• Jan Jambon lance le débat d’une carte d’identité comportant les empreintes digitales
    http://www.lalibre.be/actu/belgique/jan-jambon-lance-le-debat-d-une-carte-d-identite-comportant-les-empreintes-d

    Le ministre de l’Intérieur, Jan Jambon, demandera à la Commission de protection de la vie privée de se pencher sur la question de l’enregistrement des empreintes digitales des citoyens sur leur carte d’identité, a-t-il indiqué mardi à l’occasion d’une visite à Rabat de la Direction des Systèmes d’Information de Télécommunication et d’identification (DSITI). Le Maroc impose depuis 1975 à ses ressortissants de plus de 18 ans de déposer leurs empreintes. Depuis 2008, ces données sont numérisées et accessibles (...) #Passeport #biométrie #Ligue_des_Droits_de_l'Homme_(Belgique) #empreintes #surveillance

    ##Ligue_des_Droits_de_l'Homme__Belgique_

  • Samsung : la biométrie du réseau veineux pourrait s’inviter bientôt dans les montres connectées
    http://www.generation-nt.com/samsung-biometrie-veine-montre-connectee-brevet-actualite-1924590.htm

    Le groupe Samsung pourrait intégrer de la biométrie dans ses montres connectées avec un module identifiant le réseau veineux de l’utilisateur. Le groupe Samsung propose déjà régulièrement une sécurité biométrique par reconnaissance d’empreintes dans ses smartphones et il pourrait prochainement proposer le scanner d’iris pour compléter le dispositif de sécurité associé à ses produits mobiles. La biométrie pourrait également s’étendre jusque dans les montres connectées. Le groupe coréen décrit en effet dans (...) #Samsung #montre #biométrie #smartphone #iris #veines #empreintes #brevet

  • Information against the fear: Fingerprints in Bulgaria - how to stop a deportation

    The good news is: in many cases the people, who had to give their fingerprints in Bulgaria will not be deported back in the end. According to our experiences, particularly in 2015, we would even say that fewer and fewer people are deported. Fingerprints from Bulgaria or any other country cannot be “deleted” or “cleared”, but there are certain time limits for the deportation. So for example after Bulgaria became responsible for you, there is a time limit of 6 months to carry out the deportation. IMPORTANT: it is NOT 6 months from your arrival in another country, but six months after a date that can only be found in your file in the migration office. You need help to understand your personal time limit. This time limit can be extended to 18 months if you were “hiding”.

    http://w2eu.info/bulgaria.en/articles/bulgaria-dublin2.en.html

    #Bulgarie #asile #migrations #réfugiés #empreintes_digitales #Dublin #renvoi

    cc @reka

  • Se l’#hotspot produce clandestinità

    Per comprendere bene il dispositivo della frontiera, occorre avere la possibilità di osservare quali effetti questo produce sulle persone che l’attraversano. Per questo oggi è importante osservare Lampedusa, laboratorio dell’Europa che verrà, dove è nato il primo Hot Spot, luogo in cui le persone salvate in mare vengono smistate, etichettate a seconda delle nazioni da cui provengono o da cosa dichiarano. E’ qui che si sceglie tra rifugiato e migrante economico. Così alcune persone sono indirizzate nei percorsi di ricollocamento, altre rischiano di finire nella strada della clandestinità. Le contraddizioni di un intero continente incapace di avere una politica comune sulle migrazioni, qui assumono concretezza e si manifestano più che in un qualsiasi altro luogo. Il buco nella rete attraverso il quale i migranti “scappano” dall’Hot Spot, con la tolleranza delle forze dell’ordine, è la metafora di questa contraddizione. E’ come se tutti inconsciamente sappiano che chiudere quel buco potrebbe riportare indietro nella storia, potrebbe voler significare mettere un coperchio ad una pentola che bolle, con la possibilità che questo salti di nuovo, esattamente come è già avvenuto in passato.

    http://riforma.it/it/articolo/2015/12/23/se-lhot-spot-produce-clandestinita
    #tri #asile #migrations #réfugiés #clandestinisation #Lampedusa #empreintes_digitales

    • Gli hotspot per migranti in Italia stanno diventando “una fabbrica di clandestinità”

      Una volta allontanati dall’hotspot, il secondo aperto in Italia, i migranti sono stati letteralmente scaricati per strada, senza sapere dove andare. In 120 sono rimasti nella centrale Piazza Vittorio, dove la Croce rossa ha portato loro del cibo. Vista la situazione, il prefetto ha allestito un ricovero di emergenza presso una palestra comunale. Alla fine, riporta il Fatto Quotidiano, i migranti sono stati ricollocati nel sistema dei Centri d’accoglienza straordinaria (Cas) dopo aver fatto la richiesta di protezione internazionale.

      https://news.vice.com/it/article/hotspot-migranti-italia

    • Migranti, gli hotspot? Una fabbrica di irregolari. “Il sistema va rivisto”

      La denuncia è contenuta nel dossier Sui Centri di identificazione presentato dalla Commissione diritti umani del Senato: “l’unico risultato tangibile è l’aumento di stranieri con in mano un decreto di respingimento differito che di fatto rimangono poi nel territorio italiano”. Deludenti i risultati dei ricollocamenti

      http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/500765/Migranti-gli-hotspot-Una-fabbrica-di-irregolari-Il-sistema-va-rivis

    • Cos’è un hotspot ? Un istant doc denuncia : fabbriche di clandestinità

      Centri in cui identificare rapidamente, fotosegnalare e registrare le impronte digitali dei migranti in arrivo. Centri che ci chiede l’Europa, a noi italiani e ai greci. Questo sono gli hotspot. Strutture di transito – e non di accoglienza – che hanno lo scopo di classificare i migranti: migranti “economici” o richiedenti asilo. In 48 ore (estensibili al massimo a 72 ore), dunque, si decide il destino di chi sbarca: rimpatrio per i primi (economici) domanda di protezione internazionale per i secondi. Quarantotto ore, solo quarantotto ore. Tempi strettissimi. Ne consegue che la classificazione avviene per lo più in base alla nazionalità del migrante. E, talvolta, come denunciano Marco Bova, Francesco Bellina e Marta Gentilucci, l’immediatezza si traduce in una classificazione basata sul colore della pelle: nero? Migrante economico; più chiaro? Richiedente.


      http://www.left.it/2016/02/26/cose-un-hotspot-un-istant-doc-denuncia-fabbriche-di-clandestinita

      https://www.youtube.com/watch?v=qjX9qikQJCk


      –-> avec interview à #Fulvio_Vassallo

      Quelques notes :
      Europol, EASO, Eurojust & Frontex s’occupent des procédures à l’intérieur des hotspots.

      Alessandra Sciurba (L’Altro diritto Sicilia) parle de « ligne_de_couleur » (#linea_di_colore) —> les Noirs d’un côté, les moins noirs d’un autre côté

      Les migrants doivent remplir une feuille A4 (recto) dans laquelle on leur demande de mettre par écrit :
      – nom/prénom
      – Date de naissance
      – Nationalité
      – Une question « venu en Italie pour… » avec des options à cocher

      Les mots de Davide Camarrone (écrivain) :

      «Perché noi immaginiamo che sia lavoro sporco l’accoglienza? Perché l’abbiamo svolto come un lavoro sporco. Il tema non è la condizione oggettiva nella quale ci troviamo. Il tema è la condizione soggettiva con la quale ci siamo posti dinanzi a un ruolo che ci veniva assegnato dalla Storia, dalla geografia. L’Europa sta, paradossalmente, essendo stata costruita per superare i nazionalismi, ritrovando nei nazionalismi dei singoli paesi membri la sua ragion d’essere. E questa è la ragione non del fallimento delle politiche migratorie. Questa sta diventando la ragione della dissoluzione dell’Europa».

