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  • @cdb_77
    CDB_77 @cdb_77 13/08/2020

    Profili critici delle attività delle ONG italiane nei centri di detenzione in Libia con fondi A.I.C.S.

    https://i.imgur.com/xibWqSJ.png

    ▻https://sciabacaoruka.asgi.it/wp-content/uploads/2020/07/Profili-critici-delle-attivita%CC%80-delle-ONG-italiane-nei-centr

    Résumé du rapport en anglais :
    ▻https://sciabacaoruka.asgi.it/wp-content/uploads/2020/07/ENG-executive-summary.pdf

    –----

    Commentaire sur le site de Melting Pot :

    Profili critici delle attività delle ONG italiane nei centri di detenzione in Libia con fondi #AICS. ASGI presenta il rapporto sugli interventi finanziati dall’#Agenzia_Italiana_per_la_Cooperazione_e_lo_Sviluppo nei centri di detenzione libici

    Tra queste troviamo: #Emergenza_Sorrisi, #Helpcode (già #CCS), #CEFA, #CESVI, #Terre_des_Hommes_Italia, #Fondation_Suisse_de_Deminage, #GVC (già #We_World), #Istituto_di_Cooperazione_Universitaria, #Consorzio_Italiano_Rifugiati (#CIR), #Fondazione_Albero_della_Vita.
    I progetti, alcuni dei quali sono ancora in corso di realizzazione, sono stati finanziati con 6 milioni di euro dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo (AICS).

    L’iniziativa ha suscitato, sin dall’emanazione del primo bando a novembre 2017 molto scalpore nell’opinione pubblica, sia perché il sistema di detenzione per migranti in Libia è caratterizzato da gravissimi e sistematici abusi (“è troppo compromesso per essere aggiustato”, aveva detto il Commissario ONU per i diritti umani) sia per la vicinanza temporale con gli accordi Italia-Libia del febbraio 2017. I centri di detenzione libici infatti, soprattutto quelli ubicati nei dintorni di Tripoli che sono destinatari della maggior parte degli interventi italiani, sono destinati ad ospitare anche migranti intercettati in mare dalla Guardia Costiera Libica, a cui l’Italia ha fornito e tuttora fornisce un decisivo appoggio economico, politico e operativo.

    Il rapporto si interroga quindi sulle conseguenze giuridiche degli interventi attuati, a spese del contribuente italiano, nei centri di detenzione libici.

    Anzitutto, si mette in discussione la logica stessa dell’intervento ideato dall’AICS, mostrando come in larga misura le condizioni disumane nei centri, che i Bandi mirano in parte a migliorare, dipendano da precise scelte del governo di Tripoli (politiche oltremodo repressive dell’immigrazione clandestina, gestione affidata a milizie, assenza di controlli sugli abusi, ubicazione in strutture fatiscenti, mancata volontà di spesa, ecc.). I Bandi non condizionano l’erogazione delle prestazioni ad alcun impegno da parte del governo libico a rimediare a tali criticità, rendendo così l’intervento italiano inefficace e non sostenibile nel tempo.

    In secondo luogo, il rapporto osserva come nei centri nei pressi di Tripoli le ONG italiane svolgano un’attività strutturale, che si sostituisce in parte alle responsabilità di gestione quotidiana dei centri che spetterebbe al governo libico. Inoltre, alcuni interventi non sono a beneficio dei detenuti ma della struttura detentiva, preservandone la solidità strutturale e la sua capacità di ospitare, anche in futuro, nuovi prigionieri.

    In terzo luogo, alcuni interventi sono volti a mantenere in efficienza infrastrutture anche costrittive, come cancelli e recinzioni, cosicché potrebbe profilarsi un contributo al mantenimento di detenuti nella disponibilità di soggetti notoriamente coinvolti in gravissime violazioni di diritti fondamentali.

