• « Le #président_sénégalais a donné des permis de tuer à ses #forces_de_sécurité » | Mediapart
    https://www.mediapart.fr/journal/international/120224/le-president-senegalais-donne-des-permis-de-tuer-ses-forces-de-securite?us
    #Macky_Sall

    #Guy_Marius_Sagna est l’une des principales figures de la contestation du pouvoir sénégalais, d’autant que le leader reconnu de l’opposition, Ousmane Sonko, comme le candidat qu’il avait adoubé pour la présidentielle, Bassirou Diomaye Faye, sont toujours en #prison.

    Député du parti fondé en 2014 par Ousmane Sonko et officiellement dissous, le Pastef (les Patriotes africains du Sénégal pour le travail, l’éthique et la fraternité), Guy Marius Sagna est également le fondateur du Frapp, le Front pour une révolution anti-impérialiste populaire et panafricaine, dont le slogan « France dégage » résonne fortement dans toute une partie de l’#Afrique_de_l’Ouest. Pour #Mediapart, il revient sur la mobilisation en cours, les intérêts en jeu et les stratégies en vue.

  • Aumento di arrivi alle Canarie. Dall’inizio dell’anno più di 1.000 le persone disperse

    La principale causa è la repressione delle proteste in Senegal.

    A partire dallo scorso maggio 2023 il collettivo spagnolo Caminando Fronteras ha registrato un nuovo importante aumento di sbarchi alle isole Canarie dovuto principalmente alla situazione politica in Senegal, da dove partono la maggior parte delle imbarcazioni. Come sempre accade, proporzionalmente all’aumento di approdi, aumenta anche il numero di morti e dispersi. La risposta del governo spagnolo è la promessa di maggiore controllo sulle coste africane di partenza, mentre le strutture di “accoglienza” sono al collasso e non forniscono le condizioni minime di igiene e abitabilità.

    Secondo le ricerche di Caminando Fronteras le persone scomparse sono già più di mille dall’inizio dell’anno. Solo nel mese di giugno sono scomparse 3 imbarcazioni con oltre 300 persone a bordo. La maggior parte delle imbarcazioni che stanno raggiungendo le Canarie in questi mesi partono dal Senegal, a causa di una situazione politica sempre più tesa, che vive ora una fase particolarmente acuta.

    Migliaia di persone stanno protestando per la stretta autoritaria messa in atto dall’attuale presidente Macky Sall in vista delle prossime elezioni presidenziali che si terranno a febbraio 2024. Dalla fine di maggio in particolare, la situazione è peggiorata notevolmente e diverse organizzazioni senegalesi per la protezione dei diritti umani hanno denunciato arresti di massa che stanno colpendo anche un gran numero di adolescenti.

    La repressione è molto dura, attualmente si contano circa due mila arresti e 16 persone uccise durante le proteste. Tra le persone detenute si contano anche numerosi minori, motivo per cui negli ultimi due mesi, il numero di bambini e adolescenti che viaggiano sui cayucos è aumentato, rappresentando in alcuni casi fino al 40% delle persone che scelgono di partire a bordo di queste tradizionali imbarcazioni da pesca. Anche donne e intere famiglie stanno iniziando a imbarcarsi in misura sempre maggiore.

    Le autorità spagnole concentrano la loro azione sugli arrivi, ma non sulla pericolosa rotta che divide il Senegal dalle Canarie, attualmente quella che provoca più morti. Il viaggio da Kafountine, in Senegal, al Hierro, l’isola delle Canarie più vicina, può durare anche due settimane. Si tratta di un viaggio molto lungo, in cui le persone sono esposte alle forti correnti dell’oceano, alle condizioni meteorologiche avverse e alla possibilità di imprevisti o guasti al motore. Per queste ragioni la rotta verso le Canarie continua ad affermarsi come una delle più pericolose e con il più alto tasso di mortalità.

