Le stelle di #Lampedusa
–-> les étoiles de Lampedusa
#migration #court-métrage #film_d'animation #animation #vidéo #Méditerranée #naufrage #enfance
Le stelle di #Lampedusa
–-> les étoiles de Lampedusa
#migration #court-métrage #film_d'animation #animation #vidéo #Méditerranée #naufrage #enfance
La croce di Lampedusa sale sul Monte Rosa
–-> la #croix de #Lampedusa monte sur le #Monte_Rosa
AOSTA. Da Lampedusa a piazza San Pietro fino al Monte Rosa: è il viaggio compiuto dalla croce in legno realizzata con parti dei barconi approdati sull’isola del Mediterraneo.
L’iniziativa è della #Fondazione_Casa_dello_spirito_e_delle_arti di Milano e rappresenta un modo per ricordare a tutta Italia gli uomini, le donne ed i bambini morti in mare.
Portata a spalle dai fedeli e alpini, benedetta da Papa Francesco ad aprile, la croce è alta quasi tre metri. Prima di essere portata a spalle da fedeli ed alpini sul massiccio tra le valli di Alagna e Gressoney attraverso il Passo dei Salati, la croce di Lampedusa è stata a Napoli, Milano, Padova, Chiedi. Nelle prossime settimane raggiungerà Como e proseguirà il viaggio in altre zone d’Italia.
▻http://www.aostaoggi.it/eventi/1708-la-croce-di-lampedusa-sale-sul-monte-rosa.html
#marche #solidarité #mourir_en_mer
La croix a été réalisée avec des parties de bateaux de migrants arrivés sur l’île de Lampedusa
Une question naisse spontanée... pourquoi une croix ? Et une croix consacrée par le pape, en plus !! En sachant que beaucoup de personnes décédées étaient musulmanes ? Et que peut-être quelqu’un était aussi athée ?
L’Europa richiude la porta
Manca esattamente un mese al triste anniversario del 3 ottobre. L’anno scorso in quella data l’Europa visse una delle più grandi tragedie dell’immigrazione, il naufragio di un barcone pieno di eritrei davanti a Lampedusa che costò la vita a 368 persone. Pochi giorni dopo, vicino a Malta, morirono più di duecento siriani, anche a causa di un salvataggio partito con molto ritardo perché l’Italia e Malta si rimpallavano la responsabilità per l’intervento.
▻http://www.internazionale.it/opinioni/michael-braun/2014/09/03/leuropa-richiude-la-porta
#politique_migratoire #mourir_en_mer #Méditerranée #Frontex_plus #Mare_nostrum #Lampedusa #Forteresse_europe
*Immigrazione, l’Ue detta la linea: «Frontex plus non sostituirà Mare Nostrum, le risorse sono poche»*
Su Frontex plus, la nuova operazione Ue di controllo della frontiera mediterranea annunciata per novembre, Europa e Italia tornano a parlare due lingue diverse. Il programma europeo Frontex Plus «non potrà sostituire Mare Nostrum» perché avrà risorse «più limitate» e non avrà la capacità dell’operazione avviata nell’ottobre 2013 dalle autorità italiane e che ha già salvato centomila persone nel Mediterraneo. Lo ha affermato il commissario agli Affari Interni, Cecilia Malmstrom, rispondendo oggi a Bruxelles alle domande degli eurodeputati della commissione per le Libertà civili del Parlamento Ue. Così facendo ha di fatto smentito quanto auspicato e annunciato lo scorso 27 agosto dal ministro Alfano, che nella conferenza congiunta con la commissaria Malmstrom a Bruxelles in occasione del lancio dell’operazione Frontex Plus aveva assicurato: «Mare Nostrum è destinata ad essere sostituita da Frontex plus, oggi abbiamo gettato la base per realizzare questo, che è un nostro obiettivo».
▻http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-09-03/immigrazione-ue-detta-linea-frontex-plus-non-sostituira-mare-nostrum-ri
Homelands : The #Lampedusa Chapter
During my voyages in Africa, young men would sometimes stop me in the street and ask “How do I get to your country?” For those dreaming of working in Europe, the tiny Italian island of Lampedusa was, tragically, part of the answer.
#Lampedusa ritrovata
Lampedusa – Una volta sognai/di essere una tartaruga gigante/con scheletro d’avorio/che trascinava bimbi e piccini/e alghe e rifiuti e fiori/e tutti si aggrappavano a me,/sulla mia scorza dura./Ero una tartaruga che barcollava/sotto il peso dell’amore/molto lenta a capire/e svelta a benedire./Così figli miei/una volta vi hanno buttato in acqua/e voi vi siete aggrappati al mio guscio/e io vi ho portati in salvo perché questa testuggine marina/è la terra che vi salva/dalla morte dell’acqua. «Conosci questa poesia che #Alda_Merini scrisse per Lampedusa?», domanda Zakaria Mohamed Ali, mentre lo sguardo si perde nella vastità del mare. Al Porto Vecchio i pescatori sistemano le reti; gli uomini della Guardia Costiera preparano la nave Peluso. «Eravamo in quarantatré sul barcone, trentasette dei quali somali. Arrivammo alle due di notte, dopo tre giorni (10-13 agosto 2008) di navigazione da Mişrâtah (Tripoli), con i fari portuali a orientare l’approdo vicino».
