#stephan_schmidheiny

  • En France, le scandale de l’amiante soldé par un non-lieu pour Eternit agences/jvia - 16 Juillet 2019 - RTS
    https://www.rts.ch/info/monde/10575820-en-france-le-scandale-de-l-amiante-solde-par-un-non-lieu-pour-eternit.h

    Au terme de plus de 20 ans d’enquête, des juges d’instruction parisiens ont rendu une ordonnance de non-lieu pour les responsables d’Eternit, groupe suisse spécialisé dans l’amiante et un des premiers à avoir été visé par une plainte contre ce matériau cancérigène.
    Comme dans d’autres non-lieux ordonnés ces dernières années, les trois magistrats chargés des investigations fondent leur décision sur l’"impossibilité de dater l’intoxication des plaignants".

    Dès lors, « il apparaît impossible de déterminer qui était aux responsabilités au sein de l’entreprise (...) et quelles réglementations s’imposaient à cette date inconnue », estiment-ils dans leur ordonnance datée du 10 juillet, consultée par l’AFP et relayée par l’Association des victimes de l’amiante et autres polluants (AVA).

    L’AVA dénonce dans un communiqué une volonté selon elle délibérée des magistrats instructeurs du pôle de santé publique de Paris de « mettre un terme par des non-lieux à toutes les affaires engagées par les victimes de l’amiante depuis 23 ans ». L’Association nationale de défense des victimes de l’amiante (Andeva), lui, parle d’un « véritable déni de justice ».

    Les associations vont faire appel
    L’AVA et l’Andeva ont annoncé qu’elles allaient faire appel de ce non-lieu, qui concerne tous les sites d’Eternit.

    Mais l’AVA compte surtout sur une citation directe à laquelle plus de mille victimes se sont jointes à ce jour et qui sera déposée officiellement en septembre prochain. Cette citation directe, qui vise les « responsables nationaux » de la catastrophe sanitaire de l’amiante, doit permettre de contourner l’instruction et la décision du 11 juillet, explique l’association.

    #amiante #Stephan_Schmidheiny #Schmidheiny #santé #cancer #pollution #toxiques #environnement #eternit #chimie #déchets #poison #esthétique #pierre_serpentinite #enquéte #non-lieu non #justice #impunité #Andeva #AVA

    • 2000 à 3000 décès par an en France
      L’amiante a fait des dizaines de milliers de victimes en France, qui meurent encore au rythme de 2000 à 3000 chaque année, 20 ans après l’interdiction de ce produit, selon les estimations.

      En 2012, les autorités sanitaires estimaient que l’amiante pourrait provoquer, d’ici à 2025, 3000 décès chaque année causés par des cancers de la plèvre ou des cancers broncho-pulmonaires.

  • PROCESSO ETERNIT

    Lunedì 2 luglio si terrà il Processo Eternit bis di Torino “la fabbrica della morte”, nella speranza che finalmente venga fatta giustizia.
    #Stephan_Schmidheiny ha chiesto l’estromissione dell’ONA (Osservatorio Nazionale Amianto) e degli eredi del Sig. #Testore Giulio (dipendente Eternit Cavagnolo) costituiti parte civile con l’Avv. Ezio Bonanni. Le richieste di Stephan Schmidheiny sono state rigettate dal Tribunale di Torino e il processo vede protagonista l’Avv. Ezio Bonanni, il quale nel corso dell’istruttoria ha delineato una strategia in grado di portare alla condanna per il reato di omicidio colposo.

    In questa sede approfondiremo la vicenda Eternit dalle origini fino alle ultime battaglie legali condotte dal tenace avvocato Ezio Bonanni, Presidente ONA, da sempre in prima linea sulla questione amianto.

    Cos’è l’Eternit: un marchio, una fabbrica

    Il termine Eternit indica un marchio registrato di fibrocemento, materiale ampiamente utilizzato in edilizia per le sue innumerevoli proprietà.

    In Eternit si realizzavano tegole, tettoie, serbatoi, vasche, coperture, lastre piegate, ondulate, coibentazione di tubature ecc.

    Il principale componente dell’Eternit era l’amianto, una sostanza le cui sottilissime fibre (aereodisperse) provocano il cancro ed altre patologie devastanti.

    Il brevetto del 1901 fu realizzato dall’austriaco Ludwig Hatschek.

    Fu lui a chiamare il materiale Eternit – con riferimento al latino aeternitas, «eternità», per rimarcarne la sua elevata resistenza.

    Il brevetto venne acquistato nel 1903 dall’azienda svizzera Schweizerische Eternitwerke AG, che modificò il suo nome in Eternit negli anni ‘20.

