#plaque_commémorative

  • Il Comune di #Bologna rimuove la targa in memoria di Lorenzo «Orso» Orsetti

    Il 7 novembre 2019 pubblicavamo il comunicato (https://www.wumingfoundation.com/giap/2019/11/lorenzo-orsetti-in-cirenaica) col quale il «collettivo di collettivi» Resistenze in Cirenaica rivendicava l’intitolazione dal basso di un giardino pubblico ancora senza nome al compagno Lorenzo Orsetti detto «Orso», nome di battaglia «#Tekosher», caduto in Siria nella lotta contro l’ISIS.

    Oggi, 31 gennaio 2020, la targa è stata rimossa. Ora il giardino ha un altro nome, un nome «con tutti i crismi» burocratici e amministrativi.

    La targa in memoria di Orso sarebbe potuta rimanere, perché no? Tanti luoghi delle nostre città hanno un nome ufficioso e uno ufficiale, coesistenti e mai confusi l’uno con l’altro. Tantopiù che parliamo di un giardino pubblico, senza numeri civici, dove non poteva sorgere alcun equivoco o disguido. E invece no, il nome di Orso lo si è voluto rimuovere ed è stato rimosso, senza alcuna remora.

    RIC ha appena pubblicato sul proprio blog alcune considerazioni sull’episodio: https://resistenzeincirenaica.com/2020/01/31/odomen-omen



    https://www.wumingfoundation.com/giap/2020/01/rimossa-targa-ilorenzo-orsetti
    #Bologne #toponymie #Lorenzo_Orsetti #mémoire #plaque_commémorative #Italie #toponymie_politique

    #partisans #ISIS #Etat_islamique #nouveaux_partisans #Syrie

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    • Un nuovo partigiano in Cirenaica: RIC intitola un giardino pubblico a Lorenzo Orsetti

      La sera del 7 novembre 2019 Resistenze In Cirenaica ha reso omaggio al combattente internazionalista Lorenzo Orsetti, caduto in Siria il 18 marzo 2019. Abbiamo dato il suo nome a un giardino ancora privo di intitolazione all’inizio di via Sante Vincenzi. Ora si chiama Giardino Lorenzo Orsetti detto Orso – Partigiano (1986 – 2019).

      Nel rione Cirenaica di Bologna la maggior parte delle vie porta nomi di partigiani caduti per la Liberazione; anche Lorenzo è stato un partigiano ed è così che lo ricordiamo, tra le combattenti e i combattenti di tutte le liberazioni.

      “Orso” stava dando il proprio contributo alla lotta contro l’ISIS e alla rivoluzione del confederalismo democratico, un esempio di società laica, antisessista e antifascista in pieno Medio Oriente.

      In diverse città – Roma, Torino, Palermo, Firenze… – piazze e parchi portano già il nome di questo nostro compagno.

      Dal 2014 Resistenze In Cirenaica lavora per fare dell’intero rione un grande luogo di memoria, raccontando le storie di resistenza al colonialismo e al fascismo incastonate nei nomi delle vie e nel nome stesso del quartiere; organizzando trekking urbani e performance; realizzando murales e curando libri autoprodotti. L’azione che ha tenuto a battesimo il progetto RIC è stata l’intitolazione dal basso al ferroviere anarchico Lorenzo Giusti del giardino pubblico di via Barontini.

      Durante un trekking urbano abbiamo anche reintitolato via Libia alla partigiana Vinka Kitarovic e via De Amicis alla partigiana Tolmina Guazzaloca.

      Le nostre azioni hanno ispirato le ignote che l’8 marzo scorso hanno ribattezzato la piazzetta degli Umarells «piazzetta delle Partigiane», così come molte altre performance nel resto d’Italia.

      Quella di ieri sera non era dunque la prima azione di guerriglia odonomastica e non sarà l’ultima.

      In Siria del Nord si continua a combattere e morire e dopo l’invasione turca la situazione si è fatta ancora più grave. In questi anni migliaia di persone provenienti da tutta la Siria e da tutto il mondo sono cadute per difendere la rivoluzione del Rojava. Questo cartello non è solo per Orso ma per tutte e tutti loro.

      Della situazione in Siria si parlerà questa sera al Vag61 di via Paolo Fabbri 110.

      Alle 19:30 ci sarà una cena a sostegno della Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia Onlus.
      Alle 21 si svolgerà l’incontro con il regista Luigi D’Alife, autore del documentario Binxet – Sotto il confine, per un aggiornamento sulla situazione della Siria del Nord.
      A seguire, la proiezione del documentario Radio Kobani di Reber Dosky.

      https://www.wumingfoundation.com/giap/2019/11/lorenzo-orsetti-in-cirenaica

  • Rimossa a Roma la targa per “#Orso

    Lorenzo Orsetti. “Ci stiamo riorganizzando per rimetterla, probabilmente lo faremo in corteo insieme al quartiere e alle persone solidali. Il 15 dicembre ci sarà un evento sul nostro territorio, Artists for Rojava, al Brancaleone, potrebbe essere un buon momento per ribadire tutti insieme l’importanza di dedicare il parco a “Orso” #Lorenzo_Orsetti” dice Luca Blasi, dello spazio sociale Astra.

    È stata rimossa questa mattina la targa commemorativa dedicata a Lorenzo Orsetti detto “Orso”, il giovane fiorentino deceduto mentre combatteva al fianco delle forze curde contro l’avanzata delle milizie Isis.