    Infine, il rapporto si interroga sulla destinazione effettiva dei beni e dei servizi erogati. L’assenza di personale italiano sul campo e il fatto che i centri siano in gran parte gestiti da milizie indubbiamente ostacolano un controllo effettivo sulla destinazione dei beni acquistati. L’approssimativa rendicontazione da parte di alcune ONG delle spese sostenute sembra avvalorare il quadro di scarso o nullo controllo su quanto effettivamente attuato dagli implementing partner libici sul campo. Non può così escludersi che di almeno parte dei fondi abbiano beneficiato i gestori dei centri, ossia quelle stesse milizie che sono talora anche attori del conflitto armato sul territorio libico nonché autori delle già ricordate sevizie ai danni dei detenuti.

    Il rapporto conclude osservando che l’intervento italiano è direttamente funzionale alla strategia di contenimento dei flussi irregolari di migranti attraverso meccanismi per la loro intercettazione, trasferimento in Libia, detenzione e successiva rimozione dal territorio libico attraverso rimpatrio nel paese di origine o resettlement in Paesi terzi.

    Il rapporto, pur ponendo alcuni interrogativi cruciali, non fornisce un quadro esaustivo, in quanto l’AICS ha sempre negato l’accesso ad alcuni documenti-chiave, quali i testi dei progetti, necessari a comprendere appieno la situazione.

    ▻https://www.meltingpot.org/Profili-critici-delle-attivita%CC%80-delle-ONG-italiane-nei.html

    #Libye #asile #migrations #centres_de_détention #détention #ONG #ONG_italiennes #rapport #aide_du_développement #développement #coopération_au_développement #financement

    –---

    Ajouté à la métaliste migrations et développement :
    ►https://seenthis.net/messages/733358

    CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 13/08/2020

      La realtà libica raccontata attraverso un rapporto sugli interventi finanziati da fondi AICS nei centri di detenzione

      Il rapporto presentato da ASGI nell’ambito del progetto Sciabaca e Oruka

      Il 15 luglio nell’ambito del progetto Sciabaca e Oruka è stato pubblicato dall’ASGI un interessante rapporto sugli interventi attuati da alcune ONG italiane nei centri di detenzione per stranieri in Libia.

      Il rapporto «Profili critici delle attività delle ONG italiane nei centri di detenzione in Libia con fondi A.I.C.S.» [1] rappresenta un’analisi critica sull’operato in Libia dei progetti di alcune ONG finanziate dal nostro Paese. Si tratta di un’analisi che evidenzia soprattutto le grandi contraddizioni che si celano dietro tali interventi, le enormi lacune e soprattutto le pesanti violazioni dei diritti umani da parte del governo di Tripoli.

      Si parla di progetti, alcuni dei quali ancora in corso, finanziati con 6 milioni di euro dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo (AICS). Progetti che non hanno sicuramente migliorato le condizioni dei tanti migranti detenuti presso i centri libici.

      In particolare, il rapporto osserva come “nei centri nei pressi di Tripoli le ONG italiane svolgano un’attività strutturale, che si sostituisce in parte alle responsabilità di gestione quotidiana dei centri che spetterebbe al governo libico”, ma purtroppo tale attività non serve a superare le mancanze del governo libico e a migliorare la condizione generale dei soggetti detenuti. Infatti, vi sono delle pre-condizioni che non permettono di cambiare lo stato delle cose neppure con gli interventi che arrivano attraverso questi progetti.

      A tale proposito, è significativo il contesto generale in cui si inseriscono i progetti presi in considerazione dal rapporto pubblicato da ASGI. Non va infatti dimenticato che in Libia la detenzione di cittadini stranieri nei centri è disposta da un’autorità amministrativa (il Ministero dell’Interno) e che tale decisione non è soggetta ad alcun vaglio da parte delle autorità giurisdizionali. La detenzione, poi, è disposta per un tempo indeterminato e si accompagna alla pratica dei lavori forzati.
      Ma non solo.

      Le autorità libiche, con la limitata eccezione di alcune nazionalità, non distinguono tra migranti irregolari e richiedenti asilo bisognosi di protezione internazionale e, in ultimo, non sono previsti meccanismi successivi di controllo sulla legalità della detenzione disposta. Un quadro molto chiaro che si pone in netta violazione dei più elementari principi di tutela dei diritti umani e in aperto contrasto con il diritto internazionale.

