Roma senza fissa dimora. Un viaggio nella città degli emarginati
Livre de #Gabriele_Del_Grande
Della mia prima notte per strada mi rimane soprattutto la stanchezza. E un certo senso di vergogna. Sento come il bisogno di nascondermi tra la folla, anonimo; non riesco a fermarmi, cammino avanti e indietro, in quel pullulare di genti, zaini a tracolla, borse, valigie e carrelli. Mi accorgo subito che non è affatto difficile essere trasparente agli sguardi dei viaggiatori di passaggio in una stazione…”.
“Questo réportage è importante anzitutto perché restituisce identità, storie e ‘corporeità’ a chi, pur non avendole perdute, è come se non le avesse più. Il libro di Del Grande dimostra che un giornalismo umano e del tutto privo di cinismo è possibile” (dalla prefazione di Stefano Trasatti).
Un viaggio che attraversa i confini sociali non solo di una città, ma di un intero Paese.
Un’esperienza incredibile, eppure reale, nella città degli oltre 6.000 esclusi e, al contempo, nella città che li esclude. A Natale. Questo ne è il racconto.
▻http://www.infinitoedizioni.it/prodotto.php?tid=77Deux citations:
«L’estrema solitudine. C’è di più. C’è il fatto che, sbattuti in mezzo a una strada, continuamente di passaggio su un suolo pubblico, di altri e di nessuno, si è privati dei propri spazi, dei propri tempi, dei propri ritmi, delle proprie abitudini. In una parola, della memoria di sé.»
Gabriele DEL GRANDE, Roma senza fissa dimora, Infinito edizioni, 2010, p.25.
«Ognuno di noi ha una storia e compie quotidianamente un’opera di documentazione autobiografica, accumulando oggetti che di quella storia gli parlano, e incontrando persone che gli ricordano a chi appartiene, da dove è venuto e dove vorrebbe andare. In strada tutto questo va perso»
Gabriele DEL GRANDE, Roma senza fissa dimora, Infinito edizioni, 2010, p.25.
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