurs #transports #conteneurs #mondialisation #mer #container #environnement
]]>L’infectiologue Éric Caumes a remis en cause la mesure du #pass-vaccinal qui doit entrer prochainement en vigueur en France. Invité dans « Europe Matin » vendredi, le professeur a pointé « une erreur d’un point de vue épidémiologiste, de santé publique et médical » avec l’apparition du variant Omicron.
▻https://www.youtube.com/watch?v=5WCJWrXxHaw
« Je pense qu’on a fait une erreur stratégique. Au lieu de jouer en population générale, on aurait dû se concentrer sur les personnes qui sont vraiment à risques »
« Je pense que le pass vaccinal, c’est une erreur » à l’ère d’Omicron. « C’est un marqueur d’affichage et de clivage surtout »
]]>Mon pays fabrique des #armes
Depuis quelques années, les ventes d’armes françaises explosent et notre pays est devenu le troisième exportateur mondial. Pourtant, le grand public sait peu de choses de ce fleuron industriel français, de ses usines, de ses salariés, des régions productrices d’armes et des grandes instances d’État chargées de les vendre.
Car la France exporte massivement vers le Moyen-Orient. Beaucoup vers l’Arabie Saoudite. Au sein de l’État, qui arbitre lorsqu’il s’agit de vendre à des régimes suspectés de crimes de guerre ? A quoi la realpolitik nous contraint-elle ? Dans le reste de l’Europe, la société civile réagit à cette question. Si les armes sont si cruciales pour l’emploi des Français, si elles participent autant à l’indépendance de notre pays, pourquoi y sont-elles un angle mort du débat public ?
▻http://www.film-documentaire.fr/4DACTION/w_fiche_film/54294_1
#film #film_documentaire #documentaire
#France #armement #commerce_d'armes #Dassault #Rafale #François_Hollande #Hollande #Inde #Qatar #Egypte #avions #bombes #munitions #missiles #MBDA #Nexter #Bourges #Avord #industrie_militaire #armée #La_Chapelle_Saint-Oursin #emploi #Jean-Yves_Le_Drian #ministère_de_l'armée #hélicoptère_Caïman #Direction_générale_de_l'armement (DGA) #commission_interministérielle_pour_l'étude_des_exportations_de_matériels_de_guerre (#CIEEMG) #Louis_Gautier #guerres #conflits #Cherbourg #CMN #Arabie_Saoudite #Yémen #crimes_de_guerre #ventes_d'armes #Traité_sur_le_commerce_des_armes (#TCA) #justice #contrat_Donas #Jean-Marc_Ayrault #licence_d'exportation #Jean-Charles_Larsonneur #canons_caesar #hypocrisie #impératif_de_vente #armes_de_surveillance #armes_d'interception #ERCOM #chiffrement #nexa_technologies #AMESYS #torture #complicité_d'actes_de_torture #Libye #al-Sissi #écoutes #Emmanuel_Macron #Macron #secret_défense
Le Soin est-il soluble dans l’innovation ? (2) : innover ! DR BB
Pédopsychiatre en #CMPP, MONTREUIL Le Club de Mediapart
▻https://blogs.mediapart.fr/dr-bb/blog/041021/le-soin-est-il-soluble-dans-l-innovation-2-innover
Plutôt que de défendre le fondement des pratiques soignantes, il s’agit désormais de forcer l’innovation lucrative, sur un mode managérial et autoritaire. Petit tour d’horizon d’une tendance qui pourrait presque devenir comique si elle n’était pas absolument tragique…
"C’est d’abord nos vies que nous mutilons, si nous réduisons le sens de l’idée de soin (...), sans y voir qu’il est ce qu’il est toujours aussi, à savoir : une relation entre les hommes, subjective et même créatrice de subjectivité (sans laquelle nous ne serions pas des individus), une relation morale, mais aussi sociale et donc déjà politique, un rapport au monde et même un souci du monde, naturel aussi bien que culturel, écologique aussi bien que politique" (Frédéric Worms)
« La langue du Capitalisme Néolibéral – la LCN, en abrégé – requiert absolument le bariolé dans l’identique : le " c’est comme ça" doit s’énoncer dans une multitude d’endroits, « manifestement » indépendants les uns des autres.
« On » parle, pas une machine coordonnée d’oppression discursive » (Sandra Lucbert)
Après avoir survolé les présupposés incontournables de toute posture soignante, examinons maintenant ce qu’il en est des perspectives dans le domaine du #soin_psychique.
