#misericordie

  • Tutto Grasso che cola

    Dopo aver oscurato ogni notizia delle proteste, del successivo incendio di uno dei padiglioni dell’Hotspot ad opera di un gruppo di tunisini che non voleva essere rimpatriato e aver fatto tornare i “migranti” docili destinatari delle nostre amorevoli cure umanitarie, è ora giunto il momento della seconda carica dello stato, del presidente del Senato Grasso. Perché qui non si bada a spese.

    Da sempre il centro di detenzione per migranti a Lampedusa è un luogo in cui si fa profitto sulle persone e in cui si sperimentano pratiche di controllo e repressione giustificando così la massiccia presenza militare sull’isola. Contemporaneamente una tale realtà viene invece rappresentata e narrata dai mezzi d’informazione come un simbolo di accoglienza, di umanità e di rispetto dei diritti umani.

    Qualche giorno prima di ogni visita ufficiale il centro viene svuotato e ripulito e non si verificano nuovi arrivi fino alla fine della visita. Fatto quest’ultimo che conferma come gli “arrivi” e i trasferimenti dei “migranti” a Lampedusa non siano il frutto di una cieca casualità ma di una volontà politica che ha scelto l’isola come frontiera dell’UE e palcoscenico mediatico. Quando l’attenzione di Tv e giornali viene meno l’ente gestore del centro (#Misericordie) ricomincia a massimizzare i profitti attraverso il sovraffollamento, i lunghi tempi di permanenza e la sistematica inadempienza degli standard minimi previsti dall’appalto.

    Sappiamo che i minori vivono spesso in promiscuità con gli adulti e che i servizi igienici del settore dei minori sono stati chiusi dopo che per settimane da uno dei bagni al primo piano colava urina al pian terreno in una stanza dove dormivano una parte dei “migranti”.


    https://askavusa.wordpress.com/2016/07/07/tutto-grasso-che-cola
    #privatisation #asile #migrations #accueil #Lampedusa #Italie #hotspot #hotspots #mineurs #enfants #enfance #MNA #mineurs_non_accompagnés

    Il y a aussi une vidéo :
    https://youtu.be/typN6fMLpX0