    L’azienda iniziò ad aprire una serie di stabilimenti in Italia fin dal 1906 specializzandosi sopratutto nella produzione di tubi.

    Nel 1933 Eternit passò alla famiglia di imprenditori svizzeri Schmidheiny, che nel 1973 divenne responsabile anche degli stabilimenti italiani affiancata dai belgi De Cartier.

    La prima fabbrica venne aperta a Casale Monferrato “la città bianca” (Alessandria), località tristemente nota per l’ecatombe provocata dall’agente killer.

    Anche gli altri stabilimenti dell’Eternit in Italia (Bagnoli, Cavagnolo, Rubiera, Siracusa) registrarono migliaia di vittime di malattie asbesto correlate.

    Oltre agli operai, si ammalarono e si ammalano familiari e abitanti delle zone limitrofe, un ottimo motivo per dire stop all’amianto, attraverso una serie di scioperi ed iniziative sindacali.

    Nel 1986 Eternit finalmente chiuse i battenti: il ramo italiano dell’azienda era fallito.

    Il 22 dicembre del 2004 venne presentata a Torino la prima denuncia contro i proprietari dell’azienda per inosservanza di qualsiasi disposizione in materia di sicurezza sul lavoro.

    Ad occuparsi dell’inchiesta fu il Procuratore Raffaele Guariniello, che iniziò indagini, perquisizioni ed i primi sequestri.

    Utile precisare che nella sola città di Casale Monferrato, tra il 2009 e il 2011, sono stati registrati 128 nuovi casi di mesotelioma, che è solo una delle tante patologie provocate dall’amianto.

    Ancora oggi nella “città bianca” si registrano ogni anno circa 40 nuovi casi di mesotelioma e molte altre patologie tumorali provocate dalla contaminazione di polveri e fibre di amianto.

    I processi

    Il primo processo ebbe inizio il 6 aprile del 2009.

    Per l’occasione vennero presentate 2889 richieste di risarcimento danni: una per ogni vittima di amianto.

    In primo grado, il13 febbraio del 2012: Louis De Cartier e Stephan Schmidheiny, i due proprietari della multinazionale dell’amianto, vennero condannati a 16 anni per disastro ambientale doloso e omissione dolosa di cautele antinfortunistiche (il procuratore generale Guariniello aveva chiesto 20 anni).

    Il processo di secondo grado si concluse nel giugno del 2013.

    Stavolta Stephan Schmidheiny venne condannato a 18 anni di carcere, due in più della sentenza di primo grado.

    (Il barone belga Louis De Cartier nel frattempo morì a 92 anni).

    La sentenza stabilì le responsabilità penali non solo per i siti di Casale Monferrato e Cavagnolo, ma anche per Bagnoli (Napoli) e Rubiera (Reggio Emilia). Vennero anche stabiliti risarcimenti danni per circa 90 milioni di euro destinati al comune di Casale Monferrato, alla regione Piemonte, a sindacati e varie associazioni e 30 mila euro agli ammalati di patologie legate all’amianto e alle famiglie

    La Corte di Cassazione (sentenza 19 novembre 2014, n. 7941) dichiarò tuttavia la prescrizione del reato di disastro ambientale per il quale il magnate svizzero Stephan Schmidheiny era stato condannato in primo e secondo grado, sostenendo che il termine di prescrizione doveva decorrere dalla data di chiusura degli stabilimenti e non dalla fine del disastro (ovvero del fenomeno epidemico di patologie asbesto correlate) tutt’ora in corso tra gli ex dipendenti, i loro famigliari e gli abitanti delle città presso le quali erano ubicati gli stabilimenti Eternit Italia (Bagnoli, Rubiera, Cavagnolo, Siracusa e Casale Monferrato).

    Le novità processuali

    Subito dopo la prescrizione per l’ipotesi di reato di cui all’art. 434 c.p., la Procura della Repubblica di Torino contestò a Stephan Schmidheiny il reato di omicidio volontario, per la morte di 258 persone per mesotelioma e altre patologie asbesto correlate.

    Dopo un iter travagliato, la Corte di Cassazione, in seguito all’udienza del 13 dicembre 2017, ha dichiarato l’inammissibilità dei due ricorsi per Cassazione.

    Nel corso dell’udienza, l’Avv. Ezio Bonanni ha chiesto con insistenza che i due ricorsi trovassero accoglimento. Infatti, con la trasformazione del capo di imputazione da omicidio volontario a omicidio colposo, la gran parte dei casi di decessi per patologie amianto correlate (mesotelioma, cancro polmonare, tumore della laringe, faringe, asbestosi, etc.), sono stati dichiarati prescritti.

