• Letter regarding Jeffrey Epstein and MIT | MIT News
    http://news.mit.edu/2019/letter-regarding-jeffrey-epstein-and-mit-0822

    Et bien, si toutes les institutions pratiquaient ainsi (notamment celles qui ont reçu des don de la famille sackler) on avancerait sur le pouvoir extraordinaire donné aux riches d’influencer la recherche et la culture.

    Last and most importantly, to Jeffrey Epstein’s victims, on behalf of the MIT administration, I offer a profound and humble apology. With hindsight, we recognize with shame and distress that we allowed MIT to contribute to the elevation of his reputation, which in turn served to distract from his horrifying acts. No apology can undo that. In response, we will commit an amount equal to the funds MIT received from any Epstein foundation to an appropriate charity that benefits his victims or other victims of sexual abuse.

    #Epstein #MIT #Philanthropie

  • Ambiente: Europa e Cina finanziano il carbone serbo

    Dentro i propri confini Europa e Cina impongono regole stringenti, ma con gli investimenti esteri puntano ancora sulle fonti fossili, con tutto ciò che questo vuol dire quanto a impatto ambientale. È il caso della Serbia, dove l’ampliamento di una miniera e la costruzione di quattro centrali a carbone avranno effetti sull’ambiente e sulla salute.

    La Serbia ricava il 70% della sua elettricità dal carbone, ma questa quota potrebbe aumentare presto. Nonostante gli appelli della scienza e gli accordi internazionali sul clima, infatti, lo stato dell’est Europa continua a puntare sulle fonti fossili grazie ai capitali in arrivo dalle banche estere. A partire dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Ebrd), istituzione finanziaria che ha come azionisti la stessa Banca europea degli investimenti, un’istituzione finanziaria dell’Unione europea, più 67 Paesi.

    Non è la sua prima operazione controversa: la stessa banca in passato aveva per esempio finanziato una discarica in Armenia, senza però sufficienti garanzie sul fronte ambientale. L’altro grande finanziatore del carbone serbo è la Cina, che insieme all’Europa sta puntando al proprio interno su un’economia più verde, in disaccordo, a quanto pare, con gli investimenti di oltreconfine.

    Quattro nuove centrali a carbone in Europa

    La beneficiaria dei prestiti è la società pubblica dell’energia elettrica #Elektroprivreda_Srbije (Eps), che ha ricevuto più volte mutui dalla Ebrd per i suei impianti a carbone. Come riporta la ong Bankwatch, sulla base della strategia energetica del governo varata nel 2016, oltre a prolungare la vita di alcune centrali a carbone già esistenti, la #Eps sta espandendo la miniera di lignite di #Drmno e sta anche progettando nuovi impianti per produrre elettricità: #Kostolac_B3, #Nikola_Tesla_B3, #Kolubara_B e #Stavalj.

    «Mentre è improbabile che tutti vengano realizzati, la Eps dà chiaramente la priorità a Kostolac B3 nel programma di implementazione della strategia energetica e non ha pubblicamente annunciato la cancellazione degli altri impianti previsti», spiegano ancora dalla ong attiva nel monitoraggio a livello mondiale di progetti finanziati con soldi pubblici e che insieme all’associazione ambientalista Cekor ha denunciato le criticità anche alla stessa Ebrd.

    Carbone e impatto ambientale: miniera a cielo aperto

    Tra i problemi rilevati, le due organizzazioni denunciano anche l’espansione della miniera di Drmno, oggi grande quasi 20 km quadrati. L’obiettivo è portare la produzione da 9 a 12 milioni di tonnellate annue per alimentare il futuro terzo lotto della vicina centrale Kostolac B, ma l’ampliamento viene realizzato «senza una valutazione degli impatti ambientali e sociali, in violazione della politica della Ebrd e della legislazione serba ed europea». Dice Ioana Ciuta, esperta di energia di Bakwatch:

    «Nessun dato sulla superficie dell’espansione è stato reso pubblico e il ministero serbo dell’Energia, sviluppo e protezione ambientale non ha ritenuto necessario, in base a una decisione del 2013, alcuna valutazione degli impatti sull’ambiente».

    Problemi ambientali e sulla salute

    Eppure gli effetti sono significativi, a partire da una produzione di energia ad alte emissioni di CO2, contro gli accordi di Parigi sui cambiamenti climatici, e un alto indebitamento per finanziare questi programmi. Ma gli effetti negativi non solo solo ecologici ed economici: gli abitanti dell’area hanno raccontato agli attivisti di Bankwatch e Cekor di soffrire problemi di salute per l’inquinamento. E i muri di molte case sono pieni di crepe, secondo i cittadini a causa dell’attività estrattiva.