      #vidéo #ligne_de_couleur

    • Italy’s system of migration management has been called an ‘illegality factory’. This is how it works.

      The practices within the so-called ‘hotspots’ have received wide condemnation among human rights activists: fingerprinting takes place, even with the use of force; people are kept for periods much longer than the Italian legislation would allow; and the living conditions go from poor to appalling. In December 2015, for example, the humanitarian health organisation Médecins Sans Frontières (MSF) decided to leave the centre of Pozzallo, in southern Sicily, because “undignified and inadequate reception conditions” made it impossible to care for their patients.

      http://mdxminds.com/2016/03/09/italys-system-of-migration-management-has-been-called-an-illegality-factor

    • How Italy’s flawed hotspots are creating thousands of “clandestini”

      In Italy, the first ‘hotspot’ for screening migrants and asylum seekers opened last September on the island of Lampedusa. Seven months later, critics say the system is excluding migrants from official reception systems and encouraging them to disappear into the informal economy.

      https://www.irinnews.org/news/2016/04/13/how-italy%E2%80%99s-flawed-hotspots-are-creating-thousands-%E2%80%9Cclande

    • Quelle persone respinte che diventano «fantasmi» vaganti

      Gente senza un soldo in tasca, senza documenti, senza sapere una parola d’italiano, digiuni non solo di cibo, ma anche della minima conoscenza dei propri diritti. Donne e uomini che diventano così «bocconi» prediletti di ogni sorta di sfruttatore. Si stima (per difetto) che siano circa quattro mila

      http://www.repubblica.it/solidarieta/cooperazione/2016/05/19/news/open_europe-140167602
      #hotspots

    • Identificazioni forzate e detenzione: le raccomandazioni europee all’Italia

      Identificare i migranti, anche con l’uso della forza. E’ la richiesta che arriva da Bruxelles all’Italia. E l’approvazione in commissione Bilancio di un emendamento alla legge di Stabilità, presentato con l’obiettivo di “razionalizzare le risorse finanziarie disponibili e ottimizzare l’impiego del personale nei procedimenti in materia di cittadinanza, immigrazione e asilo”, che nel concreto andrebbe ad elargire più fondi per gli straordinari del “personale del ministero dell’Interno dedicato all’identificazione degli immigrati”, sembra andare proprio nella direzione sollecitata a livello europeo.
      Nel documento diffuso oggi (Progress Report on the Implementation of the hotspots in Italy) la Commissione europea chiede infatti a Roma di compiere gli sforzi necessari per portare avanti le misure di identificazione obbligatoria, “anche con l’uso della forza se necessario”, e per detenere negli hotspots le persone che rifiuteranno di lasciare le proprie impronte digitali. “L’obiettivo di arrivare al 100% dei rilievi dattiloscopici deve essere raggiunto senza ritardo”, si legge nel documento.

      http://www.cronachediordinariorazzismo.org/identificazioni-forzate-e-detenzione-le-raccomandazioni
      #empreintes_digitales #identification

  • Fingerprinting by force : secret discussions on « systematic identification » of migrants and asylum seekers

    Asylum seekers and irregular migrants arriving in the EU are supposed to be fingerprinted in their country of arrival, and to have their details placed in the EU’s Eurodac database. If the individual later comes into contact with the authorities elsewhere, the country responsible for them - their “country of arrival” - can then be identified. In the face of a growing number of people entering the EU, some countries are either unwilling or unable to meet the legal requirement for fingerprinting.

    In response, the European Commission and Member States are now discussing, in secret, a set of “best practices for Member States to follow in order to ensure that their obligations under the #Eurodac Regulation are fulfilled”. The guidelines ultimately address “fingerprinting [with] the use of a proportionate degree of coercion” including on “vulnerable persons, such as minors or pregnant women”. The aim is to “uphold the integrity of the Dublin Regulation” - the legal basis for Europe’s asylum system, which many consider to be fundamentally flawed.

    http://www.statewatch.org/news/2015/feb/forced-fingerprinting.htm
    #empreintes_digitales #migrations #asile #réfugiés #Dublin #Europe
    (c’est un document qui date de ce printemps, mais que je publie ici pour archivage)

  • La privation de droits : une leçon d’Etat ? Des étudiants en droits de l’homme, philosophie et sociologie, Ration
    http://www.liberation.fr/debats/2015/12/04/la-privation-de-droits-une-lecon-d-etat_1418324

    Dans la matinée, les auditions commencent, avec ou sans avocat. Conséquence de la pression constante des OPJ, nous sommes nombreux à avoir renoncé à ce droit : « sans avocat, ça ira plus vite, vous sortirez dans la nuit » [#parole_de_flic] . Et pour ceux qui ont résisté à cette pression, le résultat est souvent le même : pas d’#avocat pendant les 24 heures de garde à vue. Les questions portent principalement sur notre participation aux violences qui se sont déroulées place de la République, alors que notre motif de garde à vue est sans rapport avec celles-ci. Certains sont questionnés sur leur appartenance à un mouvement ou sur leurs idées politiques. Faire usage de son #droit_de_garder_le_silence devient un acte de résistance, continuellement raillé par les OPJ. Tous, nous avons été contraints de laisser nos #empreintes digitales, venant ainsi garnir le #fichage policier. Quelques-uns ont même dû consentir de force à la prise de l’#ADN.

    Je découvre l’existence d’"#étudiants_en_droits_de_l'homme"...

  • Bonjour à touTEs,

    j’ai besoin de la force du réseau @seenthis, pour pouvoir faire face à l’injustice de l’administration...

    Un demandeur d’asile érythréen est en train d’avoir des problèmes car... l’administration suisse n’arrive pas à lui prendre les #empreintes_digitales. Ils ont déjà essayé depuis 2011 à 12 reprises, mais rien à faire... elles sont illisibles (the man without fingerprints) ! Les autorités suspectent le monsieur de s’être volontairement détruit les empreintes digitales (chose un peu bizarre, car elles se reconstituent, si je ne me trompe pas). Du coup, c’est un NON à sa demande d’asile pour cause de « non collaboration avec les autorités ».

    En Suisse, on lui a détecté une #maladie : le #Morbus_Crohn.

    Selon les recherches sur internet de la juriste qui le suit, c’est une maladie qui peut avoir un impact sur la peau et sur la reconstitution des cellules épidermiques... mais les médecins à qui elle a demandé n’ont pas confirmé en disant que c’était un gros n’importe quoi.
    Elle est convaincue du contraire, surtout vu que ce monsieur a été boulanger au Soudan pendant 2-3 ans et il a dit (et il l’a dit aussi à l’administration) qu’il s’est souvent brûlé les mains...