    I dati

    Purtroppo però i dati che vengono forniti oggi sono sempre approssimativi e sottostimati.

    L’Avv. Ezio Bonanni, durante la conferenza del 19 giugno 2018 presso L’istituto dell’enciclopedia italiana a Roma, titolata “Come la ricerca può sconfiggere i tumori da amianto: le ultime scoperte scientifiche”, ha reso pubblici i dati epidemiologici sull’incidenza delle patologie asbesto correlate e ha sollecitato le bonifiche amianto.

    “È necessaria la bonifica dell’Eternit e/o degli altri materiali di amianto e/o contenenti amianto per porre fine alla strage di cittadini e lavoratori che purtroppo è in corso in tutto il pianeta”.”- ha ribadito l’avvocato.

    L’Avv. Ezio Bonanni, è stato difensore di parte civile nel processo Eternit 1 fin ed attualmente è parte civile nel processo Eternit 2.

    A lui il merito di aver denunciato le lobby dell’amianto che ad oggi vedono come protagonista Stephan Schmidheiny, erede dell’omonima famiglia che fin dall’inizio del ‘900 si è arricchita sulla salute e sulla vita di migliaia di esseri umani provocando lutti e tragedie.

    “La salute umana non può essere sacrificata al profitto di pochi” (cit. Avv. Ezio Bonanni).

    Eternit bis: l’ONA parte civile

    Purtroppo la vicenda Eternit è sempre avvolta nelle spire misteriose della giustizia, tanto che L’Osservatorio Nazionale Amianto – si è costituito parte civile nel processo Eternit bis, in corso a Torino e a Napoli.

    Sono in corso altre indagini, in seguito allo spacchettamento del processo disposto dal GUP di Torino. La Corte di Cassazione non ha accolto il ricorso dell’ONA, dell’Avv. Ezio Bonanni e del Procuratore della Repubblica di Torino e della Procura Generale di Torino contro le sentenze del GUP di Torino.

    L’avvocato Bonanni come di consueto non arretra di un passo ed esige a gran voce il riconoscimento danni per le vittime di amianto Eternit.

    La richiesta risarcitoria si estende anche ai famigliari delle vittime e quanti abitavano nelle zone limitrofe, fosse solo per semplice esposizione (anche perché la sentenza della Corte di Cassazione, I Sezione Penale, n. 7941/14, che ha dichiarato la prescrizione, non ha assolto nel merito il Dott. Stephan Schmidheiny).

    Leggi il testo integrale delle sentenze Eternit di I° e di II° di condanna di Stephan Schmidheiny…

    Ricordiamo che migliaia di persone si sono ammalate di mesotelioma, tumore del polmone, asbestosi, placche pleuriche e altre patologie che ne hanno provocato il decesso.

    http://www.lavalledeitempli.net/2018/07/01/processo-eternit
    #Eternit #amiante #procès #justice #Schmidheiny

  • Amiante : un non-lieu après 21 ans d’instruction ? - Journal de l’environnement
    http://www.journaldelenvironnement.net/article/amiante-un-non-lieu-apres-21-ans-d-instruction,84085?xtor=R

    Pas de responsables coupables pour l’amiante ?
    DR

    Le parquet de Paris estime que faute de pouvoir dater au jour près l’intoxication des victimes de l’amiante, aucun responsable ne peut répondre d’éventuelles fautes au pénal. Une lecture absurde du fonctionnement même de la contamination causée par la fibre tueuse, qui pourrait éteindre toutes les actions pour des expositions à des produits à effets différés.

    au jour près

    #paywall #impunité

  • Scandale de l’amiante : vers un non-lieu dans une vingtaine de dossiers emblématiques
    https://www.crashdebug.fr/actualites-france/13718-scandale-de-l-amiante-vers-un-non-lieu-dans-une-vingtaine-de-dossie

    Un article soumis par BCE sur Seen this, merci a eux ; )

    Scandale de l’amiante : vers un non-lieu dans une vingtaine de dossiers emblématiques - (c) Tous droits réservés

    Coup de tonnerre dans le scandale de l’amiante en France : le parquet demande la fin des investigations dans plusieurs enquêtes pénales, considérant qu’il est impossible de déterminer avec certitude quand les victimes ont été intoxiquées, une décision qui pourrait ouvrir la voie à des non-lieux dans une vingtaine de dossiers.

    "Le diagnostic d’une pathologie liée à l’amiante fait la preuve de l’intoxication, mais ne permet pas de dater l’exposition ni la contamination", a estimé le 13 juin le parquet de Paris dans ses réquisitions dévoilées par Le Monde et dont l’AFP a eu connaissance.