Una volta sognai
di essere una tartaruga gigante
con scheletro d’avorio
che trascinava bimbi e piccini
e alghe e rifiuti e fiori
e tutti si aggrappavano a me,
sulla mia scorza dura.
Ero una tartaruga che barcollava
sotto il peso dell’amore
molto lenta a capire
e svelta a benedire.
Così figli miei
una volta vi hanno buttato in acqua
e voi vi siete aggrappati al mio guscio
e io vi ho portati in salvo perché questa testuggine marina
è la terra che vi salva
dalla morte dell’acqua
#poésie #poème #migration #asile #réfugié #mourir_en_mer #Méditerranée #accueil
Grazie per gli orsacchiotti! – Lampedusa e le sue bare, l’Europa e i suoi valori
#Lampedusa siamo noi. Il cartello con la scritta “#We_are_Lampedusa” sta poggiato sul palco, visibile dal pubblico, sin da prima che inizi lo spettacolo, ma solo alla fine se ne comprenderà la funzione nella sua interezza. Saranno non gli attori professionisti a mostrarlo al pubblico, ma persone che, dopo essere state costrette a fuggire da casa loro, in Africa, si sono permesse non solo di arrivare vive a Lampedusa (anziché morire lungo il tragitto), ma anche di spingersi fino ad Amsterdam e di reclamare il diritto di restarci, fondando il movimento #Wij_zijn_hier (“Noi siamo qui”), per i diritti e contro le espulsioni. Queste persone adesso voltano il cartello con la scritta “We are Lampedusa” dall’altro lato, dove si legge: “We are Wassenaar”. Wassenaar, piccolo centro olandese simbolo di ricchezza e benessere. Siamo Lampedusa, ma siamo anche Wassenaar. Potevamo essere morti, e invece siamo vivi. Vorreste che fossimo altrove, e invece siamo qui.
▻http://www.meltingpot.org/Grazie-per-gli-orsacchiotti-Lampedusa-e-le-sue-bare-l.html
Il crocevia della morale. Papa Francesco a #Lampedusa
Quando Domenico Modugno andava a Lampedusa, il blu dipinto di blu era quello a largo della Spiaggia dei Conigli. La sua voce risuonava tra le insenature e gli isolani, come i pochi turisti, facevano esperienza di un impasto scaglioso di mare e di cielo. Non meno a Sud di ieri mattina, l’isola era l’appezzamento accessorio di una Penisola lontana, dove osservare la sopravvivenza del mestiere antico della pesca oppure abbandonarsi alla contemplazione, al sublime.
▻http://www.lavoroculturale.org/il-crocevia-della-morale-papa-francesco-a-lampedusa
#pape #papa_Francesco #François #pape_François #migration #asile #réfugiés #religion
Lampedusa, l’orrore in fondo al mare. Così muoiono i migranti
Il racconto. 3 ottobre 2013: davanti all’isola annegano 366 persone. La strage che l’Europa non vuole vedere
▻http://www.repubblica.it/cronaca/2014/05/15/news/morte_migranti-86184959/?ref=HREA-1
#vidéo à voir @reka
#mourir_en_mer #Méditerranée #Lampedusa #images_sous-marines #migration #asile #réfugié #mer
La routine de #Lampedusa
5 fois 10 c’est plus ou c’est moins que 50 ? Au large des côtes européennes, 5 x 10 c’est beaucoup moins que 50. Quand vous avez tous les jours pendant une semaine, une dizaine de migrants qui meurent en essayant de rejoindre l’eldorado européen, ça fait partie d’une certaine routine et ça vaut une brève dans un journal comme ça a été le cas cette semaine. Quand un seul bateau se retourne et entraîne d’un coup une cinquantaine, ou plus, de migrants au fond de la mer, alors là, si l’on en croit les dirigeants européens c’est beaucoup plus pire, c’est beaucoup plus inacceptable, c’est beaucoup plus indigne de l’Union européenne. Mais au bout du compte, il ne se passe pas grand-chose.
▻http://www.rtbf.be/info/chroniques/detail_la-routine-de-lampedusa?id=8269253
Italy immigration FRONTEX Lampedusa
These are stockshot images of a Swedish coastguard patrol plane working with the EU’s FRONTEX borders Operation Hermes in the area around the southern Italian island of Lampedusa. The images, filmed from the Dash 8 aircraft on April 9 and 10, 2014, include pictures of suspected illegal immigrants on small boats and an Italian warship. According to news reports, Italian authorities announced on April 8 that some 4,000 illegal immigrants had been seen moving towards Lampedusa in the previous 48 hours.