      In questo quadro generale, si inseriscono gli interventi finanziati dal Governo italiano con i Bandi che vengono specificamente analizzati nel rapporto in commento. E, la descrizione che ne viene data è, a dir poco, drammatica. Una situazione, quella nei centri libici, “non determinata dalla temporanea impossibilità di un governo in difficoltà nel fornire assistenza volta a salvare le vite delle persone più vulnerabili”.

      Infatti, le condizioni in cui sono detenute migliaia di cittadini stranieri in Libia sembrano essere dovute non da circostanze esterne indipendenti dalla volontà del governo libico ma da sue precise scelte in merito alla:
      – mancata erogazione di servizi di base (cibo, medicine, ecc.), a fronte di una non trascurabile capacità di spesa pubblica;
      – detenzione di un numero di persone eccessivo rispetto agli spazi disponibili;
      – ubicazione in strutture intrinsecamente inadeguate allo scopo;
      – detenzione di persone vulnerabili quali donne e bambini anche in assenza di garanzie ed appositi servizi loro dedicati;
      – detenzione di persone in modo arbitrario (per durata indefinita, senza alcuna procedura legale, controllo giurisdizionale, registrazione formale o possibilità di accesso ad un avvocato);
      – gestione solo nominale da parte del Ministero libico di molti centri, di fatto gestiti da milizie;
      – assenza di meccanismi di prevenzione o controllo sugli abusi commessi in tali centri.

      Nello specifico, il rapporto fa emergere una serie di contraddizioni che sono intrinseche alla situazione politica della Libia e rispetto alle quali gli aiuti economici e logistici approvati con gli accordi tra Libia ed Italia del 2017 nulla possono.

      La ragione di questi accordi allora è da rinvenire esclusivamente nella volontà di limitare l’afflusso di migranti verso il continente europeo, senza alcuna considerazione di quelle che sono le condizioni in cui versano coloro che vengono trattenuti nel paese libico.

      Come più volte sottolineato dai più attenti osservatori, assistiamo ad un fenomeno di “esternalizzazione” delle frontiere europee con l’aggravante che in questi nuovi territori ove si esercita il controllo si ha una vera e propria sospensione del diritto internazionale e continue violazioni dei diritti umani. Non interessa se chi viene trattenuto sia un richiedente asilo o possa essere iscritto ad una categoria protetta. Non vi è distinzione tra uomini, donne e bambini. Sono tutti semplicemente migranti destinati a vivere la stessa drammatica situazione di detenzione arbitraria e indefinita, di violenze e di torture.

      In più, dalla lettura del rapporto, viene in evidenza l’esistenza di un problema a monte che concerne le politiche migratorie europee che sono, purtroppo, finalizzare esclusivamente al contenimento dei flussi migratori. Si tratta di una impostazione del discorso da parte dei Paesi europei che influenza pesantemente le scelte legislative che vengono compiute e gli interventi concreti che vengono fatti. Una errata impostazione delle politiche migratorie che si aggiunge ai tanti problemi concreti presenti in Libia. Non possiamo infatti dimenticare che la Libia è un paese politicamente instabile, caratterizzato da un controllo del territorio da parte di milizie armate che estromettono lo Stato e si sostituiscono a questo. Milizie rispetto alle quali è impossibile intervenire da parte delle ONG che non possono neppure effettuare un controllo sull’utilizzo effettivo che viene fatto dei beni acquistati con il denaro pubblico.

      Stando così le cose, non stupisce lo stato dei centri di detenzione libici. Una situazione di grande precarietà, di sovraffollamento, di carenza di cibo, di carenze strutturali degli edifici utilizzati, di mancanza di attenzione alle donne e ai bambini, di assenza di assistenza sanitaria.

      Nelle conclusioni del Rapporto, i ricercatori che si sono dedicati a questa attenta analisi dei progetti delle ONG italiane in Libia evidenziano quanto già abbiamo avuto modo di dire in precedenza. Tali progetti sono uno dei tasselli di cui si compone il complesso mosaico che riguardo i rapporti bilaterali tra Italia e Libia.

      Una stagione di accordi che prende le mosse dal noto memorandum del mese di febbraio 2017 e che mira soprattutto a limitare l’afflusso di migranti privi di visto di ingresso dal territorio libico a quello italiano.