Commençons sans transition par la dénonciation véhémente de Laurent Laporte, cadre infirmier en psychiatrie, secrétaire de l’UFMICT (Union Fédérale des Médecins Ingénieurs Cadres et Techniciens) : « Ce que je constate sur le terrain, c’est qu’on ferme de plus en plus de lits, on a de moins en moins de personnels, du coup on a une activité qui baisse et, du coup, on a moins de budget. Voilà le cercle vicieux qui est à l’œuvre. On ferme comme ça des services entiers. C’est de l’#anti-psychiatrie_économique. Car en réalité, ce n’est pas le besoin en psychiatrie qui baisse, mais l’offre. À ce rythme-là, on pourrait constater des fermetures d’hôpitaux psychiatriques, de centres en ville. Au final, on va laisser les parents, les enfants, les familles s’occuper des leurs qui ont des troubles psychiatriques, à charge à eux de trouver des solutions alternatives à la prise en charge publique. Ça va être une grosse catastrophe parce que c’est un public qui, à défaut de structures institutionnelles pour les accueillir, va finir dans la rue, dans les squats, à la Une des faits divers. Il y a un laisser-tomber de cette population-là de la part des pouvoirs publics qui est honteux. »
« Les directions rationalisent ce sacrifice pour pouvoir équilibrer leur budget ».
Nonobstant, au décours de la grande mascarade des « Assises », « les promoteurs de la "#santé_mentale" remportent le marché avec la création de plateformes, d’applications numériques tandis que se meurent les pratiques humanistes mettant au coeur de la #psychiatrie les liens thérapeutiques de confiance, la relation inter-individuelle (le temps qu’il faut), les droits des patients », comme s’en indigne le Printemps de la Psychiatrie. « Plus de virtuel, moins de réel. Plus d’écran, moins de soignants et d’accompagnants sont les slogans conclusifs de ces Assises. Des start-up de la santé mentale pour remédier au crash down de la psychiatrie ».
On continue donc à sacrifier le Soin au nom d’impératifs gestionnaires. Néanmoins, nos dirigeants, la main sur le cœur, ont pu verser de grosses larmes de crocodiles en insistant sur le fait que les soignants méritaient toute leur reconnaissance et leur respect....Vous savez où on s’la fout votre commisération !
Le service public étant débordé, à force d’austérité et de démantèlements délibérés, on en appelle désormais au secteur privé, à travers notamment le conventionnement des psychologues pour des forfaits de consultations sur prescription médicale. Comme le souligne le comité de coordination du collectif des #psychologues du Grand Ouest, "pour être remboursé, il faudra consulter au moins un médecin – qui est déjà débordé –, et lui dévoiler son intimité. Selon son appréciation, dix séances renouvelables une fois, pourront être accordées. Le psychologue sera choisi sur une liste « agréée » ; ce ne sera donc pas forcément celui qui était souhaité. Ce dernier transmettra au médecin un bilan après les séances, qui sera notifié dans le dossier médical partagé, consultable par les professionnels de santé. Au-delà des 20 séances ? Fin du dispositif. Il fallait aller mieux avant !".
]]>«Making Persistent Build Folders in Netlify» de Max Böck, 05.01.2021
▻https://mxb.dev/blog/persistent-build-folders-netlify
#netlify #cms #publishing #mediaAssets #imageTransforms
Voir aussi:
GitHub › 11ty › Eleventy Image › Issue «Persist in-memory cache » (#51)
▻https://github.com/11ty/eleventy-img/issues/51#issuecomment-775186353
La #Cour_des_comptes favorable au remboursement des psychologues par la #Sécurité_sociale
▻https://www.francetvinfo.fr/sante/la-cour-des-comptes-favorable-au-remboursement-des-psychologues-par-la-
Le remboursement des #psychologues_libéraux par l’#Assurance_maladie doit être « généralisé dès que possible », estime la Cour des comptes. Dans un rapport publié mardi 16 février, elle préconise, pour les cas les moins graves, « des #psychothérapies assurées par des psychologues libéraux » prises en charge par la Sécu, « sur prescription du médecin traitant », conformément au schéma expérimenté depuis deux ans dans les Bouches-du-Rhône, la Haute-Garonne, les Landes et le Morbihan.