    La targa era stata inaugurata lo scorso giugno in presenza del padre di Alessandro Orsetti, padre di Lorenzo, alcuni esponenti del III municipio e il centro sociale Astra, con la partecipazione del quartiere.

    L’idea è nata dalla volontà di dare un nome al lembo di terra che si staglia tra la Nomentana Vecchia e quella Nuova, un’area che versava nell’abbandono e che le realtà attive sul territorio hanno recuperato negli ultimi anni rendendolo uno spazio fruibile dalla cittadinanza e il luogo di un festival musicale e culturale indipendente, l’Ifest.

    La mozione per dedicare a Lorenzo Orsetti la no man’s land che per abitudine viene chiamata “pinetina” o “parco nomentano” è stata votata diversi mesi fa dal parlamentino municipale e subito dopo sono stati inviati i documenti all’ufficio toponomastica del comune per rendere ufficiale l’attribuzione. Il comune però è rimasto immobile, e in questo rallentamento burocratico si è inserita la polemica delle forze politiche di destra municipale che hanno sollecitato le autorità comunali, in particolare i Servizi Giardino, a rimuovere la targa temporanea, in assenza dell’avvenuta convalida da parte del comune.

    “Ci stiamo riorganizzando per rimetterla, probabilmente lo faremo in corteo insieme al quartiere e alle persone solidali. Il 15 dicembre ci sarà un evento sul nostro territorio, Artists for Rojava, al Brancaleone, potrebbe essere un buon momento per ribadire tutti insieme l’importanza di dedicare il parco a “Orso” Lorenzo Orsetti” dice Luca Blasi, dello spazio sociale Astra.

    https://ilmanifesto.it/roma-rimossa-la-targa-commemorativa-per-orso
    #Rome #Kurdistan #mémoire #plaque_commémorative #plaque #toponymie #toponymie_politique #Rojava #mémoire

  • La Tête haute, au cœur de la vallée de #la_Roya

    C’est l’histoire d’une vallée magnifique, paisible, en bordure de l’Italie. Et puis un jour, surgit l’inattendu. Des dizaines, bientôt des centaines de migrants, font irruption sur la route, sur les chemins. Une fois retombés les feux de l’actualité, que reste-t-il de cette aventure extraordinaire qui voit l’engagement des uns, les doutes des autres, la désobéissance civile des plus motivés, la sourde hostilité des silencieux ? Oui, qu’en reste-t-il ? C’est là que commence ce film.


    http://www.film-documentaire.fr/4DACTION/w_fiche_film/55120_1
    #film #documentaire #frontière #Roya #frontière_sud-alpine #asile #migrations #réfugiés #Alpes #don #contre-don #ça_nous_est_tombé_dessus #résistance #solidarité #misère #responsabilité #colonisation #Vintimille #France #Italie #Roya_citoyenne #marche #marche_solidaire #solidarité #Cédric_Herrou #justice #humanitaire #action_politique #incertitude #délit_de_solidarité #montagne

    #mémoriel #plaque_commémorative #morts #mourir_aux_frontières #décès :
    https://seenthis.net/messages/786000)

    • Quelques citations tirées du film...

      Chamberlain, réfugié :

      « Je dis à certaines personnes qui s’intéresse à savoir mon parcours : ’Si tu trouves cela pathétique, moi ça me vexe, parce que c’est ça qui m’a construit, c’est tout ça qui fait de moi ce que je suis’. »

    • René Dahon, habitant de la vallée:

      « Ma famille pendant la guerre a été déportée, parce qu’ici c’était une #ligne_de_front : derrière c’était l’Italie et sur #Sospel c’était la ligne de front français. Entre les deux, en 1943-45, ça a été une espèce de couloir, un no man’s land. #Saorge a été dans ce couloir. Et ma famille a été déportée en Italie. Donc, moi l’idée de la solidarité, je l’ai tout connement connue sur un truc de rien du tout. Ma grand-mère m’a dit ’Quand on a marché de Saorge à Turin à pied, quand on a traversé certains villages du Piémont, il y a des gens qui ont ouvert leurs portes et qui ont donné quelque chose. Et moi j’ai ça d’idée de la solidarité. Moi j’ai l’idée que dans la vallée derrière, c’était des solidaires »

      –----
      Toujours René Dahon:

      « ça fait 40 ans que je suis dans l’associatif. Je me bagarre dans plein de domaines, mais on voulait bien que je sois gauchiste et que je défende le train ou la poste et les écoles, ça pose pas de problèmes, mais défendre du Black, c’est ça le problème. C’est drôle ! Alors qu’ils en ont jamais vu à Tendre. TEndre n’a jamais été envahi par les Noirs »

    • Suzel PRIO :

      "La Roya terre d’accueil, la Roya solidaire c’est vraiment un cliché. Ça plait beaucoup ça, mais c’est beaucoup plus complexe que ça. Il y a aussi tous ces réflexes de #peur, des gens ici qui ne sont pas contents qu’on voit la Roya comme ça, qu’elle soit célèbre avec ces valeurs-là. Au début, il y avait des gens qui étaient vraiment sur l’humanitaire. Donc ce débat entre politique ou humanitaire, on l’a eu à plusieurs reprises. Certaines personnes souhaitant au début qu’on fasse que de l’#humanitaire et petit à petit d’autres personnes qui souhaitaient qu’on fasse que du #politique. Cela voulait dire, je ne sais pas... arrêter d’acheter des couvertures, arrêter de faire à manger et ne faire que des communiqués et des soirées... Au final, notre positionnement a été arrêté sur : ’C’est les deux. C’est simple, il faut les deux !’