      Un altro tassello è sicuramente costituito dalle missioni (peraltro rifinanziate dal nostro Parlamento pochi giorni fa) di addestramento e sostegno alla Guardia Costiera libica sempre da parte del nostro Stato.

      Lo scopo di questi accordi è quello di bloccare o riportare in Libia i migranti irregolari, detenerli in questo Paese e, poi, eventualmente smistarli verso altri paese terzi come il Niger o il Ruanda (o rimpatriarli nei paesi di origine).

      Tutto quello che accade durante e dopo non interessa. Non interessano gli strumenti che vengono utilizzati per bloccare le partenze, non interessano i metodi che vengono adoperati dalla Guardia costiera per bloccare i migranti, non interessa lo stato di detenzione a cui sono sottoposti. In vista del contenimento dei flussi migratori tutto è consentito alla Libia.

      ▻https://www.meltingpot.org/La-realta-libica-raccontata-attraverso-un-rapporto-sugli.html

      CDB_77 @cdb_77
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  • @cdb_77
    CDB_77 @cdb_77 4/11/2018
    4
    @val_k
    @reka
    @unagi
    @suske
    4
    @isskein @_kg_ @rhoumour

    Début de la constitution d’une #métaliste sur le sujet #migrations et #développement

    #ressources_pédagogiques

    ping @isskein @_kg_ @rhoumour

    CDB_77 @cdb_77
    • @val_k
      ValK. @val_k CC BY-NC-SA 4/11/2018

      #recension #inventaire #énumération #vérification #ressources

      ValK. @val_k CC BY-NC-SA
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 20/03/2019

      Déconstruction de l’idée : augmentation du #développement pour freiner la migration (et notamment l’émigration), en lien aussi avec la question du #codéveloppement :
      Does Development Reduce Migration ?
      ►https://seenthis.net/messages/526083

      Think Development in Poor Countries Will Reduce Migration ? The Numbers Say Otherwise
      ▻https://seenthis.net/messages/448596
      #co-développement

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 20/03/2019

      Des guides/manuels/rapports qui déconstruisent les #mythes et #préjugés en lien avec migrations & développement :

      5 idées reçues à déconstruire sur les liens entre migrations & développement
      ▻https://seenthis.net/messages/733048

      Un texte de #Hein_de_Haas :
      Why Development Will Not Stop Migration
      ▻https://seenthis.net/messages/813007

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 20/03/2019

      Ici des liens sur aide au développement comme moyen de freiner l’immigration, mais sans pour autant être critiques sur ce sujet (#root_causes) :
      ▻https://seenthis.net/messages/743909
      #paix #promotion_de_la_paix

      Une brève déconstruction du slogan « Aiutiamoli a casa loro » :
      ▻https://seenthis.net/messages/758076

      Autres liens sur le même sujet :
      Casa
      ▻https://seenthis.net/messages/614952

      Le Conseil fédéral teste les capacités d’un renforcement limité de la coopération avec l’#Erythrée
      ►https://seenthis.net/messages/538851

      L’UE annonce une nouvelle aide pour s’attaquer aux causes profondes de la migration au #Sénégal
      ▻https://seenthis.net/messages/536665

      L’UE va annoncer une enveloppe de 100 millions d’euros d’aide au développement en faveur du #Soudan afin de remédier aux causes profondes de la migration irrégulière et des déplacements forcés
      ▻https://seenthis.net/messages/487453

      En pleine crise migratoire, l’#aide_au_développement divise
      ▻https://seenthis.net/messages/461710

      Changement de politique de la #Suisse : l’aide au développement comme instrument de lutte contre la pauvreté à instrument de gestion de la migration :
      L’#aide_au_développement peut-elle réguler l’immigration ?
      ▻https://seenthis.net/messages/772981

      Sénégal :

      Parmi les leviers dont dispose la France, l’aide publique au développement, dont le budget total doit atteindre 0,55% du PIB en 2022. Environ 2 milliards d’euros de cette aide ont été distribués au Sénégal depuis 2007 : des « efforts » qui doivent « produire des résultats sur l’immigration irrégulière », souligne Matignon.