La note de synthèse du rapport : ▻https://www.ccomptes.fr/sites/default/files/2021-02/20210216-synthese-parcours-organisation-soins-psychiatrie.pdf
Le rapport : ▻https://www.ccomptes.fr/sites/default/files/2021-02/20210216-rapport-parcours-organisation-soins-psychiatrie.pdf
Les responsables de l’OIM et du HCR soulignent que la COVID-19 met en évidence le besoin urgent d’une couverture sanitaire universelle | Organisation internationale pour les migrations
▻https://www.iom.int/fr/news/les-responsables-de-loim-et-du-hcr-soulignent-que-la-covid-19-met-en-evidence-l
▻https://www.iom.int/sites/default/files/styles/highlights/public/press_release/media/612a4895_1.jpg?itok=WnUCVAva
À l’approche de la Journée internationale de la couverture sanitaire universelle, alors que le monde s’efforce d’endiguer la COVID-19, le Haut-Commissaire des Nations Unies pour les réfugiés, Filippo Grandi, et le Directeur général de l’OIM, António Vitorino, ont souligné que les services de santé doivent être accessibles à tous, y compris aux migrants, aux réfugiés, aux déplacés internes et aux personnes apatrides, si nous voulons bâtir des systèmes solides qui nous protègent tous. Tandis que le monde se prépare à distribuer les vaccins contre la COVID-19, l’OIM et le HCR demandent instamment aux dirigeants mondiaux de saisir cette opportunité et de s’assurer que les réfugiés et les migrants soient inclus dans les plans gouvernementaux d’allocation et de distribution des vaccins et dans les services de santé essentiels. En ces temps de pandémie et au-delà, les deux organisations s’engagent à continuer de renforcer leur collaboration et sont prêtes à soutenir les gouvernements dans leurs efforts visant à faire de la santé pour tous une réalité, au travers d’une couverture sanitaire universelle.« L’accès à la santé est un droit fondamental, mais trop souvent encore, ceux qui en ont le plus besoin - notamment les migrants et les personnes déplacées de force - sont laissés pour compte », a déclaré le Directeur général de l’OIM, António Vitorino. « Si 2020 nous a appris quelque chose, c’est que la mauvaise santé est un problème universel qui ne fait pas de distinction en fonction de la nationalité ; ainsi, pour être réellement efficace, notre couverture sanitaire ne doit pas non plus faire de distinction, y compris dans les efforts à venir de vaccination contre la COVID-19 ».
Les migrants et les personnes déplacées de force sont souvent confrontés à de mauvaises conditions de vie et de travail, sont victimes de discrimination ou d’exploitation, ou ne bénéficient pas de protection sociale. Pourtant, à ce jour, l’OIM estime que moins d’un pays sur deux (43 %) offre un accès aux services de santé à tous les migrants, quel que soit leur statut juridique. Depuis des décennies, dans plus de 100 pays et en étroite coordination avec l’Organisation mondiale de la Santé (OMS) et d’autres partenaires, l’OIM œuvre avec les gouvernements et les communautés en vue d’élargir l’accès équitable des migrants à des services de santé de qualité sans charge financière et de faire en sorte que les déplacés internes aient également accès aux services de santé de base.
#Covid-19#migrant#migration#refugie#personnedeplacee#sante#accessante#cmu#vaccin#oim#hcr#discrimination#violence#systemesante
]]>Mise au point : les dangers de la nouvelle pénalisation des universités
La #commission_mixte_paritaire (#CMP) qui s’est tenue hier après-midi, lundi 9 novembre 2020, était chargée de trancher les points de désaccords persistants entre l’Assemblée nationale et le Sénat à propos de la loi de programmation de la recherche. Pour cela, elle devait trancher, article par article, entre la version du texte votée par l’Assemblée nationale en première lecture et celle retenue par le Sénat.
Les choix qu’elle a faits ont été pour le pire. Mais sur un point bien précis, pourtant, la CMP a choisi d’innover, plutôt que de trancher : elle a inséré dans la loi un nouvel article 20 bis AA qui dispose que :
« Le fait de pénétrer ou de se maintenir dans l’enceinte d’un établissement d’enseignement supérieur sans y être habilité en vertu de dispositions législatives ou réglementaires ou y avoir été autorisé par les autorités compétentes, dans le but de troubler la tranquillité ou le bon ordre de l’établissement, est passible des #sanctions définies dans la section 5 du chapitre Ier du titre III du livre IV du #code_pénal ».