    Du coup, ma question à vous : est-ce que quelqu’un a des connaissances plus précises sur cette maladie ? Ou alors connaissez-vous quelque part dans le monde un médecin qui pourrait soutenir la théorie de la juriste ?
    Nous avons besoin d’une expertise fiable !
    cc @fil @reka @simplicissimus

    • Il semble que la maladie touche plutôt le système digestif
      Morbus Crohn
      https://de.wikipedia.org/wiki/Morbus_Crohn

      Morbus Crohn gehört zur Gruppe der chronisch-entzündlichen Darmerkrankungen.[1][2][3] Es handelt sich um eine chronisch-granulomatöse Entzündung, die im gesamten Verdauungstrakt von der Mundhöhle bis zum After auftreten kann. Bevorzugt befallen sind der untere Dünndarm (terminales Ileum) und der Dickdarm (Colon), seltener die Speiseröhre (Ösophagus) und der Mund. Charakterisierend für Morbus Crohn ist der diskontinuierliche, segmentale Befall (sog. skip lesions) der Darmschleimhaut, es können also gleichzeitig mehrere Darmabschnitte erkrankt sein, die durch gesunde Abschnitte voneinander getrennt sind.

      Das Krankheitsbild wurde zweimal unabhängig voneinander beschrieben, 1904 vom polnischen Chirurgen Antoni Leśniowski (1867–1940) und 1932 vom US-amerikanischen Magen- und Darmspezialisten Burrill Bernard Crohn (1884–1983), nach dem die Krankheit benannt wurde. Andere Bezeichnungen für die Krankheit sind Enteritis regionalis Crohn, Ileitis terminalis, Enterocolitis regionalis und sklerosierende chronische Enteritis; übliche Abkürzungen sind MC und CD (Crohn’s Disease).

      en français
      http://sante-medecine.journaldesfemmes.com/faq/3961-maladie-de-crohn-symptomes-causes-et-mecanisme

    • De toute ce que je lis, le rapport avec la peau de la maladie de Crohn c’est des rougeurs et des lésions, et surtout sur les jambes, et pas des énormes cicatrices.

      Moi la seule manière que je connais de ne plus avoir d’empreintes c’est la grosse brûlure (ou coupure énorme vraiment grave).

      Dans le cadre du travail, ou d’un quelconque accident, on peut se brûler les mains assez fortement pour que la cicatrice laisse une peau lisse, sans empreintes. Mais par contre, pour s’être brûlé les DIX doigts à la même intensité, pour n’avoir plus d’empreinte à aucun des doigts, là ça devient plus rare…

      Il y avait même eu un article sur le @diplo, Les « doigts brûlés » de Calais :
      http://www.monde-diplomatique.fr/carnet/2009-09-25-Calais

    • Merci @rastapopoulos.

      Je poserai donc la question à la juriste pour savoir :
      – s’il s’agit de tous les 10 doigts qui ne laissent pas d’empreinte

      Et aux médecins pour savoir en combien de temps les empreintes digitales se reconstituent...

    • Je ne connais pas de dermatologue assez spécialiste pour resoudre l’énigme, mais les conséquences dermatologiques de l maladie sont connues :

      Morbus-Crohn-assoziierte Dermatosen
      http://www.aerzteblatt.de/archiv/34897/Morbus-Crohn-assoziierte-Dermatosen

      Summary
      Dermatoses Associated with Crohn’s Disease
      Extraintestinal (muco)cutaneous manifestations of Crohn’s disease are common. Granulomatous changes can often be found not only in the
      gastrointestinal tract, but also occur in various forms both perianally as well as orally, in rare cases even far away from affected intestinal segments. Furthermore, more than 20 different dermatoses associated with Crohn’s disease have been described in literature. For example Erythema nodosum can be found in 1 to 8 per cent, Pyoderma gangrenosum in 1 to 2 per cent of all patients with Crohn’s disease. This paper will provide an overview of types and frequency of different cutaneous and mucocutaneous changes in existing Crohn’s disease. We discuss the possible etiopathogenetic correlation between the incidence of the respective dermatosis and bowel disease.

      Key words: Crohn’s disease, extra-intestinal
      manifestations, dermatoses, Erythema nodosum, Pyoderma gangrenosum

      Le texte est assez complet et peut servir d’argument pour la plausibilité du phénomène, mais il est en allemand.

    • Hello, ce n’est en tout cas pas une complication suffisamment fréquente de la maladie de Crohn pour que l’argument soit très solide je pense.

      Par contre, la perte des empreintes digitales est une maladie génétique familiale connue : http://ghr.nlm.nih.gov/condition/adermatoglyphia Les services de dermatologie peuvent demander la mise en évidence du gène responsable (SMARCAD1).

      De manière temporaire, toute pathologie cutanée chronique de la pulpe des doigts entrainera un gommage des empreintes mais, sauf maladie génétique, elle repoussent après.

      #my2cents (et merci à @odilon pour la convocation en ce lieu que je fréquente effectivement moins ces temps si par manque de temps)

  • #Hotspot migranti : “Domanda d’asilo, what’s ?”

    Il “trattenimento” iniziale dei migranti, le dubbie garanzie personali durante il foto-segnalamento. Ma anche le mancate informazioni ai migranti appena sbarcati sulla possibilità di chiedere asilo. La limitazione dell’accesso alle procedure di asilo solo in base a certe nazionalità, senza una reale istruttoria personale. L’immediata consegna di un decreto di respingimento. E adesso, addirittura il rifiuto di alcune Questure di esaminare le domande di asilo delle persone che si sono ritrovate in mano questo decreto di respingimento…

    http://viedifuga.org/hotspot-migranti-domanda-dasilo-whats
    #migrations #asile #réfugiés #politique_migratoire #Europe #Italie
    (ça ne commence pas bien du tout...)

  • Cazeneuve à #Calais : les #rafles ont commencé

    Les témoignages se multiplient : les exilé-e-s qui sont arrêté-e-s sont maintenant menacé-e-s que leurs empreintes digitales soient prises de force à la prochaine arrestation. Ce qui signifie que la France deviendrait responsable de leur demande d’asile, et qu’ils et elles y seraient renvoyé-e-s s’ils ou elles demandent l’asile au Royaume-uni. Les faits sont trop répétés pour qu’ils ne viennent pas d’une consigne donnée aux policiers : les exilé-e-s doivent soit demander l’asile de leur plein gré, soit disparaître, sous la menace de prendre leurs empreintes par la violence.

    Cela rappelle ce qui s’est passé en mars et avril derniers. La police faisait quotidiennement le tour des squats et campements qui existaient alors, menaçant les habitant-e-s d’une expulsion violente s’ils et elles ne déménageaient pas vers le lieu où s’est construit le bidonville actuel (voir ici et là). Une nouvelle campagne de déguerpissement, utilisant les mêmes méthodes d’intimidation, est donc déclenchée.

    La présence policière est importante autour du bidonville. Des bénévoles qui se rendent sur les lieux font l’objet de contrôles d’identité, moyen d’intimidation courant à l’encontre des témoins indésirables.