      ►https://seenthis.net/messages/811609

      De manière plus générale, non ciblée sur le Sénégal...
      #France : L’APD, un levier au service de la politique migratoire
      ►https://seenthis.net/messages/822578

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 20/03/2019

      La question des #remittances :
      ▻https://seenthis.net/tag/remittances
      v. notamment:
      Accelerated remittances growth to low- and middle-income countries in 2018
      ▻https://seenthis.net/messages/742235

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 20/03/2019

      Il faudra faire une longue liste du lien toujours plus étroit entre #aide_au_développement et migrations (#conditionnalité de l’aide)...

      Warum es schwierig ist, Entwicklungshilfe und Migrationspolitik zu verknüpfen
      ►https://seenthis.net/messages/719752

      « Il faut renforcer le lien entre coopération internationale et politique migratoire »
      ►https://seenthis.net/messages/564720

      Principales conclusions Conseil européen 25/26 juin 2015 en matière de migration :
      ▻https://seenthis.net/messages/385634

      v. aussi, même si je n’ai pas encore lu dans les détails les conditions liées à cette nouvelle enveloppe d’aide :
      L’Union européenne renforce son soutien au développement du #Sahel
      ▻https://seenthis.net/messages/741869

      Dans le documentaire (produit par Arte) "Etats africains, portiers de l’Europe" on parle aussi de conditionnalité de l’aide :
      ►https://www.youtube.com/watch?v=Hu7VvY5fs7Y

      #Nasser_Bourita sur la migration : « Les pays africains ne sont pas des gardes-frontières »
      ▻https://seenthis.net/messages/691948

      Il budget oscuro tra cooperazione e migrazione
      ►https://seenthis.net/messages/660235

      Fonds européens : donner envie de rester et réussir en Afrique
      ▻https://seenthis.net/messages/647177

      La migration n’est pas une crise
      ▻https://seenthis.net/messages/641888

      Migranti : Mogherini, Ue cambiato approccio, ora Africa partner
      ▻https://seenthis.net/messages/633324

      EU’s secret ultimatum to Afghanistan : accept 80,000 deportees or lose aid
      ►https://seenthis.net/messages/528689
      #Afghanistan

      Le cas du #Niger où les les cartes entre enjeux sécuritaires et enjeux humanitaires sont brouillées :
      ►https://seenthis.net/messages/801799

      Dictators as 
Gatekeepers for Europe : 
Outsourcing EU border 
controls to Africa

      Increasingly, the billions Europe pays for migration control are described as official development assistance (ODA), more widely known as development aid, supposedly for poverty relief and humanitarian assistance. The EU is spending billions buying African leaders as gatekeepers, including dictators and suspected war criminals. And the real beneficiaries are the military and technology corporations involved in the implementation.

      ►https://seenthis.net/messages/805117

      #Gambie :

      Jammeh’s ousting ended years of severe repression and corruption that had discouraged donor countries from cooperating with The Gambia. When he left, the country quickly established positive relations with the EU which has become its most important development partner (▻https://eeas.europa.eu/delegations/gambia_en/58850/A%20comprehensive%20overview%20of%20the%20new%20chapter%20of%20The%20Gam). It provides €55 million in budgetary support and runs three projects (▻https://ec.europa.eu/trustfundforafrica/region/sahel-lake-chad/gambia_en) to address the root causes of destabilisation, forced displacement and irregular migration. But the moratorium was a stress test for this new relationship.

      ▻https://seenthis.net/messages/812067

      Comment l’Europe contrôle ses frontières en #Tunisie ?
      ►https://seenthis.net/messages/833041
      voir aussi le projet #Integrated_System_for_Maritime_Surveillance (#ISMariS) : ►https://seenthis.net/messages/866952

      Politiques du non-accueil en #Tunisie : des acteurs humanitaires au service des politiques sécuritaires européennes :
      ▻https://seenthis.net/messages/859823

      #Mauritanie. Un partenariat européen au goût amer

      La Mauritanie a reçu entre 2007 et 2013 huit millions d’euros dans le cadre du #Fonds_européen_de_développement afin d’« appuyer et de renforcer les capacités de gestion, de suivi et de planification des flux migratoires » à travers notamment la révision du dispositif pénal relatif aux migrations.