Cet article est tombé du ciel. Plus précisément, il élargit de façon considérable un précédent article, que le Sénat avait lui-même déjà sorti de son chapeau (amendement n°147), et à propos duquel Academia n’a eu de cesse de sonner l’alerte.
Un tel article est très grave – l’un des plus graves que contient la LPR, même – pour les raisons que nous avons exposées dans les minutes qui ont suivi la fin de la CMP : il sonne rien moins que la fin pure et simple des contestations sur les campus et ouvre grand la porte à toutes les dérives autoritaires.
Il faut d’ailleurs mesurer la bassesse de la manœuvre de la ministre : jusqu’à présent, la ministre avait veillé à ne donner aucune prise directe à une #contestation du projet de loi par les étudiant·es et leurs organisations. Elle savait, en effet, que si cette #contestation_étudiante venait à s’ajouter à la fronde des personnels de l’ESR, le projet de loi ne s’en relèverait pas. Le nouveau #délit qui a été introduit hier montre, pourtant, que ces organisations étudiantes se trouvaient bien, en réalité, au centre du viseur gouvernemental. Car ce sont bien elles, à n’en pas douter, qui seront les premières victimes de la #pénalisation des #contestations dans les établissements.
Un énorme doute nous étreint, au passage. Academia a déjà expliqué la basse manœuvre procédurale dont a usé la ministre pour court-circuiter tout débat autour de la mise à l’écart du Conseil national des universités. Et si, assistée de quelques chefs d’établissement, elle avait fait pire encore ? Et si l’introduction d’un tel article en commission mixte paritaire – ce qui revient à évincer littéralement les deux chambres, à supprimer toute forme de débat public à propos de cette mesure, et à court-circuiter toute protestation étudiante – était, elle aussi, préméditée ? Ce qui est sûr, c’est que, préméditation ou improvisation de dernière minute, l’introduction d’un délit de grande ampleur au stade d’une commission mixte paritaire dite « conclusive » est une ignominie. Ce ne sont pas des pratiques qui, dans une démocratie, devraient être permises.
Une rumeur circule néanmoins à propos de ce délit, à laquelle il faut couper court : celle selon laquelle les collègues affectés dans un établissement, ou sous contrat avec celui-ci, ainsi que les étudiant·es qui y sont inscrit·es n’entreraient pas dans le champ du délit nouvellement créé. Cette interprétation est tout à fait discutable : dès lors que la formule choisie intègre dans le champ du délit toutes les personnes situées dans l’enceinte de l’université qui n’y ont pas été « autorisé[es] par les autorités compétentes », son champ d’application est, au contraire, très étendu. Quelques explications très brèves s’imposent à ce propos .
La pénalisation des « non-autorisé·es »
Il n’y a rien de plus simple que de placer quelqu’un dans une situation de ne pas être autorisé·e à être dans tout ou partie de l’université, y compris si cette personne est un personnel de cette université ou un·e étudiant·e qui y est inscrit·e.
Il existe, pour cela, deux moyens.
Le premier moyen relève de ce que l’on nomme le pouvoir de police général du président d’établissement. Celui-ci est « responsable du maintien de l’ordre » dans l’université (article L. 712-2, 6° du code de l’éducation, complété par l’article R. 712-1). A ce titre, il peut, soit lui-même, soit par l’entremise du directeur ou de la directrice de site ou de composante auquel·le il a donné délégation, refuser la tenue de certaines manifestations ou évènements, et même interdire « à toute personne et, notamment, à des membres du personnel et à des usagers de l’établissement ou des autres services ou organismes qui y sont installés l’accès de ces enceintes et locaux » d’accéder à ces locaux (article R. 712-8 du même code). Sur ce fondement, la possibilité de se retrouver en situation « non autorisée » est considérable, et ce, quand bien même on est directement rattaché à l’établissement.
Le deuxième moyen est plus puissant encore, car il est préventif, et fait écho à une vive polémique qui s’était développée en février dernier, concernant l’université Paris-Descartes (université de Paris). Il suffit, pour cela, de créer, dans le règlement intérieur des établissements, des obligations sévères concernant l’organisation des évènements scientifiques, des réunions publiques et autres assemblées générales, ou concernant l’accès aux locaux des présidences ou aux séances des conseils d’administration. On songe, par exemple, à des obligations de présenter, deux mois à l’avance, une demande d’affectation d’un local auprès du président de l’université » ou aux interdictions de se rendre dans certains locaux sans autorisation formelle préalable, que le « badgage » à grande vitesse des universités rend aujourd’hui très concrètes.
