Il «blackout informativo» sui migranti delle guardie costiere italiana e spagnola
Nonostante gli sbarchi non siano cessati, le guardie costiere di Italia e Spagna hanno smesso di condividere sui social network informazioni sui migranti. Se un lettore distratto scorresse i loro profili Twitter ufficiali, non troverebbe traccia di alcuna crisi umanitaria.
Una volta sull’account Twitter @guardiacostiera si trovavano puntuali aggiornamenti sulle operazioni di ricerca e soccorso dei barconi alla deriva, utili sia alla stampa sia all’opinione pubblica. Dal marzo 2017, invece, è tutto un fiorire di premiazioni e cerimonie, sequestri di prodotti ittici, soccorsi di sventurati diportisti, consigli per la sicurezza, tartarughe e ricci sottratti ad un fato avverso. Lo stesso dicasi per @salvamentogob: fino al dicembre 2018 il profilo ha mostrato con orgoglio le operazioni di salvataggio delle «pateras», dei barconi, all deriva. Nel 2019 questo tipo di tweet hanno lasciato il posto a consigli su cosa fare in caso di ictus, foto di tramonti e balene e delfini che giocano nell’Oceano.
In Grecia, invece, su Twitter la Guardia Costiera ellenica continua a fornire informazioni sul salvataggio o l’arresto dei αλλοδαπών, letteralmente «alieni», ovvero: i migranti.
Euronews ha analizzato migliaia di tweet dei tre corpi di salvataggio per mettere in evidenza il cambio di strategia comunicativa su uno degli argomenti più «caldi» del dibattito pubblico.
▻https://it.euronews.com/2019/04/10/migranti-il-blackout-informativo-sui-migranti-delle-guardie-costiere-it
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via @isskein