    Carbone e ambiente: accerchiati dall’inquinamento

    Oggi, racconta Ioana Ciuta, i cittadini di Drmno sono accerchiati, con la centrale in ampliamento a nord e la miniera in fase di espansione a nord-est, est e sud, mentre a ovest è stato installato un nuovo molo sul Danubio per l’arrivo delle attrezzature necessarie alla costruzione di Kostolac B3. L’area si trova vicino anche al sito archeologico di Viminacium, attrazione turistica dove è in costruzione anche un campo estivo per gli studenti.

    «Ma chi vorrebbe andare in vacanza vicino a una miniera di lignite a cielo aperto che si espande per quasi 20 km quadrati?», si chiede retoricamente Ciuta.

    Milioni di euro nonostante l’impatto ambientale del carbone

    Questi progetti che non sarebbero stati possibili senza i soldi della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo e quelli delle banche cinesi. La prima eroga mutui alla società energetica Eps dal 2001 nonostante che, fa notare Bankwatch, «la società persegua chiaramente una strategia di espansione della produzione elettrica da carbone e numerose accuse di corruzione e violazioni della legge macchino la sua reputazione».

    Nel 2015, a seguito di una forte alluvione, la Ebrd ha erogato un prestito da 200 milioni di euro: dovevano servire per ripagare i danni e superare il momento difficile, ma il risultato nella realtà sarà una maggiore quantità di carbone estratto e bruciato.

    Nello stesso anno, la Export-Import Bank of China ha concesso un mutuo da 608 milioni di dollari per ampliare la miniera di Dmro e costruire il terzo lotto della centrale di Kostolac. La banca era già stata il principale finanziatore di altri interventi a Kostolac da 1,25 miliardi di dollari totali.

    Lotta agli effetti sull’ambiente solo sulla carta

    Dopo le denunce delle due ong alla Ebrd, la banca ha pubblicato un primo rapporto di valutazione in cui vengono ammesse alcune criticità. Il punto, però, è che la banca ha obiettivi ambientali ambiziosi che poco hanno a che fare con il carbone, almeno sulla carta.

    «La salvaguardia dell’ambiente e un impegno per l’energia sostenibile sono anch’essi centrali nell’attività della Ebrd», si legge sulla pagina web della banca, dove si spiega che «un impegno per promuovere uno sviluppo sostenibile e in accordo con l’ambiente è stato esplicitato al momento della sua fondazione». Secondo la Ebrd, la finanza per contrastare i cambiamenti climatici, fronte su cui l’Europa ha obiettivi e linee d’azione precisi, nel 2017 ha rappresentato il 43% degli investimenti totali della banca.

    Le contraddizioni di Europa e Cina

    Gli attivisti sollevano l’incongruenza tra le politiche interne della Repubblica popolare e le sue strategie di investimento all’estero.

    «La Cina sta ripulendo la sua politica a casa, ma fuori la forza lavoro e la tecnologia del Paese stanno trovando nuovi mercati», denuncia Ciuta.

    Altrettanta incoerenza si può rilevare nelle politiche dell’Europa, che lavora per rafforzare gli obiettivi legati all’energia pulita e la riduzione delle emissioni per i suoi stati membri, ma è molto più morbida sul fronte degli investimenti della Ebrd all’estero. I mutui alla Eps non sono infatti l’unica operazione dibattuta della Ebrd: la banca ha finanziato impianti alimentati a fonti fossili in Polonia, Repubblica Ceca e Bulgaria, mentre in Armenia, come citato più sopra, ha erogato risorse per la costruzione di una discarica senza sufficienti garanzie di rispetto dell’ambiente.

    https://www.osservatoriodiritti.it/2018/10/24/carbone-ambiente-serbia
    #charbon #énergie #Chine #Serbie #UE #EU #Europe #Kolubara #mines

    #environnement #santé

    ping @daphne @albertocampiphoto

  • How do data companies get our data ?
    https://privacyinternational.org/feature/2048/how-do-data-companies-get-our-data

    Open a Russian Matryoshka doll and you will find a smaller doll inside. Ask a large data company such as Acxiom and Oracle where they get their data from, and the answer will be from smaller data companies. Data companies – a catch all term for data brokers, advertisers, marketers, web trackers, and more – facilitate a hidden data ecosystem that collects, generates and supplies data to wide variety of beneficiaries. The beneficiaries of the ecosystem can include other advertisers, social (...)