C’est même une tendance de fond des dernières années, que nous sommes nombreux·ses à dénoncer : les « non-autorisé·es » se multiplient à l’infini, la tradition d’accessibilité aux campus est en voie de disparition, les universités, devenues paranoïaques sous l’impulsion de réseaux comme Vigilance Universités ou Qualité de la science française, se ferment physiquement, en même temps que les collègues et les étudiant·es se trouvent sans cesse plus contrôlé·es, que ce soit pour faits de grève ou pour prétendu·es radicalisations.
Et voilà donc que maintenant, d’un trait de plume dans les règlements intérieurs, ces « non-autorisé·es » sont en voie de pénalisation, avec des peines disproportionnées allant d’un à trois ans d’emprisonnement. Mais quelle université sommes-nous donc en train de voir éclore ?
L’atteinte aux franchises universitaires
Précisons, enfin, qu’une fois ces règlements intérieurs rédigés pour ce qui concerne les personnels et les étudiant·es de l’établissement, et indépendamment même de ces règlements intérieurs pour tou·tes les autres, les forces de l’ordre pourront intervenir, au titre du flagrant délit, et les procureurs pourront engager des poursuites, sans même que le président de l’établissement ne les sollicite. C’est, autrement dit, la reprise en main des universités qui se dessine au travers de cette disposition, et une attaque d’une violence presque sans précédent à l’égard des franchises universitaires.
Cette manière de faire a la finesse d’un bulldozer. Depuis l’article 157 du décret impérial du 15 novembre 1811 relatif au régime de l’université, qui disposait :
« Hors les cas de flagrant délit, d’incendie ou de secours réclamés de l’intérieur des lycées, collèges et autres écoles publiques appartenant à l’université, aucun officier de police ou de justice ne pourra s’y introduire pour constater un corps de délit ou pour l’exécution d’un mandat d’amener ou d’arrêt dirigé contre des membres ou élèves de ces établissements, s’il n’en a l’autorisation spéciale et par écrit de nos procureurs généraux, de leurs substituts ou de nos procureurs impériaux »,
les franchises universitaires, tout comme les libertés académiques dont elles sont une déclinaison, plient seulement devant le droit pénal. Dès lors, il existe une manière très simple de procéder, que la ministre et celles et ceux qui la soutiennent ont bien assimilées : cette manière de faire consiste, non pas à toucher directement aux « franchises universitaires », mais à « se contenter » d’étendre le champ de la pénalisation des universités, et donc… le pouvoir d’intervention des autorités extérieures aux universités. C’est comme cela que l’on tue, sans le dire et sans l’assumer, mais de manière incontestable, ces franchises.
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Bref, on l’aura compris, il est parfaitement irresponsable de faire circuler la rumeur selon laquelle les collègues affectés dans un établissement, ou sous contrat avec celui-ci, ainsi que les étudiant·es qui y sont inscrit·es n’entreraient pas dans le champ du délit nouvellement créé.
N’oublions pas, non plus, que cet article nouveau, que la CMP a introduit hier, est le décalque d’un article du code pénal, le L. 422-31, qui existe d’ores et déjà depuis dix ans concernant les établissements scolaires et non universitaires, à la suite d’une des lois les plus liberticides du quinquennat de Nicolas Sarkozy, la loi du 2 mars 2010 renforçant la lutte contre les violences de groupes et la protection des personnes chargées d’une mission de service public. Un article qui a allègrement servi, au printemps 2018, à placer en garde à vue, puis à déférer devant un juge des adolescent·es occupant le lycée Arago à Paris.
Quand la police a embarqué tout le monde, la question de savoir lesquel·les de ces lycéen·nes étaient, ou non, inscrit·es dans l’établissement, et bien personne ne l’a posée…
►https://academia.hypotheses.org/28160
#criminalisation #université #facs #grèves #luttes #police #ESR
Savoie : des écoliers de 10 ans arrêtés pour apologie de terrorisme après l’hommage à Samuel Paty
Publié le 07/11/2020 - ladepeche.fr
▻https://www.ladepeche.fr/2020/11/07/savoie-des-ecoliers-de-10-ans-arretes-pour-apologie-de-terrorisme-apres-lh
Quatre élèves de CM2 d’une école d’Albertville, en Savoie, ont été arrêtés jeudi matin, après avoir approuvé l’attentat contre Samuel Paty, décapité le 16 octobre dernier, et menacé un enseignant de l’école. (...)