▻http://tvnewsroom.consilium.europa.eu/video/italy-immigration-frontex-lampedusa
#vidéo #mourir_en_mer #Méditerranée #Operation_Hermes #Lampedusa #Frontex #migration
“The passport that does not pass ports”
▻http://africasacountry.com/the-passport-that-does-not-pass-ports
Not long ago I heard the philosopher #Souleymane_Bachir_Diagne responding to a talk given by the literary critic #Emily_Apter titled “Translation, Checkpoints, Sovereign Borders.” Apter argues against the bourgeois fiction that globalization has turned everybody into ultra-mobile cosmopolitans, a myth that’s proved especially seductive to those involved in the project of writing and […]
Hucqueliers : un « #visioguichet » pour les demandeurs d’#emploi - Hucqueliers - La Voix du Nord
▻http://www.lavoixdunord.fr/region/hucqueliers-un-visioguichet-pour-les-demandeurs-d-emploi-ia36b49161n195
Le point de vue de #Pôle emploi. Pour Anne Pascale Wable, responsable de l’agence d’Hesdin, les #demandeurs d’emploi du canton d’Hucqueliers vont avoir accès à un « service de qualité et de proximité, écologique et économique puisque les personnes inscrites pourront éviter de se déplacer à Hesdin. » Ce service à distance est pratique et le demandeur peut maîtriser sa démarche de recherche.
Pour mémoire :
« 39 49 » Attention ça va couper ! Mcpl, Rennes
►http://www.cip-idf.org/article.php3?id_article=4704
#Fumisterie : comme on est gravement enclavés, cela fait plus de 10 ans qu’on a le droit au visioguichet ANPE dans quelques chefs-lieux de canton soigneusement choisis. Parce que sinon, pour les démarches, les convocations et tout le bordel, il n’y a que le chef-lieux de préfecture : un truc pour tout le département, sans transports en communs pour y aller.
Je n’ai jamais vu ce bidule marcher. Jamais.
Depuis que j’ai eu le droit à cet assaut de modernité, ils ont choisi d’avoir une permanence, avec quelqu’un. Au début, c’était un employé de la mairie, quelques heures par semaine, donc vachement au fait des subtilités des indemnisations ASSEDIC. Maintenant, je ne sais pas. Je sais qu’ils ont beaucoup dématérialisé... surtout les chômeurs. Avec des convocations à 140 km A/R, on garde un joli chômage bien propre sur lui...
Un demandeur d’emploi mécontent se fait remplacer par un ami à Pôle emploi
▻http://www.clicanoo.re/408131-les-dysfonctionnements-de-pole-emploi.html
Inscrit au Pôle emploi depuis plus de deux ans, je suis suivi par une agence du sud de l’île dont je tairai le nom, tant la situation est ridicule !
Pendant toute ma période d’inscription au chômage, j’ai eu quatre conseillers « référents » différents, sans compter le conseiller qui a validé mon inscription. Je n’ai vu qu’une fois un de ces conseillers dits « référents ».
J’ai également été ballotté entre deux agences sous prétexte que le métier que je recherche est suivi par une agence, et six mois après par une autre ! Je vous passe les deux radiations à tort que j’ai subies suite à des convocations non reçues par courrier. Soit disant parce que j’aurais demandé à recevoir les convocations par mail, alors que je n’ai pas de connexion internet chez moi ! Ayant demandé à plusieurs reprises (et vainement) un RDV avec mon conseiller référent, j’ai fini par en obtenir un, il y a un mois et j’ai décidé de vérifier si Pôle emploi avait vraiment quelque chose à faire de mon cas. Je décidai donc d’envoyer un ami à ma place.
Aussi incroyable que cela puisse paraître, mon ami a eu un RDV de 20 minutes avec mon conseiller référent. Il a eu droit à une mise à jour de mon profil professionnel ainsi qu’une prescription de prestation de recherche d’emploi, et tout ça à mon nom. A aucun moment il n’a été demandé une pièce d’identité à mon ami. Quand je pense que lors du RDV d’inscription, les conseillers Pôle emploi nous bassinent avec le contrôle de la pièce d’identité sous #lampe_UV, et autres simagrées… De la poudre aux yeux tout ça ! A bon entendeur…
A propos des « lampes bleues », pour mémoire : Refusons le #contrôle des chômeurs, qu’ils soient avec ou sans-papiers ! (Mcpl, Rennes)
►http://www.cip-idf.org/article.php3?id_article=4749
Retour sur l’après-Lampedusa :Quelle coopération migratoire de
l’Union européenne avec les pays tiers ? - Question d’europe N°301 - Fondation Robert Schuman - qe-301-fr.pdf
▻http://www.robert-schuman.eu/fr/doc/questions-d-europe/qe-301-fr.pdf
https://dl.dropbox.com/s/659uty399qujmb1/schuman-lampedusa.png
Vers un #retrait des #lampes #éco-halogènes du marché en 2018 ?
▻http://www.actu-environnement.com/ae/news/retrait-lampes-eco-halogenes-2018-20535.php4
La France a opté pour un report de 2016 à 2018 du retrait du marché des ampoules éco-halogènes, qui représentent encore 70% des ampoules achetées par les consommateurs. Le syndicat de l’éclairage, qui regroupe 53 fabricants de matériels d’éclairage et 51 unités de productions en France, réclamait à l’origine un report jusqu’à 2020.
La décision finale revient à la Commission européenne qui doit se prononcer d’ici quelques semaines sur la date de retrait retenue dans le cadre de la mise à jour du règlement sur l’écoconception des lampes. L’exécutif européen est également en faveur d’un report à septembre 2018 mais souhaite retirer également les halogènes « crayons » et les capsules, alors qu’il n’existe pas de produits de remplacement comparables selon la profession.