    Quant aux rafles, elles ont commencé dès mardi, la veille de la venue du ministre de l’intérieur à Calais (voir ici, ici et là). Cinquante personnes ont été arrêtées en fin de journée et envoyées au centre de rétention de Nîmes. Cet après-midi, cinquante personnes raflées à Calais étaient attendues au centre de rétention du Mesnil-Amelot, près de l’aéroport de Roissy. Pour demain vendredi, cinquante places sont réservées au centre de rétention de Cornebarrieu, près de Toulouse.

    https://passeursdhospitalites.wordpress.com/2015/10/22/cazeneuve-a-calais-les-rafles-ont-commence
    #France #empreintes_digitales #asile #migrations #réfugiés

  • Refugee Crisis: Croatia ‘will not become a migrant hotspot’ says prime minister

    Zoran Milanović, the Croatian PM, told a news conference: “We cannot register and accommodate these people any longer. They will get food, water and medical help, and then they can move on. The European Union must know that Croatia will not become a migrant hotspot.” In an echo of the language adopted by David Cameron earlier this month, he added: “We have hearts, but we also have heads.”

    http://espminetwork.com/2015/09/18/refugee-crisis-croatia-will-not-become-a-migrant-hotspot-says-prime-mi
    #Croatie #hotspot #empreintes_digitales #Dublin (la fin de?) #enregistrement #asile #réfugiés #migrations
    cc @reka

  • #Frontex : EU border agency to get huge budget hike as boss warns of failings with migrant fingerprint checks

    Frontex, the EU’s external border agency, is being given a 54% budget rise next year as part of a new European Commission package of initiatives to tackle the continent’s refugee and migrant crisis.


    https://www.thebureauinvestigates.com/2015/09/18/refugee-crisis-frontex-border-agency-budget-increase-fingerpr
    Et voilà...

    #empreintes_digitales #contrôles_frontaliers #asile #migrations #réfugiés #budget
    cc @reka

  • Je pensais l’avoir déjà signalé... voici un reportage édifiant, mais quelle histoire triste... envie de hurler de rage en le regardant !
    Cela s’est passé il y a une année, à la frontière entre la #Suisse et l’#Italie, à #Brig plus précisément...

    Un reportage-enquête a reconstruit l’histoire :
    "Terminus Brig"

    L’affaire avait ému toute la Suisse : l’été dernier, une jeune mère de famille syrienne a perdu son bébé en gare de Brig, sans que personne ne lui porte secours. Suha traversait la Suisse avec son mari, ses autres enfants et ses parents, pour se rendre en Allemagne. Elle a été refoulée à la frontière de Vallorbe, sans visa valable. Sommes-nous devenus inhumains ou simplement dépassés par le drame des migrants ?

    Luis Lema et Frédéric Choffat ont reconstitué l’Odyssée de Suha et de sa famille, d’Alep aux plages débordées d’Italie, en passant par la Méditerranée, fatale à tant de migrants. La trajectoire d’une famille heureuse, que la guerre a fait fuir….


    https://www.rts.ch/play/tv/les-coulisses-de-levenement/video/terminus-brig?id=6856237&station=a9e7621504c6959e35c3ecbe7f6bed0446cdf8da

    #refoulement #push-back #asile #migration #réfugiés #Syrie #déshumanisation #train #frontière #Valais #mourir_aux_frontières #Syrie #film #documentaire #enquête #empreintes_digitales #garde-frontière #refoulement_en_chaîne #avortement #omission_de_secours #Domodossola #Schengen #itinéraire_migratoire

    #Parcours_migratoire de la famille :
    Alep, puis fuite vers un village en campagne, là où habite la famille du père, pendant quelques semaines, pensent-ils, mais la guerre arrive au village —> le père rejoint un cousin à Tripoli. Il trouve du travail, 4 mois après la famille le rejoint. Ils croient rester là quelques mois, le temps que la situation en Syrie se calme, mais début du chaos en #Libye —> #Méditerranée (prix payé pour la traversée de la famille : 12’000 EUR), départ du port de Zuwara —> bateau secouru par la marine militaire italienne dans le cadre de #Mare_Nostrum —> Naples —> Milan. Idée de départ : rejoindre une partie de la famille installée en Allemagne. L’Italie n’a pas enregistré leurs empreintes digitales. Sur conseil d’un migrant à la gare de Milan, le père de famille décide de prendre le train Milan —> Paris —> Munich. Mais... #Terminus_Brig !

    Après le drame de la perte du bébé, la famille est restée en Italie, où elle a obtenu le statut de réfugié.

    Témoignage de Bertrand Kiefer, médecin membre de la commission nationale d’éthique (Suisse) :
    « La #démocratie est quelque chose de très délicat qu’il faut surveiller comme le lait sur le feu et il faut sans cesse refuser les moments où elle commence à abandonner les droits de l’homme, à abandonner cette difficulté qu’il y a de traiter chaque humain comme un être humain, d’où qu’il vienne et pas seulement le citoyen. Arrêter de séparer en plusieurs groupes la communauté humaine. On est tous des humains. Dans la #déshumanisation, il y a toujours un peu d’esprit totalitaire qui s’installe »
    #frontière_sud-alpine

    • Mort-né d’une Syrienne : débats devant le Tribunal militaire 4

      Berne, 07.11.2017 - Le 22 novembre 2017, le Tribunal militaire 4 se réunira pour les débats dans une affaire impliquant un membre du Corps des gardes-frontière. L’accusation reproche à ce dernier d’être responsable de la mort de l’enfant à naître d’une Syrienne qui était en transit de France vers l’Italie.

      https://www.admin.ch/gov/fr/accueil/documentation/communiques.msg-id-68691.html

    • Fausse-couche lors du renvoi d’une réfugiée syrienne : un douanier sur le banc des accusés

      Un douanier est accusé d’être responsable de la mort du bébé que portait une réfugiée syrienne de 22 ans. Dans la nuit du 3 au 4 juillet 2014, il avait renvoyé celle-ci vers l’Italie, malgré les fortes douleurs dont elle se plaignait


      https://www.letemps.ch/suisse/2017/11/22/faussecouche-lors-renvoi-dune-refugiee-syrienne-un-douanier-banc-accuses

    • « Tout le monde était responsable d’appeler un médecin »

      Deuxième jour du #procès d’un garde-frontière accusé d’avoir refusé de l’aide à une réfugiée syrienne qui faisait une fausse couche. Le procureur requiert sept ans de prison pour homicide

      https://www.letemps.ch/suisse/2017/11/23/monde-etait-responsable-dappeler-un-medecin

      Petit commentaire :

      Depuis le drame, « beaucoup de choses ont changé », a encore affirmé Jean-Luc Boillat. Les trajets entre Vallorbe et Brigue ne sont plus effectués par les gardes-frontière eux-mêmes en fourgonnettes, ils ont été délégués à une entreprise de transport par autocar.

      –-> la #privatisation du transport comme solution pour éviter d’autres drames... oui, bien sûr !