#CM2
]]>L’eau devient un produit financier en Californie | Les Echos
▻https://www.lesechos.fr/finance-marches/marches-financiers/leau-devient-un-produit-financier-en-californie-1255502
La Bourse de Chicago et le Nasdaq vont lancer des contrats à terme sur l’eau de Californie. Ces instruments financiers permettront de se couvrir contre la volatilité des prix de cette ressource naturelle sous tension dans l’Etat américain.
Après avoir fait fortune en anticipant l’effondrement du marché immobilier américain, Michael Burry a concentré ses investissements sur une matière première : l’eau. L’investisseur rendu célèbre par le livre de Micheal Lewis « Le casse du siècle » et le film « The Big Short » expliquait en 2010 avoir investi dans des exploitations agricoles disposant de réserves hydriques sur place.
En 2020, Wall Street lui donne une nouvelle fois raison : les opérateurs de Bourse, le Chicago Mercantile Exchange (CME) et le Nasdaq s’apprêtent à lancer d’ici à la fin de l’année des contrats à terme sur l’eau californienne. Une grande première pour cette ressource naturelle, devenue une matière première et un actif au même titre que le blé, le cuivre ou le pétrole.
]]>Médecins, dentistes, psychiatres, gynécologues… Le refus de soins aux précaires bientôt sanctionné
▻https://www.lemonde.fr/societe/article/2020/06/16/medecins-dentistes-psychiatres-gynecologues-le-refus-de-soins-aux-precaires-
Un décret à paraître organise la procédure de conciliation et d’éventuelles sanctions contre les professionnels de santé qui discrimineraient les patients. Par Isabelle Rey-Lefebvre
Philippe Vermesch, président du Syndicat des médecins libéraux, troisième de la profession avec 8 000 adhérents, ne décolère pas : « Pendant que le “Ségur de la santé”, avec ses douzaines de sous-groupes et ses centaines de réunions, nous mobilise ou plutôt nous épuise, le gouvernement en profite pour faire resurgir des tréfonds de ses placards un projet de décret sur les refus de soins. »
Le 9 juin, la commission de la réglementation de l’Assurance-maladie examinait en effet le texte d’un décret en application de la loi du 21 juillet 2009 portant réforme de l’hôpital et relative aux patients, à la santé et aux territoires, dite « loi Bachelot ». Elle prévoyait une procédure de plainte et de conciliation à la disposition des patients en cas de refus de soin par un professionnel de santé ou de dépassement exagéré de ses honoraires. Une disposition restée lettre morte faute de décret d’application.
Le vide sera donc comblé dans quelques jours, avec l’accord du Conseil national de l’ordre des médecins. « Voilà onze ans que nous attendions ce texte qui était un peu tombé dans les oubliettes, se réjouit Féreuze Aziza, chargée de mission Assurance-maladie à France Assos Santé qui fédère les associations de patients. Nous avions remis le sujet sur la table en 2019, lors du débat sur la loi santé présenté par Agnès Buzyn, en vain, mais la ministre nous avait promis de publier ce décret. »
« Clarification juridique »
Le texte a le mérite de cerner la notion de « refus de soin illégitime » : « L’orientation répétée et abusive, sans justification médicale, vers un autre professionnel ou établissement de santé, ou la fixation d’un délai de rendez-vous manifestement excessif au regard des délais habituellement pratiqués par le professionnel », mais aussi « les pratiques engendrant des difficultés financières d’accès aux soins, c’est-à-dire ne pas respecter les tarifs opposables, les limitations d’honoraires ou les plafonds tarifaires, ou encore le refus d’appliquer le tiers payant ou d’élaborer un devis. »
Mme Aziza se félicite « de cette clarification juridique et du fait qu’un usager ou une association pourront, désormais, dans chaque département, saisir une commission de conciliation, ce qui vaut plainte, et se faire assister ou représenter par une association d’usagers ».