    L’azione statale rispetto al soccorso e alla ricerca dei dispersi presenta grosse falle, dal momento che non esiste nessun protocollo per la ricerca dei dispersi in mare e che le operazioni di salvataggio risultano attraversate e ostacolate dalle politiche razziste implementate dal governo spagnolo. Dal 2018 esiste infatti un protocollo specifico per il salvataggio delle persone che naufragano a bordo delle pateras, diverso dal protocollo di salvataggio per il resto delle persone che si trovano a rischio in mare.

    Questo protocollo è fortemente deficitario in termini di mezzi e di azione, ciò obbliga gli operatori e le operatrici di Salvamento marítimo a una differenziazione di tipo razzista nelle operazioni di salvataggio. Molte morti si sarebbero potute evitare, per esempio, se si fossero attivati i mezzi di soccorso nel momento dell’avvistamento delle imbarcazioni invece di aspettare che queste naufragassero. Queste gravi mancanze nel soccorso e nella ricerca dei dispersi non sono un caso, bensì una precisa strategia per tentare di invisibilizzare questa situazione nel discorso pubblico e il governo la mette in atto impunemente, sulla pelle di migliaia di persone che potevano invece essere salvate, la cui vita viene considerata niente più che una moneta di scambio per le proprie esigenze politiche.

    Anche una volta arrivate le persone continuano a essere oggetto di razzismo e maltrattamento istituzionale. A El Hierro, dove sta arrivando la maggior parte di persone in questi mesi, i mezzi per gestire l’accoglienza sono scarsi. Le persone vengono trattenute sulle darsene dei porti, in spazi sovraffollati e in cui le condizioni di vita sono ridotte al minimo. Anche i lavoratori e le lavoratrici delle ONG hanno denunciato la difficile situazione, soprattutto durante le ondate di caldo, in cui le persone sono state costrette a permanere diversi giorni sedute sul cemento in attesa di essere identificate e trasferite in altre isole.

    A tutta questa situazione il governo risponde attraverso la solita retorica del bisogno di un maggiore controllo migratorio. Le misure promesse dal ministro dell’interno Marlaska, riconfermato dopo le ultime elezioni, comprenderebbero anche un aereo della Guardia Civil che sorvoli costantemente le coste africane per identificare le partenze. Questo controllo non sarebbe funzionale ad attività di soccorso, come dimostrano i numerosi casi di omissione di soccorso da parte delle autorità spagnole denunciati da Caminando Fronteras, di cui uno documentato il 20 giugno scorso dall’emittente radio CadenaSER 1.

    Una volta in più assistiamo a come le politiche di controllo, non potendo fermare le migrazioni, siano solamente un dispositivo funzionale alla criminalizzazione e al confinamento delle persone migranti, e di come si rivelino uno strumento di violenza che provoca ogni anno la morte di migliaia di persone che potevano invece essere salvate. I tentativi di insabbiamento di queste morti da parte del governo spagnolo dimostrano la disumanità con cui vengono gestite le frontiere e l’opportunismo politico con cui i governi europei rigirano a proprio favore queste tragedie, di cui sono i responsabili, per mettere in campo nuovi strumenti per la persecuzione delle persone migranti.

    1. Está dentro de la zona SAR nuestra”: la SER accede a las grabaciones de Salvamento Marítimo del último naufragio en la ruta canaria, Cadenaser (22 giugno 2022): https://cadenaser.com/nacional/2023/06/22/esta-dentro-de-la-zona-sar-nuestra-la-ser-accede-a-las-grabaciones-de-sal

    https://www.meltingpot.org/2023/11/aumento-di-arrivi-alle-canarie-dallinizio-dellanno-sono-gia-piu-di-1-000

    J’avais loupé ce protocole raciste:

    Dal 2018 esiste infatti un protocollo specifico per il salvataggio delle persone che naufragano a bordo delle pateras, diverso dal protocollo di salvataggio per il resto delle persone che si trovano a rischio in mare.