« La production de lampes éco-halogènes occupe plus de 1.200 emplois directs en France, alerte le syndicat de l’éclairage. L’interdiction de ces lampes supprimerait immédiatement tous ces emplois dans des régions déjà très frappées par le chômage, comme l’usine Osram à Molsheim en Alsace ou l’usine Dr Fischer à Pot-à-Mousson en Lorraine ».
"Aujourd’hui, les consommateurs ont encore le choix entre trois technologies : éco-halogène, fluo-compacte (dite « basse consommation ») ou LED, chacune pouvant répondre à des besoins différents, à des coûts adaptés. Mais cela risque de ne pas durer…", plaide le syndicat.
Manganellate, scosse elettriche, stupri: in aula il racconto delle torture subite dai superstiti del naufragio di #Lampedusa
Al via l’incidente probatorio dei sette superstiti del tragico sbarco del 3 ottobre, nel quale persero la vita 366 profughi. Il racconto coraggioso di una testimone ha svelato i retroscena del sequestro in Libia
▻http://www.essepress.com/manganellate-scosse-elettriche-stupri-in-aula-il-racconto-delle-torture-s
#Libye #migration #torture #violence #réfugiés #asile #témoignage
Uguale
–-> pareil
Sono nati invisibili e sono morti invisibili. Sono persone costretti a lasciare il loro paese contro la loro volontà per salvare la propria vita. Si lasciano dietro la loro terra, il profumo del loro cibo, uscendo illegalmente per affrontare la morte. Per mano del loro governo, dei trafficanti. Costretti a subire violenza, torture. Le donne violentante e poi costrette a vendere i loro corpi per guadagnare abbastanza soldi per mettersi in salvo. Non parleranno di queste violenze, nasconderanno i loro bambini, per non essere rifiutate. In carcere in Libia con 80 persone in una cella, donne uomini e bambini venduti dai poliziotti, stuprate davanti a tutti. Neanche l’inferno può spiegare quello che si prova.
Poche di loro riescono a trovare i soldi per prendere la barca. Non raccontano perché nessuno le crederebbe. Il 3 ottobre e l’11 ottobre a largo di Lampedusa dove hanno perso la vita più di 600 persone. Tante donne, tante mamme con i loro bambini. Non possiamo dimenticare.
Sono passati 100 giorni, e i morti sono rimasti senza nome. Le famiglie senza risposte. Nonostante le ripetute promesse seguite alla tragedia, le procedure per il riconoscimento dei corpi non sono mai state avviate. Le famiglie che vogliono pagare con i proprio soldi i test del DNA non hanno ricevuto risposta. Ancora oggi nella Questura di Agrigento continuano ad arrivare da tutta Europa i parenti dei dispersi in cerca di certezze, ma tornano indietro senza risposta.
Io a volte faccio fatica a capire perché in un paese civile accade questo. Non si tratta di essere buoni o cattivi, ma di applicare le stesse procedure per un qualsiasi altro defunto, di considerarli da morti come tutti dovrebbero essere considerati da vivi: uguali.
▻http://www.huffingtonpost.it/tareke-brhane/uguale_b_4580366.html
article de #Tareke_Brhane, déjà #réfugié à Lampedusa, maintenant médiateur culturel
#Lampedusa - Continua la #detenzione illegittima dei superstiti
–-> Lampedusa : la détention illégitime des survivants continue...
Presentato un espsto-denuncia al comitato per la Prevenzione della Tortura del Consiglio d’Europa
Une dénonciation a été présentée au comité de la prévention de la torture du Conseil de l’Europe
▻http://www.meltingpot.org/Lampedusa-Continua-la-detenzione-illegittima-dei-superstiti.html
Lampedusa sea disaster survivors released after UN condemns ’detention’
Eritrean asylum seekers finally leave Italian island months after Mediterranean maritime tragedy that killed more than 300
▻http://www.theguardian.com/world/2014/jan/13/lampedusa-sea-disaster-survivors-released-un-italy?CMP=twt_gu
L’incroyable hypocrisie de Cecilia #Malmström sur #Lampedusa
Ah elle a beau jeu Cecilia Malmström de donner des #leçons. C’est vrai que c’est un peu une seconde nature pour ces pays du nord de l’Europe, plein de grands #principes, toujours prêts à donner des leçons mais rarement à s’impliquer dans les dossiers difficiles. Elle demande des comptes à l’Italie qu’elle menace de sanctions après la diffusion de la vidéo de la honte sur Lampedusa. Évidemment. Vu de loin c’est facile.
▻http://fr.news.yahoo.com/blogs/ravanello/l-incroyable-hypocrisie-d-une-commissaire-europeenne-sur-lampedusa-15
#Europe #politique_migratoire #migration #asile #réfugiés #Italie #Suède
Vidéo : Da Lampedusa a Venezia : i desideri dell’albero dei migranti
–-> De #Lampedusa à #Venise : les #désirs de l’arbre des migrants
La libertà, una bicicletta, una casa e un lavoro, un collegamento a internet: sono i desideri espressi dai migranti nell’albero di Natale in campo San Geremia a Venezia. Fabrica ha realizzato un video
–-> La liberté, un vélo, une maison et un travail, une connexion à internet : voilà les désirs des migrants dans l’#arbre_de_Noël dans le camp de #San_Geremia, à Venise.