« N’importe qui pourra donc porter plainte, et nous devrons nous déplacer à la convocation de cette séance de conciliation, comme si nous avions le temps, peste M. Vermesch. Il existe déjà les chambres disciplinaires des différents ordres, médecins, dentistes, sages-femmes… D’ailleurs, les médecins soignent tout le monde, les discriminations sont très minoritaires », soutient-il, en dénonçant la sévérité des sanctions envisagées : pénalités financières (jusqu’à deux fois le montant des dépassements facturés), retrait du droit à dépassement d’honoraires, etc.
Listes blanches de médecins accueillants
Les discriminations ne sont pas si rares que cela, à en croire les différentes études sur le sujet, notamment auprès des plus de sept millions de patients bénéficiant d’une complémentaire santé solidaire.
Un testing, réalisé en octobre 2019 par le Défenseur des droits auprès de 1 500 cabinets médicaux l’a révélé. Sur les 4 500 fausses demandes de rendez-vous adressées, dont la moitié au nom de patients classiques, l’autre des bénéficiaires de ces divers régimes, 9 % des chirurgiens-dentistes, 11 % des gynécologues et 15 % des psychiatres libéraux discriminent les patients en refusant de leur donner le rendez-vous qu’ils accordaient, dans le même temps, au patient lambda.
A Paris, les refus explosent et mettent en cause 38 % des dentistes, 26 % des gynécologues et 31 % des psychiatres testés. Les spécialistes du secteur 2, autorisés à pratiquer des dépassements d’honoraires, sont plus discriminants (+ 6 points) que ceux du secteur 1, qui respectent les tarifs réglementés. Lorsqu’un patient cumule un nom à consonance africaine et un droit à bénéficier d’une couverture maladie universelle (CMU), les refus par les dentistes parisiens grimpent à 45 % et par les gynécologues à 35 %.
Ces discriminations obligent les associations d’aide aux plus démunis à dresser des listes blanches de médecins accueillants, concentrant cette patientèle sur les mêmes professionnels. En la répartissant mieux, le décret espère corriger cette logique. « Il manque, hélas, dans le projet de décret, un volet sur l’information des patients, regrette Mme Aziza. Nous aurions aimé que le mode d’emploi de la plainte pour refus de soin soit affiché dans les cabinets médicaux et que, à tout le moins, un formulaire de plainte accessible par Internet soit proposé. »
#refus_de_soin #CMU #AME #santé #santé_publique #accès_aux_soins #secteur_2 #honoraires #médecins
]]>Zero, one, two, Freddy’s coming for you
▻https://hownot2code.com/2020/04/03/zero-one-two-freddys-coming-for-you
This post continues the series of articles, which can well be called “horrors for developers”. This time it will also touch upon a typical pattern of typos related to the usage of numbers 0, 1, 2. The language you’re writing in doesn’t really matter: it can be C, C++, C#, or #java. If you’re using … Continue reading Zero, one, two, Freddy’s coming for you
#Tips_and_tricks #ADAPTIVE_Communication_Environment_ACE_ #Asterisk #audacity #Bugs_in_C#_projects #C# #C++ #C++bugs #CMake #Coin3D #Godot_Engine #ITK #Java_bugs #libreoffice #Open_CASCADE_Technology #OpenCOLLADA #OpenCV #PDFium #programming #Quake-III-Arena #ReactOS #Trans-Proteomic_Pipeline #Visualization_Toolkit_VTK_ #xnu_kernel
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Se soigner tout·es pour se soigner mieux - Mon blog sur l’écologie politique
►http://blog.ecologie-politique.eu/post/Se-soigner-tout-es-pour-se-soigner-mieux
La santé est un bien commun et ça nous éclate au visage aujourd’hui : une personne mal soignée est une personne qui peut en infecter d’autres. Les maladies infectieuses sont moins présentes aujourd’hui dans le paysage sanitaire des pays riches et ont été remplacées par les maladies chroniques (qui nécessitent d’autres politiques de prévention). Mais les voilà de retour avec notamment ce coronavirus qui engage les gouvernements à mettre en place des mesures, y compris coercitives, pour freiner sa propagation.
]]>Ethno-historiographie de l’ARS en Nouvelle-Aquitaine par Docteur BB | Politis
▻http://www.politis.fr/blogs/2020/03/ethno-historiographie-de-lars-en-nouvelle-aquitaine-34407
Dans ce (très) long billet, on fait le tour de la question sur l’attaque contre les CMPP en Nouvelle-Aquitaine (mais bientôt aussi partout en France).
#médico_social, #protection_de_l'enfance, #enfance, #éducation, #inclusion, #maltraitance, #CMPP
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