    Questo protocollo è fortemente deficitario in termini di mezzi e di azione, ciò obbliga gli operatori e le operatrici di Salvamento marítimo a una differenziazione di tipo razzista nelle operazioni di salvataggio.

    –-> deepl translation:

    « En effet, depuis 2018, il existe un protocole spécifique pour le sauvetage des naufragés à bord des pateras, qui diffère du protocole de sauvetage du reste des personnes en danger en mer.

    Ce protocole est gravement déficient en termes de moyens et d’action, ce qui oblige les opérateurs du Salvamento marítimo à une #différenciation_raciale dans les opérations de sauvetage. »

    #route_atlantique #asile #migrations #réfugiés #Canaries #îles_Canaries #statistiques #chiffres #Sénégal #répression #Caminando_Fronteras #Macky_Sall #cayucos #Kafountine #Hierro #mourir_en_mer #frontières #morts #décès #mortalité #secours #pateras #Salvamento_marítimo #racisme #sauvetage_différencié #contrôles_frontaliers

  • « On peut aimer ou pas #JuanBranco, il n’en reste pas moins vrai qu’il est avocat, et qui plus est, avocat de l’opposition au pouvoir de plus en plus autoritaire de #MackySall. Que dit le Quai d’Orsay ? Allô ? #Senegal »

    Juan Branco arrêté à la frontière entre le Sénégal et la Mauritanie
    https://www.lemonde.fr/afrique/article/2023/08/05/juan-branco-arrete-a-la-frontiere-entre-le-senegal-et-la-mauritanie_6184563_

    L’avocat Juan Branco a été arrêté samedi 5 août à Rosso, à la frontière entre le Sénégal et la Mauritanie, d’après un responsable de la police sénégalaise. Interpellé côté mauritanien, il a été extradé dans l’après-midi vers le Sénégal, selon une source judiciaire. Il est désormais en route vers Dakar, la capitale.

    « L’avocat [Juan Branco] qui était venu ici pour dénigrer nos institutions est entre les mains de la BIP [la brigade d’intervention polyvalente, une unité de police] », a déclaré Antoine Abdoulaye Félix Diome, le ministre de l’intérieur sénégalais, lors d’un débat à l’Assemblée nationale.

    Des photos diffusées plus tôt dans la journée par la presse locale et sur les réseaux sociaux, le montraient à bord d’une pirogue, habillé avec des vêtements de pêcheur de couleur kaki.

    Le Franco-Espagnol, qui fait partie de l’équipe d’avocats de l’opposant sénégalais Ousmane Sonko, avait créé la surprise, dimanche 30 juillet, en faisant irruption au milieu de la conférence de presse tenue par ses confrères à Dakar. Entré clandestinement au Sénégal, il était, depuis, activement recherché.

    Après la condamnation de son client à deux ans de prison pour « corruption de la jeunesse » dans une affaire de mœurs, Juan Branco avait annoncé, le 22 juin, avoir déposé une plainte en France et une demande d’enquête à la Cour pénale internationale (CPI) de La Haye contre le président sénégalais, Macky Sall, pour « crimes contre l’humanité ».

    « Persécution politique »

    Le 14 juillet, la justice sénégalaise avait répliqué en annonçant son intention de lancer un mandat d’arrêt international contre l’avocat français pour des « crimes et délits », en lien avec les émeutes qui ont secoué le Sénégal en juin après la condamnation d’Ousmane Sonko.

    « Nous opposerons toutes les voies de droit pour faire échec à une éventuelle tentative d’extradition de Juan Branco vers le Sénégal », ont dit à l’Agence France-Presse ses avocats français Luc Brossollet, François Gibault et Robin Binsard, laissant au contraire supposer qu’il se trouvait en Mauritanie. « Son combat judiciaire pour Ousmane Sonko ne justifie pas la persécution politique dont il fait l’objet à Dakar », ont-ils ajouté.