Ici la vidéo :
▻http://video.gelocal.it/nuovavenezia/locale/da-lampedusa-a-venezia-i-desideri-dell-albero-dei-migranti/22405/22457
Storie di pescatori e di naufraghi, salvati dal mare e imprigionati a Lampedusa
–-> histoires de #pêcheurs et de #naufragés, sauvés de la mer et imprisonnés à #Lampedusa
Sembravano gabbiani. Le urla di quegli uomini e di quelle donne sembrava il vociare di uno stormo di gabbiani. Le ricordano bene gli uomini che la mattina del 3 ottobre erano in mare, a poche bracciate dalla costa di Lampedusa. Lo hanno sentito quel vociare e lo hanno seguito. È ancora nella loro testa come quello che hanno visto.
Raffaele Colapinto era appena uscito con il suo motopesca, l’Angela C. ha sentito le comunicazioni radio e si è avvicinato. “erano le sette, sette e dieci” racconta, “c’era una ragazza che andava su e giù, andava su e giù, come una cosa che sta per affondare e cerca di resistere. Siamo andati a prenderla facendo slalom tra altri naufraghi che stavano meglio. Mio fratello è sceso all’ultimo gradino della scaletta e l’ha afferrata. L’abbiamo salvata all’ultimo.” Quelle immagini e quei suoni non li dimentica facilmente Raffaele. Suo fratello Domenico da quel giorno non riesce più ad andare in mare: “ha crisi di panico da quel giorno, è in cura da uno psicologo. Forse a gennaio provo a portarmelo a pesca, vediamo.”
Il 3 ottobre è rimasto nella memoria di tutti da queste parti. L’Espresso oggi celebra Uomo dell’anno uno di loro, Costantino Baratta, ma qui nessuno si sente eroe. “Ma quando mai, dice Raffaele, siamo pescatori, gente di mare e in mare non si lascia morire nessuno, mai. È sulla terra che poi succedono le cose peggiori.” Sulla terra dice Raffaele, e si riferisce alla doccia antiscabbia. Le immagini di quella umiliazione che hanno chiamato “trattamento sanitario”. Non sono lampedusani dice Raffaele, “noi lo sappiamo cosa è il rispetto della dignità. Vorrei metterci uno di loro sotto quella pompa, per fargli capire se è sbagliato oppure no.”
Giuseppe Riso dice lo stesso. Il 3 ottobre era in mare sul suo motopesca, il San Francesco. “quelle immagini, dice, rischiano di mettere in discussione tutto quello che abbiamo fatto. La gente che abbiamo salvato. Non sono lampedusani quelli lì, non c’è dubbio”. Ce ne erano altri di motopesca in mare quella mattina. Il Gamar che è stato il primo a dare soccorso, a chiamare le motovedette Search and Rescue della capitaneria di porto, le motovedette della Guardia di finanza e piano piano altri, gommoni privati, piccole barche. La mattinata del 3 ottobre era pieno il mare di fronte Lampedusa di barche che cercavano sopravvissuti.
“Se ne è parlato così tanto, dice Raffaele, poi hanno smesso e nel centro di accoglienza facevano quelle cose. Come è possibile che nessuno se ne è accorto?” Gli chiediamo se sa che sull’isola ci sono ancora 17 superstiti del naufragio. Lui dice che “non è possibile, dopo tutto questo tempo ancora li tengono lì?” il suo stupore si confonde con le interferenze sulla linea telefonica. È in mare Raffaele, a pesca. Tra i diciassette superstiti prigionieri nel centro di accoglienza, in attesa del magistrato che deve interrogarli per confermare la denuncia che loro stessi, volontariamente, hanno fatto contro lo scafista, c’è una ragazza. Si chiama Fanus è l’unica donna. Chissà se è proprio lei quella che Raffaele e suo fratello Domenico hanno tirato fuori dal mare il 3 ottobre, un sacco di tempo fa.
▻http://www.articolo21.org/2013/12/storie-di-pescatori-e-di-naufraghi-salvati-dal-mare-e-imprigionati-a-lam
Sara Prestianni
▻https://www.facebook.com/prestianni.sara
pour les francophone, résumé de ce qui est en train de passer dans les camps italiens : Lampedusa, Roma, Bari, Mineo.
Lampedusa :
Après le video choc tourné par un migrant syrien à l’intérieur du centre, le Ministère de l’Intérieur interrompe le contrat avec la coopérative Lampedusa Accoglienza qui gère le centre depuis 2007.
C’est la Croix Rouge qui prendra leur place.
Mais Lampedusa Accoglienza fait partie du consortium Sisifo, qui continue à gérer le centre d’"accueil" de Mineo (Catane), celui de Cagliari (Sardaigne) et qui vient de gagner l’appel d’offre pour gérer le centre d’accueil de Foggia (Pouilles).