    • Un garde-frontière devant la justice après la fausse couche d’une réfugiée

      Un garde-frontière suisse accusé de la mort de l’enfant à naître d’une réfugiée syrienne comparaît depuis mercredi devant le Tribunal militaire à Berne. La femme avait fait une fausse couche lors de son renvoi en Italie en 2014.

      https://www.rts.ch/info/suisse/9107369-un-gardefrontiere-devant-la-justice-apres-la-fausse-couche-dune-refugiee

      Commentaire de Liliane Maury-Pasquier (conseillère aux Etats, PS) sur twitter :

      Un garde-frontière jugé pour n’avoir pas écouté les plaintes d’une réfugiée syrienne enceinte. Comment les médias peuvent-ils utiliser le terme de #fausse-couche pour une #grossesse de 7 mois !?! C’est un #accouchement_prématuré !!! Et c’est grave ! C’est un enfant qui est mort !

      https://twitter.com/votrevoix/status/933348619138293761

    • Syrerin bringt totes Kind zur Welt - weil ein Grenzwächter nicht hilft

      Eine Syrerin erlitt auf der Flucht eine späte Fehlgeburt - und ein Schweizer Grenzbeamter untersagte ihr ärztliche Hilfe, obwohl er ihre Lage erkennen musste.
      Nun wurde der Wächter vor dem Militärgericht in Bern zu einer Freiheitsstrafe von sieben Monaten auf Bewährung verurteilt.
      Der Schweizer hatte dem Vater des toten Kindes vorgeworfen, seine schwangere Frau mit der Reise selbst in Gefahr gebracht zu haben.

      http://www.sueddeutsche.de/panorama/schweiz-syrerin-bringt-totes-kind-zur-welt-weil-ein-grenzwaechter-nicht

    • #Procès en appel dans l’affaire du bébé mort-né lors d’un renvoi

      Le procès en appel d’un garde-frontière, condamné en première instance après la fausse couche d’une Syrienne lors d’un renvoi en 2014, s’est ouvert lundi devant un tribunal militaire à Zurich

      Le nouveau procès d’un garde-frontière condamné en première instance après la fausse couche d’une Syrienne lors d’un renvoi en 2014 s’est ouvert lundi devant le Tribunal militaire d’appel 2 à Zurich. La femme lui reproche d’avoir ignoré son état de santé.

      N’importe qui aurait pu se rendre compte qu’elle n’allait pas bien, a déclaré lundi la mère du bébé décédé devant la cour. Des traces de sang étaient visibles sur ses pantalons blancs, selon elle. En outre, son mari et d’autres membres de la famille avaient plusieurs fois demandé de l’aide ainsi qu’une ambulance en raison de ses douleurs.

      Le garde-frontière de 58 ans n’a rien remarqué de particulier chez la Syrienne lorsqu’il a pris la responsabilité du groupe, affirme-t-il pour sa part. Il n’a pas constaté d’agitation particulière, tout était calme, dit-il. Il a bien vu qu’une femme était étendue, mais ne s’est dans un premier temps pas rendu compte qu’elle était enceinte. Il n’a pas vu de sang non plus.
      Collègues italiens informés

      C’est lorsqu’il a fallu la porter dans le train à destination de l’Italie que le militaire a reconnu qu’elle allait moins bien que ce que lui et ses collègues pensaient, a-t-il ajouté. Il a alors informé les services italiens qu’une femme enceinte n’allant pas bien se trouvait dans le train.

      Sur le moment, il considérait intuitivement que c’était la meilleure chose à faire. Aujourd’hui, il ne sait pas si faire appel à une ambulance, qui dans le trafic de fin de journée aurait pu mettre une demi-heure pour arriver de Viège (VS) jusqu’à Brigue (VS), aurait permis de gagner du temps.
      Voyage interminable

      La famille syrienne, dont la femme était enceinte de sept mois, avait été interceptée à la frontière franco-suisse début juillet 2014. Elle tentait de gagner la France depuis l’Italie en compagnie d’un groupe d’une trentaine de réfugiés.

      Les réfugiés ont d’abord été transférés en bus de Vallorbe (VD) à Brigue. Une fois arrivé, le groupe a attendu deux heures et demie à la gare avant de prendre un train régional pour Domodossola (I). Durant ce transfert, la femme enceinte s’est plainte de douleurs et de saignements, problèmes qui se sont aggravés rapidement. Arrivée à Domodossola, la Syrienne accouche à l’hôpital d’un enfant mort-né.
      Urgence non reconnue

      Lors du procès en première instance au Tribunal militaire 4 de Berne en décembre dernier, la défense avait plaidé l’acquittement, estimant que le prévenu avait agi dès qu’il avait reconnu les problèmes de santé de la femme, lorsqu’elle a rejoint le train. Le procureur avait demandé jusqu’à 7 ans de prison selon la variante retenue.

      L’accusé était soumis à une pression certaine pour procéder rapidement à l’expulsion du groupe de réfugiés, a reconnu la cour. Mais il aurait dû se rendre compte au plus tard à Brigue que les plaintes de la réfugiée méritaient un examen médical sur-le-champ.

      Le sergent-major a été reconnu coupable de lésions corporelles par négligence, de tentative d’interruption de grossesse et de violations répétées des prescriptions de service. Il a écopé d’une peine privative de liberté de 7 mois et à une peine pécuniaire de 60 jours-amendes à 150 francs. Les deux sanctions sont assorties du sursis.

      Aucune des parties ne s’est montrée satisfaite du jugement. La défense réclame toujours l’acquittement. L’accusation exige une peine « correcte ». Le verdict du procès en appel est attendu mardi.

      https://www.letemps.ch/suisse/proces-appel-laffaire-bebe-mortne-lors-dun-renvoi

  • Principales conclusions Conseil européen 25/26 juin 2015 en matière de migration :
    FR → http://www.consilium.europa.eu/fr/press/press-releases/2015/06/26-euco-conclusions
    ENG → http://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2015/06/26-euco-conclusions

    Confirmation lancement de l’opération #EUNAVFOR_MED
    #Externalisation → De plus vastes efforts, y compris le renforcement de la gestion des #frontières extérieures de l’Union, doivent être déployés pour mieux endiguer les flux croissants de migration illégale.

    Le Conseil européen s’est concentré sur trois volets :

    1) #relocalisation/#réinstallation
    Relocalisation-> « la relocalisation temporaire et exceptionnelle sur deux ans, depuis l’Italie et la Grèce, États membres situés en première ligne, vers d’autres États membres, de 40 000 personnes ayant manifestement besoin d’une protection internationale, mesure à laquelle tous les États membres1 participeront, sauf UK, Irlande et Danemark ». Bien que présenté comme un résultat effective dans le paragraphe qui suive, on parle d’une décision à ce propos à prendre en juillet ....
    "la mise en place de dispositifs d’accueil et de premier accueil ("#hotspots") dans les États membres situés en première ligne, avec le soutien actif d’experts des États membres ainsi que du Bureau européen d’appui en matière d’asile (EASO), de #Frontex et d’#Europol pour assurer rapidement l’#identification et l’#enregistrement des migrants et le relevé de leurs #empreintes_digitales"
    La réponse italienne a cette proposition n’a pas tardé à arriver, sous le slogan « Clandestins au sud et réfugiés au Nord » le ministre de l’intérieur annonce l’ouverture de hotspot ou faire le tri entre demandeurs d’asile et migrants ce-disant économique, afin de envoyer les premiers dans des centres accueils au nord et le deuxième dans des #HUB_fermés ou #CIE pour procéder avec une immédiate #expulsion, grâce aux #accords_bilatéraux que entretemps l’Italie compte signer avec beaucoup de pays d’origine.
    http://www.repubblica.it/politica/2015/06/26/news/i_clandestini_al_sud_e_i_rifugiati_al_nord_il_viminale_taglia_in_due_la_r

    réinstallation-> ’accord sur le fait que tous les États membres participeront, y compris au moyen de mécanismes multilatéraux et nationaux, à la réinstallation de 20 000 personnes déplacées