    Plusieurs personnes soupçonnées de l’avoir aidé à passer sous les radars lors de son séjour au Sénégal sont recherchées, d’après les médias locaux. Vendredi, l’avocat Babacar Ndiaye, conseil d’Ousmane Sonko et membre de son parti, a également été arrêté par la sûreté urbaine du commissariat central de Dakar. Il est placé en garde à vue sur instruction du procureur général pour recel de malfaiteurs dans le cadre de l’affaire Branco.

    Jeudi, Alpha Bocar Khouma, maire de Sangalkam, près de Rufisque, a été arrêté. Il aurait, selon la radio sénégalaise RFM, organisé l’hébergement de Juan Branco dans un hôtel au lac Rose. Une photo circulant sur les réseaux sociaux le montre posant aux côtés de l’avocat franco-espagnol.

    • La Défense de l’avocat est un rempart incontournable aux atteintes commises sur les libertés & l’avocat dans sa mission de défense ne saurait être ni bâillonné, ni empêché, ni arrêté. Nul ne saurait faire taire un avocat et la France ne peux tolérer l’arrestation de #JuanBranco !
      https://twitter.com/AlbertLvy1/status/1688148088358121472

      #Viedavocate #JuanBranco arrêté dans l’exercice de la Défense ; la bâtonnière de Paris et France Diplomatie doivent rappeler avec force les principes de la Havane : un avocat n’a pas à être assimilé à son client et bénéficie d’une immunité civile et pénale pour ses propos ! Caroline Mecary

      Bâtonnière de Paris : Avec Vincent Niore, nous rappelons le caractère sacré des droits de la #Défense. Aucun avocat ne doit être entravé dans sa mission, où qu’il soit et quel qu’il soit. La situation de notre confrère, Juan Branco, incarcéré au Sénégal nous préoccupe. Nous agissons activement pour sa libération, en concertation avec ses avocats.

  • “MACKY SALL ASSASSIN, MACRON COMPLICE !” POURQUOI LA RUE SÉNÉGALAISE S’ENFLAMME
    Le Média - 5 juin 2023
    https://www.youtube.com/watch?v=NwcVW4pcLTY

    Que se passe-t-il donc au Sénégal ? De ce pays dont la capitale, Dakar, avait été jadis la capitale de l’Afrique occidentale française, qui a une image de démocratie stable et ouverte sur le monde, des images terribles nous parviennent. Manifestants monstres hostiles au pouvoir, images terribles de répression aveugle… Dans l’importante diaspora de ce pays, notamment en France, des manifs visant à dénoncer les crimes supposés d’un pouvoir aux abois ont eu lieu ce week-end.
    Pourquoi la rue sénégalaise se dresse-t-elle contre le pouvoir du président Macky Sall ? Pourquoi la France est-elle mise en accusation ? Qui est le président Macky Sall, contesté par une jeunesse déterminée et qui a choisi la voie de la fuite en avant ? Veut-il à tout prix barrer la route à son principal opposant Ousmane Sonko, condamné jeudi dernier à deux ans de prison ferme pour “corruption de la jeunesse” ? Jusqu’où peut aller l’insurrection sénégalaise ? Jusqu’au coup d’État ? A la révolution ? Au chaos généralisé ou à une solution d’apaisement ? Pour en parler, Théophile Kouamouo a convié Félix Atchadé, blogueur depuis une quinzaine d’années, éditorialiste pour le site Seneplus, militant actif au sein du PCF mais qui s’exprime ici en son nom propre.