Le 23 décembre le député Khalid Chouaki effectue une visite dans le camp de Lampedusa et décide de s’y auto-enfermer jusqu’à la libération du syrien qui avait effectué et diffusé la video (qui se trouve donc à devoir cohabiter, sous les menaces, avec ceux qu’il a dénoncé) mais aussi des survivants des tragiques naufrages du 3 et 11 octobre, qui se trouvent encore enfermés en conditions inhumaines dans le camp.
Le 24 décembre sont évacués du centre 200 migrants. Restent au camp encore les 17 survivants : 7 érythréens, survivants au naufrage du 3 octobre et 10 syriens, survivants à celui du 11 octobre. Le gouvernement italien justifie leur enfermement à Lampedusa en qualité de « témoins » dans les enquêtes sur les passeurs de ceux deux voyage qui ont amenés à la mort de 600 personnes. Mais ils ne sont pas que témoins, ils sont aussi enquêtés, comme tous ceux qui arrivent à Lampedusa bien que demandeurs d’asile, pour entrée illégale sur le territoire de façon (article 10bis). Mais acune décision juridique établi que un témoin doit être enfermé en conditions inhumaines et dégradants en vue de sa déposition. Au contraire il devrait être protégé.
La justification du Gouvernement à cette détention prolongée et donc illégale, est qu’ils auraient peur que une fois sortis du camp, ils s’en aient en autres pays en Europe, comme font la plupart des réfugiés une fois sortis de Lampedusa. Les survivants au naufrage sont dans le camp de Lampedusa, depuis début octobre, sans aucun acte formel du magistrat (pas de tribunal sur l’ile), en un contexte qui nie leurs droits et leur dignité.
Le centre de premier accueil et secours, où les migrants devraient transiter pour quelques jours, se transforme ainsi, comme souvent l’a été dans le passé, en un lieu de rétention.
▻http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/451855/Evacuato-il-centro-di-Lampedusa-Chaouki-vince-la-sua-battaglia
▻http://www.terrelibere.org/4725-khalid-l-avvocato-siriano-che-ha-messo-in-crisi-l-italia-col-cellu
Mais le révolte ne s’arrêtent pas à Lampedusa, en ces jours. En révolte aussi le camp de Mineo, le CIE de Rome et Bari.
Au centre d’accueil de Mineo, méga structure (il s’agit du plus grand centre d’accueil d’Europe) où sont placé en attente de la réponse à leur demande d’asile les demandeurs d’asile transférés de Lampedusa les révoltes sont presque quotidienne. Un business pour la coopérative Sisifo de 40 millions d’euro par an, 36 euro par jour par migrants. Des 36 euro, vu les services, probablement même pas 10 vont au réel accueil des étrangers.
Le grand nombre de personne et la longueur des procédures font éclater de façon systématiques des révoltes à l’intérieur du camp.
Il y a quelque jours à Mineo s’est suicidé un jeu érythréen de 21 ans. Il était à Mineo depuis le mois de mai 2013. Il était en attente d’une réponse à sa demande d’asile.
►http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/12/24/guadagnare-con-i-centri-daccoglienza-lampedusa-e-mineo-stessi-gestori/823623
Rome, CIE de Ponte Galiera. Des migrants se sont cousu le bouche pour demander leur liberté. Aujourd’hui 2 des 10 qui s’étaient cousu les lèvres et qui étaient au coeur de la révolte faisaient partie des 4 migrants expulsés (deux tunisiens et deux marocains). 30 autres migrants soutiendraient la révolte - qui a été nommée « des lèvres cousues » - en étant gréve de la faim.
Les migrants avec cette révolte demandent leur liberté, mais aussi un changement dans le CIE, en commençant par la diminution de la durée de détention, qui ne peut pas continuer à être de 18 mois, disent-ils.
Aujourd’hui une délégation de députés du PD (qui fait partie de la coalition du gouvernement) a visité le centre et aurait déclarait l’importante de changer la loi Bossi-Fini. Ils auraient aussi cité l’importance de diminuer la durée de détention, en envisageant une réduction de la durée de rétention de 18 à 1 mois.
Le président de la commission Droit de l’Homme du Sénat dénonce l’expulsion des migrants faisant partie de la mobilisation.
▻http://www.lastampa.it/2013/12/23/italia/cronache/espulsi-immigrati-con-la-bocca-cucita-manconi-e-un-gravissimo-errore-HYHtPfC5iEIcSJLcsaBzoJ/pagina.html
Révoltes au camp de Bari : les migrants enfermés au camp de Bari (durée de détention de 18 mois) se révoltent la nuit de Noel. Une section du camp est complètement inondée par l’eau.
La révolte et l’inondation du camp étaient une façon pour tenter une fuite de masse. A la révolte et aux inondations seraient suivi des violents affrontements avec les policiers, aux quelles les ont répondu en s’enfermant dans les chambres mettant le feu aux lits du camp. Certains sources parleraient du fait que les migrants en révolte seraient des syriens.
Une dizaine les migrants qui sont maintenant blessés, suite à la réaction de la police.
Impossible accéder au CIE. La structure est blindée. A l’extérieur beaucoup de forces de l’ordre.
▻http://bari.repubblica.it/cronaca/2013/12/25/news/notte_di_terrore_al_cie_di_bari_esplode_la_rivolta_dei_migranti-7444
LES REVOLTES qui FERMENT les CAMPS.