    #Acxiom #Experian #Oracle #algorithme #données #BigData #data-mining #marketing #profiling #PrivacyInternational #Quantcast #cookies #Facebook #Twitter #tracker #publicité #AddThis #ZiffDavis #ReadGroup #smartphone #Android (...)

    ##publicité ##[fr]Règlement_Général_sur_la_Protection_des_Données__RGPD_[en]General_Data_Protection_Regulation__GDPR_[nl]General_Data_Protection_Regulation__GDPR_ ##WiFi ##carte ##MasterCard ##Epsilon ##Shopper'sVoice
    /sites/default/files/fav/apple-icon-180x180.png

  • #Obsolescence_programmée : le procès à charge contre Epson élude le vrai problème | Contrepoints
    https://www.contrepoints.org/2018/04/07/313514-obsolescence-programmee-le-proces-a-charge-contre-epson-elude-l

    Poursuivi en justice pour « obsolescence programmée », Epson a d’ores et déjà été condamné par un tribunal médiatique. Dans un numéro d’Envoyé spécial diffusé sur France 2 le 29 mars 2018, les journalistes Anne-Charlotte Hinet et Swanny Thiébaut ont repris avec une étonnante crédulité les accusations assénées par l’association HOP (Halte à l’obsolescence programmée), à l’origine d’une plainte déposée l’année dernière contre l’industriel japonais.
    Des constats troublants

    Certains constats rapportés dans cette enquête s’avèrent effectivement troublants : on y découvre qu’une imprimante prétendument inutilisable peut tout à fait sortir plusieurs pages après l’installation d’un pilote pirate ; quant aux cartouches, elles semblent loin d’être vides quand l’utilisateur est appelé à les changer. La preuve n’est-elle pas ainsi faite qu’un complot est ourdi contre des consommateurs aussi malheureux qu’impuissants ?

  • Enquête ouverte pour « obsolescence programmée » contre Epson
    http://www.lemonde.fr/entreprises/article/2017/12/28/imprimantes-une-enquete-ouverte-pour-obsolescence-programmmee-contre-le-fabr

    Une association de défense des consommateurs accuse l’entreprise de « programmer » la durée de vie des cartouches d’encre et a, en conséquence, déposé plainte. Ampoules à incandescence en 1925, bas Nylon dans les années 1940, le débat sur l’obsolescence programmée ne date pas d’hier mais a rebondi médiatiquement et sur le terrain judiciaire jeudi 28 décembre. Le parquet de Nanterre a confirmé avoir ouvert, il y a un mois, une enquête préliminaire contre le fabricant d’imprimantes Epson pour « obsolescence (...)

    #Epson #obsolescence #procès

  • #Scandal #Epstein The #Billionaire #Pedophile #Network #Who #BringDown #Trump and #Clinton - PEUPLES OBSERVATEURS AVANT-GARDE-TOGOLAISE.over-blog.com
    http://avant-garde-togolaise.over-blog.com/2016/10/scandal-epstein-the-billionaire-pedophile-network-w

    EpsteinThe Billionaire Pedophile network Who Could Bring Down Donald Trump and Hillary Clinton
    Trump’s supporters have long wondered whether he’d use billionaire sicko Jeffrey Epstein as ammo against the Clintons—until a lurid new lawsuit accused The Donald of raping one of Epstein’s girls himself.

    Editor’s note: This article has been updated to reflect the withdrawal of Virginia Roberts Guiffre’s allegations against Alan Dershowitz and the striking of the allegations from the court record by a federal judge.

    For Jeffrey Epstein and his famous friends, the Aughts were a simpler time, when the businessmen, academics, and celebrities who counted themselves among the playboy philanthropist’s inner circle could freely enjoy the fruits of his extreme wealth and connections.

  • Imprimante #epson #xp-102 (led power et encre/papier clignote)
    https://seenthis.net/blog/index.php?post/2016/04/11/Imprimante-epson-xp-102-%28led-power-et-encre/papier-clignote%29

    Mésaventure avec cette imprimante qui répondait bien.

    Puis un jour elle se mit à clignoter de ses voyants d’état.