    #Sénégal #Macky_Sall

  • #Israel’s Scramble for #Africa
    http://africasacountry.com/2017/02/israels-scramble-for-africa

    Israel has eleven embassies in Africa. Last week Prime Minister #Benjamin_Netanyahu met the ambassadors in Jerusalem. He had a clear message for them: “The automatic majority against Israel at the UN is composed – first and foremost – of African countries. There are 54 countries. If you change the voting pattern of a majority…

    #POLITICS #Macky_Sall #Paul_Kagame #Uhuru_Kenyatta

  • Burkina : le projet de sortie de crise de la #CEDEAO reprend les revendications de putschistes
    http://survie.org/francafrique/burkina-faso/article/burkina-le-projet-de-sortie-de-5004

    Analyse. Nous signalons ici cette analyse de Bruno Jaffré, publiée le lundi 21 septembre pour commenter le fameux « projet de sortie crise » des médiateurs de la CEDEAO, #Macky_Sall et Boni Yayi, alors que les événements s’accéléraient au #Burkina_Faso. Suite au coup d’État du 16 septembre du général Diendéré, proche parmi les proches de Blaise Compaoré, la CEDEAO (Communauté économique de l’Afrique de l’Ouest), a dépêché au Burkina les présidents Macky Sall du Sénégal et Yayi Boni du Bénin, pour tenter une (...)

    #Burkina_Faso

    / Burkina Faso, Blaise Compaoré, #putsch, Une, Macky Sall, CEDEAO

    #Blaise_Compaoré

  • As far as rappers Keur Gui are concerned nothing has changed in #Senegal
    http://africasacountry.com/as-far-as-rappers-keur-gui-are-concerned-nothing-has-changed-in-sen

    “You’re heading straight to jail after that song is released” is what 25 year old rapper LDP said to Keur Gui (the house in Wolof) when he heard the lyrics of the track “Diogoufi” (Nothing has Changed) the first single off their new album. The Senegalese rap duo, Keur Gui, recently released their highly anticipated double […]

    #MUSIC #Abdoulaye_Wade #Keurgui #Macky_Sall #Y'en_a_marre

  • For Keur Gui nothing has changed in #Senegal
    http://africasacountry.com/for-keur-gui-nothing-has-changed-in-senegal

    “You’re heading straight to jail after that song is released” is what 25 year old rapper LDP said to Keur Gui (the house in Wolof) when he heard the lyrics of the track “Diogoufi” (Nothing has Changed) the first single off their new album. The Senegalese rap duo, Keur Gui, recently released their highly anticipated double […]

    #MUSIC #Abdoulaye_Wade #Keurgui #Macky_Sall #Y'en_a_marre

  • La France réorganise ses troupes en Afrique
    http://survie.org/billets-d-afrique/2014/238-septembre-2014/article/la-france-reorganise-ses-troupes-4805

    Après une tournée de François Hollande en Afrique (Côte d’Ivoire, #Niger, #Tchad), l’opération antiterroriste Barkhane a été officialisée le 1er août. Dans le même temps, un rapport parlementaire sur « l’évolution du dispositif militaire français en Afrique et sur le suivi des opérations en cours » était publié, d’où sont extraites les citations qui suivent. Après une tournée de François Hollande en Afrique (Côte d’Ivoire, Niger, Tchad), l’opération antiterroriste Barkhane a été officialisée le 1er août. Dans le (...)

    #238_-_septembre_2014

    / Tchad, Niger, #Burkina_Faso, #Côte_d'Ivoire, #Djibouti, #Mali, #Idriss_Déby, #Mauritanie, #Salves, #Armée_française, Macky (...)

    #Macky_Sall

  • Disgraced #Abdoulaye_Wade leaves behind “exile” in Versailles, returns to #Dakar
    http://africasacountry.com/disgraced-president-abdoulaye-wade-leaves-behind-exile-in-versaille

    Two years ago, Abdoulaye Wade, after 12 of years in power as #Senegal’s President, lost his post in an election against his former Prime Minister, #Macky_Sall. Wade decamped to the wealthy Versailles suburb in Paris (his wife is French and he lived there during exile from Senghor’s regime). Last week he returned to Senegal. […]

    #POLITICS #Karim_Wade