• Trieste - Lubiana quando la frontiera c’ è di nuovo.

    Vi racconto il mio viaggio in autobus da Trieste a Lubiana.
    Acquisto gioiosamente on-line il biglietto di Flixbus contenta che ci sia un così buon collegamento tra Trieste e Ljubljana.
    In autobus siamo circa 36 persone. Tutti giovani di varie nazionalità -italiani, sloveni, inglesi .
    Prima fermata sul confine italiano di #Fernetti.
    Ci ferma la polizia italiana. Sul posto di blocco c’è anche una camionetta dell’esercito con soldati con i mitra. Salgono due poliziotti in divisa uno in borghese. Controllano i passaporti. C’ è un cittadino italiano - africano viene fatto scendere per il controllo bagagli. Poi veniamo fatti scendere tutti e viene intimato a ciascuno di prendere la sua valigia.
    Il bagaglio del Sig.afro Italiano viene perquisito in mezzo alla strada. Il contenuto è disposto su un muretto. A questo punto chiedo se c ’è un allarme particolare e i poliziotti mi rispondono che stanno facendo un normale controllo a campione.
    Intanto noi veniamo fatti risalire .
    Dopo altri dieci minuti di attesa e controllo documenti del signore afro- italiano, vengono richiamati due ragazzi di Maribor per il controllo della valigia. Dopo un breve controllo risalgono e finalmente ripartiamo.
    Passiamo il confine, dopo #Sezana e il passaggio al blocco del pedaggio, ci affianca la polizia slovena e l’autobus viene invitato a fermarsi alla stazione di servizio. La scena si ripete : controllo documenti e perquisizione del bagaglio e controllo dei documenti del signore Afro-italiano. Durata: mezz’ora.
    Che vi pare? Non vi pare che il signor italiano sia stato vittima di una discriminazione in base al colore della pelle? non vi pare un episodio razzista? Mi è parso anche poco dignitoso effettuare il controllo del bagaglio per la strada..... Insomma non si è tenuto nessun conto della dignità umana.
    E poi mi chiedo : Dove è finito l’accordo di Schengen?
    Gli autisti dell’autobus mi dicono che la polizia italiana fa così una volta al mese e quella slovena ogni volta che passano, anche tre volte nello stesso giorno.
    Abbiamo conquistato l’uguaglianza dei diritti e la libera circolazione nello spazio europeo, ma siamo proprio sicuri di volerli perdere? In nome di un’ apparente sicurezza? Noi gente di confine, che abbiamo tanto voluto che cadessero i muri, vogliamo ritornare indietro? ritornare a quando la vita era segnata dal sospetto, dalla diffidenza, dalla lentezza dei passaggi da un confine all’altro? Io non sono disposta a rinunciare a quello che abbiamo conquistato. I diritti umani, la libertà e l’unità europea non vanno barattati.
    Quando sono arrivata a Lubiana, mi sono avvicinata al signore afro-italiano e gli ho detto che avrei scritto di questo episodio. Lui mi ha guardato con gratitudine e io mi sono vergognata per la nostra odierna povera Europa che tratta così i propri cittadini e più in generale gli esseri umani.

    #Italie #Slovénie #frontières (retour des - ) #libre_circulation (fin de - ) #Schengen (fin de -) #contrôles_frontaliers #discrimination #racial_profiling #contrôle_au_faciès

    Texte écrit par Sabrina Morena, de #Trieste, et partagé sur FB le 23.01.2017