En Italie les révoltes éclatent jour après jour, notamment depuis que la durée de rétention a été augmentée à 18 mois (en 2009). Et ce sont ces révoltes qui, en créant des dommages structurels, sont en train de faire fermer les CIE : 12 seraient les CIE (centres d’identification et expulsion) en Italie. Aujourd’hui seraient en fonction que 5 centres sur 12. 4 sont ouverts à capacité réduite. Les places disponibles à l’enfermement de 1851 originaire passent à 759.
▻http://www.lastampa.it/2013/12/22/italia/cronache/la-crisi-dei-cie-in-italia-H2BFVyAPG4RkfmyGip3BhJ/pagina.html
La maire de #Lampedusa dénonce « un #holocauste moderne » en Méditerranée
Après la diffusion d’une vidéo choc sur les conditions de vie indignes dans le centre pour migrants de Lampedusa, Mediapart a rencontré la maire de l’île italienne. #Giusi_Nicolini critique les #politiques_migratoires « inhumaines » de l’Union européenne. De #Frontex à l’opération #Mare_nostrum, elle estime que les leçons du #naufrage du 3 octobre 2013 n’ont pas été tirées. Elle appelle de ses vœux des changements radicaux pour mieux traiter les #demandeurs_d'asile.
▻http://www.mediapart.fr/journal/international/251213/la-maire-de-lampedusa-denonce-un-holocauste-moderne-en-mediterranee?onglet
Je suis encore sous le choc du film Terraforma.
Terraferma (avec un «e»): ▻http://www.terrafermailfilm.it
Pardon, j’écris sur un téléphone portable. Ce qui n’enlève rien à la puissance narrative du film qui te fait comprendre qu’aider un migrant, aujourd’hui, est un acte de résistance et d’humanité.
Rome annonce l’évacuation du centre de #Lampedusa
Le gouvernement italien a annoncé qu’il viderait dès mardi 24 décembre le centre d’accueil des réfugiés de Lampedusa. « D’ici à la fin de la journée, le centre de Lampedusa sera vidé de ses quelque 200 immigrés », a déclaré le vice-ministre de l’intérieur Filippo Bubbico dans un interview au quotidien Avvenire.
▻http://www.lemonde.fr/europe/article/2013/12/24/polemique-sur-les-centres-pour-migrants-en-italie_4339468_3214.html
Schwere Missstände: Italien räumt Flüchtlingslager auf Lampedusa
Die Berichte über Schikanen und Misshandlungen in einem Aufnahmelager für Flüchtlinge auf der Insel Lampedusa schockierten Italien. Jetzt hat die Regierung in Rom das Lager räumen lassen. Die Menschen wurden nach Sizilien oder aufs Festland gebracht.
▻http://www.spiegel.de/politik/ausland/lampedusa-italien-raeumt-fluechtlingslager-a-940842.html
#Lampedusa, liberate #Khalid_Chaouki e tutti i migranti
–-> Lampedusa : libérez Khalid Chaouki et tous les migrants
E adesso liberateli tutti! Liberate i sopravvissuti eritrei del naufragio del 3 ottobre, i profughi siriani e tutti gli altri, centinaia di migranti trattenuti ben oltre le previsioni di legge in quello che dovrebbe essere il Centro di soccorso e prima accoglienza di Lampedusa. Liberate Khalid Chaouki, l’onorevole Chaouki, che si è barricato all’interno del Cspa e ne uscirà soltanto quando verrà ripristinata la legalità e i migranti trasferiti.
–-> Et maintenant, libérez-les tous ! Libérez les #survivants erythréens du #naufrage du 3 octobre, les réfugiés syriens et tous les autres. Une centaine de migrants détenus bien au-delà de ce que prévoit la loi et de ce qui devrait être le Centre de secours et de premier accueil de Lampedusa (Cspa). Libérez Khalid Chaouki, le député Khalid Chaouki, qui s’est barricadé à l’intérieur du Cspa et ne sortira que quand la légalité des migrants transférés sera restaurée.
▻http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/12/23/lampedusa-liberate-khalid-chaouki/823726
#mourir_en_mer #détention #libération #protestation #Cspa #Érythréens #Syriens #réfugiés #asile
Chaouki si rinchiude a Lampedusa: «Qui finchè non trasferiscono i profughi»
Clamorosa protesta del parlamentare del Pd nel centro d’accoglienza dell’isola. «Passiamo dalle parole ai fatti perchè l’Italia torni ad essere un Paese che rispetta i diritti»
Roma - 22 dicembre 2013 - Khalid Chaouki, deputato del Partito Democratico e coordinatore dell’integruppo parlamentare sull’immigrazione, si è autorecluso nel Cento di Accoglienza di Lampedusa.
Chaouki è entrato stamattina nella struttura, grazie al suo status di parlamentare. L’aveva visitata più volte in passato, denunciando le condizioni disumane dell’accoglienza. Dopo l’episodio della «disinfestazione» degli ospiti ha deciso però di tornarci e di rimanerci in una forma estrema di protesta.
