Rabbia e pensiero, nel rifugio culturale dei serbi del #Kosovo
Da fuori sembra una baracca, ma al #Bes(i)misao gli studenti tengono in vita una certa idea del mondo e della loro insensata Mitrovica, la piccola capitale dei serbi del Kosovo che rischia di rimanere schiacciata dalla depressione.
Il Bes(i)misao rappresenta un punto di incontro tra il mondo accademico e quello della quotidianità di Mitrovica Nord. Mitrovica Nord senza gli universitari sarebbe deserta. Gli studenti sono diecimila, cioè un terzo della popolazione. La loro presenza è fondamentale per l’economia locale (affitti e consumi), ma anche per un discorso identitario: avere qualcosa d’importante in un luogo fondamentalmente depresso. L’ateneo è quello dell’Università di Pristina. Già, perché da dopo la guerra Mitrovica ha dato rifugio non solo a molti serbi scappati dalle aree a maggioranza albanese, ma anche alle facoltà in lingua serba del polo universitario di #Pristina.
La definizione che hanno affiancato al Bes(i)misao è di rifugio culturale. Ma da cosa si rifugiano i giovani di Mitrovica Nord?
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cc @albertocampiphoto