      ►https://seenthis.net/messages/858930

      La mise en œuvre du fonds fiduciaire d’urgence au #Niger :
      ▻https://seenthis.net/messages/889596#message889597

      La mise en œuvre du fonds fiduciaire d’urgence au #Mali :
      ▻https://seenthis.net/messages/889596#message889598

      Rapport :
      #EU #Development #Cooperation with #Sub-Saharan #Africa 2013-2018 : Policies, funding, results
      –-> une des thématiques prioritaires = adressing #root_causes of irregular migration
      ▻https://seenthis.net/messages/859599

      Budget européen pour la migration : plus de contrôles aux frontières, moins de respect pour les droits humains :

      Le budget 2014 ne comprenait pas de dimension extérieure. Cette variable n’a été introduite qu’en 2015 avec la création du Fonds fiduciaire de l’UE pour l’Afrique (4,7 milliards d’euros) et une enveloppe financière destinée à soutenir la mise en œuvre de la déclaration UE-Turquie de mars 2016 (6 milliards d’euros), qui a été tant décriée. Ces deux lignes budgétaires s’inscrivent dans la dangereuse logique de conditionnalité entre migration et développement : l’aide au développement est liée à l’acceptation, par les pays tiers concernés, de contrôles migratoires ou d’autres tâches liées aux migrations. En outre, au moins 10% du budget prévu pour l’Instrument de voisinage, de développement et de coopération internationale (#NDICI) est réservé pour des projets de gestion des migrations dans les pays d’origine et de transit. Ces projets ont rarement un rapport avec les activités de développement.

      ►https://seenthis.net/messages/867813
      #Neighbourhood_Development_and_International_Cooperation_Instrument

      Sur la #conditionnalité_négative_migrations-développement :

      #condizionalità_negativa_migrazione-sviluppo con il blocco dei fondi per la cooperazione allo sviluppo qualora la Tunisia non si impegnasse nel blocco delle partenze

      –-> ici appliquée par l’#Italie à la Tunisie :
      ▻https://seenthis.net/messages/871980

      Novembre 2020 :
      Le #Parlement_européen vote pour conditionner son aide au développement au contrôle des migrations
      ▻https://seenthis.net/messages/893256

      L’#UE et le #Niger signent un nouvel accord pour lutter contre les trafiquants d’êtres humains
      ▻https://seenthis.net/messages/967929

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 20/03/2019

      Et l’opacité des fonds pour le développement, qui, en réalité, sont utilisés en grande mesure pour fermer les frontières :

      $2bn EU-Africa ’anti-migration’ fund too opaque, say critics
      ►https://seenthis.net/messages/641297

      La logica di esternalizzazione come pilastro della politica d’immigrazione
      ▻https://seenthis.net/messages/580567
      The #EU_Trust_Fund_for_Africa. Trapped between aid policy and migration politics
      ▻https://seenthis.net/messages/823503
      #fonds_fiduciaire_d’urgence #trust_fund #fonds_pour_l'afrique

      –-> Fil de discussion sur le financement de l’#Ethiopie et de l’#Erythrée, notamment via le Trust Fund for Africa :
      ►https://seenthis.net/messages/731749#message765340

      #Civipol, la multinazionale francese che vende sicurezza in Africa
      ▻https://seenthis.net/messages/601336

      Durchsichtige Afrikaner
      ▻https://seenthis.net/messages/550025

      Quand l’#aide_au_développement finance des #barbelés
      ▻https://seenthis.net/messages/423516

      Au #Soudan notamment, où des fonds pour le développement (et versé par les agences de développement, notamment la #GIZ allemande) sont détournés et utilisés par des #milices pour arrêter les migrants (voire pour alimenter le juteux business du trafic d’êtres humains) :
      Sudan does not benefit from any direct EU financial support. No EU funding is decentralized or channeled through the Sudanese government.

      “All EU-funded activities in Sudan are implemented by EU member states development agencies, the UN, international organizations and NGOs, who are closely scrutinized through strict and regular monitoring during projects’ implementation,” the spokesperson added.

      ▻https://seenthis.net/messages/804166#message804170

      EU aid and development funding has provided €215 million for border security in Morocco since 2001
      ▻https://seenthis.net/messages/812633
      #Maroc

      Et les fonds vers le #Nigeria, avec cette question posée...