    Une analyse (...)

    #En_vedette #Actualités_françaises

  • #Revue_de_Presse du jour comprenant l’actualité nationale et internationale de ce mercredi 28 juin 2017
    https://www.crashdebug.fr/revue-de-presse/13716-revue-de-presse-du-jour-comprenant-l-actualite-nationale-et-interna

    https://www.crashdebug.fr/images/stories/addons/images/Images+globales/2015/decembre/revue_de_presse_02_12_2015.png

    Bonjour, mercredi 27 juin 2017, c’est cool, cette semaine avance vite, plein de projets Unity en route, la programmation informatique est vraiment une forme d’expression à part entière, et ça fait beaucoup de bien... ; )

    Pour le reste ce matin, encore une bonne Revue de presse.

    Sur ce, je vous souhaite une bonne lecture et une agréable journée. ; )

    Amicalement,

    f.

    Actualités françaises :

    28.06.2017

    François de Rugy élu président de l’Assemblée nationale (Libération.fr)

    Affaire Ferrand : sa compagne embauchée aux Mutuelles de Bretagne dans les années 2000 (Le Parisien.fr) via Contributeur anonyme

    Des indemnisations pour licenciement abusif bas de plafond (L’Humanité.fr)

    Comment le scandale de l’amiante pourrait passer à travers les mailles de la justice (Les Echos.fr)

    Vrais (...)

    #En_vedette

    • Scandale de l’amiante : vers un non-lieu dans une vingtaine de dossiers emblématiques

      https://www.rtbf.be/info/societe/detail_scandale-de-l-amiante-vers-un-non-lieu-dans-une-vingtaine-de-dossiers-em

      Coup de tonnerre dans le scandale de l’amiante : le parquet demande la fin des investigations dans plusieurs enquêtes pénales, considérant qu’il est impossible de déterminer avec certitude quand les victimes ont été intoxiquées, une décision qui pourrait ouvrir la voie à des non-lieux dans une vingtaine de dossiers.

      « Le diagnostic d’une pathologie liée à l’amiante fait la preuve de l’intoxication, mais ne permet pas de dater l’exposition ni la contamination », a estimé le 13 juin le parquet de Paris dans ses réquisitions dévoilées par Le Monde et dont l’AFP a eu connaissance.

      Une analyse qui s’aligne sur celle défendue par les juges d’instruction chargés de ces dossiers : les magistrats ont estimé, dans une ordonnance rendue le 9 juin, que « cet aléa dans la date des faits ne pourra pas permettre de conduire des investigations ciblées et efficaces de nature à réunir des charges qui pourraient être imputées à quiconque ».
      . . . . . . .
      3000 personnes en meurent chaque année
      Selon les autorités sanitaires qui imputent à l’amiante 10 à 20% des cancers du poumon, l’exposition à cette fibre pourrait provoquer jusqu’à 100 000 décès d’ici à 2025. D’après l’Andeva, 3000 personnes meurent chaque année.

      L’affaire a éclaté sur le front pénal à la suite d’une plainte pour homicides et blessures involontaires déposée par d’anciens salariés d’Eternit en 1996 (BIEN 1996). Depuis, cette bataille judiciaire a donné lieu a une multiplicité de procédures.
      Les victimes de l’amiante ont essuyé un revers important en 2015 quand la Cour de cassation a remis en cause la responsabilité des décideurs publics dans l’ensemble des dossiers.

      La haute juridiction a confirmé l’annulation de la mise en examen de plusieurs hauts fonctionnaires, dont l’ex-ministre Martine Aubry, un temps mise en cause pour son rôle entre 1984 et 1987 au ministère du Travail, en tant que directrice des relations du travail.

      + La Ste ETERNIT, une Entreprise familiale, outil de destruction massive
      Emission de Radio à écouter avec Alain FINET - Romina GIULIANO de la Faculté Warocqué d’Economie et de Gestion de l’Université de Mons
      + http://www.campuslille.com/index.php/entry/la-ste-eternit-une-entreprise-familiale-outil-de-destruction-massive

      http://www.tdg.ch/economie/stephan-schmidheiny-gagne-proces-amiante-cour-supreme-rome/story/10924174

      G20

       : Faisons crédit à Maurice Strong -qui assura notamment la direction de PetroCanada et Caltex Chevron- et à Stephan Schmidheiny -patron du groupe Eternit- d’une réelle volonté de promouvoir le développement durable.

      https://blogs.mediapart.fr/c-bruhin/blog/280616/appel-mobilisation-generale

      #amiante #martine_aubry #Stephan_Schmidheiny #eternit #poison