    2) #retour/#réadmission/réintégration .
    Ici le principaux points :
    – le retour comme méthode dissuasif au départ
    – des dialogues de" haut niveau" avec les principaux pays d’origine des migrants irréguliers
    – la Commission veillera à ce que les engagements en matière de réadmission, notamment ceux pris au titre de l’#accord_de_Cotonou, soient mis en œuvre de manière effective dès que possible, et à ce que les négociations en cours portant sur des accords de réadmission soient accélérées et conclues au plus vite, tandis que de nouvelles négociations seront engagées avec d’autres pays tiers ;
    – officialisation de la conditionalité de l’#aide_au_développement / #accords_financiers -> sur la base du principe « donner plus pour recevoir plus », l’assistance et les politiques de l’UE seront utilisées pour inciter à la mise en œuvre des #accords_de_réadmission existants et à la conclusion de nouveaux accords de ce type. Les engagements qui figurent dans des accords commerciaux en ce qui concerne la présence temporaire de personnes pour la prestation de services devraient servir de mesures d’incitation à la conclusion d’accords de réadmission ; les instruments de la politique de développement devraient accentuer le renforcement des capacités locales, y compris pour le contrôle aux frontières, l’asile, la lutte contre le trafic de migrants et la réintégration ;
    #Frontex à la coordination des retours -> la Commission déterminera, d’ici juillet 2015, comment Frontex apportera un soutien immédiat en matière de retour aux États situés en première ligne. La Commission a annoncé son intention de proposer de modifier le règlement Frontex afin de renforcer le rôle joué par cette agence, notamment pour qu’elle puisse entreprendre des missions de retour ;
    – Liste UE des #pays_sûrs -> afin d’accélérer le traitement des demandes d’asile, la Commission présentera, d’ici juillet 2015, les mesures à prendre afin de faire appel à l’EASO pour coordonner la mise en œuvre des dispositions relatives au « #pays_d'origine_sûr » figurant dans la directive sur les procédures d’asile
    mise en place programme européen spécifique en matière de retour

    3) Coopération avec les pays d’origine et de transit
    l’UE donne un rôle centrale à ’aide au développement dans les négociations sur migration.

    Focus rencontre UE-Afrique à Malte en novembre 2015, où ils visent à atteindre les suivants résultats :
    a) aider les pays partenaires à lutter contre les #passeurs
    b) renforcer la coopération en ce qui concerne une politique effective en matière de retour
    c) mieux cibler la coopération au développement et intensifier les investissements en Afrique pour s’attaquer aux causes profondes des migrations, et offrir des perspectives économiques et sociales
    L’UE intensifiera par ailleurs sa coopération avec la Turquie et les pays concernés du Proche-Orient (notamment l’Iraq, la Jordanie et le Liban)
    Une conférence de haut niveau sera organisée afin de traiter les défis que pose la route des Balkans occidentaux.

    #politique_migratoire #stratégie #asile #migration #réfugiés #EU #Europe #frontières #contrôles_frontaliers

    • Reçu via la mailing list de Migreurop :

      Asile et migrations EN Méditerranée : l’UE « blinde » sa solidarité

      Création de centres de tri pour réfugiés et accélération des expulsions pour les recalés au droit d’asile : les dirigeants de l’UE réunis à Bruxelles ont durci les conditions d’accueil des migrants pour désamorcer une crise menaçant la libre circulation dans l’espace Schengen.
      Le renforcement des défenses de la « Forteresse Europe » a été imposé comme contrepartie à un effort de solidarité demandé en faveur de l’Italie et de la Grèce, dont les systèmes d’asile sont submergés par l’arrivée de vagues de migrants.
      Quelque 120.000 sont arrivés depuis le début de l’année, affluant pour beaucoup des côtes libyennes ou turques, selon le HCR.
      L’aide des partenaires moins exposés de par leur géographie n’est pas acquise. La Commission voulait imposer la prise en charge sur deux ans de 40.000 demandeurs d’asile arrivés dans ces deux pays et fixer des critères pour leur répartition.
      L’effort devait être complété par l’accueil de 20.000 réfugiés originaires de Syrie et d’Érythrée venus des camps gérés par le HCR.
      « La politique l’a emporté sur la compassion jeudi pendant le sommet », a déploré un participant. Les dirigeants européens ont refusé toute obligation et certains ont réclamé qu’il soit précisé que l’effort de solidarité serait seulement « volontaire ».
      Les débats ont alors tourné à l’aigre. Le président français François Hollande a parlé de « moments de tension bien légitimes ».
      « La tournure des discussions a été désagréable », a déploré la présidente de la Lituanie Dalia Grybauskaité, en faveur d’une solidarité volontaire.
      « Si vous voulez une base volontaire, si c’est ça votre idée de l’Europe, alors gardez-là pour vous. Nous nous débrouillerons seuls », a lancé le président du Conseil italien Matteo Renzi, selon le récit fait par un des participants.
      Il a obtenu gain de cause. « Le mot volontaire n’est pas dans les conclusions » du sommet, s’est-il félicité. Mais le résultat est jugé décevant car aucune obligation n’est non plus imposée aux États.
      « L’Europe n’est pas à la hauteur des ambitions qu’elle déclame », a déploré Jean-Claude Juncker, dépité par la révision à la baisse de son projet. .
      « C’est une décision affligeante, c’était une réunion pratiquement pour rien », s’est pour sa part insurgé le Premier ministre libéral belge Charles Michel.
      « Pour certains pays, la solidarité c’est quand ça les arrange et uniquement quand ça les arrange. Ca ne va pas », a-t-il dénoncé.
      L’organisation non gouvernementale Avaaz, à l’origine d’une campagne européenne pour aider les réfugiés, a déploré un « échec humanitaire ».
      La répartition des 40.000 candidats à l’asile n’a pas été chiffrée. Selon les critères proposés par la Commission européenne, la France devrait prendre en charge 9.000 réfugiés, mais le gouvernement ne semble pas prêt à souscrire à un tel engagement, a-t-on appris de source française.
      « Je suis gêné »
      Le tri entre les arrivants a été demandé par Paris dans le cadre de la lutte contre l’immigration irrégulière. « Il faut être capable d’accueillir, d’enregistrer, de faire une distinction », a soutenu François Hollande.
      Les camps de triage créés en Italie et en Grèce auront cette mission. Financés et gérés par l’Union européenne avec des « agents » détachés par les États membres, ils permettront « d’opérer la sélection entre ceux qui peuvent bénéficier de l’asile de ceux qui doivent être renvoyés », selon Bernard Cazeneuve, le ministre de l’Intérieur français.
      Une fois ce tri opéré, les retours des déboutés du droit d’asile devront être accélérés, ont demandé les dirigeants européens.
      « Je suis gêné » par ce durcissement, a confié à l’AFP le président du Parlement européen, le social démocrate allemand Martin Schulz, avocat d’un « droit à l’immigration, comme aux États Unis et au Canada ».
      La sélection pose également problème à Matteo Renzi, a confié un responsable européen. Le pape François avait pris les devants, en affirmant que tous les migrants doivent être accueillis et protégés et cette position s’est imposée dans la péninsule.
      Mais si l’Europe ne parvient à pas à s’entendre entre accueils et expulsions, les mesures unilatérales risquent de se multiplier. L’Italie a menacé de laisser passer tous les migrants sans les identifier et la Hongrie de suspendre un règlement sur le droit d’asile. Schengen, l’espace de libre circulation, serait alors en péril, avertissent de nombreux responsables européens.
      26 juin 2015,Christian SPILLMANN

      Source : AFP

    • Solidarity and asylum seekers: member states agreed to disagree

      At the June 2015 European Council, European leaders were meant to come to an agreement in order to help Italy and Greece cope with the increasing number of migrants and asylum seekers arriving on their shores. They were invited to give their agreement on a proposal from the European Commission to set up a mandatory relocation scheme, i.e. a scheme defining the precise number of asylum seekers that should be relocated to each member state over the next two years.