      For example, consider initiatives to create jobs for young people in Nigeria. Would those be development projects or trade projects? Or are they actually migration projects (the idea being that young people wouldn’t migrate if they could find work)?

      ►https://seenthis.net/messages/815068

      –—

      Plainte déposée à la #cour_des_comptes_européenne contre l’Europe complice des horreurs perpétrées en #Libye :
      L’UE a alloué, en juillet 2017, 91,3 millions d’euros au programme « #Gestion_intégrée_des_frontières_et_des_migrations_en_Libye » (#GIF) qui doit durer jusqu’à la fin de 2021. Ce programme a pour objectif « d’améliorer la capacité de la Libye à contrôler ses frontières et à assurer le sauvetage en mer, d’une manière pleinement conforme aux obligations et aux normes internationales en matière de droits de l’homme. » Ces #fonds ont été engagés par le biais du #Fonds_fiduciaire_d’urgence_de_l’Union_européenne_pour_la stabilité_et_la_lutte_contre_les_causes_profondes_des-migrations_irrégulières_et_des personnes_déplacées_en_Afrique (#EUTFA), lui-même principalement financé par le #Fonds_européen_de_développement.
      ►https://seenthis.net/messages/848481

      Migrants : les échecs d’un programme de retour volontaire financé par l’UE
      ►https://seenthis.net/messages/862586

      Rapport ASGI :
      Profili critici delle attività delle ONG italiane nei centri di detenzione in Libia con fondi A.I.C.S.
      –-> Tra queste troviamo : #Emergenza_Sorrisi, #Helpcode (già #CCS), #CEFA, #CESVI, #Terre_des_Hommes_Italia, #Fondation_Suisse_de_Deminage, #GVC (già #We_World), #Istituto_di_Cooperazione_Universitaria, #Consorzio_Italiano_Rifugiati (#CIR), #Fondazione_Albero_della_Vita.
      I progetti, alcuni dei quali sono ancora in corso di realizzazione, sono stati finanziati con 6 milioni di euro dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo (AICS).
      ▻https://seenthis.net/messages/871507

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 20/03/2019

      Et sur la part croissante du budget des Etats consacrée aux dépenses en matière de #contrôles_frontaliers au détriment des fonds pour le développement
      ►https://seenthis.net/messages/608653

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 20/03/2019

      Liens sur les budgets nationaux (européens) de la #coopération_internationale au développement et le fait que dans ce budget les frais d’#accueil des #réfugiés et #demandeurs_d'asile sur le territoire y est inclus :

      La crise des #réfugiés chamboule l’#aide_au_développement
      ▻https://seenthis.net/messages/480592

      IRIN | Les budgets d’aide étrangère amputés par la crise des réfugiés
      ▻https://seenthis.net/messages/430853

      Les frais de l’#asile sont intégrés à l’#aide_au_développement
      ▻https://seenthis.net/messages/388606
      #coopération_au_développement

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 20/03/2019

      Quand les Etats financent, via l’aide au développement aussi, des dictateurs...
      #Erythrée :
      Eritrea, l’UE finanzia il regime di Afewerki mentre ogni giorno fuggono migliaia di persone
      ►https://seenthis.net/messages/405308

      Migranti, Italia e Ue dialogano con l’Africa delle dittature
      ►https://seenthis.net/messages/318425

      Le Trust fund pour construire des #routes en Erythrée, routes construites via du #travail_forcé (les routes seraient en effet construites par des personnes enrôlées dans le #national_service) :
      Gli attivisti eritrei denunciano la Ue : “Finanzia il lavoro forzato”
      ►https://seenthis.net/messages/772509

      Mais il y a aussi du matériel sur cette métaliste en lien avec l’#externalisation :
      ►https://seenthis.net/messages/731749

      CDB_77 @cdb_77
    • @cdb_77
      CDB_77 @cdb_77 20/03/2019
      @reka

      Une synthèse graphique de @reka :

      https://seenthis.net/local/cache-vignettes/L600xH598/remittancesjb7e7-22414.jpg

      ▻https://seenthis.net/messages/311344

      CDB_77 @cdb_77
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