Se l’#hotspot produce clandestinità
Per comprendere bene il dispositivo della frontiera, occorre avere la possibilità di osservare quali effetti questo produce sulle persone che l’attraversano. Per questo oggi è importante osservare Lampedusa, laboratorio dell’Europa che verrà, dove è nato il primo Hot Spot, luogo in cui le persone salvate in mare vengono smistate, etichettate a seconda delle nazioni da cui provengono o da cosa dichiarano. E’ qui che si sceglie tra rifugiato e migrante economico. Così alcune persone sono indirizzate nei percorsi di ricollocamento, altre rischiano di finire nella strada della clandestinità. Le contraddizioni di un intero continente incapace di avere una politica comune sulle migrazioni, qui assumono concretezza e si manifestano più che in un qualsiasi altro luogo. Il buco nella rete attraverso il quale i migranti “scappano” dall’Hot Spot, con la tolleranza delle forze dell’ordine, è la metafora di questa contraddizione. E’ come se tutti inconsciamente sappiano che chiudere quel buco potrebbe riportare indietro nella storia, potrebbe voler significare mettere un coperchio ad una pentola che bolle, con la possibilità che questo salti di nuovo, esattamente come è già avvenuto in passato.
▻http://riforma.it/it/articolo/2015/12/23/se-lhot-spot-produce-clandestinita
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