      http://www.epc.eu/pub_details.php?cat_id=4&pub_id=5737
      #solidarité

  • #Frontex : « On assiste à un transfert des flux de réfugiés vers la Grèce »

    Au lendemain d’une nouvelle vague d’arrivée de 5.000 migrants au sud de l’Italie, le week-end dernier, le Directeur exécutif de l’agence européenne de surveillance des frontières Frontex, #Fabrice_Leggeri, explique aux « Echos » les nouveaux objectifs de l’opération #Triton. Tout en annonçant l’installation d’une base opérationnelle de Frontex en Sicile, il se déclare prêt à coopérer étroitement avec les autorités italiennes, Europol et EASO (le bureau d’appui pour l’asile) en vue aussi de favoriser l’« éloignement » des étrangers en situation irrégulière. Selon le Directeur de Frontex (140 millions d’euros de budget en 2015), une intervention militaire sur les côtes libyennes pourrait modifier les routes migratoires vers l’Est.

    Quelques extraits :
    "... en vue aussi de favoriser l’« éloignement » des étrangers en situation irrégulière"
    –-> #éloignement ? Ils ne veulent juste pas dire "#refoulement" ? Mais c’est ça, non ???
    Et juste après : "Il faut avoir une équipe de
    coordination pour leur apporter le soutien logistique en fonction des flux" —> donc le soutien logistique est là pour éloigner les personnes, si je comprends bien ?

    Peut-on dire que les priorités de Frontex ont changé avec le renforcement de ses moyens ?
    Non. Il y a un changement quantitatif. Le nouveau plan opérationnel Triton que j’ai signé la semaine dernière amène un certain nombre de modifications. On a multiplié par deux les moyens aériens et par trois certaines catégories de bateaux. On va déployer neuf équipes de gardes-frontières dans les ports de débarquement pour auditionner les migrants à chaque débarquement en Sicile.

    –-> et voilà je pense que le but est assez clair : obliger l’Italie à prendre les #empreintes_digitales de tout le monde...

    L’identification des migrants reste-t-elle un point faible du système italien ?
    Il y a une difficulté. Lorsqu’il y a des milliers de migrants qui arrivent au même endroit, il y a une saturation administrative. C’est important par rapport au franchissement des frontières. C’est pourquoi il est crucial de renforcer l’identification et la prise d’empreintes pour mieux préparer l’éloignement éventuel de ceux qui n’ont aucune possibilité juridique d’obtenir un titre de séjour. Aujourd’hui, le refoulement est interdit et a été sanctionné par la Cour de Justice européenne. En revanche, l’éloignement est prévu dans le droit de l’Union européenne (directive 2008-115). La Commission a prévu le renforcement du rôle de Frontex pour aider les Etats membres de l’UE à préparer et effectuer l’éloignement des étrangers en situation irrégulière.

    –-> il faudra que je regarde de près cette directive... car là ça semble très troublant
    Du coup, en fait, c’est Frontex qui va faire le tri entre ceux qui ont une "chance" d’obtenir l’asile et ceux qui n’en ont aucune ? Big Brother is watching you, but who’s watching the Big Brother ?

    C’est de pire en pire...

    Il faut identifier le plus tôt possible les personnes qui n’ont aucun droit au séjour. C’est une décision politique prise au niveau du Conseil européen du 23 avril, qui a annoncé qu’il souhaitait renforcer le rôle de Frontex pour préparer l’éloignement .

    Pauvre Frontex... regarder leur plus grand problèe...

    La difficulté de l’éloignement est qu’il faut coopérer avec les pays tiers d’origine pour qu’ils acceptent de reprendre leurs ressortissants.

    http://www.lesechos.fr/monde/europe/021106691654-fabrice-leggeri-on-assiste-a-un-transfert-des-flux-de-refugies
    cc @reka (j’ai le pdf si jamais)

  • Lampedusa in the Alps

    “We came to Bolzano this morning,” says Dawit*, an Eritrean whose ship was rescued by Italian marines two weeks ago. He was brought to Lampedusa and has since travelled through Sicily, Arezzo and Rome towards Germany, where his uncle lives.


    https://euobserver.com/beyond-brussels/128919
    #Bolzano #Italie #migration #asile #réfugiés #empreintes_digitales #parcours_migratoire #itinéraire_migratoire #contrôles_frontaliers #frontière_sud-alpine
    cc @albertocampiphoto

  • The new EU Migration Agenda takes shape: analysis of the first new measures

    This week the European Commission took its first steps towards implementing its new EU Migration Agenda (previously discussed here). A number of the items in the agenda have already been addressed (for instance, the military mission against smugglers on the Libyan coast, as discussed here). Others will be addressed later: a broader reform of legal migration law and changes to the rules on asylum procedures and the ‘Dublin’ rules on responsibility for asylum-seekers.

    http://eulawanalysis.blogspot.it/2015/05/the-new-eu-migration-agenda-takes-shape.html
    #stratégie #agenda #migration #réfugiés #asile #politique_migratoire #naufrage #Europe #quotas #destruction #bateau #smugglers #passeurs #empreintes_digitales

  • #parution #revue
    #Lampedusa, #îles méditerranéennes, #frontières et #migrations

    1Ce numéro de L’Espace politique fait écho à une actualité migratoire particulièrement inédite, marquée par l’augmentation spectaculaire des flux de migrants qui ont été plus de 200 000 à franchir les frontières maritimes de l’Europe méditerranéenne en 2014, contre 60 000 en 2013, et 70 000 en 2011, aux temps forts des Printemps arabes. C’est bien dans la recrudescence et la brutalité des conflits qui secouent nombre d’Etats africains et moyen-orientaux qu’il faut voir les racines de ce mouvement qui a poussé des hommes, des femmes et des enfants d’origines diverses, quoique principalement syriennes et érythréennes, à suivre la route de l’exil. L’urgence à fuir la guerre combinée au renforcement des contrôles migratoires aux frontières ont ainsi contribué à produire une mortalité inégalée jusqu’à présent, avec près de 3500 disparus en mer recensés par l’Agence des Nations Unies pour les Réfugiés en 20141. Pour difficile et dramatique qu’elle soit par certains aspects, la situation des derniers mois n’est pas fondamentalement nouvelle mais s’inscrit au contraire dans le prolongement des problématiques migratoires européennes des dernières décennies. C’est sur celles-ci, et plus spécifiquement sur la question de la production et de la contestation des frontières en Méditerranée que ce numéro souhaite apporter un éclairage, à travers le prisme insulaire. De nombreux travaux ont mis en évidence la fluidité d’une frontière européenne réticulaire, réactive aux recompositions des flux, se relocalisant sans cesse à l’intérieur et à l’extérieur de l’UE et productrice de multiples catégories de migrants (Cultures et conflits, 2008, 2011 ; Clochard, 2010 ; Migreurop, 2012), mais le rôle spécifique des espaces insulaires dans ces processus a été relativement peu exploré (Schmoll & Bernardie-Tahir, 2014a, 2014b), ce qui contraste avec la formidable visibilité médiatique des îles vers lesquelles convergent aujourd’hui des flux migratoires de nature et de formes inédites.


    http://espacepolitique.revues.org/3330

    Les articles de ce numéro :