    Une petite méthode qui consiste à appuyer capot ouvert sur la touche encre/papier et le bouton power, puis relâcher le bouton encre/papier au bout de 3~4 secondes. De là l’imprimante m’a sorti un alignement des têtes. Ensuite impression possible mais capot ouvert seulement. Il m’a fallu nettoyer le tampon d’encre une fois une cartouche vide pour un retour à la normal.

    Pour info je prends mes cartouches sur ebay

  • EduCharlevoix.ca - Traction Ado Charlevoix
    http://www.planete-education.com/recit/EduCharlevoix-ca-Traction-Ado-Charlevoix

    Traction Ado Charlevoix est un programme d’apprentissage et d’enseignement au secondaire du cerf-volant de traction « Kitesurf » offert aux élèves du Centre éducatif Saint-Aubin de Baie-Saint-Paul et de l’école Saint-Pierre de L’Isle-aux-Coudres. La belle région de Charlevoix est l’une des destinations Kite les plus populaires du Québec. Les conditions de vent, la neige en hiver, les plages longeant le fleuve Saint-Laurent en été et L’Isle-aux-Coudres sont des richesses naturelles recherchées par les « kitesurfers ». La Commission scolaire Charlevoix, consciente de cette réalité, met en place, cette année, une toute nouvelle activité parascolaire dans deux de ses écoles. L’activité s’adresse aux élèves du secondaire et se déroule lors de 5 journées pédagogiques. Les élèves inscrits suivent un programme de formation détaillé ayant pour objectif de rendre les nouveaux adeptes autonomes et sécuritaires dans la pratique du cerf-volant de traction tant sur la neige que sur l’eau. Des formateurs expérimentés animent les cours théoriques et pratiques avec des cerfs-volants de traction adaptés à l’apprentissage et l’enseignement auprès des élèves du secondaire.

    #Éducation_physique_et_santé #EPS #Sports_étudiants #Charlevoix #Québec

  • kung-fu & cruauté
    http://www.vacarme.org/article2770.html

    Le wing chun est un art martial aux prises avec la cruauté, cette part inconvertible de la violence. Un art qui la réfléchit dans une négociation entre la force et le droit. Art de contrôle non pas seulement de la violence mais bien de la cruauté. Pas de contre-attaque efficace, sans un moment moral, intellectuel et politique d’anti-violence. À programmer dans la pluridisciplinarité des collèges, car nous avons besoin du wing chun comme nous avons besoin de philosophie.

  • Vieille archéologie d’un hoax qui revient en ce moment, à l’occasion de la réforme du collège : le « référentiel bondissant », qui n’a évidemment jamais existé.

    Le référentiel bondissant… ou l’usage du faux | Interro Ecrite
    http://education.blog.lemonde.fr/2008/03/31/le-referentiel-bondissant%E2%80%A6-et-surtout-medisant

    Comme d’habitude, il est réapparu par surprise. Le « référentiel bondissant » est une vieille connaissance. Le voici qui vient de rebondir à propos des projets de nouveaux programmes de l’école primaire que Xavier Darcos a présentés le 20 février et qui suscitent beaucoup de polémiques.

    Enthousiaste sur le « retour aux fondamentaux » de l’école primaire, l’édito du Figaro paru le lendemain saluait avec ferveur l’ambition « d’oublier les pratiques détestables et l’infernal jargon du monde éducatif ».

    « Il suffit de rappeler, affirmait la phrase suivante, que dans certaines écoles on a pu décréter qu’un ballon de football était un « référentiel bondissant » et un ballon de rugby un « référentiel bondissant aléatoire » pour mesurer l’étendue des dégâts… »

    Les dégâts, en fait, ne sont pas ceux qu’on croit. Et l’usage de cette historiette finit par poser un réel problème d’éthique.

    #pédagogie #collège #EPS #Allègre #référentiel_bondissant #éducation

  • Une charte de la laïcité, oui… mais pour qui ? (Le Café Pédagogique)
    http://www.cafepedagogique.net/lexpresso/Pages/2013/09/09092013Article635143083812606210.aspx

    Il est vrai que souvent, la problématique de refus d’accès à la piscine est justifiée par des choix liés à la religion. La charte aurait dans ce cas là un intérêt évident. Mais les explications peuvent aussi être plus communes. Sans rentrer dans de longues explications, quel adolescent n’a pas un rapport à son corps problématique ? […] Par contre, il convient de noter que les problèmes liés à la natation sont souvent très loin des problèmes religieux et de laïcité. En effet, quel sens peut trouver un élève dans le fait d’apprendre à nager, alors qu’il n’a quasiment aucune chance de voir la mer un jour dans sa vie, ou de payer l’accès à une piscine publique ? Il me semble que la véritable problématique est plutôt celle de la cohérence entre l’offre culturelle accessible pour les habitants des quartiers populaires et la culture scolaire.

