Pays-Bas : la loi interdit à la police d’intervenir dans un lieu de culte lorsqu’un culte est en cours. Alors depuis 1 mois des centaines de pasteurs se relaient pour empêcher l’expulsion d’une famille arménienne cachée dans leur eglise.
« Aux Pays-Bas, une loi interdit à l’État d’intervenir dans un lieu de culte lorsqu’un culte (les offices ici par exemple, ndlr) est en cours. Alors nous avons décidé d’officier en continu, jour et nuit, nous a expliqué Derk Stegeman. Les pasteurs se relaient nuit et jour pour les offices ».
Et ce ne sont pas seulement les pasteurs de l’église Bethel qui participent à cette initiative : « au début on était un petit cercle, mais l’Église nationale a eu vent de l’histoire et a décidé de nous soutenir. Désormais il y a plus de 400 pasteurs venus de tous les pays qui viennent nous aider pour cet office continu », assure le coordinateur.
A Dutch church is holding non-stop services for a refugee family — Quartz
▻https://qz.com/1470153/a-dutch-church-is-holding-non-stop-services-for-a-refugee-family
For the past 27 days, a small Protestant church in The Hague has been conducting round-the-clock religious services to protect an Armenian refugee family from deportation.
By law, police officers in The Netherlands are not allowed to enter places of worship during religious services. So, reverends from around the country have taken turns holding services at Bethel Church to prevent officials from arresting the Tamrazyan family, who have been in The Netherlands for nine years. “By giving hospitality to this family, we could give them time and place to [demonstrate] to the secretary of state the … urgency of their situation,” Theo Hettema, chairman of the General Council of Protestant Ministers says.
Sasun and Anousche Tamrazyan and their three children, Hayarpi, Warduhi, and Seyran, fled their native Armenia and sought asylum in The Netherlands after Sasun’s political activism earned them death threats. After several years of court procedures, the family was granted asylum by a judge, but the government launched legal proceedings and succeeded in overturning that ruling. (While Hettema does not know why the government sought to reverse the Tamrazyans’ asylum status, he believes appealing asylum approvals may be part of the government’s strategy to limit immigration.)
]]>Oltre 500 ore consecutive di culto per non far espellere una famiglia migrante
In Olanda la legge vieta di interrompere una funziona religiosa: per questo centinaia di pastori da oltre tre settimane si alternano per evitare il rimpatrio di una famiglia ospitata in chiesa.
In Olanda una chiesa protestante de l’Aja sta tenendo un culto da oltre tre settimane consecutive per proteggere una famiglia di migranti dall’espulsione dal Paese.
La storia è tanto semplice quanto geniale: secondo la legge statale le forze dell’ordine non possono interrompere una funzione religiosa in corso. Centinaia di pastori si stanno dunque alternando per non far cessare mai il culto cui sta partecipando la famiglia in questione, una coppia armena con tre figli di 15, 19 e 21 anni. L’idea è venuta al presidente del consiglio generale della Chiesa protestante olandese, il pastore Theo Hettema, una volta saputo che la famiglia, da ben 8 anni nei Paesi Bassi, con un figlio iscritto all’università e gli altri alle scuole dell’obbligo, rischiava il rimpatrio perché non può più godere delle tutele internazionali in quanto l’Armenia, terra d’origine dei cinque, non è considerata nazione a rischio.
I cinque, cristiani, frequentano la chiesa protestante della cittadina in cui risiedono, Katwijk, nei pressi proprio de L’Aja, e una delle figlie svolge volontariato in una associazione legata alla chiesa. L’ appello del pastore Hettema ha raccolto l’adesione di centinaia di colleghi e di moltissimi membri di chiesa, provenienti anche dai Comuni vicini. Tutti consapevoli che la splendida iniziativa non potrà durare in eterno, ma con la speranza di far nel mentre cambiare idea al governo, che ha però più volte affermato che la famiglia non ha i requisiti per rimanere nel Paese. Otto anni per ottenere una risposta sulla possibilità di asilo o meno in una nazione rischiano di essere un tragico record, e ignorare che la famiglia si sia oramai integrata nel nuovo contesto pare un’inutile cattiveria.
Quando i 5 non partecipano alla funzione, si riposano nei locali sopra la cappella. Un tempo in Italia le chiese erano luoghi di asilo e rifugio in cui le forze dell’ordine non potevano entrare, ma da oltre un secolo le cose sono cambiate (secondo quanto normato prima dalle leggi Siccardi del 1850 e quindi dai Patti Lateranensi del 1929 il cui l’articolo 5 recita comunque con formula ambigua “Salvo i casi di urgente necessità, la forza pubblica non potrà entrare, per l’esercizio delle sue funzioni, negli edifici aperti al culto, senza averne dato previo avviso all’autorità ecclesiastica”). Le norme in materia cambiano molto da Stato a Stato e non sono mancate in questi anni polemiche a seguito di arresti di migranti in chiesa (in Germania, in Islanda).
La Chiesa protestante in Olanda, nata dalla fusione di tre precedenti chiese, la riformata olandese, la riformata in Olanda e la evangelica luterana, rappresenta circa un terzo dei 6 milioni di abitanti dei Paesi Bassi.
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