    Nathalie Bernardie-Tahir et Camille Schmoll
    Iles, frontières et migrations méditerranéennes : Lampedusa et les autres [Texte intégral]
    Paolo Cuttitta
    La « frontiérisation » de Lampedusa, comment se construit une #frontière [Texte intégral]
    The “borderization” of Lampedusa, how to produce a border
    Annalisa Lendaro
    « No finger print ! » : Les mobilisations des migrants à Lampedusa, ou quand l’espace compte [Texte intégral]
    « No fingerprint ! » : Mobilizations of migrants in Lampedusa, or when space matters
    Marie Bassi
    Politiques de contrôle et réalités locales : le cas du #centre_d’accueil (pour demandeurs d’#asile) de #Mineo en #Sicile [Texte intégral]
    Control policies and local realities : the case of the Mineo center for asylum seekers of Mineo in Sicily
    Laurence Pillant
    Les conséquences socio-spatiales des nouvelles modalités du contrôle migratoire à la #frontière_gréco-turque [Texte intégral]
    Changes of the migratory control at the greek-turkish border and their socio-spatial consequences
    Karen Akoka et Olivier Clochard
    Régime de #confinement et gestion des migrations sur l’île de #Chypre [Texte intégral]
    Confinement regime and migration management on the island of Cyprus

    #empreintes_digitales
    cc @reka
    #Méditerranée

  • Objet : Conformité de la circulaire italienne et de ses annexes sur le recueil des #empreintes_digitales des migrants en situation irrégulière avec le droit de l’Union et les droits fondamentaux

    En vertu de l’annexe II d’une #circulaire diffusée par le ministère italien de l’Intérieur à la fin du mois de septembre 2014, les migrants en situation irrégulière qui refusent d’être identifiés sont des criminels et les policiers devraient les prendre en photo et recueillir leurs empreintes digitales, y compris par la force, si nécessaire.

    À la suite de la publication de ces instructions, les médias italiens ont diffusé des clichés et des vidéos montrant les corps meurtris et blessés de migrants et ont publié leurs témoignages selon lesquels ils avaient été battus, menacés et isolés en raison de leur refus de se conformer à cette circulaire.

    La Commission estime-t-elle que cette circulaire italienne est conforme aux principes de nécessité et de proportionnalité établis par la Charte des #droits_fondamentaux de l’Union européenne et au droit à la dignité consacré par son article premier ?
    1. Ne convient-il pas de rappeler aux autorités italiennes :
    -- qu’en vertu de l’article 8 de la directive 2008/115/CE, les #mesures_coercitives ne doivent être envisagées qu’en dernier ressort, qu’elles doivent être proportionnées et ne pas comporter d’usage de la force allant au-delà du raisonnable ; et
    -- qu’en vertu de l’article 8 du règlement (CE) n° 2725/2000 du Conseil, la collecte des empreintes digitales doit être effectuée dans le respect des dispositions de sauvegarde établies dans la convention européenne des Droits de l’homme et de la convention des Nations unies relatives aux droits de l’enfant ?

    2. La Commission envisage-t-elle d’entamer une procédure d’infraction et, en tout cas, invitera-t-elle l’Italie à modifier d’urgence la circulaire — ou toute autre violation systémique encouragée par l’État italien contre les migrants ?

    http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?type=WQ&reference=E-2014-009801&language=FR

    Réponse :
    Réponse donnée par M. Avramopoulos au nom de la Commission

    Il est nécessaire de recueillir les empreintes digitales des migrants ayant demandé une protection internationale ou ayant été interpelés à l’occasion du franchissement irrégulier d’une frontière extérieure de l’Union, afin de pouvoir établir leur identité, leur statut juridique et les règles qui leur sont applicables, dans le but de garantir le respect du principe de non-refoulement et d’assurer la protection conférée par l’acquis de l’UE en matière d’asile.

    En ce qui concerne les migrants en situation irrégulière, les informations relatives à leur identité permettent aux États membres d’appliquer les procédures de retour conformément au principe de non-refoulement et d’éviter l’application des mesures coercitives prévues par la directive sur le retour.

    Le relevé des empreintes digitales des migrants et le traitement des données concernant ces derniers doivent être effectués conformément au règlement (UE) n° 603/2013, qui impose le respect de la Charte, notamment aux principes de dignité humaine, d’intégrité physique et de protection des données à caractère personnel consacrés par les articles 1er et 8 de la Charte.

    La Commission est consciente des difficultés de certains États membres à obtenir les empreintes digitales de tous les migrants en situation irrégulière et demandeurs d’asile et elle est résolument décidée à les soutenir dans la recherche de solutions appropriées, de façon à garantir l’application cohérente du régime d’asile européen commun dans toute l’UE. C’est pourquoi elle examine ce problème avec les États membres afin de définir une approche commune. Cette année, elle présentera également un nouveau programme européen en matière de migration qui, entre autres, définira une approche globale des problématiques de l’asile.

    Pour finir, la Commission n’a pas connaissance d’une annexe de la circulaire du 25 septembre 2014, mais elle demandera aux autorités italiennes d’apporter des éclaircissements à ce sujet.

    http://www.europarl.europa.eu/sides/getAllAnswers.do?reference=E-2014-009801&language=FR
    #migration #asile #Italie #identification #réfugiés #asile #migration #violence

  • AP analysis: Italy fails to fingerprint thousands of migrants, despite EU law

    MILAN — Every day, boatloads of refugees arrive on Italian shores. European Union law requires Italy to fingerprint them, so that if they apply for asylum in another country they can be sent back to their port of entry. Instead, Italy is letting thousands of migrants slip quietly into northern Europe, with no record of their time in Italy.

    http://m.therepublic.com/view/story/1dc180cfee914643b3c285cd53715e0a/EU--Italy-Fingerprinting-Migrants

    #migration #Italie #Dublin #règlement_Dublin #empreintes_digitales #Eurodac #asile #réfugiés #identification #enregistrement

  • Les universités anglaises sont sommées de prendre les empreintes digitales de leurs étudiants étrangers. Cela est-il vraiment nécessaire ?

    Is this really necessary ? Universities introduce fingerprinting for international students - News - Student - The Independent

    http://www.independent.co.uk/student/news/is-this-really-necessary-universities-introduce-fingerprinting-for-in

    Universities forcing international students to give fingerprints to prove their attendance at lectures have been condemned by the NUS.

    The universities of Sunderland and Ulster have introduced systems to check foreign students, but not British students.

    NUS international students’ officer Daniel Stevens has criticised the measures, saying they are “incredibly unwelcoming” and “unfairly target one group”.

    #surveillance #contrôle #royaume-uni #universit #flicage #discrimination

  • Chaos Computer Club breaks Apple TouchID
    http://www.ccc.de/en/updates/2013/ccc-breaks-apple-touchid

    The biometrics hacking team of the Chaos Computer Club (CCC) has successfully bypassed the biometric security of Apple’s TouchID using easy everyday means. A fingerprint of the phone user, photographed from a glass surface, was enough to create a fake finger that could unlock an iPhone 5s (...) It is plain stupid to use something that you can’t change and that you leave everywhere every day as a security token", said Frank Rieger, spokesperson of the CCC. “The public should no longer be fooled by the biometrics industry with false security claims. Biometrics is fundamentally a technology designed for oppression and control, not for securing everyday device access.”

    #biométrie #apple