▻http://www.stranieriinitalia.it/attualita-chaouki_si_rinchiude_a_lampedusa_qui_finche_non_cambia_1
Chaouki si rinchiude nel centro di Lampedusa. “C’è un’illegalità di Stato”
Il deputato del Pd spiega le motivazioni del suo gesto: “Il primo responsabile è il governo, deve agire subito per evacuare tutti”. Trattenuti da mesi i sopravvissuti ai naufragi di ottobre, in sciopero della fame e della sete
▻http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/451774/Chaouki-si-rinchiude-nel-centro-di-Lampedusa-C-e-un-illegalita-di-S
Chaouki a Kyenge: «Essere un simbolo non basta, ora i fatti»
«La ministra deve fare pressioni sul governo e dare risposte concrete agli immigrati e agli italiani. Alzi la voce su accoglienza, superamento di Cie, abrogazione della Bossi-Fini e riforma della cittadinanza»
▻http://www.italianipiu.it/index.php/news/731-chaouki-a-kyenge-essere-un-simbolo-non-basta-ora-i-fatti
IL DEPUTATO KHALID CHAOUKI RECLUSO VOLONTARIO NEL CIE DI LAMPEDUSA
Recluso volontariamente nel Cie di Lampedusa. In segno di protesta contro l’ignominia a cui i rifugiati sono stati costretti, e venuta alla luce per il servizio shock diffuso dal Tg2. Il deputato del Partito Democratico Khalid Chaouki si è rinchiuso nel centro di prima accoglienza per denunciare la tragica situazione. Lo ha fatto con una forma di protesta esemplare e con un diario che quotidianamente racconta come e perché l’Italia non può tacere.
▻http://www.tazebaonews.it/il-deputato-khalid-chaouki-recluso-volontario-nel-cie-di-lampedusa-23994
“Dormo su questa brandina
perché l’Italia non può tacere”
Il deputato del Pd che protesta nel Cie di Lampedusa
▻http://www.lastampa.it/2013/12/23/italia/cronache/dormo-su-questa-brandina-perch-litalia-non-pu-tacere-BLFzwj937T8oEhzA6UV9nI/pagina.html
Italy clearing Lampedusa migrant centre
Italy has begun clearing a notorious migrant reception centre on Lampedusa following a series of protests against unsanitary conditions and mistreatment.
Diario di Lampedusa
Témoignages de Chaoki, en direct du centre de Lampedusa
▻http://www.youtube.com/watch?v=HA9X1z7dUTI
Trasferiti i migranti dal centro di Lampedusa
La decisione dopo l’iniziativa del deputato Pd Khalid Chauoki.
▻http://www.radiocittafujiko.it/news/trasferiti-i-migranti-dal-centro-di-lampedusa
Io recluso tra i migranti, smacco all’indifferenza
Lampedusa. Dopo la protesta eclatante del parlamentare del Pd, liberi 200 migranti detenuti illegalmente nel Centro di Contrada Imbriacola. Lo stesso Khalid Chaouki racconta per «il manifesto» come è riuscito a sbloccare lo stallo e a mettere il governo Letta alle strette. «I miei giorni con loro sono stati un dono»
▻http://ilmanifesto.it/io-recluso-tra-i-migranti-smacco-allindifferenza
Khalid Chaouki: “Da Lampedusa a Ponte Galeria: basta CIE in Italia”
Si è rinchiuso dal 23 dicembre nel Cie di Lampedusa, ha dormito insieme ai migranti stipati nelle stanze di un centro decadente. Ha contribuito al trasferimento di 200 di loro, la mattina del 24, e all’arrivo della Croce Rossa, il 25, per i 17 siriani rimasti. Khalid Chaouki, classe 1983, è deputato del Pd e membro della Commissione Esteri della Camera dei Deputati. Nato in Marocco e cresciuto in Italia, non poteva restare indifferente alla tragedia che si sta consumando dentro i Centri di identificazione ed espulsione di tutto il Paese. “L’urgenza di oggi è quella di chiuderli e garantire ai profughi un’accoglienza dignitosa”.
▻http://www.romaitalialab.it/wp-content/themes/romaitalialab/timthumb.php?src=http://www.romaitalialab.it/wp-content/uploads/2013/12/khalid.jpg&w=640
▻http://www.romaitalialab.it/khalid-chaouki-da-lampedusa-ponte-galeria-basta-cie-italia
Il diario dei miei giorni da “profugo” a Lampedusa
La mattina del 24 dicembre, nel Centro Accoglienza di Lampedusa, c’era un certo fermento. Erano appena iniziate le tanto attese operazioni di trasferimento dei 200 migranti verso centri più dignitosi e accoglienti, molti si preparavano a lasciare Lampedusa, finalmente.
▻http://lacittanuova.milano.corriere.it/2014/01/03/il-diario-dei-miei-giorni-da-profugo-a-lampedusa
#webdoc The crossing
▻http://graphics.wsj.com/the-crossing
#migration #asile #réfugié #parcours_migratoire #témoignage #vidéo #cartographie_narrative #Lampedusa
cc @albertocampiphoto @reka
Les personnages du webdoc :
– le #migrant
– la #psychologue
– le #pilote qui fait les secours
– l’#activiste
– le #pêcheur
– le commandant des #gardes_côtes
– la propriétaire du #restaurant