    […]

    Par contre, ce qui est frappant c’est le décalage entre la culture que l’on souhaite enseigner, la culture scolaire et les possibilité d’accéder à cette culture en dehors de l’école. […] Evoquer la laïcité et la nécessité de l’accès à une culture commune de haut niveau, c’est bien. Mais il est nécessaire que cette préoccupation de l’école soit également prise en compte dans la politique sociale du pays. Cette charte ne peut avoir qu’un impact limité en l’état actuel des choses. Les problématiques ici sont principalement des problématiques sociales, territoriales.

    #éducation #laïcité #inégalités #EPS

  • Un petit peu d’avancement. Corriger et améliorer les actions #undo/redo, c’est aussi prendre en compte les bug reportés à ce sujet. Ici, j’ai donc traité un bug sur des modifications d’une figure importée depuis un fichier #EPS.
    C’est pour le moment la correction qui m’a demandé le plus de temps pour trouver la source du problème. En effet, même après avoir localisé la fonction où avait lieu ce problème, il m’a fallu descendre dans les fonctions pour localiser précisément le bug et apporter une correction.
    Je n’aime pas trop toucher aux fonctions de base de Scribus. Parce qu’elles sont de base justement, elles sont utilisées un peu partout et il m’est difficile de mesurer toutes les conséquences d’un tel changement. Mais bon, il arrive comme dans ce cas que l’on ait pas le choix.
    Pour être plus précis sur ce bug, il est ici question d’un plateau de Go que l’on veut redimensionner. Lorsqu’on le redimensionne puis qu’on annule le #redimensionnement, seul le quadrillage n’est pas redimensionné. J’ai donc fait des tests en dessinant des « lines » et il n’y a pourtant aucun problème de ce côté là. Ce n’est que par la suite que j’ai compris que les lignes utilisées pour les cases ne sont pas des « lines » mais des "polyline". Les polylines sont les objets utilisés pour tracer quelque chose à main levée par exemple. Pourtant, en traçant quelque chose à main levée, il n’y a pas de problème non plus à moins que tous mes points soient vraiment alignés. Finalement, je trouve que le problème viens du fait que j’ai un objet de largeur nul !!! En allant plus loin, vous pouvez voir que si vous tracez un polygone et que vous alignez tous les points, vous ne pourrez pas changer la dimension de la « ligne » ainsi créée. Le problème de fond est donc d’avoir des objets dont une des dimensions est nulle.
    Vous remarquerez qu’en partant d’un problème de undo/redo avec un fichier EPS, on se retrouve en réalité avec un problème dans le redimensionnement de n’importe quelle figure de taille nulle. Normalement, il est impossible d’avoir un objet de taille nulle. Si vous sélectionnez un objet et que vous mettez sa taille à 0 dans le panneau de propriété, celui ci reviendra directement à 1. Donc pour avoir une figure de taille nulle, il faut aligner manuellement tous les points de la figure.
    Il m’a donc fallu faire un choix. Soit je corrige le bug en traitant les cas de taille nulle dans le redimensionnement, soit je remonte à la source et je fais en sorte que la taille d’une figure ne puisse pas être nulle. Malheureusement, la taille est changée manuellement (et pas seulement à partir d’un setWidth) un peu partout dans le code. Changer cela obligerait à faire d’importante modification dans tout le code sans pouvoir en mesurer toutes les conséquences. C’est pour cela que j’ai opté pour un changement seulement dans le redimensionnement. Finalement, ces quelques lignes me permettent de finir la correction des problèmes de undo/redo liés aux figures qui étaient connus. Un nouveau sujet va pouvoir être commencé !!

  • #Censure des #médias sociaux : éléments pour une #sociologie des émeutes britanniques | Antonio A. Casilli et Paola Tubaro
    http://owni.fr/2011/08/19/censure-reseaux-sociaux-londres-cameron-ukriots

    La censure des médias sociaux, prônée par David Cameron, empêcherait-elle les émeutes ? Une simulation sociologique montre que cela ne ferait qu’augmenter le niveau général de violence, bien que réduisant l’acmé des crises.

    #Sociologie #Traduction #émeutes #epstein #Grande-Bretagne #londres #réseaux_sociaux #UK